More stories

  • in

    OVS, buyback per oltre 1 milione di euro

    (Teleborsa) – OVS, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 9 giugno, ha comunicato di aver acquistato, tra il 23 e il 27 giugno 2025, complessivamente 292.750 azioni ordinarie (pari allo 0,115% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 3,6010 euro, per un controvalore pari a 1.054.195,00 euro.Al 27 giugno, il leader dell’abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 9.233.597 azioni proprie pari al 3,621% del capitale sociale.A Milano, intanto, amplia il margine di guadagno OVS, rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 3,706 euro. LEGGI TUTTO

  • in

    BAPS sceglie BlackRock per gestione di parte degli asset proprietari

    (Teleborsa) – Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS) sceglie di affidarsi a BlackRock, colosso statunitense del risparmio gestito, per la gestione di parte degli asset proprietari della banca. L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso evolutivo delineato dal Piano di Impresa Futura, che punta a rafforzare la capacità di generare valore nel tempo, attraverso l’adozione delle migliori pratiche nella gestione finanziaria, si legge in una nota.”Questa collaborazione rappresenta un tassello importante nella nostra visione di banca moderna e aperta al mondo – ha commentato Saverio Continella, AD di BAPS – Nel percorso di attuazione del Piano di Impresa Futura stiamo costruendo nuovi canali di dialogo con primari player nazionali e internazionali. Lavorare con BlackRock ci consentirà di elevare ulteriormente la qualità della nostra gestione finanziaria, in coerenza con l’impegno verso i nostri stakeholder e con l’ambizione di una crescita strutturata e di lungo periodo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Regno Unito: PIL 1° trimestre confermato al +1,3%

    (Teleborsa) – Confermata la crescita dell’economia britannica nel 1° trimestre. Secondo i dati definitivi diffusi dall’ufficio statistico ONS, il PIL è cresciuto dell’1,3% su base annuale. Il dato è in linea con il consensus e con la precedente stima.Su base trimestrale, il PIL è risultato in crescita dello 0,7%, in linea con le attese.(Foto: © Chris Dorney / 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, prezzi import maggio -0,7 m/m e -1,1% a/a

    (Teleborsa) – Rallenta il calo dei prezziimport in Germania a maggio 2025 ma meno di quanto atteso. Il dato, comunicato l’Ufficio Federale di Statistica della Germania (DESTATIS), ha registrato una variazione del -0,7% su mese contro il -0,3% atteso dagli analisti e dopo il -1,7% di luglio.Su base annuale si registra un decremento dell’1,1% a fronte del -0,4% del mese precedente e rispetto al -0,8% atteso.Escludendo i prezzi dell’energia, i prezzi all’importazione a maggio 2025 sono stati superiori dello 0,4% rispetto a maggio 2024. Al contrario, sono stati inferiori dello 0,3% rispetto ad aprile 2025. Escludendo solo il petrolio greggio e i prodotti petroliferi, l’indice dei prezzi all’importazione è stato anch’esso superiore dello 0,4% rispetto al livello di maggio 2024 e inferiore dello 0,4% rispetto ad aprile 2025. Per quanto riguarda le esportazioni, i beni di consumo sono stati più costosi del 2,3% rispetto a maggio 2024 (+0,2% rispetto ad aprile 2025). Mentre i prezzi dei beni di consumo durevoli sono aumentati dell’1,6% su base annua, i beni di consumo non durevoli sono stati più costosi del 2,5% rispetto a maggio 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, vendite al dettaglio maggio -1,6% mese +1,6% anno

    (Teleborsa) – Cala ancora a maggio il commercio al dettaglio in Germania. Le vendite in termini reali hanno registrato un decremento dell’1,6% su mese, dopo il -0,6% registrato il mese precedente. Gli analisti si attendevano una crescita dello 0,5%Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), la variazione annua si attesta a +1,6% dal +4,6% rilevato ad aprile. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, produzione industriale a maggio torna a crescere (+0,5%) ma meno delle attese

    (Teleborsa) – Torna a crescere la produzione delle fabbrichegiapponesi ma meno delle attese. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale, nel mese di maggio 2025, ha registrato una crescita dello 0,5% su base mensile, dopo il calo dell’1,1% registrato a luglio. Le stime degli analisti sono per una salita fino al +3,4%.Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -1,8%.Al calo mensile della produzione ha contribuito il decremento delle scorte (-1,9%) mentre crescono le consegne (+2,2%)La ratio delle scorte è pari a -1,9%. LEGGI TUTTO

  • in

    Canada annuncia riavvio negoziati su dazi con Stati Uniti

    (Teleborsa) – Armonia ristabilita fra Stati Uniti e Canada nell’arco di un weekend. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed il premier canadese Mark Carney “hanno concordato” di riavviare i negoziati, al fine di raggiungere un accordo commerciale “reciprocamente vantaggioso” entro il 21 luglio 2025. Ad annunciare l’accordo fra i due leader è stato il ministro delle Finanze canadese Francois-Philippe Champagne, mentre non c’è stato alcun commento dalla Casa Bianca e dal presidente Trump.”L’annuncio odierno garantirà la ripresa dei negoziati in vista della scadenza del 21 luglio 2025, stabilita al Vertice dei leader del G7 di questo mese a Kananaskis”, ha affermato il premier Mark Carney.Ottawa, dal canto suo, si è impegnata a revocare la tassa sui servizi digitali forniti dalle aziende statunitensi, che aveva fatto infuriare il leader statunitense, spingendolo ad annunciare, prima del weekend, l’immediata revoca di ogni accordo con il Canada sul commercio e il ripristino di dazi salatissimi sulle importazioni. “L’abolizione della tassa sui servizi digitali consentirà ai negoziati su un nuovo rapporto economico e di sicurezza con gli Stati Uniti di compiere progressi essenziali e rafforzare il nostro impegno per creare posti di lavoro e costruire prosperità per tutti i canadesi”, ha affermato il Ministro delle Finanze Francois-Philippe Champagne.La tassa del 3% sui servizi digitali era stata emanata nel 2020, con l’intento di compensare le mancate tasse pagate dalle multinazionali tecnologiche. La tassa avrebbe dovuto generare un gettito stimato di 5,9 miliardi di dollari canadesi (circa 4,2 miliardi di dollari statunitensi) ed avrebbe colpiti società come Amazon, Alphabet (Google) e Meta, costringendole a pagare milioni di dollari al Canada entro il 30 giugno. Per questo, la Casa Bianca aveva chiesto più volte al governo canadese di risolvere la questione.Il Canada ha sinora evitato i dazi più pesanti imposti da Trump ad altri Paesi, impegnandosi su un accordo tariffario diverso, ma è stato assoggettato ai dazi sulle importazioni di acciaio ed alluminio, di cui è il principale fornitore degli USA. LEGGI TUTTO

  • in

    Veicoli pesanti a zero emissioni esentati da pagamento pedaggio sino al 2031

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha lanciato la proposta di esentare i veicoli pesanti a zero emissioni dai pedaggi stradali e da altri oneri, nell’intento di stimolare e sostenere la competitività del trasporto stradale sostenibile.Come previsto dal Piano d’azione per il settore auto europeo, Bruxelles propone di prorogare l’esenzione dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2031, offrendo un incentivo significativo alle aziende a investire in veicoli pesanti a zero emissioni.Il costo iniziale di questi veicoli è attualmente superiore a quello dei loro omologhi convenzionali, il che li rende meno attraenti per gli acquirenti. Questo rappresenta un ostacolo alla loro diffusione su larga scala. Con l’abolizione dei pedaggi, dunque, l’UE intende rendere i camion e gli autobus a zero emissioni un’opzione più praticabile per le aziende.”Dobbiamo creare le condizioni giuste per sostenere le aziende europee e premiare chi si muove per primo nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio”, ha dichiarato il Commissario per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, aggiungendo “estendendo il periodo di esenzione, offriamo un forte incentivo alle imprese affinché investano in veicoli a zero emissioni e riducano le emissioni del trasporto su strada. È importante per le nostre aziende, ma anche per i nostri obiettivi climatici”.Il periodo di esenzione proposto sarà coordinato con gli standard europei in materia di emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti, che mirano a una riduzione del 43% delle emissioni entro il 2030. LEGGI TUTTO