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    Ericsson, i margini migliorano nel 2° trimestre. Vendite impattate da cambi

    (Teleborsa) – Ericsson, multinazionale svedese attiva nella fornitura di tecnologie e servizi di comunicazione, software e infrastrutture in ambito ICT, ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con vendite in calo del -6% a 56,1 miliardi di corone svedesi, poiché la crescita organica delle vendite del 2% su base annua è stata compensata da un impatto valutario di -4,7 miliardi di corone svedesi. Le vendite nel settore reti sono diminuite del -5% a 35,7 miliardi di corone svedesi. Le vendite nel settore software e servizi cloud sono diminuite del -5% a 14,4 miliardi di corone svedesi, mentre le vendite nel settore Enterprise sono diminuite del -14% a 5,5 miliardi di corone svedesi.Il margine lordo è aumentato al 47,5% (43,1%) con miglioramenti in tutti i segmenti. L’utile netto è stato di 4,6 miliardi di corone svedesi (vs perdita di 11 miliardi un anno fa). Il secondo trimestre del 2024 includeva un impatto netto di -11,4 miliardi di corone svedesi derivante dalla svalutazione. L’EBIT e la gestione finanziaria netta sono aumentati, in parte compensati da maggiori imposte. L’utile per azione diluito è stato di 1,37 corone svedesi (vs -3,34).”I nostri risultati del secondo trimestre dimostrano la solida esecuzione delle nostre priorità strategiche e operative – ha detto il CEO Borje Ekholm – Abbiamo raggiunto il massimo margine EBITA rettificato degli ultimi tre anni, supportato da continue azioni di efficienza. Abbiamo strutturalmente ridotto la nostra base di costi e siamo fortemente concentrati sulla realizzazione di ulteriori efficienze”.”È incoraggiante che la crescita delle Americhe continui e che l’Europa si sia stabilizzata – ha detto – I clienti globali di accesso wireless fisso (FWA) hanno ormai superato i 160 milioni e stanno generando un traffico di rete significativo. La penetrazione del 5G standalone è ancora limitata, ma è necessaria per supportare pienamente i casi d’uso dell’IA all’edge, che richiedono latenza bassissima e prestazioni di uplink migliorate. Guardando al futuro, stiamo aumentando gli investimenti nell’IA, anche nel nostro consorzio svedese AI Factory”. LEGGI TUTTO

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    Cina, crescita PIL secondo trimestre batte le attese al +1,1% t/t

    (Teleborsa) – Nel secondo trimestre del 2025 la Cina è crescita a un tasso superiore a quello atteso dagli analisti. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino, l’economia cinese ha chiuso il secondo trimestre con un Prodotto Interno Lordo (PIL) che in terminicongiunturali è aumentato dell’1,1% (+0,9% atteso, +1,2% il trimestre precedente), mentre l’aumento tendenziale è stato del 5,2%, inferiore al +5,4% del trimestre precedente.(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Nvidia riprenderà vendite di GPU H20 in Cina dopo rassicurazioni governo USA

    (Teleborsa) – Il colosso informatico statunitense Nvidia ha annunciato l’intenzione di riprendere le vendite del suo chip di intelligenza artificiale H20 in Cina. L’annuncio arriva a pochi dagli incontri del fondatore e CEO, Jensen Huang, con i governi di USA e Cina, a Washington D.C. e a Pechino, per sottolineare i benefici che l’IA porterà alle imprese e alla società in tutto il mondo.Nella capitale statunitense, Huang ha incontrato il presidente Donald Trump e i responsabili politici statunitensi, ribadendo il supporto di Nvidia agli sforzi dell’amministrazione USA per creare posti di lavoro, rafforzare l’infrastruttura di IA nazionale e la produzione onshore, e garantire che l’America sia leader mondiale nell’IA.A Pechino, Huang ha incontrato funzionari governativi e dell’industria per discutere di come l’IA aumenterà la produttività e amplierà le opportunità. Le discussioni hanno sottolineato come i ricercatori di tutto il mondo possano promuovere un’IA sicura e affidabile a beneficio di tutti.Huang ha anche fornito un aggiornamento ai clienti, sottolineando che Nvidia sta presentando nuovamente le domande per vendere la GPU NVIDIA H20. “Il governo statunitense ha assicurato a Nvidia che le licenze saranno concesse e Nvidia spera di iniziare le consegne a breve”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 15 luglio 2025

    (Teleborsa) – Martedì 15/07/202504:00 Cina: PIL, trimestrale (atteso 0,9%; preced. 1,2%)04:00 Cina: Vendite dettaglio, annuale (atteso 5,2%; preced. 6,4%)04:00 Cina: Tasso disoccupazione (atteso 5%; preced. 5%)04:00 Cina: Produzione industriale, annuale (atteso 5,6%; preced. 5,8%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,1%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,2%; preced. 2%)11:00 Germania: Indice ZEW (atteso 50,8 punti; preced. 47,5 punti)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, mensile (atteso 0,6%; preced. -2,4%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, annuale (atteso 2,9%; preced. 0,8%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,1%)14:30 USA: Empire State Index (atteso -7,8 punti; preced. -16 punti)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,6%; preced. 2,4%)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    UE studia nuove contromisure da 72 miliardi di euro sui dazi. Von der Leyen sente Carney

    (Teleborsa) – Per ora l’Unione europea sta evitando scatti in avanti sulle contromosse sui dazi statunitensi, con la speranza di arrivare a un accordo prima dell’entrata in vigore delle tariffe proibitive del 30% il 1° agosto. I ministri del Commercio dell’UE riuniti a Bruxelles hanno infatti sostenuto la proroga al 1° agosto della sospensione del primo pacchetto di contromisure sulle importazioni dagli Stati Uniti, per un valore di circa 21 miliardi di euro, per permettere ai negoziati di proseguire.Intanto l’UE sta valutando una seconda tornata di contromisure commerciali da 72 miliardi di euro, che includerebbe aerei, automobili e componenti. Inoltre, il commissario europeo per il Commercio Maros Sefcovic sta cercando di coinvolgere formalmente i Paesi del G7, come Canada e Giappone, per coordinare le risposte di ritorsione ai dazi americani in caso di mancato accordo.Su questo fronte, è stato reso noto che ieri sera la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato con il Primo Ministro canadese Mark Carney. I leader si sono concentrati “su come rendere il Canada e l’Unione Europea più forti e competitivi di fronte all’evoluzione delle relazioni commerciali e all’incertezza economica”, si legge in una nota.von der Leyen e Carney hanno discusso dell’approfondimento del loro partenariato strategico e del rafforzamento della cooperazione tra l’Europa e l’Accordo globale e progressivo per il partenariato transpacifico (CPTPP) e hanno esaminato il successo del recente Vertice UE-Canada e i progressi compiuti da allora. I due leader hanno anche discusso di “nuove opportunità di collaborazione in materia di appalti e produzione industriale per la difesa, nell’ambito del loro nuovo Partenariato per la sicurezza e la difesa”. LEGGI TUTTO

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    USA, inflazione attesa in rialzo a giugno con primi impatti dei dazi

    (Teleborsa) – I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono probabilmente aumentati a giugno 2025, segnando potenzialmente l’inizio di un aumento dell’inflazione a lungo atteso, indotto dai dazi, che ha reso la Federal Reserve cauta nel riprendere i tagli dei tassi di interesse. La conferma arriverà alle 14.30, ora italiana, quando il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti diffonderà i dati, i più attesi nel calendario macroeconomico di questa settimana.L’indice headlineSecondo il consensus degli analisti, l’indice dei prezzi al consumo è probabilmente aumentato dello 0,3% il mese scorso, dopo un leggero rialzo dello 0,1% a maggio. Si tratterebbe del maggiore incremento da gennaio, con i prezzi della benzina in probabile ripresa dopo quattro cali mensili consecutivi. Inoltre, sono attesi lievi aumenti dei prezzi dei generi alimentari, anche grazie alla moderazione del costo delle uova dovuta alla riduzione dell’epidemia di influenza aviaria.Nei 12 mesi fino a giugno, si prevede che l’indice dei prezzi al consumo aumenterà del 2,6% a giugno, dopo essere aumentato del 2,4% a maggio.I dati coreEscludendo le componenti volatili di alimentari ed energia, si stima che l’inflazione core sia aumentata dello 0,3% a giugno, dopo un leggero rialzo dello 0,1% a maggio. Anche in questo caso sarebbe il maggiore rialzo, con l’aumento probabilmente dovuto a una serie di voci soggette a dazi, tra cui mobili e articoli per il tempo libero.Nei 12 mesi fino a giugno, si stima che l’inflazione core sia aumentata del 3,0%, dopo essere aumentata del 2,8% per tre mesi consecutivi.La pressione su PowellCon un rapporto relativamente positivo, è lecito aspettarsi che “nelle prossime settimane si intensifichino le richieste da parte dell’amministrazione Trump affinché la Fed abbassi i tassi di interesse”, ha fatto notare Mark Dowding, Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM. Secondo l’esperto, ciò potrebbe sostenere i rendimenti a breve termine: “Le prospettive che il prossimo presidente della Fed venga scelto sulla base della sua disponibilità ad attuare i tagli dei tassi richiesti dal presidente potrebbero anche sostenere i titoli a 2 anni. Lo stesso scenario potrebbe innervosire i titoli a più lunga scadenza”.I dati sull’inflazione da febbraio a maggio sono stati deboli, portando il presidente Donald Trump a chiedere ripetutamente alla banca centrale statunitense di ridurre il costo del denaro.La prossima riunioneLe previsioni degli analisti suggeriscono che la banca centrale manterrà il suo tasso di interesse di riferimento nell’intervallo tra il 4,25% e il 4,50% al termine di una riunione di politica monetaria prevista per la fine di luglio. I verbali della riunione della banca centrale del 17-18 giugno, pubblicati la scorsa settimana, hanno mostrato che solo “un paio” di funzionari hanno dichiarato di ritenere che i tassi potrebbero scendere già nella riunione del 29-30 luglio.Le dichiarazioni hawkishIntanto, sono continuate ad arrivare dichiarazioni caute da parte dei componenti del Federal Open Market Committee (FOMC), il comitato della Fed che decide sui tassi. Ieri Beth Hammack, presidente della Federal Reserve Bank of Cleveland, ha detto in un’intervista di non “vedere un’imminente necessità di tagliare i tassi” e ritiene che la Fed sia “abbastanza vicina al livello del tasso neutrale”. LEGGI TUTTO

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    Riforma fiscale, Cdm: approvato esame preliminare di due decreti attuativi

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge di delega al Governo per la riforma fiscale. Lo si legge nel comunicato dopo il Cdm di oggi. Il primo decreto riguarda disposizioni integrative e correttive in materia di Irpef e Ires, di fiscalità internazionale, di imposta sulle successioni e donazioni e di imposta di registro, nonché di modifica allo statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria e in materia di versamenti e di riscossione. Il testo introduce norme di semplificazione per le persone fisiche e le imprese, in un’ottica – spiega la nota – “di maggiore trasparenza ed equità”. Previste, inoltre, modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente con l’obiettivo – prosegue la nota – “di perfezionare il procedimento accertativo e rafforzare le garanzie nei confronti dei cittadini”. In particolare, l’istituto dell’autotutela obbligatoria viene esteso anche agli atti sanzionatori, chiarendo un aspetto la cui interpretazione risultava ancora dubbia. Il secondo decreto riguarda il testo unico in materia di imposta sul valore aggiunto. Il provvedimento, che ha carattere compilativo, trasfonde in un unico testo la vigente disciplina relativa all’Iva e – spiega la nota – abroga contestualmente le disposizioni di riferimento. Il nuovo testo unico, strutturato in XVIII Titoli per complessivi 171 articoli, raccoglie le disposizioni contenute nel d.P.R. n. 633 del 1972 e nel decreto-legge n. 331 del 1993, che disciplinano rispettivamente le operazioni nazionali e intra-unionali, coerentemente alla sistematizzazione della direttiva 2006/112/UE del Consiglio del 28 novembre 2006, relativa al Sistema comune dell’Iva. Inoltre, raccoglie le disposizioni, presenti in molteplici testi, che, nel corso del tempo, hanno integrato e innovato la disciplina Iva, anche in materia d’arte, antiquariato e collezione. “Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi due nuovi provvedimenti in materia fiscale che rafforzano ulteriormente il percorso di riforma intrapreso dal governo Meloni, compiendo un altro passo concreto in direzione di un fisco sempre più moderno” dichiara il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, secondo cui “tassello dopo tassello stiamo realizzando una riforma epocale, che metterà l’Italia nelle condizioni di competere con le maggiori economie mondiali”. “Nel dettaglio – spiega Leo – è stato dato il via libera in prima lettura al sesto testo unico della riforma fiscale, in materia di Iva, e al terzo correttivo Irpef-Ires, con interventi significativi che andranno a modificare l’impianto del nostro sistema tributario”. LEGGI TUTTO

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    Bolaffi sostiene Confinvest nell’acquisto di Dierre per “auspicato consolidamento” settore

    (Teleborsa) – Bolaffi, azionista di riferimento di Confinvest, dà il proprio sostengo all’acquisizione per 7 milioni di euro del ramo d’azienda della società Dierre di Genova. L’acquisizione, si legge in una nota, permetterebbe l’auspicato consolidamento dell’industria dell’oro fisico da investimento, oltre a evidenti economie di scala e sinergie commerciali.Bolaffi ha formalizzato alla società il proprio impegno vincolante a sottoscrivere il futuro aumento di capitale di Confinvest per la propria quota parte in opzione ai soci e ha fornito l’ulteriore impegno vincolante a sottoscrivere l’eventuale capitale inoptato dagli altri soci di minoranza fino a un esborso complessivo di 1,25 milioni di euro. L’aumento di capitale è subordinato all’approvazione da parte dell’assemblea straordinaria degli azionisti di Confinvest, dove Bolaffi esprimerà ovviamente il proprio voto favorevole e auspica che lo stesso venga fatto anche dagli altri azionisti di minoranza. A prescindere dalla loro volontà di sottoscrivere successivamente l’aumento di capitale o meno, Bolaffi confida in un loro voto favorevole, “dal momento che l’approvazione è determinante per questa operazione di M&A con Dierre, da cui tutti i soci di Confinvest ne avrebbero un successivo beneficio”, viene sottolineato.(Foto: flaart / Pixabay ) LEGGI TUTTO