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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +48 BCF

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 25 luglio 2025 sono risultati in aumento di 48 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (+37 BCF). La settimana prima si era registrato un aumento di 23 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.123 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 3,8% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.246) e in crescita del 6,7% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.928 BCF. LEGGI TUTTO

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    USA, migliora più delle attese l’attività manifatturiera nell’area di Chicago

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di luglio, l’indice PMI Chicago si è attestato a 47,1 punti contro i 40,4 punti del mese precedente. Il dato risulta anche superiore alle aspettative degli analisti che erano per una salita più contenuta, ovvero a 41,9 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Unrae-Istat: “Nel 2024 leggera flessione per le auto acquistate dai privati con partita iva (-0,6%)”

    (Teleborsa) – Il 2024 segna una sostanziale stabilità per il mercato delle immatricolazioni di auto da parte dei privati con partita Iva, che si attestano a 190.286 unità, con una leggera ?essione dello 0,6% rispetto al 2023 in cui furono immatricolate 191.400 vetture. Questi risultati, elaborati dal Centro Studi e Statistiche UNRAE in collaborazione con l’ISTAT, mostrano una ?essione leggermente inferiore rispetto al mercato generale (-0,8%), ma una tendenza opposta rispetto al totale delle immatricolazioni ai privati, che ha registrato un incremento del 3,7%. La quota delle immatricolazioni da parte dei privati con partita IVA rispetto al totale privati si conferma sui livelli più alti dell’ultimo decennio con il 20,8%, nonostante il calo dal 21,7% del 2023.Nel 2024, il fatturato generato dagli acquisti dei privati con partita IVA si attesta a 6,95 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai 7,03 miliardi del 2023, complice anche un prezzo medio di acquisto leggermente in calo (-0,7% a circa 36.500 euro). Tra le categorie di acquirenti all’interno del segmento delle partite IVA, le Imprese individuali confermano la leadership e una stabilità dei volumi (+0,1%), con 117.207 unità e una quota che sale al 61,6% (+0,4 p.p.). Al secondo posto si conferma la categoria dei Professionisti, in lieve calo con 39.782 immatricolazioni (-0,9%) e una quota sostanzialmente stabile al 20,9% (21,0% nel 2023), all’interno dei quali i più numerosi sono gli Studi legali e i Commercialisti stabili rispettivamente a quota 4,2% e 2,7%. In terza posizione per numero di immatricolazioni troviamo gli Agenti di commercio (al 9,7%, -0,7 p.p.), seguiti dagli Agricoltori con una quota in crescita al 7,8% (+0,3 p.p.). In base alle preferenze per alimentazione, le vetture BEV (elettriche pure) guadagnano 1 punto di share, salendo all’8,1%, con una quota tripla rispetto a quella dei privati senza partita IVA al 2,7% e superiore a quella delle società al 6,1%.AlimentazioniLe vetture ibride nel 2024 si confermano market leader fra gli acquisti dei privati possessori di partita Iva, guadagnando quasi 3 puntisul 2023 e raggiungendo il 39,7% di quota, oltre un punto superiore a quella dei privati senza partita IVA. Il motore a benzina scende al24,5% (-1,3 p.p.), il diesel cede altri 2,5 punti, fermandosi al 14,1%. Sulle vendite del totale canale privati senza Partita IVA il motore a benzina detiene una quota di quasi 29 punti superiore al diesel (35% vs 6,2%). Nei privati possessori di partita Iva il Gpl copre il 10% del totale (+0,3 p.p.), ma con una quota più alta nei privati senza Partita IVA. Il metano si conferma allo 0,1% fra gli acquisti dei privati con partita Iva, mentre le vetture BEV guadagnano 1 punto di quota, salendo all’8,1% del totale e le plug-in si fermano al 3,4% di share (-0,4 p.p.), quote comunque superiori a quelle dei privati senza partita IVA e per le BEV superiori anche a quella delle società.Segmenti/CarrozzerieSi confermano meno rappresentativi fra i privati con partita Iva i segmenti e carrozzerie di ingresso (A e B) rispetto al totale privatisenza partita IVA; il segmento A risulta inoltre in calo sul 2023, mentre recupera il B. I SUV del segmento C cedono 4 decimali, al23,0% e quelli del segmento D perdono 1 punto, al 9,5%. I SUV recuperano un decimale anche nell’alto di gamma, confermando per i privati possessori di partita Iva una share dei segmenti e carrozzerie medio-alte più elevata che nel canale privati senza partita IVA. Fra i privati con partita Iva le Multispazio segnano una buona accelerazione, cedono leggermente Station wagon e Sportive. I SUV rappresentano complessivamente il 64,3% delle preferenze (-0,5 p.p. sul 2023).Distribuzione geograficaAnche nel 2024 la provincia di Roma conferma la prima posizione per immatricolazioni di auto a privati possessori di partita Iva, al 7,8% (-0,1 p.p.), inferiore a quella del mercato privati senza partita IVA. Al secondo posto troviamo Milano (-0,3 p.p.) e Torino al terzo (-0,4 p.p.). Al quarto posto sale Firenze (stabile al 2,6%), segue Napoli (-0,3 p.p.) e al sesto posto a parimerito troviamo Brescia (-0,1 p.p.) e Bologna (stabile). Napoli e Padova hanno una quota più alta che nei privati senza partita IVA.Gli acquisti in leasingRecupera altri due decimi il finanziamento in leasing che nel 2024 è stato sfruttato nel 18,0% del totale degli acquisti di auto da parte dei privati con partita Iva, modalità non utilizzata tra i privati senza partita IVA.Distribuzione anagraficaLa fascia 30-45 anni cede 1 punto al 26,6%, la più rappresentativa fra le immatricolazioni di privati con partita Iva, con appena 1 decimale di vantaggio sulla seconda. Al 26,5% (-0,9 p.p.) troviamo la fascia 46-55 anni, mentre recuperano quota le fasce più mature. I 56-65enni coprono il 25,8% (+0,9 p.p.), gli over 65 anni salgono al 16,3% (+1,3 p.p.). I giovani cedono 3 decimali al 4,8% e insieme agli over 65 sono meno rappresentativi fra le partite Iva che nei privati senza partita IVA. L’analisi esposta (disponibile con tempi differiti per le durate di aggiornamento e dialogo degli archivi) è una sintesi dei principali risultati sul comportamento di acquisto dei privati possessori diPartita Iva, che l’UNRAE è in grado di dettagliare in modo ancora più approfondito. Inoltre, abbiamo il piacere di sottolineare che per il triennio 2025-2028 l’analisi farà parte del Piano Statistico Nazionale dell’ISTAT, che raccoglie le rilevazioni statistiche di interesse pubblico. LEGGI TUTTO

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    USA, a giugno spese personali salgono meno delle attese

    (Teleborsa) – In aumento più delle attese i redditi delle famiglie americane, mentre le spese personali salgono, ma meno delle previsioni. Secondo il Bureau of Economic Analysis (BEA) degli Stati Uniti, i consumi personali (PCE) sono aumentati dello 0,2% a giugno rispetto alla variazione nulla registrata nel mese precedente, e meno delle attese degli analisti (+0,4%). I redditi personali hanno registrato un incremento dello 0,3%, più di quanto stimato dal mercato (+0,2%) e contro il -0,4% rilevato nel mese precedente.Il PCE price index core, una misura dell’inflazione, evidenzia una variazione dello 0,3% su mese (in linea con le stime degli analisti, +0,2% il mese precedente) e del 2,6% su anno (+2,5% le attese degli analisti) e contro il +2,4% di maggio. LEGGI TUTTO

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    Odcec Napoli: oltre 1500 commercialisti al Summer Party 2025

    (Teleborsa) – “Il Summer Party promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli è ormai diventato un appuntamento must dell’estate: un momento in cui è bello ritrovarsi tra colleghi, lontani da scrivanie e scadenze. Da qui parte un messaggio forte: la nostra comunità è sempre più compatta e centrale nell’economia del Paese, grazie al lavoro svolto con impegno sia a livello nazionale che territoriale. Con l’attuale governo si è avviato un dialogo significativo, che testimonia una rinnovata attenzione verso la nostra categoria. Viviamo una fase positiva: restano sfide da affrontare, ma siamo fiduciosi di poter superare”. Queste le parole di Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, intervenuto al “Summer Party 2025” organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione dei commercialisti napoletani.Oltre 1500 presenze hanno animato la serata trascorsa al “Neasy” di Bagnoli. “Il 2025 – ha sottolineato il numero uno dei commercialisti di Napoli Eraldo Turi – è un anno importante per noi con tante novità nell’ambito professionale. Guardiamo avanti con coraggio e con l’intento di favorire l’accesso alla professione dei giovani. Stasera viviamo una straordinaria festa di amore, amicizia e colleganza animata dalla voglia di stare insieme”.”Viviamo un anno di forte crescita per la nostra professione. Siamo sulla strada giusta e raggiungiamo traguardi importanti grazie all’impegno del presidente nazionale. Un esempio concreto – ha detto Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Odcec Napoli e promotore della serata – è il provvedimento 2407, che definisce finalmente il perimetro delle responsabilità dei collegi sindacali: una svolta per la categoria. Dopo mesi intensi, tra scadenze e adempimenti, è bello ritrovarsi per proseguire uniti, sempre in prima linea al fianco di famiglie e imprese”.Il Summer Party è anche un momento di attenzione verso i meno fortunati. “La festa d’estate è il modo migliore per chiudere la stagione lavorativa insieme agli iscritti. Un appuntamento che – ha ricordato il consigliere segretario dell’Ordine Fabio Cecere – unisce convivialità e solidarietà: come ogni anno, infatti, il ricavato sarà destinato in beneficenza a progetti che sostengono la crescita della nostra città. Un’occasione per ritrovarci, rafforzare i legami e ribadire l’impegno sociale della nostra comunità professionale”.”Da 25 anni l’Ordine organizza questa festa e ogni volta è una serata straordinaria. Non ci stanchiamo mai di ritrovarci, al termine di un anno intenso di lavoro e di scadenze, condividendo – ha detto la consigliera dell’ordine Marilena Nasti – non solo momenti di gioia ma anche un impegno che ci sta particolarmente a cuore: la beneficenza. Quest’anno l’evento è stato impreziosito dalla presenza di tantissimi amici e colleghi, con i quali continueremo a portare avanti la nostra missione professionale e sociale”.”La nostra categoria professionale – ha detto Gianluca Battaglia, consigliere dell’Odcec di Napoli – può offrire un contributo determinante allo sviluppo della città. Siamo presenti da protagonisti, al fianco di istituzioni e imprese, e percepiamo la fiducia della comunità che rappresentiamo. Continueremo a ispirarci ai tre princìpi che da 2.500 anni caratterizzano Napoli: sviluppo, solidarietà e crescita”.”Siamo una vera famiglia e, dopo un anno intenso di impegni, – ha detto il consigliere Giuseppe Puttini – il dono più bello che possiamo farci è trascorrere del tempo insieme, parlando di noi e, per una volta, non di lavoro”.”I commercialisti – ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Associazione italiana Esperti in composizione della crisi – possono continuare a essere protagonisti della svolta che la città sta vivendo. Abbiamo lavorato duramente per conquistare e rafforzare questo ruolo, rendendolo sempre più rilevante. Una serata come questa è il giusto riconoscimento dell’impegno e della nostra coesione”. “È sempre piacevole – ha detto Arcangelo Sessa, revisore dell’Odcec partenopeo – condividere questi momenti di festa con i colleghi, trascorrendo qualche ora di allegria dopo un anno intenso di lavoro e impegni istituzionali. Occasioni come questa ci consentono di ‘ricaricare’ le energie per i prossimi appuntamenti”. LEGGI TUTTO

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    CDP, utile netto in crescita a 1,9 miliardi (+8%) nel primo semestre

    (Teleborsa) – Il Gruppo CDP, nel primo semestre del 2025 che ha visto l’avvio del Piano Strategico 2025-2027, ha impegnato risorse per circa 15,8 miliardi di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 15,9 miliardi dei primi sei mesi del 2024. L’operatività del Gruppo ha sostenuto investimenti per complessivi 41,6 miliardi, in crescita del 2% rispetto ai 40,7 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, con un effetto leva di 2,6 volte le risorse impegnate nel semestre, valore superiore alle previsioni del Piano (pari a 2,1 volte nel triennio), anche grazie all’attrazione di capitali addizionali.Lo stock di crediti di CDP a sostegno di Pubblica Amministrazione, Imprese, Infrastrutture e Cooperazione Internazionale è pari a 128 miliardi di euro, in crescita rispetto alla fine del 2024 (+2%), con una performance superiore a quella del mercato in Italia. Lo stock di crediti stipulati, che tiene conto anche degli impegni e delle garanzie, a giugno 2025 è di circa 152 miliardi complessivi, in crescita rispetto al dato registrato a fine 2024.La raccolta complessiva di CDP è pari a 356 miliardi di euro, di cui 291 miliardi relativi al risparmio postale, in lieve crescita (+0,4%) rispetto a fine 2024 (290 miliardi). Contestualmente, la raccolta obbligazionaria si attesta a 22 miliardi, in aumento del 9% a confronto con la chiusura dell’esercizio precedente. Il patrimonio netto di CDP, pari a 30 miliardi, è in linea con il dato di chiusura dell’esercizio precedente.L’utile netto di CDP ha superato nel semestre gli 1,9 miliardi, in aumento dell’8% rispetto ai circa 1,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, prevalentemente grazie al maggior contributo dei dividendi delle partecipate e delle Società del Gruppo. L’utile netto consolidato è pari a 3,3 miliardi di euro (in linea con il primo semestre 2024).”I risultati raggiunti nei primi sei mesi dell’anno premiano la qualità delle scelte del Piano Strategico 2025-2027 in un contesto di riferimento caratterizzato dalle importanti evoluzioni degli ultimi mesi – ha evidenziato l’AD Dario Scannapieco – Si tratta di cambiamenti che implicano per il Paese sfide importanti, molte delle quali coinvolgono anche CDP quale banca di promozione nazionale con la mission di sostenere la crescita dell’economia italiana. Le risorse impegnate per circa 16 miliardi hanno consentito di sostenere investimenti per oltre 41 miliardi e di generare un impatto tangibile sulla vita dei cittadini e sulle imprese, in termini di migliore accesso all’istruzione, aumento dei posti letto di housing sociale realizzati, riduzione del consumo del territorio e potenziamento delle infrastrutture. Le importanti novità che hanno rafforzato l’azione a favore di imprese, P.A. e grandi realtà industriali consentiranno al Gruppo di potenziare ulteriormente il proprio ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile del Paese”. LEGGI TUTTO

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    RCS, utile semestrale sale a 35 milioni di euro. Ricavi in leggero calo

    (Teleborsa) – RCS MediaGroup, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, ha comunicato che i ricavi netti consolidati al 30 giugno 2025 si attestano a 426,2 milioni di euro (434,1 milioni nel primo semestre 2024). La variazione di 7,9 milioni è riconducibile principalmente ai minori ricavi pubblicitari (-6,2 milioni) e ai minori ricavi editoriali e diffusionali (-5,3 milioni), in particolare per quelli da opere collaterali (-5,1 milioni). In crescita i ricavi diversi per 3,6 milioni. I ricavi digitali, che ammontano nel complesso a 104,6 milioni (102,3 milioni nel 1° semestre 2024), rappresentano circa il 24,5% dei ricavi complessivi.L’EBITDA è positivo per 80,4 milioni di euro, in miglioramento di 2,7 milioni rispetto al primo semestre 2024 (pari a 77,7 milioni). Gli oneri e proventi non ricorrenti netti sono negativi per 0,7 milioni (negativi per 0,7 milioni al 30 giugno 2024).Il risultato netto, pari a 35 milioni di euro (33,9 milioni al 30 giugno 2024), risulta in incremento di 1,1 milioni e riflette gli andamenti sopra descritti. Al 30 giugno 2025, la posizione finanziaria netta è positiva per 1,4 milioni di euro, (positiva per 7,8 milioni al 31 dicembre 2024). La variazione è principalmente determinata dagli esborsi per la distribuzione dei dividendi per circa 36,2 milioni e per gli investimenti tecnici e oneri non ricorrenti per circa 15,7 milioni, compensata in larga misura dall’apporto positivo della gestione tipica. LEGGI TUTTO

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    De Nora migliora guidance sul EBITDA margin dopo primo semestre in crescita

    (Teleborsa) – Industrie De Nora, società quotata su su Euronext Milan e specializzata nell’elettrochimica e nella filiera dell’idrogeno verde, ha comunicato che i ricavi al 30 giugno 2025 sono pari a 415,6 milioni di euro, in aumento del 3,8% rispetto al primo semestre 2024. Il dato ha risentito negativamente, per circa 3,1 milioni di euro, dell’andamento dei cambi, in particolare del tasso di cambio Euro-Dollaro; al netto di tali effetti, la variazione rispetto al primo semestre 2024 sarebbe risultata in aumento del 4,6%.L’EBITDA Adjusted è risultato pari a 81,4 milioni di euro, in crescita del 8,1% su base annua, con un’incidenza sui ricavi pari al 19,6%, in aumento di circa 0,8 punti percentuali rispetto al primo semestre 2024 (18,8%). L’Utile Netto Adjusted è pari a 39,7 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto a 38,7 milioni nel primo semestre 2024. Includendo gli oneri e proventi non ricorrenti, l’Utile Netto risulta pari a 35,5 milioni rispetto a 40 milioni al 30 giugno 2024.Il backlog al 30 giugno 2025 è pari a 521,8 milioni di euro, rispetto a 558 milioni al 31 dicembre 2024. La società evidenzia che nel periodo di riferimento il segmento Water Technologies ha riportato un incremento del Backlog pari al 22% rispetto alla fine del 2024, riflettendo un aumento dell’order intake pari circa al 15% su base annua. “I primi sei mesi dell’anno si sono svolti in un contesto macroeconomico e geopolitico complesso e in continua evoluzione, caratterizzato da una crescente volatilità dei mercati e da nuove fonti di incertezza a livello globale – ha commentato l’AD Paolo Dellachà – In questo scenario, il nostro modello di business – fondato su un posizionamento competitivo solido e su una forte diversificazione geografica e settoriale – ha dimostrato grande resilienza, permettendoci di registrare una crescita significativa sia nei ricavi che nella redditività operativa”.”Viene confermata la guidance sui ricavi 2025 già comunicata nel mese di marzo, con una crescita attesa a un tasso low single-digit rispetto al 2024 – ha aggiunto – La solida performance in termini di marginalità registrata nei primi sei mesi dell’anno consente, inoltre, una revisione al rialzo della guidance sull’EBITDA Adjusted margin, ora previsto in un intervallo compreso tra il 17% e il 18%, rispetto alla precedente indicazione del 17%”. LEGGI TUTTO