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    OPS BPER su Pop Sondrio, adesioni allo 0,12%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da BPER Banca su azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio, risulta che oggi 25 giugno 2025 sono state presentate 103.573 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 554.115, pari allo 0,122636% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 16 giugno 2025 e terminerà l’11 luglio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPS di Unicredit su Banco BPM, adesioni allo 0,05%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 25 giugno 2025 sono state presentate 7.184 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 793.688, pari allo 0,052382% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 luglio 2025. CONSOB aveva sospeso l’OPS per un periodo di 30 giorni. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 22 e 23 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    eVISO, pipeline contratti siglati dai resellers gas è arrivata a 10 Msmc

    (Teleborsa) – eVISO, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato una piattaforma di intelligenza artificiale per il trading delle commodities fisiche, ha reso noto che la pipeline dei contratti siglati dai resellers nel segmento gas è arrivata a 10 Milioni di metri cubi standard “Msmc” (+18% rispetto a 8,5 Msmc erogati nel periodo luglio 2024 – marzo 2025). Si tratta del “frutto della strategia di crescita aziendale, che prevede un rafforzamento progressivo del segmento gas su tutti i canali di vendita, grazie a una serie di major upgrade tecnologici e al potenziamento della rete commerciale”, si legge in una nota.Oggi, la pipeline di contratti nel segmento gas del canale resellers si attesta quindi a 10 Msmc ai quali si aggiungeranno, a partire da ottobre 2025, gli 1,8 Msmc del nuovo cliente industriale acquisito a inizio giugno, portando il totale in pipeline a circa 12 Msmc.”Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti nel segmento gas, che testimoniano la solidità e l’efficacia della nostra strategia – ha commentato l’AD Gianfranco Sorasio – I volumi in pipeline derivanti dai contratti con i resellers hanno superato i 10 Milioni di metri cubi, un segnale chiaro della fiducia che il mercato ripone in eVISO. In particolare, il tasso di chiusura dei contratti gas ha registrato un incremento straordinario: 8 volte in più nel segmento canale diretto e 6 volte in più nel segmento agenzie, un risultato che dimostra l’efficacia della nostra offerta e la forza della nostra rete commerciale. A conferma di questa direzione positiva, a inizio giugno è stato siglato un contratto di oltre 1,8 Milioni di metri cubi con un cliente industriale. Questi risultati riflettono una strategia efficace e una capacità di esecuzione su scala industriale”. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, adesioni superano il 32%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 25 giugno 2025 sono state presentate 3.222.322 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 26.957.480, pari al 32,066353% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity Bank acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Philogen perde 14% dopo annuncio ritiro autorizzazione farmaco Nidlegy

    (Teleborsa) – Philogen, azienda biotecnologica italo-svizzera quotata su Euronext Milan, ha chiuso la seduta odierna a Piazza Affari con un ribasso del 14,18% a quota 23,00 euro, per una capitalizzazione di 672,5 milioni di euro. A far scattare le vendite è stato l’annuncio di ieri sera sulla decisione di ritirare volontariamente la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio all’Agenzia europea per i medicinali per Nidlegy. Si tratta di un medicinale biologico in fase di sperimentazione che è destinato ad essere utilizzato per il trattamento neoadiuvante di pazienti adulti con melanoma localmente avanzato completamente operabile.La decisione è dovuta alla tempistica con cui sono disponibili i dati di Chemistry Manufacturing and Controls (CMC) e ulteriori dati clinici per caratterizzare meglio il profilo beneficio/rischio nei pazienti, in quanto era “improbabile” che la fornitura dei dati di CMC e dei dati clinici fosse completata entro i tempi previsti.”Dopo un’attenta valutazione del feedback e un dialogo continuo con EMA, abbiamo deciso di ritirare l’autorizzazione all’immissione in commercio per Nidlegy e di ripresentare una domanda aggiornata, in considerazione del potenziale del prodotto nel melanoma e in altre patologie – ha detto il CEO Dario Neri – Stiamo collaborando a stretto contatto con EMA per soddisfare le loro richieste in preparazione della prossima nuova presentazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio”. LEGGI TUTTO

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    Borsa di Madrid peggiore in Europa con minaccia Trump di dazi più alti

    (Teleborsa) – L’indice azionario spagnolo Ibex-35 è il peggiore in Europa nella seduta odierna (-1,54%), estendendo i ribassi nel pomeriggio, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che il paese sarà penalizzato sul piano commerciale per il suo minore impegno di spesa nella NATO.”Stiamo negoziando con la Spagna un accordo commerciale. Gli faremo pagare il doppio. E sono davvero serio al riguardo – ha affermato in conferenza stampa – Mi piace la Spagna, è un posto fantastico e sono persone fantastiche, ma la Spagna è l’unico paese, tra tutti i paesi, che si rifiuta di pagare”.Gli Stati Uniti stanno negoziando con l’UE, di cui la Spagna è uno Stato membro, ed è la Commissione europea, il braccio esecutivo dell’UE, a gestire le questioni commerciali per i 27 membri e a negoziare i relativi accordi. Interrogato sul fatto che non è previsto che i singoli paesi dell’UE negozino accordi commerciali individualmente, ha risposto: “Negozierò direttamente con la Spagna. Lo farò io stesso”.”Vogliono un piccolo vantaggio, ma dovranno restituircelo in termini commerciali”, ha affermato Trump.La Borsa di Madrid è stata appesantita oggi anche dal comparto bancario, dopo le condizioni poste dal Governo per l’approvazione della fusione tra BBVA e Sabadell, tra le quali il fatto che per almeno tre anni rimangano entità separate. LEGGI TUTTO

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    Le Borse europee chiudono in ribasso. A Milano bene il settore Auto

    (Teleborsa) – Le Borse europee chiudono in ribasso, dopo i rialzi della vigilia sull’annuncio della tregua tra Iran e Israele. Oggi l’attenzione è stata al vertice NATO a l’Aia, dove i leader dei paesi dell’alleanza hanno concordato di aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL e hanno rinnovato il loro “ferreo impegno” per la sicurezza reciproca. “Me ne sono andato da qui in modo diverso”, ha dichiarato il presidente USA Donald Trump nella conferenza stampa di chiusura, segnalando un cambio di atteggiamento verso gli altri paesi, in quanto ha detto che “non è una fregatura e siamo qui per aiutarli a proteggere i loro Paesi”.Il come e quando gli Stati membri raggiungeranno i nuovi obiettivi di spesa rimane una questione aperta. Spagna e Slovacchia hanno già sollevato dubbi sull’assegnazione di così tanti fondi alla difesa, con Trump che ha affermato che imporrà alla Spagna condizioni commerciali più severe di conseguenza: “Vogliono un po’ di libertà vigilata, faremo pagare alla Spagna il doppio”. La Borsa di Madrid, dopo queste dichiarazioni, ha chiuso la giornata in netto ribasso, appesantita anche dal comparto bancario, dopo le condizioni poste dal Governo per l’approvazione della fusione tra BBVA e Sabadell, tra le quali il fatto che per almeno tre anni rimangano entità separate.A Milano spicca il settore Auto, con Stellantis che beneficia della promozione di Jefferies e il cui nuovo CEO Antonio Filosa ha detto ai dipendenti che ha “già iniziato a rivedere il nostro piano strategico a lungo termine, che condivideremo quando saremo pronti”, e Ferrari che è spinta dalle attese di un altro trimestre solido dopo le indicazioni arrivate nella pre-closing call di ieri tenuta dalla società con gli analisti.Seduta in rosso per Piazza Affari, in contro trend rispetto al resto dei listini europei, oggi protagonisti di una sessione in rialzo. Stabile sulla piazza di New York l’S&P-500.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,09%. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 3.325,6 dollari l’oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno dell’1,53%.Invariato lo spread, che si posiziona a +88 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,41%.Tra i listini europei deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, fiacca Londra, che mostra un piccolo decremento dello 0,46%, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dello 0,76%.Il listino milanese archivia la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,39%; sulla stessa linea, depressa nel finale il FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 41.733 punti. In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,45%); come pure, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,54%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, Stellantis avanza del 3,09%. Si muove in territorio positivo Leonardo, mostrando un incremento del 2,69%. Denaro su Ferrari, che registra un rialzo del 2,21%. Bilancio decisamente positivo per Telecom Italia, che vanta un progresso dell’1,61%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su STMicroelectronics, che ha archiviato la seduta a -1,90%. Preda dei venditori Recordati, con un decremento dell’1,75%. Si concentrano le vendite su Buzzi, che soffre un calo dell’1,69%. Vendite su Unicredit, che registra un ribasso dell’1,56%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Alerion Clean Power (+4,66%), GVS (+4,65%), RCS (+4,33%) e Fincantieri (+2,94%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Philogen, che ha archiviato la seduta a -14,18%. Tonfo di Moltiply Group, che mostra una caduta del 6,90%. Seduta negativa per The Italian Sea Group, che mostra una perdita del 3,01%. Sotto pressione SOL, che accusa un calo del 2,22%. LEGGI TUTTO

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    Credito alle famiglie migliora ma restano prudenti le politiche di concessione

    (Teleborsa) – Nel 2024 e nei primi mesi del 2025 il credito alle famiglie registra un andamento positivo in un contesto favorevole di rientro dell’inflazione, ritorno a politiche monetarie più espansive, occupazione in aumento e recupero dei salari. Questi fattori hanno contribuito alla crescita del reddito disponibile e alimentato la domanda di finanziamenti, segno della ritrovata progettualità e capacità di spesa delle famiglie. Rimangono però prudenti le politiche di concessione dei prestiti volte a preservare l’equilibrio della qualità degli attivi, riflettendo anche l’incertezza legata alle tensioni geopolitiche e commerciali e il loro impatto sulla capacità di rimborso dei richiedenti.Nella fattispecie, nel 2024 le erogazioni di credito al consumo hanno registrato una crescita del 7,4%, superiore a quella di un anno prima e in linea con l’evoluzione dei consumi di beni durevoli, sostenuti dalla dinamica dei beni per la mobilità e della tenuta di quelli destinati alla casa. Il mercato ha beneficiato dell’apporto positivo di tutte le tipologie di finanziamento ed è stato guidato dalla crescita a doppia cifra dei prestiti personali (+12,2%), oltre che dal buon risultato dei finanziamenti finalizzati per auto/moto erogati da operatori captive e multiprodotto (+6,2%).Nel primo trimestre 2025 si conferma l’incremento dei flussi di credito al consumo (+5,9%), trainato ancora dai prestiti personali (+12,6%) e dalla buona performance della cessione del quinto dello stipendio/pensione (+7,6%). Per contro, si rileva una flessione dei finanziamenti per auto/moto (-1,8%), condizionati dal trend negativo delle immatricolazioni. Anche i finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni/servizi (quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, etc.) segnano una contrazione (-2,1%), analogamente alle operazioni di rateizzazione con carta di credito (-2,8%).I flussi di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici nel 2024 sono tornati a crescere (+11,6%), con un’ulteriore accelerazione nei primi tre mesi del 2025 (+50,2%). Il risultato complessivo incorpora la decisa ripresa dei flussi di mutui per acquisto abitazione (+8,6% nel 2024, +46,9% nel primo trimestre 2025). Tale trend ha avuto un effetto decisivo sulle compravendite immobiliari residenziali (+1,4% nel 2024, +11,2% nel primo trimestre 2025) confermando l’importanza del credito per il progetto casa delle famiglie. Restano prevalenti le erogazioni a tasso fisso (88% nei primi tre mesi del 2025), non solo perché continuano ad assicurare condizioni più favorevoli per le famiglie, ma anche per effetto della nuova impennata delle surroghe (+63,7% nel 2024, +107,7% nei primi tre mesi del 2025).Sul fronte della sostenibilità, si conferma l’impulso positivo dei finanziamenti a sostegno della transizione ecologica nell’ambito dei mutui immobiliari per l’acquisto di case green (l’incidenza nel 2024 sale al 14%, dal 12% del 2023). Analogamente, nel credito al consumo la quota di finanziamenti finalizzati destinati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione (pannelli solari /pompe di calore, etc.) sale al 19% sul valore totale dei finanziamenti in ambito casa (dal 17% del 2023), e quella per la mobilità sostenibile degli operatori multiprodotto aumenta fino al 18% sul totale dei finanziamenti auto/moto (era il 13% del 2023).Con l’ulteriore recupero di potere d’acquisto favorito dalla bassa inflazione, nel 2025 proseguirà il miglioramento delle condizioni economico-finanziarie delle famiglie, pur in una fase di forte incertezza a livello globale, esacerbata da fattori geopolitici e dalla minaccia dei dazi dell’amministrazione Trump. Gli impulsi attivati dal PNRR e la politica economica espansiva della Germania, che rappresenta il primo mercato di sbocco per le esportazioni italiane, giocheranno invece un ruolo di sostegno all’attività economica.In generale ci si aspetta comunque che le famiglie aumenteranno il ricorso al credito per finanziare i progetti di vita. Il mercato complessivo del credito, in termini di consistenze, mostrerà un’espansione maggiore quest’anno e nel prossimo biennio, quando la crescita si stabilizzerà intorno al 2%. Continueranno a crescere i flussi di mutui, sostenuti sempre più dalla componente di acquisto, e prestiti personali. Se per il mercato dei mutui casa invece rimarrà rilevante l’attuazione della direttiva europea “case green” (Energy Performance Buildings Directive), per il comparto del credito al consumo sarà cruciale il recepimento della nuova direttiva sul credito ai consumatori.Nel complesso, il 2025 avvia una fase di stabilizzazione della qualità del credito, con tassi di default che si attestano su valori minimi e nettamente inferiori rispetto ai livelli registrati nelle fasi acute delle crisi passate, seppure in uno scenario in cui gli oneri finanziari resteranno superiori alla media pre-Covid. In estrema sintesi quindi, in un quadro di incertezza a livello globale, le prospettive del settore sono di una crescita stabile, con livelli di rischio sotto controllo.(Foto: Antonio Deledda durante la presentazione del 59° rapporto del credito alle famiglie di CRIF) LEGGI TUTTO