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    Borsa elettrica, prezzo medio acquisto scende a 76,88 euro/MWh

    (Teleborsa) – Nella settimana dal 28 aprile al 4 maggio il prezzo medio dell’energia elettrica è stato di 76,88 euro/MWh, in calo del 13,6% rispetto alla settimana precedente. Lo comunica il Gestore dei Mercati Energetici (GME), che gestisce la borsa elettrica.I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME sono risultati pari a circa 3,81 milioni di MWh (+4,7%), con la liquidità all’82,2%.I prezzi medi si sono attestati tra 74,57 euro/MWh della Sardegna e 77,17 euro/MWh della Sicilia. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM: migliora a sorpresa il settore non manifatturiero in aprile

    (Teleborsa) – Aumenta ad aprile il settore terziario americano, confermandosi in fase di espansione. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero ad aprile si è portato a 51,6 punti, dai 50,8 punti del mese precedente, risultando anche superiore alle attese del mercato (50,2 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale scende a 53,7 punti da 55,9, mentre quella sugli ordini sale a 52,3 punti da 50,4. Quella dell’occupazione aumenta a 49 punti da 46,2. Migliora anche la componente sui prezzi a 65,1 punti da 60,9. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, nuovo aumento della produzione a giugno concordato dall’OPEC+

    (Teleborsa) – L’Opec+ ha deciso per un nuovo aumento della produzione di petrolio a giugno. Lo segnala Bloomberg che spiega come stia accelerando la ripresa dell’offerta per il secondo mese consecutivo, con i Paesi leader del gruppo che contemporaneamente cercano di punire i membri che producono in eccesso, tra cui Kazakistan. Il gruppo guidato da ArabiaSaudita e Russia hanno concordato infatti di aggiungere 411mila barili di produzione al giorno il mese prossimo.Il mese scorso l’Opec+ aveva deciso inaspettatamente di triplicare il volume previsto per maggio. Una mossa attesa dai trader di greggio visto che l’Arabia Saudita aveva già segnalato di essere disposta ad accettare un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio. L’agenzia di stampa americana fa notare che la strategia dell’Opec+ rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto alla posizione di lunga data che il cartello affermava di voler sostenere per difendere i prezzi del petrolio. Aumentano quindi i dubbi sul futuro dell’alleanza, aprendo a possibili conseguenze come una guerra dei prezzi.Gli analisti hanno già rivisto le loro previsioni. Morgan Stanley ha ridotto le previsioni di prezzo, prevedendo 62,50 dollari al barile per il Brent nel terzo e quarto trimestre del 2025, 5 dollari in meno rispetto a quanto precedentemente previsto. Prezzio tagliato anche dagli analisti di Goldman Sachs Group.Questa potrebbe essere una buona notizia sia per le banche centrali che per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Un calo dei prezzi dell’energia sostenuto e prolungato potrebbe, infatti, essere accolto in maniera positiva dalle dalle banche centrali, compresa la Federal Reserve. Un prezzo più basso del petrolio e dei prodotti correlati, inclusa la benzina, potrebbero compensare parte dell’impatto inflazionistico previsto dai dazi. Anche Trump – atteso in Medio Oriente alla fine di maggio – accoglierebbe di buon grado un prezzo del greggio inferiore visto che aveva chiesto lui stesso all’OPEC+ di aumentare la produzione e contribuire a ridurre i prezzi dell’energia. LEGGI TUTTO

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    OPS di Unicredit su Banco BPM, 243 adesioni al 2 maggio

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 2 maggio 2025 sono state presentate 243 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 130.842, pari allo 0,008635% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPA parziale Cairo, adesioni oltre il 30,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria parziale, promossa da Cairo Communication, società quotata su Euronext STAR Milan e capofila di un gruppo di aziende che operano nel settore editoriale, sulle azioni proprie, risulta che oggi 2 maggio 2025 sono state presentate 887.863 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 7.381.057, pari al 30,51% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 7 aprile 2025 e terminerà il 7 maggio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Cairo Communication acquistate sul mercato nei giorni 6 e 7 maggio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Ue, per riformare il mercato unico i principali ostacoli sono dieci: la lista della Commissione

    (Teleborsa) – Arrivano le prime indicazioni in merito alla riforma del mercato unico elaborata dalla Commissione Ue. Secondo una bozza citata dall’Ansa la proposta punta a contrastare “le barriere più dannose” e “gli ostacoli che continuano a bloccare il mercato unico, con un impatto negativo su commercio e sugli investimenti”. Inoltre la riforma punta a offrire più servizi, in particolare a favore delle piccole e medie imprese – “le più colpite dalla frammentazione normativa”, si specifica nella bozza – in modo da permettergli di trarre il massimo vantaggio da un mercato interno europeo più integrato, più rapido e più digitale, “con l’obiettivo di consentire alle imprese di stabilirsi in Europa in meno di 48 ore, come primo passo verso la visione a lungo termine di Enrico Letta”.La Commissione dovrebbe presentare la riforma il prossimo 21 maggio. Nella bozza si elencano i dieci peggiori ostacoli definendoli i “Terribili Dieci”.Nello specifico, si tratta delle norme frammentate sugli imballaggi, etichettatura e i rifiuti, del riconoscimento limitato delle qualifiche professionali e i lunghi ritardi nella definizione degli standard che gravano sull’innovazione e sulla competitività della creazione e della gestione aziendale complesse.Tra i principali ostacoli al mercato unico sono state individuate poi le norme obsolete sui prodotti e mancanza di conformità dei prodotti, la regolamentazione nazionale dei servizi troppo restrittiva e divergente, le procedure onerose per il distacco temporaneo dei lavoratori in un altro stato membro e i vincoli territoriali all’offerta. Infine, la Commissione tra i punti da migliorare ha individuato la mancanza di titolarità del mercato unico da parte degli Stati membri e le norme Ue eccessivamente complesse. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari splendente insieme all’Europa

    (Teleborsa) – Giornata sfavillante per Piazza Affari, che viene presa d’assalto dagli acquisti, come i principali listini europei spinti dall’ottimismo sulla trattativa Usa-Cina per arginare la guerra commerciale. Sul mercato USA, si registrano scambi al rialzo per l’S&P-500.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,40%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,18%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 58,13 dollari per barile, in forte calo dell’1,87%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +105 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,46%.Tra i listini europei ottima performance per Francoforte, che registra un progresso del 2,62%, denaro su Londra, che registra un rialzo dell’1,17%, e exploit di Parigi, che mostra un rialzo del 2,33%. Chiusura in forte rialzo per la Borsa milanese, con il FTSE MIB, che mette a segno un guadagno dell’1,92%; sulla stessa linea, in forte aumento il FTSE Italia All-Share, che con il suo +1,91% termina a quota 40.673 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, su di giri Prysmian (+6,3%).Acquisti a piene mani su Interpump, che vanta un incremento del 5,19%.Effervescente Leonardo, con un progresso del 5,13%.Incandescente STMicroelectronics, che vanta un incisivo incremento del 4,21%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su DiaSorin, che ha terminato le contrattazioni a -1,49%.Fiacca Terna, che mostra un piccolo decremento dell’1,28%.Discesa modesta per Italgas, che cede un piccolo -1,1%.Pensosa Snam, con un calo frazionale dello 0,75%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, WIIT (+7,14%), Danieli (+6,60%), Carel Industries (+5,66%) e TXT E-solutions (+5,24%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Garofalo Health Care, che ha terminato le contrattazioni a -2,04%.Tentenna Alerion Clean Power, con un modesto ribasso dello 0,86%.Giornata fiacca per Newlat Food, che segna un calo dello 0,82%. LEGGI TUTTO

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    Amazon in difficoltà dopo guidance deludente e numeri servizi cloud

    (Teleborsa) – Giornata fiacca per Amazon che tratta in ribasso dello 0,76%.Il gigante dell’e-commerce sconta la guidance deludente e il rallentamento dei servizi cloud di Amazon Web Services. Il fatturato del segmento AWS è aumentato del 17% su base annua, raggiungendo i 29,3 miliardi di dollari, mancando le aspettative di una crescita del 17,4% e di ricavi di 30,9 miliardi di dollari.Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice Dow Jones, evidenzia un rallentamento del trend del colosso dell’e-commerce rispetto all’indice americano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Tecnicamente, Amazon è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 191,9 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 186. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 197,8. LEGGI TUTTO