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    Recupera terreno Nvidia dopo sell-off vigilia

    (Teleborsa) – Recupera terreno il titolo Nvidia che si muove con un guadagno dell’1,39%, dopo aver bruciato ieri quasi 600 miliardi di dollari di capitalizzazione, sulla scia del pesante sell-off registrato dai titoli tech. A innescare le forti vendite sull’intero comparto em sul titolo in particolare, sono stati i timori per la startup cinese, DeepSeek, che ha messo a punto un nuovo modello di intelligenza artificiale mettendo di fatto in discussione la supremazia statunitense di Nvidia. La tendenza ad una settimana del chipmaker è più fiacca rispetto all’andamento dell’S&P 100. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Quadro tecnico in evidente deterioramento con supporti a controllo stimati in area 116,8 USD. Al rialzo, invece, un livello polarizzante maggiori flussi in uscita è visto a quota 122,8. Il peggioramento di Nvidia è evidenziato dall’incrocio al ribasso della media mobile a 5 giorni con la media mobile a 34 giorni. A brevissimo sono concrete le possibilità di nuove discese per target a 113,6. LEGGI TUTTO

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    USA, cala fiducia consumatori gennaio. Peggio di attese

    (Teleborsa) – Diminuisce la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un decremento dell’indice a 104,1 punti, nel mese di gennaio, rispetto ai 109,5 punti del mese di dicembre e contro una discesa più contenuta a 105,7 punti attesa dal consensus.(Foto: © Bred2k8 / Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    USA, Fed di Richmond, migliora settore manifatturiero a gennaio

    (Teleborsa) – Migliora l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta a gennaio 2024 a -4 punti dai -10 di dicembre e contro i -13 punti delle aspettative. Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un miglioramento anche della componente delle consegne che si porta a -9 punti dai -11 del mese precedente, mentre quella dei servizi cala a +4 da +23 punti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta. Al via il meeting Fed

    (Teleborsa) – Partenza cauta per la borsa di Wall Street, dopo il pesante sell-off registrato dai titoli tech, la vigilia, a causa dei timori innescati dalla startup cinese DeepSeek, che ha messo a punto un nuovo modello di intelligenza artificiale cinese mettendo di fatto in discussione la supremazia statunitense. Pesante la discesa registrata dal titolo Nvidia, il maggior calo percentuale dal marzo 2020. L’attenzione nel frattempo resta concentrata sulla riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che parte oggi, per terminare domani. Gli addetti ai lavori danno per scontata la conferma dell’attuale livello dei tassi di interesse negli Stati Uniti.Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 44.719 punti; sulla stessa linea, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 6.017 punti, sui livelli della vigilia. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,03%); con analoga direzione, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,19%). LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, prezzi case in crescita a novembre

    (Teleborsa) – Prezzi in crescita nell’immobiliare statunitense nel mese di novembre. L”indice S&P Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, ha evidenziato un incremento su base annua del 4,3% rispetto al +4,2% del mese precedente, e atteso dal consensus. Su base mensile si registra un calo dello 0,1%, rispetto al -0,2% di ottobre.L’indice destagionalizzato ha riportato una crescita dello 0,4% su base mensile come nel mese precedente.Quotazioni delle case in frenata, invece, secondo l’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un aumento mensile dello 0,3%, dopo la crescita dello 0,6% registrata nel mese precedente. Le stime degli analisti erano per un incremento dello 0,4%.Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 4,2% dal +4,5% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Liquidità investita delle famiglie, Italia sopra media UE ma lontana da USA

    (Teleborsa) – I mercati europei continuano a caratterizzarsi per “dimensioni strutturalmente inferiori” rispetto al mercato statunitense. A settembre 2024, la capitalizzazione complessiva dei mercati azionari statunitensi in rapporto al PIL risultava superiore al 200%, a fronte del 60% osservato nell’area euro (38% in Italia). È quanto emerge nel Rapporto “Tendenze e sfide per il settore finanziario italiano” della CONSOB, dove viene fatto notare che, tra i maggiori mercati azionari per capitalizzazione, Euronext (la principale borsa valori europea) si colloca al quinto posto a livello globale, con una capitalizzazione di mercato di circa 5.400 miliardi di euro alla fine di novembre 2024. Tuttavia, i diversi mercati gestiti da Euronext, se considerati singolarmente, presentano dimensioni modeste rispetto ai maggiori attori su scala globale (con una capitalizzazione pari, in media, a circa 900 miliardi di euro).Entrambe le giurisdizioni registrano una contrazione dei mercati azionari con il numero di società quotate in diminuzione ormai da diversi anni. Il fenomeno del delisting interessa anche l’Italia dove, nel 2024, sono uscite dal mercato 29 società, 15 da EXM e 14 da EGM. Nel medesimo periodo il numero di società di nuova quotazione o ammesse alla negoziazione è stato pari a 23, di cui solo due sul mercato principale EXM e 21 su EGM.Secondo lo studio, un fattore cruciale è rappresentato dalla partecipazione degli investitori istituzionali ai mercati azionari, che in Europa risulta significativamente più bassa rispetto agli Stati Uniti: a novembre 2024, la capitalizzazione di mercato delle prime 100 società statunitensi attribuibile agli investitori istituzionali risultava pari al 74% circa a fronte del 42% riferibile alle prime 100 società europee. Con riferimento alla partecipazione degli investitori istituzionali ai mercati dei capitali, CONSOB osserva anche che tali investitori possono svolgere un ruolo chiave anche nel finanziamento delle PMI, poiché dotati di risorse consistenti e di orizzonti di investimento a lungo termine. Ad oggi, la loro partecipazione al capitale delle società quotate su EXM risulta piuttosto contenuta e comunque limitata alle società di maggiori dimensioni. Passando al settore del private equity e del venture capital, CONSOB osserva differenze di rilievo tra il contesto statunitense e quello prevalente in Europa. Stime di analisti mostrano che, nei primi nove mesi del 2024, gli investimenti di private equity e di venture capital negli Stati Uniti sono stati pari a 1,8 e 3,2 volte quelli realizzati in Europa. L’Europa è indietro anche nell’ambito della partecipazione, diretta e indiretta, degli investitori retail ai mercati dei capitali. Il livello di partecipazione degli investitori retail al mercato dei capitali può essere dedotto dall’analisi delle attività finanziarie detenute dalle famiglie. Il rapporto tra strumenti del mercato dei capitali (azioni quotate e non quotate, quote di fondi comuni, titoli di debito, prodotti assicurativi e quote di fondi pensione) e il totale delle attività finanziarie detenute dalle famiglie può essere considerato un buon indicatore della partecipazione complessiva degli investitori retail ai mercati dei capitali. A titolo di confronto, a giugno 2024 questo rapporto risultava pari a circa il 70% negli USA, rispetto al 54% nell’area euro (57% in Italia). Nello stesso periodo, il rapporto tra liquidità (contanti e depositi) e strumenti del mercato dei capitali detenuti dalle famiglie era pari al 17% negli USA a fronte del 60% nell’area euro (48% in Italia). Affinché nell’area euro tale rapporto si allinei a quello rilevato negli USA, viene calcolato che sarebbe necessario reindirizzare fino a 6.500 miliardi di euro di liquidità presente nel portafoglio delle famiglie europee verso investimenti in strumenti del mercato dei capitali.”Una delle principali sfide per l’Eurozona, e ancor di più per l’Italia, resta quella di favorire un cambiamento strutturale nell’assetto delle fonti di finanziamento dell’economia reale, al fine di garantire, attraverso la maggiore diversificazione, la resilienza del sistema finanziario nel suo complesso e sostenere una crescita della competitività delle imprese in un quadro globale sempre più complesso – si legge nel rapporto – Accanto a tale obiettivo occorre osservare che il diffondersi di nuove tecnologie, assieme a benefici in termini di efficienza e produttività, implica anche rischi connessi alla sicurezza delle infrastrutture pubbliche e private, che necessitano di un adeguato monitoraggio. Analogamente, anche lo sviluppo dei mercati delle cripto-attività rappresenta un fenomeno che richiede attenzione ai fini della tutela degli investitori”. LEGGI TUTTO

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    USA, calano a sorpresa gli ordinativi di beni durevoli a dicembre

    (Teleborsa) – Frenano ancora gli ordinativi di beni durevoli americani nel mese di dicembre. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un calo del 2,2% su base mensile dopo il -2% del mese precedente. Le stime di consensus indicavano un aumento dello 0,3%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, fa segnare un +0,3% rispetto al -0,1% del mese precedente.Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono scesi del 2,4%, dopo il -1,3% precedente. LEGGI TUTTO

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    Borsa, saldo capitalizzazione IPO-revoche negativo per 12 miliardi da inizio 2023

    (Teleborsa) – Nel 2024, le nuove ammissioni di società italiane su Borsa Italiana sono state 23, di cui solo due sul mercato principale Euronext Milan (EXM) e 21 sull’Euronext Growth Milan (EGM) dedicato alle società di minori dimensioni. Nello stesso periodo sono state revocate dal listino 29 società, 15 da EXM e 14 da EGM. È quanto emerge nel Rapporto “Tendenze e sfide per il settore finanziario italiano” della CONSOB.Dal 2018, il numero totale di nuove ammissioni su entrambi i mercati è stato pari a 254 (50 su EXM e 204 su EGM) a fronte di 175 revoche (84 su EXM e 91 su EGM). Nel complesso, quindi, il numero di società quotate o negoziate sul mercato italiano è aumentato, sebbene il saldo sia negativo per EXM (-34 società quotate) e positivo per EGM (+113 società negoziate).L’elevato numero di nuove società negoziate sull’EGM è un segnale positivo, anche se insufficiente a compensare l’impatto, in termini di capitalizzazione, delle uscite dal mercato principale, dal momento che l’EGM rappresenta una quota molto contenuta (circa l’1%) della capitalizzazione totale del mercato azionario italiano (oltre 800 miliardi di euro). Infatti, se si confronta la capitalizzazione totale dei nuovi titoli quotati o negoziati sul mercato italiano con la capitalizzazione di mercato dell’ultimo giorno di negoziazione dei titoli delistati, il saldo risulta negativo per circa 12 miliardi di euro dall’inizio del 2023. LEGGI TUTTO