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    illimity, accordo di consultazione sul 27,2% del capitale per offerta Banca Ifis

    (Teleborsa) – In relazione all’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria (OPAS) promossa da Banca Ifis sulla totalità delle azioni di illimity Bank, alcuni azionisti – titolari complessivamente di una partecipazione pari a circa il 27,2% del capitale – hanno convenuto di consultarsi tra di loro in relazione all’OPAS, agli eventuali sviluppi della stessa e alle ulteriori comunicazioni e azioni al riguardo che potranno essere svolte, “in funzione dei termini e condizioni dell’OPAS ritenuti allo stato non soddisfacenti”, si legge in una nota.Si tratta di Alisei Forinvestments (titolare di una partecipazione pari a circa lo 0,986% del capitale), AMC Metis (6,303%), Buenafortuna Capital (0,986%), Fidim (7,660%), Corrado Passera (0,018%), Tensile – Metis Holdings (7,255%) e Tetis (che fa riferimento a Passera, 3,955%).Ciascuno degli azionisti si impegna – dalla data odierna e fintanto che non ci sia un altro azionista che (da solo o congiuntamente ad altri) disponga della maggioranza dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria di illimity – a non acquistare (direttamente o indirettamente, anche per il tramite di soggetti che agiscano in concerto con esso) azioni illimity ulteriori rispetto a quelle di propria titolarità alla data odierna ovvero a non stipulare o porre in essere qualsiasi operazione, negozio o atto che possa comportare l’applicazione delle disposizioni del TUF in materia di offerta pubblica di acquisto obbligatoria. LEGGI TUTTO

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    OPA MFE su ProSiebenSat, adesioni allo 0,34% del capitale

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che oggi scambia con MFE A e MFE B) ha comunicato che, al 30 maggio 2025 (alle ore 14:00), l’offerta pubblica di acquisto (OPA) sulla totalità delle azioni ProSiebenSat.1 Media è stata accettata per un totale di 789.060 azioni. Ciò equivale a circa lo 0,34% del capitale sociale.Il periodo per l’accettazione dell’OPA terminerà il 6 giugno 2025, salvo proroga. L’offerente detiene direttamente 70.216.573 azioni, ovvero circa il 30,14% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rosso con accuse di Trump alla Cina. Inflazione PCE senza sorprese

    (Teleborsa) – Seduta in ribasso a Wall Street, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che la Cina ha violato un accordo sui dazi. “La Cina, forse non sorprendentemente per alcuni, HA TOTALMENTE VIOLATO IL SUO ACCORDO CON NOI”, ha scritto Trump in un post sulla sua piattaforma Truth Social.I colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina sono “un po’ in stallo” e per raggiungere un accordo sarà probabilmente necessario il coinvolgimento diretto del presidente Donald Trump e del presidente cinese Xi Jinping, ha dichiarato ieri a Fox News il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent. Queste dichiarazioni arrivano a distanza di due settimane dai negoziati in Svizzera che hanno portato a una tregua temporanea nella guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali.Sul fronte macroeconomico, un rapporto del Dipartimento del Commercio ha mostrato che l’indice dei prezzi sulle spese per consumi personali (PCE) è aumentato dello 0,1% ad aprile, rispetto a un aumento dello 0,1% previsto dagli analisti; su base annua, si è attestato al 2,1%, contro le attese del 2,2%. Il dato core è aumentato dello 0,1% su base mensile e del 2,5% su base annua, entrambi uguale alle stime.Tra le società che hanno diffuso la trimestrale, Gap accusa il fatto di aver previsto un impatto tariffario fino a 300 milioni di dollari, mentre Costco Wholesale ha registrato utili migliori del previsto nel terzo trimestre.Tra gli annunci di M&A, EOG Resources, una delle maggiori società di esplorazione e produzione di greggio e gas naturale negli Stati Uniti, ha siglato un accordo definitivo con Canada Pension Plan Investment Board (CPP) ed Encino Energy, in base al quale acquisirà Encino Acquisition Partners per 5,6 miliardi di dollari.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,30%; sulla stessa linea, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 5.887 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,44%); sulla stessa linea, poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,37%). LEGGI TUTTO

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    BTP Italia, 62% degli ordini retail inferiore a 20.000 euro. Acquisti istituzionali al 65% domestici

    (Teleborsa) – La ventesima emissione del BTP Italia, titolo indicizzato all’inflazione, ha raccolto 8.790,678 milioni di euro da piccoli risparmiatori (retail) e investitori istituzionali durante il periodo di collocamento, iniziato lo scorso 27 maggio 2025 e concluso oggi, 30 maggio, alle ore 12. Lo ha comunicato il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).Il nuovo titolo ha scadenza a 7 anni – data godimento 4 giugno 2025 e data scadenza 4 maggio 2032 – e un tasso cedolare (reale) annuo definitivo pari all’1,85%, pagato in due cedole semestrali, mentre il regolamento dell’operazione avverrà lo stesso giorno del godimento del titolo. L’importo emesso, 8.790,678 milioni di euro, coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM.In particolare, nel corso della Prima Fase del collocamento (dedicata a investitori individuali e affini), dal 27 al 29 maggio, sono stati conclusi 190.125 contratti per un controvalore pari a 6.533,255 milioni di euro. Il taglio medio dei contratti è risultato pari a 34.363 euro. In particolare, il 1° giorno si sono registrati 85.981 contratti per 3.144.401.000 euro, il 2° giorno si sono registrati 63.946 contratti per 2.144.754.000, il 3° giorno si sono registrati 40.198 contratti per 1.244.100.000 euro.Sempre con riferimento alla Prima Fase, dei 190.125 contratti conclusi sul MOT circa il 62% è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si supera l’88% del totale. Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte dai Dealer e Co-Dealer, il MEF afferma che si può desumere che nel corso della Prima Fase la partecipazione di investitori individuali è stata particolarmente rilevante rispetto a quella del private banking, con una quota di rispettivamente 65% e 35%.All’interno della quota sottoscritta da investitori individuali, si stima che il 51% abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l’ordine a distanza) o gli uffici postali, mentre la quota di partecipazione attraverso l’home banking è stata pari al 49%. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, la quasi totalità degli ordini ricevuti durante la Prima Fase risulta provenire da investitori domestici.La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore nella giornata odierna, ha registrato 192 contratti per un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 2.257,423 milioni di euro.Sempre con riferimento alla Seconda Fase di collocamento, dalle informazioni raccolte dai Dealer eCo-Dealer, si può desumere che il 59,7% dell’ammontare emesso nella Seconda Fase è stato collocato presso le banche, mentre il 10,7% presso asset manager. Le istituzioni governative hanno acquistato il 12,3% dell’emissione, mentre gli hedge fund hanno sottoscritto il 9,8%. La quota residuale è stata collocata presso altre tipologie di investitori.Il collocamento del titolo nella Seconda Fase ha visto una predominante presenza di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto il 65,4%. Il restante 34,6 per cento dell’emissione è stato sottoscritto da investitori europei, in particolare residenti nel Regno Unito (11,8%), nei paesi scandinavi (12,3%), in Germania e Svizzera (%), in Spagna (3,7%) e presso altri paesi europei (1,7%). LEGGI TUTTO

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    Netweek, indebitamento finanziario netto a 3,7 milioni di euro al 30 aprile

    (Teleborsa) – Al 30 aprile 2025 l’indebitamento finanziario netto di Netweek, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, è negativo per 3,722 milioni di euro e recepisce gli effetti dell’atto di fusione relativo all’incorporazione di Media Group. Il gruppo precisa che nel mese di marzo 2024 è stato concesso a Netweek Spa un’anticipazione di c/c di 5 milioni di euro da BCC ROMA; inoltre, il 20 maggio 2024 Netweek ha acquisito direttamente il 16,66% delle quote di Telecity 2 corrispondendo il prezzo di 1 milione di euro tramite il ricorso a linee di credito disponibili per 0,2 milioni di euro, e tramite un vendor loan non oneroso rimborsabile in 6 anni concesso dalla famiglia Tacchino per i restanti 0,8 milioni di euro.Al 30 aprile 2025 il Gruppo presenta posizioni debitorie scadute nei confronti dell’erario per 13,46 milioni di euro, riferite a ritenute alla fonte e iva che verranno versate entro i termini di legge per potersi avvalere del ravvedimento operoso, di cui 2,45 milioni di euro già compresi nella voce debiti commerciali e altri debiti non correnti della posizione finanziaria netta consolidata. Il Gruppo ha debiti commerciali scaduti alla data del 30 aprile 2025 di circa 5,07 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Energia, Pichetto: Genova ha le carte in regola per ospitare l’Agenzia per la sicurezza nucleare

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che “Genova ha tutte le carte in regola per candidarsi a ospitare l’Agenzia per la sicurezza nucleare”. “Certo saranno da individuare tutta una serie di sedi per l’Agenzia e anche per la sede principale del deposito dei rifiuti nucleari in Italia, sono temi che affronteremo insieme”, ha aggiunto il ministro a margine del Festival del Lavoro in corso a Genova. “Ogni città ha il diritto di candidarsi a ospitare l’Agenzia per la sicurezza nucleare. Si candidano tutti per l’Agenzia e pochi per il deposito dei rifiuti, vedremo di abbinarli”, ha aggiunto.Il ministro ha risposto così alla candidatura arrivata dal presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che la scorsa settimana aveva parlato dell’opportunità per Genova di diventare la capitale nazionale del “nucleare verde”.”Genova può certamente avere un ruolo centrale per il ritorno al nucleare dell’Italia perché ha una storia – ha sottolineato il ministro Pichetto –. Nonostante i quasi 40 anni di abbandono del nucleare da parte del nostro Paese, Ansaldo Nucleare ha mantenuto una conoscenza del settore molto elevata”. “A Genova e in Liguria ci sono imprese a fianco di Ansaldo Nucleare che lavorano con grandi commesse sul settore nucleare, pensiamo alla produzione di superconduttori alla Spezia, una cosa molto rilevante”, ha aggiunto.Al ministro è stato poi chiesto un commento sul costo dell’energia in Italia. “Oggi paghiamo un prezzo altissimo, difficile paragonarsi a Francia che il nucleare e la Spagna che ha aree enormi di rinnovabili. Il confronto non ci sta: la strada per noi deve essere aumentare le rinnovabili per riuscire a intervenire sulle determinazioni del prezzo”, ha dichiarato. “Il gas pesa il 70% sul prezzo anche se produce il 40% dell’energia. Occorre creare un mix con energie che garantiscano continuità, come il nucleare”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Webuild, Fitch alza il rating a “BB+”. Ferrari: a un passo dall’investment grade

    (Teleborsa) – Fitch ha alzato il rating di Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, a “BB+” dal precedente “BB” con outlook “Stabile”, collocando la società a un solo passo dall’investment grade.L’upgrade riflette la previsione che il migliorato profilo aziendale di Webuild rimarrà solido, con una forte visibilità sui ricavi e strutture contrattuali migliorate, con la capacità di trasferire i costi incrementali, a supporto dei margini. Tiene inoltre conto di una migliore diversificazione geografica, con maggiori ricavi da economie a basso rischio e una ridotta volatilità del capitale circolante.Viene riflesso anche il miglioramento della struttura finanziaria di Webuild, con una leva finanziaria netta EBITDA che si manterrà presumibilmente inferiore a 1,5x per il periodo 2025-2028 e una leva finanziaria lorda EBITDA inferiore a 2,5x per il periodo 2026-2028. Questo sarà trainato principalmente dalla forte crescita dell’EBITDA derivante da commesse ad alto margine, in particolare in Italia e Australia.L’upgrade “riflette la solidità della struttura finanziaria e la capacità di Webuild di generare cassa in modo sostenibile, anche in contesti macroeconomici complessi – ha dichiarato il Direttore Generale di Webuild, Massimo Ferrari – Un risultato che pone il Gruppo a solo un gradino dall’investment grade”.”Negli ultimi anni è stato rafforzato il profilo di credito attraverso una gestione attenta, una diversificazione geografica bilanciata e una pipeline ordini di alta qualità concentrata in mercati a basso rischio – ha aggiunto – L’accentramento della gestione del working capital, del processo di bidding e del risk management richiedono investimenti in risorse e tecnologia che solo un Gruppo di grande dimensione può fare. Il 2024 si è chiuso con risultati record, superando i target sfidanti previsti per l’anno. Una posizione che ha permesso di rivedere al rialzo i target per il 2025, che prevedeva già obiettivi ambiziosi”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio aprile sopra attese

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio in Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite ad aprile, su base mensile, sono salite dello 0,5% contro il -1,2% del mese precedente. Le vendite cresciute del 3,3% su base annuale, dopo il +3,1% di marzo e contro il +2,9% atteso dagli analisti.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +1,4% su anno e un -0,7% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un incremento del 2% tendenziale ed un calo dello 0,1% su mese. LEGGI TUTTO