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    Cina, gli effetti della guerra commerciale sull’inflazione che ristagna

    (Teleborsa) – Confermata in stagnazione l’inflazione cinese a maggio 2025, effetto della debolezza dei consumi interni e della guerra commerciale in corso con gli USA, che ha portato ad un blocco dei flussi commerciali.Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un decremento tendenziale dello 0,1%, in linea con il mese precedente, ma leggermente migliore del -0,2% atteso dagli analisti. Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un decremento dello 0,2%, dopo il +0,1% precedente.Frenano anche i prezzi alla produzione, che hanno mostrato un decremento tendenziale del 3,3%, più delle attese (-3,1%), a fronte del -2,7% del mese precedente. Sono stati pubblicati oggi anche i dati relativi al commercio con l’estero, che frena bruscamente. Le esportazioni hanno evidenziato su base annuale un modesto incremento del 4,8%, inferiore al 5% atteso e ben al di sotto dell’8,1% precedente. Le importazioni sono scivolate del 3,4% contro il -0,9% atteso ed il -0,2% del mese precedente. Il saldo della bilancia commerciale cinese (in dololari) si è attestato a 103,22 miliardi, leggermente sopra i 101,1 miliardi attesi ed i 96,18 miliardi del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Referendum, seggi riaperti fino alle 15: si parte da un’affluenza intorno al 22%

    (Teleborsa) – Dalle 7 di questa mattina seggielettorali riaperti in tutta Italia fino alle 15 per votare sui cinque quesiti referendari abrogativi di norme del Jobs Act e sull’acquisizione della cittadinanza italiana. Si riparte da un’affluenza intorno al 22% secondo quanto si legge sul sito del Ministero degli Interni, lontana dal quorum del 50% + 1 degli elettori aventi diritto che renderebbe valida la consultazione referendaria. I seggi sono stati chiusi alle 23.In estrema sintesi, i quesiti referendari riguardano alcune norme sul reintegro nel posto di lavoro per i licenziati senza giusta causa, sulle indennità per i licenziamenti, sulle tutele per i contratti a termine, sulla responsabilità delle società appaltatrici per gli infortuni sul lavoro nelle società in subappalto e alla abbreviazione degli anni in Italia per ottenere la cittadinanza. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, adesioni oltre l’11,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis sulle azioni ordinarie di illimity Bank, risulta che oggi 6 giugno 2025 sono state presentate 107.011 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 9.950.315, pari all’11,83% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity Bank acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Usa, Trump: Musk è completamente impazzito, non sono interessato a parlargli

    (Teleborsa) – Nuovo capitolo dello scontro tra il presidente degli Stati Uniti, DonaldTrump, e il numero uno di Tesla e ormai ex alleato, Elon Musk. Secondo Reuters, che cita una fonte della Casa Bianca, non è previsto alcun colloquio telefonico tra i due. Nel frattempo Trump è tornato sulla lite a distanza: in un’intervista a Abc news ha dichiarato che Musk “è completamente impazzito”, aggiungendo che il Ceo di Tesla vorrebbe parlargli ma che lui “non è interessato”.La Casa Bianca ha definito un “episodio sfortunato” le accuse di Elon Musk secondo cui il presidente Donald Trump sarebbe “negli archivi di Epstein”. “Questo è un episodio spiacevole per Elon, che non è soddisfatto del ‘One Big Beautiful Bill’ perché non include le politiche che voleva. Il Presidente è concentrato sull’approvazione di questa legge storica e sul rendere il nostro Paese di nuovo grande”, ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt.Il Bloomberg Billionaire Index ha calcolato che Elon Musk ha perso 33 miliardi di dollari di patrimonio netto in un solo giorno dopo la furiosa lite con Donald Trump. Musk è ancora la persona più ricca del mondo, con un patrimonio netto di 335 miliardi di dollari, ma come sottolinea Bloomberg, si tratta di una delle peggiori perdite di sempre.Un sondaggio condotto da YouGov ha rivelato che, nella disputa pubblica tra l’ex presidente Donald Trump e il CEO di Tesla Elon Musk, la maggioranza degli americani ha preferito non prendere posizione mentre il 28% degli intervistati ha dichiarato di sostenere Trump nella controversia. Solo l’8% ha espresso supporto per Musk. Tra gli elettori repubblicani, il 71% ha dichiarato di sostenere Trump e solo il 6% ha espresso supporto per Musk, mentre tra gli elettori democratici, l’11% ha sostenuto Musk e il 4% Trump, con la maggioranza che ha scelto di non schierarsi.Secondo un’analisi condotta da Arcadia sui social invece il “sentiment” positivo penderebbe a favore del proprietario di X e Tesla per il 33%, mentre il presidente americano è al 23%. Nelle conversazioni solo americane, invece, il sentiment positivo per Musk è del 37.8% quello per Trump è al 13,9%. Questa analisi comprende, per contro, anche il “sentiment” negativo per i due: globalmente si attesta a 66.9% per Musk e al 77.1% per Trump; negli Stati Uniti al 66.2% per il primo e a 86.1% per il secondo. LEGGI TUTTO

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    El.En., buyback per oltre 210 mila euro

    (Teleborsa) – El.En., società attiva nel mercato dei laser, quotata all’Euronext STAR Milan (STAR) di Borsa Italiana, ha reso noto che, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 29 maggio, dal 3 al 6 giugno 2025 ha acquistato complessivamente 20.000 azioni proprie, al prezzo medio di 10,6405 euro per un controvalore pari a 212.809,15 euro.Al 6 giugno la società detiene complessivamente 122.470 azioni proprie, pari allo 0,1528% del capitale sociale.Sul listino milanese, oggi, modesto recupero sui valori precedenti per El.En., che conclude in progresso dello 0,37%. LEGGI TUTTO

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    TXT e-solutions, acquistate azioni proprie per 124 mila euro

    (Teleborsa) – TXT e-solutions ha comunicato che, dal 19 al 23 maggio 2025, ha acquistato 3.460 azioni proprie per un controvalore pari a 124.834,00 euro, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie.Al 23 maggio, la società attiva nella fornitura di prodotti software e soluzioni strategiche detiene 268.065 azioni proprie, pari al 2,0610% del capitale sociale.A Milano, oggi, seduta negativa per TXT e-solutions, che chiude le contrattazioni con una perdita dell’1,72%. LEGGI TUTTO

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    NewPrinces continua il buyback e acquista azioni per oltre 230 mila euro

    (Teleborsa) – NewPrinces, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, ha comunicato che dall’1 al 31 maggio 2025, ha acquistato 13.023 azioni ordinarie al prezzo medio di 17,56 euro per un controvalore complessivo di 234.053,20 euro.A seguito degli acquisti e disposizioni finora effettuati, l’azienda agroalimentare italiana detiene 336.289 azioni proprie pari allo 0,77% del capitale sociale.A Milano, oggi, frazionale ribasso per Newprinces, che chiude gli scambi con una perdita dello 0,77%. LEGGI TUTTO

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    Eurostat: il 56,4% dei lavoratori autonomi europei ha lavorato dopo la pensione

    (Teleborsa) – In base ai dati dell’indagine Eurostat sulla forzalavoro, raccolti tra i pensionati di vecchiaia nell’UE nel 2023, il 56,4% dei lavoratori autonomi ha lavorato dopo aver ricevuto la prima pensione di vecchiaia. Tra i paesi dell’UE, la percentuale di pensionati autonomi che hanno continuato a lavorare o sono rientrati nel mercato del lavoro è stata più alta in Svezia (98,4%), Finlandia (88,0%) e Irlanda (87,7%). D’altra parte, è stata la più bassa in Spagna (18,2%) e Grecia (20,3%), seguita dalla Slovenia (40,4%). Nel 2023, il 10,2% dei pensionati di età compresa tra 50 e 74 anni aveva un impiego, e una percentuale significativa di questo gruppo lavorava part-time: più della metà (57,0%) dei pensionati occupati nell’UE aveva un impiego part-time. Questa percentuale era molto più alta rispetto a quella di coloro che non hanno un pensionato (16,2%). Il lavoro part-time era più comune tra i pensionati di vecchiaia in tutti i paesi dell’UE. Tuttavia, questa percentuale variava significativamente da paese a paese. La Croazia aveva la quota più alta di pensionati di vecchiaia occupati a tempo parziale (89,4%) e la disparità più grande con i non pensionati (3,4%), con un divario sostanziale di 86,0 punti percentuali . La Croazia era seguita da Svezia (79,2%) e Belgio (78,0%), con le quote più elevate di pensionati di vecchiaia occupati a tempo parziale. Al contrario, la Bulgaria ha registrato la quota più bassa di occupazione part-time tra i pensionati (9,2%) e i non pensionati (1,2%). Anche Lituania (19,0%) e Lettonia (23,2%) hanno registrato le quote più basse di pensionati occupati a tempo parziale.È interessante notare che i Paesi Bassi, che avevano la quota complessiva più alta di occupazione part-time, hanno mostrato la differenza relativa più piccola tra pensionati (57,8%) e non pensionati (39,4%). LEGGI TUTTO