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    USA, scorte ingrosso maggio -0,3% m/m, vendite -0,3% m/m

    (Teleborsa) – Sono diminuite le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di maggio 2025, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un calo dello 0,3% a 905,5 miliardi di dollari, uguale al -0,3% atteso, rispetto al +0,2% del mese precedente. Su base annua si registra un aumento dell’1,4%. Nello stesso periodo le vendite sono diminuite dello 0,3% su base mensile a 697,2 miliardi di dollari dopo il dato invariato registrato ad aprile.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Seduta positiva per le Borse europee, a Milano spiccano Prysmian e settore finanziario

    (Teleborsa) – In Europa si scatenano gli acquisti, così come a Piazza Affari che mostra un’ottima performance. Sostanzialmente tonico il mercato a stelle e strisce, con l’S&P-500 che registra una plusvalenza dello 0,63%. I mercati rimangono condizionati dalle dichiarazioni del presidente Trump in tema di dazi; dopo una prima distensione riguardo all’allentamento della scadenza del 9 luglio fino a inizio agosto, le tensioni su tale fronte sono tornate ad aumentare in scia alla decisione di imporre tariffe sulle importazioni di rame e di prodotti farmaceutici. L’UE sta lavorando a stretto contatto con l’amministrazione Trump per raggiungere un accordo, ma Bruxelles si sta preparando a ogni scenario, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Ci atteniamo ai nostri principi, difendiamo i nostri interessi, continuiamo a lavorare in buona fede e ci prepariamo a ogni scenario”, ha detto al Parlamento europeo.Oggi non sono in calendario dati macroeconomici di rilievo per l’UE, mentre stasera la Federal Reserve pubblicherà i verbali della sua ultima riunione di politica monetaria, che potrebbero fornire indizi sull’evoluzione dei tassi di interesse nel resto dell’anno.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,171. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,11%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,46%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +85 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,45%.Tra i mercati del Vecchio Continente in evidenza Francoforte, che mostra un forte incremento dell’1,58%, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e buona performance per Parigi, che cresce dell’1,40%.Segno più per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dell’1,45%, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 43.299 punti. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+1,05%); come pure, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,28%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Azimut (+5,80%), Unicredit (+4,00%), Prysmian (+3,46%) e Buzzi (+2,74%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Leonardo, che prosegue le contrattazioni a -1,09%. Fiacca STMicroelectronics, che mostra un piccolo decremento dell’1,03%. Discesa modesta per Moncler, che cede un piccolo -0,73%. Pensosa Poste Italiane, con un calo frazionale dello 0,55%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, BFF Bank (+5,90%), Comer Industries (+4,44%), Banca Ifis (+3,57%) e Alerion Clean Power (+2,99%).Le peggiori performance, invece, si registrano su GVS, che ottiene -2,69%. Sotto pressione D’Amico, che accusa un calo dell’1,96%. Scivola Piaggio, con un netto svantaggio dell’1,95%. Tentenna Reply, con un modesto ribasso dell’1,03%. LEGGI TUTTO

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    La Bank of England multa Vocalink con 11,9 milioni di sterline

    (Teleborsa) – La Bank of England (BoE) ha multato Vocalink, società che progetta, costruisce e gestisce infrastrutture per sistemi di pagamento, con 11,9 milioni di sterline per inadempienza ai sensi dell’articolo 196 del Banking Act 2009. Questa è la prima volta che la banca centrale multa una società di infrastrutture del mercato finanziario. Vocalink è regolamentata dalla BoE dall’aprile 2018.Vocalink è stata incaricata dalla BoE di porre rimedio a una serie di problematiche identificate relative ai sistemi e ai controlli tramite una direttiva. In risposta a tale richiesta, Vocalink ha implementato un programma di risanamento e aveva tempo fino al 28 febbraio 2022 per conformarsi ai requisiti della direttiva. Tuttavia, un quadro di gestione del rischio inefficace, unito a debolezze nei controlli, nei meccanismi di governance e nei processi di escalation, ha impedito alla società di conformarsi pienamente ai requisiti della direttiva entro la scadenza.”Vocalink non ha adempiuto al suo obbligo di disporre di adeguati meccanismi di gestione del rischio e di governance in risposta alla direttiva – ha commentato Sarah Breeden, Vicegovernatrice per la Stabilità Finanziaria – La sua inadempienza ha comportato una sanzione significativa”.La collaborazione di Vocalink durante l’indagine, inclusa la tempestiva ammissione di una violazione della conformità, ha portato a una riduzione del 15% della sanzione. Vocalink ha accettato di risolvere la questione e pertanto ha ottenuto un’ulteriore riduzione del 30% della sanzione. Senza queste riduzioni, la sanzione imposta sarebbe stata di 20 milioni di sterline. LEGGI TUTTO

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    Dedem avvia processo di quotazione su Euronext Growth Milan

    (Teleborsa) – Dedem, società italiana attiva nel settore delle macchine automatiche per la produzione di fototessera a gestione e controllo digitale, ha avviato l’iter per la quotazione su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. L’ammissione è prevista il 22 luglio 2025, con il debutto a Piazza Affari nei giorni successivi. EnVent Italia SIM è l’Euronext Growth Advisor (EGA).Costituita nel 1962, è attiva in Italia e in Spagna, attraverso la società interamente controllata Tecnotron. In aggiunta alle macchine automatiche, Dedem opera da quasi vent’anni in Italia nel settore dell’intrattenimento per famiglie attraverso la progettazione, la produzione, la gestione e la vendita di kiddie rides e di attrazioni interattive per bambini. L’attività del Gruppo è svolta attraverso due differenti Business Unit, caratterizzate da processi integrati e fasi operative condivise all’interno della value chain: Business Unit Photobooth Digital Services: l’area di business è specializzata nella produzione e gestione di cabine per fototessere, operando attraverso Dedem (attiva in Italia), e Tecnotron (attiva in Spagna); Business Unit Kiddie Rides: l’area di business è posta in essere dall’emittente e dalla società interamente controllata Leisure Group. L’emittente, in particolare, è attiva nella progettazione e vendita dei kiddie rides, mentre Leisure Group si occupa della gestione di aree e stores dedicati al divertimento e svago, situate principalmente all’interno di centri commerciali.Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, i ricavi consolidati di gruppo sono stati pari a 113,5 milioni di euro e l’EBITDA di gruppo è pari a 15,1 milioni di euro. Con riferimento alla presenza internazionale, si segnala che al 31 dicembre 2024 circa l’83,9% dei ricavi consolidati del gruppo sono stati realizzati in Italia, mentre il restante 16,1% all’estero.L’azionariato prima dell’ammissione è composto da: Ribe & Co (riconducibile a Riccardo Rizzi) con il 59,33% delle azioni ordinarie e 73,35% dei diritti di voto, Odissea (riconducibile ad Alessandro Lama) con il 6,48% delle azioni ordinarie e 4,24% dei diritti di voto; Brefis (fa capo a Roberto Folgori per il 50%, Sergio Bramucci per il 25% e Elena Bruni per il 25%) con il 6,03% delle azioni ordinarie e 3,95% dei diritti di voto, mentre altri soci di minoranza ciascuno con quote inferiori al 5% valgono complessivamente il 28,16% delle azioni ordinarie e 18,46% dei diritti di voto.Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall’assemblea del 27 giugno 2024, è composto da 5 membri e rimarrà in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026. Ne fanno parte: Alberto Rizzi – Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato; Paolo Monte – Consigliere Delegato; Maria Rosa Betegon Navarro – Amministratore; Giovanni Bizzarri – Amministratore; Antonia Coppola – Amministratore Indipendente.Oltre alle azioni ordinarie, sono presenti bonus shares che saranno assegnate nella misura di 1 bonus share per ogni 5 azioni ordinarie a favore di coloro che avranno sottoscritto le azioni rivenienti dall’aumento di capitale nell’ambito del collocamento e che non le avranno alienate sino allo scadere del dodicesimo mese di calendario successivo alla data di inizio delle negoziazioni. Inoltre, sono presenti 310.000 azioni a voto plurimo (10 voti per ciascuna azione), non oggetto di ammissione alle negoziazioni, di titolarità di Ribe & Co. LEGGI TUTTO

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    Prestazione Universale, INPS: “Potenziato il servizio di presentazione delle istanze”

    (Teleborsa) – L’INPS ha rilasciato nuove importanti funzionalità finalizzate a semplificare e migliorare il servizio di presentazione delle domande nell’ambito della Prestazione Universale, una misura economica istituita in via sperimentale dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, introdotta in attuazione dell’articolo 34 del decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29. Tale prestazione, subordinata a uno specifico bisogno assistenziale, mira a promuovere il potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno alla domiciliarità e all’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti. “Grazie alle nuove funzionalità, – fa sapere l’INPS in una nota – presentare la domanda diventa ancora più semplice e veloce”. Il servizio online dedicato è stato aggiornato con diverse innovazioni. Semplificazione del questionario “bisogno assistenziale gravissimo”: la nuova versione del questionario prevede una compilazione guidata e semplificata per migliorare l’esperienza dell’utente. La compilazione è intuitiva, grazie a domande che prevedono risposte guidate (Sì/No) e la richiesta di dettagli solo se necessari. Inoltre, è possibile indicare con facilità i componenti del nucleo familiare e segnalare eventuali soggetti disabili presenti, con calcolo automatico dell’età e del punteggio. Il sistema, quindi, è in grado di calcolare automaticamente le informazioni necessarie, favorendo una maggiore precisione e riducendo il margine di errore da parte dell’utente.Nuova funzione per l’allegazione dei documenti a supporto della domanda: è ora disponibile una sezione dedicata per caricare nel sistema i documenti utili alla rendicontazione della spesa sostenuta, tra cui contratti di lavoro domestico, buste paga, fatture per servizi di assistenza e documentazione medico-sanitaria. Tale funzionalità consente di completare la procedura in modo più rapido, trasparente ed efficace, agevolando l’istruttoria e la successiva erogazione della prestazione.Con l’occasione l’INPS ricorda che una volta riconosciuta, la Prestazione Universale assorbe l’indennità di accompagnamento e viene erogata dall’INPS, su richiesta diretta della persona anziana o tramite gli enti di patronato. Hanno diritto alla prestazione le persone non autosufficienti con almeno 80 anni di età, un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un ISEE non superiore a 6mila euro e la titolarità dell’indennità di accompagnamento. La domanda può essere presentata telematicamente fino al 31 dicembre 2026, da chi ha un’età pari o superiore a 80 anni o dal primo giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico, attraverso il portale dedicato sul sito istituzionale dell’Istituto, tramite la propria identità digitale, o tramite gli istituti di patronato.”Le nuove funzionalità introdotte per la compilazione e la gestione delle domande, – sottolinea l’INPS – rispondono all’esigenza di garantire un accesso sempre più semplice ed efficiente ai servizi dell’Istituto, rafforzando il sostegno alle persone anziane e ai loro nuclei familiari e contribuendo a migliorare la qualità della presa in carico”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo nonostante minacce Trump di dazi a rame e prodotti farmaceutici

    (Teleborsa) – Seduta in rialzo a Wall Street, con gli investitori che sembrano ignorare le nuove minacce del presidente statunitense Donald Trump sui dazi, in attesa che vengano raggiunti accordi con i partner commerciali globali. Ieri, Trump ha minacciato un dazio del 50% sul rame e tariffe su semiconduttori e prodotti farmaceutici. Ciò è avvenuto appena un giorno dopo aver mandato lettere a 14 partner commerciali per comunicare le aliquote tariffarie che entreranno in vigore il 1° agosto.Tra i partner che si sono espressi oggi sui negoziati, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che l’UE sta lavorando a stretto contatto con l’amministrazione Trump per raggiungere un accordo, ma si sta preparando a qualsiasi risultato.Nel frattempo, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che le tariffe di Trump hanno fruttato 100 miliardi di dollari di entrate agli Stati Uniti quest’anno (i dazi sono comunque pagati dagli importatori e non dai paesi di origine della merce) e ha previsto che la cifra potrebbe salire a 300 miliardi di dollari entro la fine di dicembre.In assenza di dati macro significativi, gli operatori analizzeranno i verbali della riunione di giugno della Federal Reserve, la cui pubblicazione è prevista per le 20 ora italiana, per eventuali indizi sul percorso dei tassi. La banca centrale ha lasciato invariato il costo del denaro a un intervallo obiettivo tra il 4,25% e il 4,5% durante la riunione, citando un approccio attendista per le decisioni future, man mano che l’impatto dei dazi di Trump diventa più chiaro. Successivamente, il presidente Jerome Powell ha ribadito questa posizione cauta e ha indicato che la Fed avrebbe probabilmente già tagliato i tassi se non fosse stato per l’incertezza legata ai dazi.Guardando ai principali indici, il Dow Jones sale dello 0,49% a 44.459 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.257 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,59%); come pure, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,64%). LEGGI TUTTO

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    BCE, Lane: garantire che shock attuali e futuri non comportino deviazioni dal target

    (Teleborsa) – “La sfida di riportare l’inflazione all’obiettivo dopo le impennate inflazionistiche del 2021-2022 può essere considerata sostanzialmente completata. L’orientamento attuale della politica monetaria è quello di garantire che gli shock attuali e quelli futuri che colpiscono l’economia non comportino deviazioni di inflazione a medio termine dal nostro obiettivo del 2%”. Lo ha affermato Philip Lane, membro del comitato esecutivo e capo economista della Banca centrale europea (BCE), in un evento a Bruxelles.Per quanto riguarda gli sviluppi significativi dei dati negli ultimi mesi, “si è registrato un netto calo dei prezzi dell’energia e un sostanziale apprezzamento dell’euro – ha spiegato – Queste forze hanno svolto un ruolo importante nelle proiezioni macroeconomiche degli esperti dell’Eurosistema di giugno 2025. Inoltre, le prospettive di bilancio sono cambiate in modo sostanziale per i prossimi anni, con il disavanzo di bilancio complessivo destinato a rimanere al di sopra del 3% nell’orizzonte di proiezione”.”La tutela contro il rischio che le deviazioni temporanee dall’obiettivo si trasformino in deviazioni a lungo termine è stata un fattore importante nella nostra decisione di giugno di tagliare i tassi di 25 punti base – ha detto Lane – Sostenendo la pressione sui prezzi necessaria a generare un’inflazione coerente con l’obiettivo nel medio termine, questo taglio contribuisce a garantire che la deviazione negativa dell’inflazione prevista nei prossimi diciotto mesi rimanga temporanea e non si trasformi in una deviazione a lungo termine dell’inflazione dall’obiettivo”.Secondo l’economista, “attualmente vi è un’elevata incertezza sul futuro del sistema commerciale internazionale. Questa incertezza si estende oltre la calibrazione dei nuovi regimi tariffari e include la possibilità di un insieme più ampio di barriere non tariffarie, una più profonda interazione tra politiche economiche e politiche di sicurezza e possibili revisioni del trattamento degli investitori di portafoglio esteri e degli investitori diretti esteri”.”Soprattutto nelle attuali condizioni di elevata incertezza, è essenziale rimanere dipendenti dai dati e adottare un approccio riunione per riunione nelle decisioni di politica monetaria, senza alcun impegno preventivo su un particolare percorso futuro dei tassi – ha evidenziato – Oltre a osservare l’effettivo comportamento dell’attività economica e dell’inflazione, la dipendenza dai dati si estende anche ai dati in entrata sulle impostazioni di politica monetaria al di fuori del dominio monetario, poiché i cambiamenti nei regimi di politica monetaria internazionali e nazionali sono altamente rilevanti per le future dinamiche dell’inflazione”. LEGGI TUTTO

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    TLC: “In UE troppe norme, Big Tech creano squilibrio”

    (Teleborsa) – La crescente complessità del quadro normativo europeo nel settore delle telecomunicazioni ostacola la competitività, rallenta l’innovazione e frammenta il mercato unico digitale. A evidenziarlo è uno studio realizzato dalla società di consulenza Arthur D. Little per Connect Europe, l’associazione che riunisce gli operatori europei di telecomunicazioni. Secondo il rapporto sono 34 gli obblighi normativi, spesso sovrapposti e incoerenti tra loro, che le tlc del continente devono affrontare, con impatti negativi sulla chiarezza per i consumatori e sulla sostenibilità economica del settore. Al tempo stesso, invece, le Big Tech restano in gran parte escluse da obblighi equivalenti, generando uno squilibrio competitivo.Lo studio propone una strategia di riforma in tre fasi: semplificazione delle norme, eliminando obblighi obsoleti e ridondanti; garanzia di condizioni eque tra operatori tradizionali e piattaforme digitali; armonizzazione delle regole in tutta l’UE per offrire ai consumatori un’esperienza coerente e tutelata.L’obiettivo è chiaro: stimolare gli investimenti, accelerare l’adozione del 5G, migliorare la connettività transfrontaliera e assicurare diritti digitali equi per tutti i cittadini europei.”Le aziende europee non possono più competere con una mano legata dietro la schiena. Una semplificazione radicale è essenziale per favorire innovazione e qualità dei servizi” ha dichiarato Alessandro Gropelli, direttore generale di Connect Europe. “È il momento di passare a una regolamentazione orizzontale, armonizzata e basata sui servizi, nell’interesse dei consumatori e della competitività dell’UE”, ha aggiunto Elisabetta Cafforio, partner di Arthur D. Little.(Foto: Christophe Maout – © Unione Europea) LEGGI TUTTO