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    I surgelati conquistano l’Europa: il 42% li consuma fino a 4 volte a settimana

    (Teleborsa) – Cresce in Europa la consapevolezza sui benefici legati all’utilizzo dei surgelati – dal valore nutrizionale alla riduzione degli sprechi – mentre praticità, risparmio di tempo e sostenibilità li rendono sempre più presenti nelle abitudini alimentari quotidiane. È quanto emerge da Frozen in Focus, il primo report annuale presentato da Findus, parte del Gruppo Nomad Foods, leader del settore surgelati in Europa, che ha analizzato le scelte di consumo di oltre 7.500 consumatori di età superiore ai 18 anni residenti in 5 Paesi europei (Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Svezia).Lo studio, condotto da YouGov, evidenzia un cambio di paradigma nel rapporto con i surgelati: con l’88% degli europei che considera la salute un elemento prioritario nelle proprie scelte alimentari, i prodotti frozen si affermano come la soluzione ideale per garantire un’alimentazione varia e nutriente durante tutto l’anno, rispondendo efficacemente a gusti e necessità alimentari in evoluzione. A conferma del ruolo sempre più centrale del frozen food nella quotidianità alimentare, contribuendo a diete più varie ed equilibrate, il 42% dei consumatori europei dichiara di utilizzare prodotti surgelati nei propri pasti da due a quattro volte alla settimana. L’Italia, insieme alla Germania, si posiziona sopra la media europea con il 44% dei consumatori che li utilizza con questa frequenza, seguita dal Regno Unito (41%), più distanti Svezia (29%) e Francia (28%).Particolarmente significativa è anche la crescente consapevolezza sul valore del frozen per inserire nella propria dieta prodotti stagionali: quasi 4 consumatori europei su 10 (39%) apprezzano come i surgelati permettano di cucinare con ingredienti di stagione tutto l’anno, contribuendo così a migliorare la qualità e la varietà della propria alimentazione quotidiana. Una tendenza in linea con l’Italia che non si discosta dalla media europea.Nonostante una crescente consapevolezza, permangono alcune errate convinzioni sui surgelati: se più di 6 consumatori europei su 10 (63%) sanno che i surgelati hanno un valore nutrizionale equivalente a quello dei prodotti freschi, solo il 21% è consapevole che in alcuni casi possono persino superarli, come dimostrano studi condotti dall’Università di Reading e dalla National Library of Medicine. In questa classifica, l’Italia si colloca leggermente sotto la media europea, con il 58% degli italiani che riconosce l’equivalenza nutrizionale tra prodotto fresco e frozen.”Siamo orgogliosi di condividere il nostro primo report annuale “Frozen in Focus”, che racconta l’evoluzione delle esigenze dei consumatori e i trend che li guidano verso l’utilizzo dei surgelati – commenta Renato Roca, Country Manager di Findus Italia – Le innovazioni dell’ultimo decennio hanno portato i consumatori a guardare al frozen food con occhi nuovi. I surgelati costituiscono oggi una scelta di qualità per chi cerca soluzioni salutari, sostenibili e convenienti. Sebbene persistano ancora alcuni pregiudizi, il nostro studio evidenzia una crescente apertura verso il ruolo chiave del cibo surgelato per un futuro più sano, pratico e accessibile. Come azienda leader ci impegniamo a guidare questa evoluzione, rafforzando il nostro impegno nell’accrescere questa consapevolezza e valorizzare appieno il potenziale del frozen food negli anni a venire”. La praticità si conferma uno dei driver principali che spinge gli europei a preferire i surgelati: più della metà dei consumatori europei (51%) li sceglie proprio per il risparmio di tempo, una tendenza particolarmente marcata in Italia, dove oltre un consumatore su due (52%) riconosce nei prodotti frozen un alleato prezioso per una gestione più efficiente dei pasti.Perfetti per chi, tra impegni e ritmi serrati, cerca soluzioni semplici per semplificare la quotidianità, i surgelati offrono anche vantaggi concreti sul fronte economico: il 36% degli europei li sceglie infatti perché permettono di risparmiare denaro, mentre in Italia è una motivazione meno sentita (il dato si ferma al 26%).Inoltre, oltre 4 europei su 10 (45%) affermano che acquistare surgelati consente loro di ridurre il numero di visite al supermercato – un dato in linea con l’Italia – mentre poco meno di un terzo (28%) dichiara di risparmiare dai 30 minuti a un’ora nella preparazione dei pasti, percentuale che cresce di qualche punto (31%) nel nostro Paese. Tra le motivazioni più forti c’è anche la volontà di ridurre gli sprechi alimentari, indicata dal 47% dei consumatori: un ulteriore segnale di come i surgelati siano capaci di rispondere ad una sensibilità in materia ambientale sempre più diffusa.Il congelatore è ormai un elettrodomestico imprescindibile per quasi sei europei su dieci (59%), con gli italiani che, con il 63%, figurano tra coloro che in misura maggiore dichiarano di non poterne farne a meno, secondi solo agli svedesi (65%). Questa esigenza si traduce anche in una crescente richiesta di spazio: più di un terzo (35%) dei consumatori vorrebbe un freezer più grande, percentuale che sale al 41% nella fascia 25-34 anni, mentre 3 consumatori su 10 ammettono di desiderare un secondo congelatore. Anche in Italia il 35% dei consumatori desidera un freezer più capiente, in linea con il trend europeo. Nel nostro Paese lo spazio in freezer influenza il modo di fare la spesa, come dichiara il 57% degli italiani rispetto al 51% degli europei ed è aumentato, rispetto a 5 anni fa, per il 29% degli italiani (e degli europei) l’utilizzo del congelatore.Accanto al freezer, l’arrivo in cucina di nuovi strumenti come friggitrici ad aria, robot da cucina e altri elettrodomestici smart sta cambiando il modo di preparare i pasti surgelati. In particolare, la friggitrice ad aria si sta affermando come il partner ideale del freezer: il suo utilizzo è in forte crescita, con oltre la metà (59%) degli over 55 nel Regno Unito che ne possiede una, seguiti dal 45% in Germania e dal 42,5% in Italia. Circa un consumatore su sette in Italia (15%) ammette che l’acquisto di un dispositivo smart ha aumentato il consumo di prodotti surgelati. Anche i social media giocano un ruolo crescente: circa un giovane italiano su otto (12%) tra i 18-24 anni ha imparato trucchi e consigli sull’uso dei surgelati proprio su TikTok, in linea con la media europea (14%). Infine, quasi un consumatore su dieci (9%) ammette di non sapere esattamente cosa ha nel congelatore, suggerendo che ci sono ancora molte opportunità per risparmiare tempo, cibo e denaro. LEGGI TUTTO

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    La Bank of Korea lascia i tassi invariati al 2,5%

    (Teleborsa) – La Bank of Korea ha deciso di lasciare invariato il tasso di base al 2,50%, come atteso dal mercato. La banca centrale prevede che la crescita economica rimarrà bassa per un certo periodo e che vi sia un’elevata incertezza legata ai negoziati commerciali, mentre il tasso di inflazione rimane sostanzialmente stabile. Tuttavia, poiché è anche necessario valutare l’impatto delle misure recentemente rafforzate per la gestione del debito delle famiglie e data la significativa accelerazione dei prezzi delle case a Seul e nelle aree circostanti e del debito delle famiglie, la Bank of Korea ha ritenuto opportuno mantenere l’attuale livello del tasso di base. Inoltre, prevede che l’economia nazionale registrerà una crescita bassa per un certo periodo, mentre l’inflazione rimane su una traiettoria stabile e vi è una notevole incertezza legata ai negoziati commerciali. Per quanto riguarda la stabilità finanziaria, poiché i rischi associati al mercato immobiliare a Seul e nelle aree circostanti e al debito delle famiglie sono aumentati, è necessario valutare l’effetto delle politiche macroprudenziali, pur mantenendo cautela sulla possibilità di una maggiore volatilità sul mercato valutario. Pertanto, “il Consiglio manterrà la sua posizione di taglio dei tassi per mitigare i rischi al ribasso per la crescita economica e adeguare i tempi e il ritmo di eventuali ulteriori tagli del tasso di base, monitorando attentamente i cambiamenti nel contesto politico interno ed esterno ed esaminandone l’impatto risultante sull’inflazione e sulla stabilità finanziaria”, si legge nello statement pubblicato al termine della riunione.(Foto: destinacigdem | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Fashion e-commerce: al centro l’esperienza del cliente. Giglio.com allineato a nuove abitudini d’acquisto

    (Teleborsa) – Secondo un recente report di Business of Fashion, realizzato in collaborazione con Amazon Fashion & Sports, i consumatori europei stanno ridefinendo le loro priorità quando acquistano moda sul web. Non è più la ricerca del prodotto “di tendenza” o il prezzo a guidare le scelte – solo il 12% degli intervistati la indica come priorità – ma piuttosto la qualità del servizio, la sicurezza nella taglia e nella vestibilità, l’affidabilità del retailer e la chiarezza delle informazioni sui prodotti.I multi-brand retailer, come Giglio.com, giocano un ruolo sempre più centrale: il 39% degli shopper online nei principali mercati europei (EU5) si affida proprio ai retailer multi-brand per scoprire nuove proposte moda. Puntare su personalizzazione, logistica e presenza coerente su più canali diventa quindi essenziale per rafforzare la fiducia dei clienti e alimentare la crescita nel lungo termine.Giglio.com (Target Price: 2,41 euro) e-commerce per la moda di lusso multimarca su scala globale, quotato su Euronext Growth Milan dal 2021, rappresenta un’eccellenza del lusso digitale Made in Italy. Giglio.com, con un catalogo di 800 marchi e oltre il 60% delle vendite generate all’estero, connette 200 boutique e brand in e-concession con oltre 130.000 clienti in 150 Paesi. LEGGI TUTTO

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    Nvidia prima azienda a valere più di 4 mila miliardi di dollari, Microsoft non è lontana

    (Teleborsa) – Il colosso informatico statunitense Nvidia ha superato i 4 mila miliardi di dollari di capitalizzazione durante la seduta di ieri, superando il precedente record di 3.900 miliardi di dollari, fissato da Apple a dicembre del 2024. Le azioni Nvidia hanno chiuso la giornata in rialzo dell’1,8%, cedendo parte dei guadagni e portando la capitalizzazione di mercato dell’azienda a 3.970 miliardi di dollari.L’azienda californiana, fondata nel 1993, ha superato per la prima volta la soglia dei 2.000 miliardi di dollari a febbraio 2024 e ha superato i 3.000 miliardi di dollari a giugno dello stesso anno.Nvidia ha tratto notevoli profitti dalla crescente domanda di hardware e chip per l’intelligenza artificiale dal lancio di ChatGPT alla fine del 2022. L’azienda si è posizionata come leader decisivo nella creazione di unità di elaborazione grafica che alimentano modelli linguistici di grandi dimensioni.Il recente rally di Nvidia è avvenuto nonostante le tensioni geopolitiche e le continue restrizioni sui chip che hanno ostacolato le vendite in Cina. Nvidia si è anche ripresa dai timori suscitati dal modello cinese DeepSeek all’inizio di quest’anno, secondo cui l’intelligenza artificiale del futuro non avrebbe avuto bisogno di così tanti chip.L’impennata delle azioni di Nvidia le ha conferito un peso significativo nei principali indici azionari ed ETF. Ora Nvidia vale circa il 7,5% nell’indice S&P 500, ampiamente considerato dagli investitori come il punto di riferimento per il mercato azionario statunitense.Nvidia potrebbe non restare a lungo la sola azienda a superare la soglia dei 4 trilioni di dollari. Il valore di mercato di Microsoft è di circa 3,7 trilioni di dollari, mentre Apple vale circa 3,1 trilioni di dollari. LEGGI TUTTO

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    Limita le perdite Tokyo, bene Seul con titoli tecnologici

    (Teleborsa) – Seduta positiva per la maggior parte dei mercati azionari asiatici, grazie alla spinta dei titoli tecnologici che hanno seguito i guadagni di Nvidia, che ha superato per la prima volta la valutazione di 4.000 miliardi di dollari. Intanto, la banca centrale della Corea del Sud ha mantenuto invariati i tassi di interesse, come ampiamente previsto, e ha segnalato che i responsabili politici rimangono aperti a ulteriori tagli dei tassi futuri.A Tokyo, si muove sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto percentuale dello 0,64%, mentre, al contrario, lieve aumento per Shenzhen, che scambia con lo 0,34%.Leggermente positivo Hong Kong (+0,38%); come pure, positivo Seul (+1,31%). Leggermente negativo Mumbai (-0,32%); in frazionale progresso Sydney (+0,56%).Sostanziale invarianza per l’Euro contro la valuta nipponica, che passa di mano con un trascurabile +0,01%. Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un moderato +0,01%. Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che scambia sui valori della vigilia.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,49%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,65%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 10 luglio 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 10/07/202501:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,2%; preced. -0,1%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0%; preced. 0,1%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 2%; preced. 2,1%)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -4,1 Mld Euro)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso -0,2%; preced. 1%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (atteso 0%; preced. 0,3%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 236K unità; preced. 233K unità)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 56 Mld piedi cubi; preced. 55 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione giugno confermata in calo al 2%

    (Teleborsa) – Scende leggermente l’inflazione in Germania a giugno 2025. Lo segnalano i dati pubblicati dall’ufficio statistico federale Destatis, in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento del 2% su base annua, rispetto al +2,1% rilevato nel mese precedente.Su base mensile non si registra alcuna variazione, uguale alla stima preliminare, dopo il +0,1% di maggio.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato una crescita dello 0,1% su mese (come la stima iniziale) e un aumento del 2% su anno (come il dato preliminare). LEGGI TUTTO

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    Giappone, prezzi alla produzione si indeboliscono a giugno

    (Teleborsa) – Frenano i prezzi alla produzione in Giappone nel mese di giugno 2025. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 2,9% su base annua, contro il +3,3% del mese precedente. Le attese erano per una crescita del 2,9%.Su base mensile, i prezzi all’industria hanno registrato una variazione negativa pari a -0,2%, dopo il -0,1% del mese precedente e contro il -0,2% atteso.I prezzi import hanno segnato una diminuzione dell’1,6% su base mensile e un del 6,1% su base tendenziale. I prezzi export sono aumentati dello 0,1% su base mensile e un calo dell’1,6% su base annuale. LEGGI TUTTO