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    Villeroy (BCE): rischio di inflazione da dazi sembra “piuttosto basso”

    (Teleborsa) – “Questo rischio di inflazione (dai dazi, ndr) sembra piuttosto basso. È persino abbastanza probabile che i rischi di inflazione siano attualmente al ribasso”, Lo ha affermato Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del consiglio direttivo della BCE, in un’intervista al sito francese Boursorama.Villeroy si è rifiutato di prendere posizione sulla possibilità di un taglio dei tassi alla prossima riunione della BCE di giugno, affermando che “sono aperte diverse opzioni”.Il banchiere centrale ha speso parole positive per il numero uno della Fed Jerome Powell, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato una serie di attacchi contro Powell, accusandolo di “fare politica” non tagliando i tassi di interesse e affermando di attendere con ansia il giorno in cui Powell se ne sarebbe andato.”In tutto ciò che fa, dimostra in modo ammirevole cosa deve fare un banchiere centrale – ha detto Villeroy Un banchiere centrale deve dire la verità in modo indipendente ed è quello che ha fatto. Rendo omaggio alla sua professionalità e al suo coraggio”. LEGGI TUTTO

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    Guala Closures, nuovo stabilimento in Nigeria. Sono 37 in tutto il mondo

    (Teleborsa) – Guala Closures, colosso italiano della produzione di chiusure per liquori, vini, birra, acqua e bevande, ha inaugurato il suo nuovo stabilimento produttivo in Africa Occidentale, situato strategicamente nella Free Zone di Lagos, in Nigeria.Il sito produttivo nigeriano servirà i mercati dell’Africa occidentale e fornirà chiusure di sicurezza anticontraffazione per bottiglie di alcolici, comprese soluzioni innovative pensate appositamente per questa area. La realizzazione dell’impianto, che copre un’area di circa 5.000 metri quadrati, è stata completata in un tempo record di 22 settimane. Il nuovo impianto consentirà di gestire al meglio le esigenze delle aziende locali e dei marchi internazionali con soluzioni su misura, innovative e di alta qualità.Dopo il successo delle operazioni in Kenya e Sudafrica – dove l’azienda ha recentemente rafforzato la propria presenza con l’acquisizione dell’impianto di proprietà di Astir Vitogiannis a Johannesburg – Guala Closures ha scelto di investire in Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa e uno dei mercati in più rapida crescita del continente.”Questo investimento sottolinea il nostro impegno ad ampliare la nostra posizione nel continente africano e a creare valore per i nostri partner – ha dichiarato l’AD Andrea Lodetti – La nostra presenza globale, unita a una profonda conoscenza dei mercati locali, ci consente di essere vicini ai clienti in tutto il mondo, rispondendo alle loro esigenze specifiche con soluzioni personalizzate e un servizio di eccellenza. Attraverso l’impiego di tecnologie all’avanguardia e una forte attenzione alla qualità e alla sicurezza dei prodotti, ci proponiamo di valorizzare l’identità dei marchi, offrendo al contempo una solida protezione contro la contraffazione, una sfida sempre più rilevante per il settore”.Con questo nuovo impianto, Guala Closures prosegue la sua strategia di vicinanza ai clienti, una filosofia che si riflette nella sua rete di 37 stabilimenti di produzione e 7 centri di ricerca e sviluppo presenti in tutto il mondo. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 18 aprile 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 18/04/202501:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 3,7%)10:00 Italia: Bilancia commerciale globale (atteso 3,31 Mld Euro; preced. -264 Mln Euro)11:00 Italia: Produzione costruzioni, mensile (preced. 5,9%)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione marzo in linea con attese

    (Teleborsa) – Rallenta l’inflazione core in Giappone nel mese di marzo 2025. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 3,6% su anno, dopo il +3,7% di febbraio. Il dato su base mensile (non destagionalizzato) mostra un incremento dello 0,3% dopo il -0,1% del mese precedente.Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si è attestato a +3,2% a livello tendenziale, rispetto al +3% precedente e risulta in linea con le attese. LEGGI TUTTO

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    Urbano Cairo, la remunerazione sale a 3,5 milioni di euro nel 2024

    (Teleborsa) – La remunerazione di Urbano Cairo per i suoi impegni in Cairo Communication e RCS nel 2024 è stata di circa 3,5 milioni di euro. Lo si legge nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti di Cairo Communication, società quotata su Euronext STAR Milan e capofila di un gruppo di aziende che operano nel settore editoriale.Per quanto riguarda Cairo Communication, la remunerazione per il 2024 di Cairo, titolare delle principali deleghe esecutive e gestionali, si è composta per il gruppo della sola componente fissa annua lorda, pari a complessivi 600 mila euro (dei quali 405 mila da Cairo Communication, 190 mila da Cairo Editore e 5 mila da La7, in tutti i casi quale compenso per l’attività di amministratore).Inoltre, per Cairo è maturata in RCS, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, una remunerazione composta di una componente fissa annua lorda di 1,5 milioni di euro e una componente variabile di 1.414 mila euro per complessivi 2.914 mila euro. In particolare, il CdA di RCS ha deliberato una componente fissa annua lorda pari a 1,5 milioni di euro come emolumento per le particolari cariche ricoperte nella società (comprensivo del compenso base quale amministratore) e un compenso variabile fino a un ammontare massimo di 1,5 milioni di euro collegato al raggiungimento di obiettivi specifici fissati dal CdA su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine.La remunerazione complessiva di Cairo si è attestata nel 2024 quindi a quota 3,534 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto al 2023, quando aveva incassato poco meno di 3,2 milioni di euro. La RAL media annua di gruppo di Cairo Communication è stata di 62,1 mila euro lo scorso anno (-1% sul 2023). LEGGI TUTTO

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    Cybersecurity, si intensifica furto di credenziali su larga scala: in aumento e-mail di phishing

    (Teleborsa) – I criminaliinformatici continuano a orientarsi verso tattiche più furtive, con un aumento dei furti di credenziali di basso profilo, mentre gli attacchi ransomware alle aziende sono diminuiti. È quanto emerge dal’X-Force Threat Intelligence Index 2025 pubblicato oggi da IBM che ha registrato un aumento dell’84% delle e-mail portatrici di infostealer nel 2024 rispetto all’anno precedente, un metodo su cui gli attori delle minacce hanno fatto molto affidamento per scalare gli attacchi d’identità.Il report 2025 tiene conto delle tendenze e dei modelli di attacco nuovi ed esistenti, attingendo alle attività di incident response, al dark web e ad altre fonti di intelligence sulle minacce.Dallo studio risulta che le organizzazioni che gestiscono le infrastrutture critiche hanno rappresentato il 70% di tutti gli attacchi a cui IBM X-Force ha risposto lo scorso anno, con oltre un quarto di questi attacchi causati dallo sfruttamento delle vulnerabilità. Inoltre, un numero maggiore di criminali informatici ha scelto di rubare i dati (18%) rispetto a crittografarli (11%), poiché le avanzate tecnologie di rilevamento e l’aumento degli sforzi delle forze dell’ordine spingono i criminali informatici ad adottare percorsi di uscita più rapidi. Il rapporto evidenzia poi che quasi un incidente su tre tra quelli osservati nel 2024 ha portato al furto di credenziali, poiché gli aggressori investono in più percorsi per accedere, esfiltrare e monetizzare rapidamente le informazioni di accesso.”I criminali informatici spesso irrompono senza violare nulla, capitalizzando sulle lacune di identità che sono numerose negli ambienti cloud ibridi complessi, e offrono agli aggressori più punti di accesso – ha dichiarato Mark Hughes, Global Managing Partner of Cybersecurity Services di IBM –. Le aziende devono abbandonare una mentalità focalizzata sulla prevenzione e concentrarsi su misure proattive come la modernizzazione della gestione dell’autenticazione, l’eliminazione delle falle di autenticazione a più fattori e la conduzione di una ricerca delle minacce in tempo reale per scoprire quelle nascoste prima che espongano i dati sensibili”. LEGGI TUTTO

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    Compagnia dei Caraibi risolve contratto con CFO Paolo Castagno

    (Teleborsa) – Compagnia dei Caraibi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium e ultra-premium, ha comunicato che, nel contesto dell’emissione del prestito obbligazionario convertibile, Vecchio Magazzino Doganale si è reso disponibile a estendere il proprio impegno irrevocabile di sottoscrizione di obbligazioni convertibili fino al 31 dicembre 2026.In ragione del positivo conseguimento del mandato definito con l’attuale Chief Financial Officer Paolo Castagno, si procederà d’intesa tra le parti alla risoluzione del rapporto di lavoro attualmente in essere con lo stesso. Castagno permarrà nel ruolo di CFO fino al 30 maggio 2025, accompagnando la società fino all’approvazione del progetto di Bilancio d’esercizio 2024. Castagno non risulta titolare di azioni.Compagnia dei Caraibi avvierà e concluderà entro la data di cessazione del rapporto con Castagno le necessarie valutazioni in merito alla nomina di un sostituto. LEGGI TUTTO

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    Pop Sondrio, Pedranzini: nostra fisionomia non è vezzo fuori tempo, ma fattore di successo

    (Teleborsa) – “Banca Popolare di Sondrio, nella sua dimensione di banca dei territori, oggi tra le più importanti nel nostro Paese, ha mostrato coi comportamenti e coi numeri che si può competere in un sistema finanziario integrato senza dimenticare le molteplici dimensioni locali in cui si opera”. Lo ha affermato Alberto Pedranzini, Direttore Generale e Consigliere Delegato Mario della Banca Popolare di Sondrio, durante la prima tappa del roadshow sul Piano Industriale 2025-2027 presso il Teatro Sociale di Sondrio. All’incontro hanno partecipato in oltre 500 tra istituzioni, clienti, imprenditori e soci, si legge in una nota.”Il nostro nuovo Piano industriale è costruito su questa consapevolezza: avanti a modo nostro, perché questa nostra fisionomia non è, come forse qualcuno superficialmente crede, un vezzo fuori dal tempo, bensì un fattore costitutivo del nostro successo imprenditoriale e finanziario”, ha aggiunto.”L’utile di fine anno e la distribuzione dei dividendi si sono sempre attestati ben al di sopra del consensus degli analisti – ha detto Pedranzini – Il risultato immediato di questa performance è il ritorno che la banca è in grado di garantire agli azionisti nella sua attuale configurazione. Negli ultimi 5 anni, chi ha investito sulla nostra crescita è stato ripagato in maniera molto significativa: +377%, considerando assieme sia l’aumento del prezzo sia la distribuzione di dividendi, tra i livelli più alti nel sistema bancario italiano. Forti di questi risultati, ci poniamo oggi obiettivi ambiziosi per il futuro, che si riflettono in un utile netto pari a 580 milioni di euro nel 2027″. LEGGI TUTTO