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    Cassa Lombarda, nuovo piano al 2028: masse totali a 7,3 miliardi di euro e utile sopra 10 milioni

    (Teleborsa) – Cassa Lombarda, banca specializzata nel private banking, ha definito il Piano Industriale per il triennio 2026-2028 per rafforzare il proprio posizionamento nel settore e affrontare con nuovo slancio le attuali sfide del mercato.Entro il 2028 la banca punta a raggiungere una raccolta netta progressiva superiore a 1 miliardo di euro e masse totali di 7,3 miliardi di euro (6,3 miliardi di euro al 30 giugno 2025), oltre ad un’accelerazione della redditività e una maggior efficienza operativa, con una stima di utile netto a fine periodo di oltre 10 milioni di euro (vs. 6,2 milioni di euro nel 2024), ROE oltre il 10% e cost/income ratio stabilizzato a regime al 70%.La traiettoria delineata per il triennio sarà sostenuta da un consistente piano di investimenti, pari a circa 13 milioni di euro complessivi, al fine di porre le basi per uno sviluppo sostenibile per il futuro.Nel dettaglio, il Piano si articola su quattro direttrici strategiche. Prioritario sarà lo sviluppo dimensionale, attraverso un rafforzamento della presenza territoriale e l’ingresso di circa 10 nuovi professionisti tra private banker e consulenti finanziari nel triennio; inoltre, l’organico aziendale sarà rafforzato anche in altre aree di business (es. Finanza e Asset Management), di pari passo con il continuo ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi di gestione patrimoniale e consulenza evoluta. A ciò si aggiungono anche significativi investimenti in branding e comunicazione, con un redesign grafico e visivo del marchio per aumentare la visibilità e l’attrattività.La seconda direttrice riguarderà l’innovazione tecnologica e il potenziamento degli strumenti digitali: in particolare, la banca punta ad aggiornare l’infrastruttura IT con la migrazione in private cloud e l’introduzione di soluzioni basate su Intelligenza Artificiale e Robotic Process Automation. Sull’efficienza operativa il piano triennale prevede una revisione dell’assetto organizzativo con focalizzazione sulle attività core, allo scopo di valorizzare competenze e risorse interne, ed un contestuale snellimento della macchina operativa attraverso l’adozione di processi agili e digitali. Parimenti il modello retributivo sarà riconsiderato per valorizzare il merito ed allineare maggiormente le performance individuali agli obiettivi aziendali, prevedendo un incremento dell’incidenza della componente variabile.Infine, permane l’attenzione alla solidità patrimoniale, con il mantenimento di un Total Capital Ratio stabile e superiore al 24% lungo tutto l’orizzonte del Piano.”Il nuovo Piano Industriale rappresenta un passaggio cruciale nel nostro percorso di crescita e nasce da una visione strategica chiara: costruire oggi la tradizione di domani, mettendo al centro le persone, la qualità e l’innovazione – ha commentato l’AD Paolo Vistalli – Il nostro obiettivo è consolidare il nostro posizionamento nel mercato del private banking italiano, con un impegno verso i nostri clienti, collaboratori e azionisti a rimanere fedeli alla nostra identità distintiva di boutique indipendente di eccellenza, puntando al costante sviluppo del modello di architettura aperta con un ruolo fondamentale della componente di consulenza evoluta, incluse le attività di wealth planning”. LEGGI TUTTO

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    LVMH, aumentano le vendite nel terzo trimestre, in calo solo divisione moda e pelletteria

    (Teleborsa) – Il colosso francese del lusso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton ha registrato un fatturato di 58,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025, in calo del 2% su base organica rispetto al pari periodo del 2024.LVMH ha dimostrato una buona resilienza e ha mantenuto il suo forte slancio innovativo nonostante un contesto geopolitico ed economico perturbato. Europa e Stati Uniti, rimasti stabili rispetto ai primi nove mesi del 2024, hanno beneficiato di una solida domanda locale. Il Giappone ha registrato un calo rispetto allo stesso periodo del 2024, trainato dalla crescita della spesa turistica dovuta al forte indebolimento dello yen. Il resto dell’Asia ha registrato un netto miglioramento delle tendenze rispetto al 2024.Con una crescita organica dell’1% a 18,28 miliardi di euro, il terzo trimestre ha registrato un miglioramento in tutti i gruppi aziendali e in tutte le regioni, ad eccezione dell’Europa, dove i ricavi derivanti dalla spesa turistica sono diminuiti, a causa delle fluttuazioni valutarie, che hanno pesato maggiormente sul trimestre rispetto all’inizio dell’anno.Le vendite della divisione moda e pelletteria, che ospita i marchi di punta Louis Vuitton e Dior e che rappresenta circa la metà degli utili, sono diminuite del 2% a 8,5 miliardi rispetto al corrispondente trimestre del 2024. Calano invece del 6% a 27,61 miliardi nei nove mesi. LEGGI TUTTO

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    Politecnico di Milano: 97% laureati occupati a un anno. La maggioranza degli internazionali resta in Italia

    (Teleborsa) – Il 97% dei laureati magistrali italiani del Politecnico di Milano è occupato a un anno dal titolo e quasi la metà risulta già assunta al momento della laurea. Dopo cinque anni il tasso di occupazione raggiunge il 99%, con il 90% dei laureati stabilmente a tempo indeterminato (+38% negli ultimi 4 anni). Questi i principali dati emersi dall’Indagine occupazionale 2025 condotta dal Career Service dell’Ateneo, che ha coinvolto oltre 7mila laureati, italiani e internazionali.A un anno dalla laurea, i dati parlano chiaro: il 94% dei laureati trova lavoro entro sei mesi, l’82% lavora nel settore privato e il 90% svolge un impiego coerente con gli studi. La retribuzione media è di 1.944 euro netti al mese, con punte superiori nei settori tecnologici e dell’innovazione. L’88% dei laureati è soddisfatto del percorso formativo e l’83% sceglierebbe nuovamente il Politecnico.A cinque anni dal titolo, la crescita professionale è evidente: il 99% dei laureati è occupato, con una stabilità contrattuale ormai consolidata (90% a tempo indeterminato) e uno stipendio medio di 2.404 euro netti mensili, che segna una crescita del 55% rispetto allo stipendio dichiarato dagli stessi laureati intervistati 4 anni fa. L’86% rifarebbe la scelta del Politecnico e l’87% ha un lavoro coerente con il proprio titolo di studio.Anche per i laureati triennali i tassi di occupazione restano elevati: 94% a un anno dal titolo e 97% a cinque anni.Un dato particolarmente significativo riguarda i laureati internazionali: il 61% sceglie di rimanere in Italia a un anno dal titolo. Una conferma dell’attrattività del Politecnico e della capacità del sistema produttivo italiano di trattenere talenti provenienti da tutto il mondo.”Due sono gli elementi importanti da sottolineare. Il primo è il significativo aumento del numero di stranieri che scelgono di intraprendere una carriera in Italia. Bisogna quindi fare in modo che questo dato non si sgonfi a distanza di qualche anno. Il passaggio di testimone tra università e impresa è essenziale: attrarre e trattenere sono i due lati della stessa medaglia – commenta la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto –. Il secondo è la crescita degli stipendi, che segnano un aumento del 55% negli ultimi quattro anni. Un incremento importante che testimonia come la competenza tecnico-scientifica sia un investimento sicuro per il futuro e come l’aumento dei laureati STEM trovi riscontro nella domanda del mercato del lavoro”. LEGGI TUTTO

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    ISCC Fintech, accordo per cessione di portafoglio crediti NPL da 274 milioni di euro

    (Teleborsa) – Integrated System Credit Consulting Fintech (ISCC Fintech), società attiva nell’acquisto di portafogli granulari di crediti NPL e quotata su Euronext Growth Milan, ha approvato una binding offer presentata da un importante operatore finanziario italiano relativa all’acquisto di un portafoglio crediti NPL per un GBV complessivo di circa 274 milioni di euro, ad un prezzo superiore al valore di carico. Il closing è previsto entro il mese corrente. L’operazione è stata strutturata ed eseguita attraverso la piattaforma MyNpl.it che ha agito in qualità di Financial Advisor.”L’operazione, in linea con il processo virtuoso già avviato nel 2022 dalla società, rappresenta una delle più importanti leve strategiche e rientra nell’ambito di un più ampio progetto e ci rende pienamente soddisfatti poiché ben si inquadra nell’attività di valorizzazione che la società ha fatto del suo portafoglio crediti e parallelamente consente di accelerare l’operatività prevista nei mesi prossimi”, commenta l’AD Gianluca De Carlo. LEGGI TUTTO

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    Veicoli commerciali: a settembre immatricolazioni in aumento del 18,8%. Ma ancora -4,1% sul 2023

    (Teleborsa) – “Il comparto dei veicoli commerciali registra a settembre un significativo incremento delle immatricolazioni: +18,8% con 16.905 unità contro le 14.226 dello stesso mese del 2024, che aveva segnato una contrazione del 19,3%, e permette al mercato di riavvicinarsi ai volumi registrati nel settembre 2023 (-4,1%). Questo risultato rafforza il segnale positivo emerso già ad agosto, che aveva interrotto undici mesi consecutivi di contrazioni. Nel periodo gennaio-settembre, tuttavia, il bilancio rimane negativo con 141.642 immatricolazioni rispetto alle 150.667 dello stesso periodo dell’anno precedente, evidenziando una riduzione del 6,0%”. È quanto rileva l’UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri nel report sul Mercato dei veicoli commerciali di Settembre 2025. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, settembre – evidenzia l’UNRAE – mostra una ripresa della quota di veicoli elettrici puri, che sale al 5,7% (grazie alla spinta del noleggio a lungo termine), in aumento rispetto al 2,9% di agosto e al 5,2% di luglio e al 2,0% registrato nel settembre 2024.Dal 15 ottobre dovrebbe entrare in vigore il programma di incentivazione del MASE dedicato all’acquisto di veicoli commerciali e autovetture esclusivamente elettrici, a fronte della rottamazione di veicoli termici. La misura dispone di una dotazione complessiva di quasi 600 milioni di euro. Per i veicoli commerciali nuovi con alimentazione esclusivamente elettrica (BEV), l’agevolazione è riservata alle microimprese con sede legale in un’area urbana funzionale e prevede un sostegno fino al 30% del prezzo di acquisto, al netto dell’IVA, con un tetto massimo di 20mila euro per singolo veicolo.Contestualmente, il MIMIT sta ancora definendo un Ecobonus per l’acquisto di nuovi veicoli commerciali, che utilizzerà le risorse residue degli esercizi precedenti. UNRAE auspica una gestione coordinata dei due strumenti per massimizzarne l’efficacia ed evitare criticità che potrebbero comprometterne i risultati.Come già evidenziato da UNRAE in precedenti occasioni, risulta “indispensabile un’azione sinergica tra le Associazioni di settore e le Istituzioni per sostenere efficacemente il rilancio del comparto dei veicoli commerciali”.”Tra le priorità strategiche per il settore dei veicoli commerciali – dichiara il presidente UNRAE Roberto Pietrantonio – vi è lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica anche per i veicoli leggeri, analogamente a quanto previsto per i pesanti. Riteniamo inoltre necessaria l’introduzione di un credito d’imposta del 50% per gli investimenti privati in stazioni di ricarica veloce, superiori a 70 kW, per il triennio 2026-2028, unitamente a interventi strutturali per ridurre i costi elevati delle ricariche”. Sul fronte della transizione energetica, in vista della prossima revisione del Regolamento europeo che dal 2035 vieterà la commercializzazione di automobili e furgoni con motore a combustione interna, l’Associazione dei Costruttori europei (ACEA) ha recentemente espresso la propria posizione ufficiale, evidenziando come il target delle zero emissioni al 2035 non sia più realisticamente conseguibile, non per limiti di offerta, ma a causa di criticità legate alla domanda, ai fattori abilitanti, ai costi e alla competitività. L’ACEA ha inoltre proposto l’adozione di un meccanismo di conformità agli obiettivi più flessibile, basato su un periodo di cinque anni, dal 2028 al 2032.La struttura del mercato di settembre, con dati quasi definitivi, confrontata con gli stessi periodi 2024, presenta un andamento di flessione per i privati che scendono di 2,7 punti, al 12,3% nel mese (14,4% nel cumulato, -0,4 p.p.). Anche le autoimmatricolazioni cedono in volume e quota, fermandosi al 5,4% nel mese (8,6% nei 9 mesi, +1,0 p.p.). Il noleggio a lungo termine recupera in volume, salendo di 9,6 punti, al 42,2% (32,5% in gennaio-settembre, +0,4 p.p.), raggiungendo la prima posizione, grazie all’ottimo incremento delle Captive e alla crescita delle società Top. Il noleggio a breve nel mese segna una flessione delle immatricolazioni, al 5,7% di quota (-1,3 p.p.) e al 5,8% in gennaio-settembre (-0,6 p.p.); enti e società scendono in seconda posizione seppur con volumi in crescita, al 34,4% di share (-4 p.p.); nei 9 mesi conferma la leadership al 38,6% di share (-0,4 p.p.).Sul fronte delle motorizzazioni, a settembre il diesel cresce in volume ma perde 5 punti di quota, scendendo all’80,6% del totale (80,3% nel cumulato, -3,7 p.p.). Il motore a benzina rimane stabile al 3,9% nel mese (al 4,0% nei 9 mesi, +0,3 p.p.). Il Gpl scende all’1,9% (-0,6 p.p. e al 2,4% in gennaio-settembre), i veicoli plug-in guadagnano 1,1 punti, salendo all’1,3% (0,7% nei 9 mesi). In accelerazione i veicoli BEV che a settembre salgono al 5,7% (+3,7 p.p.) e nel cumulato passano dall’1,8% di un anno fa al 4,5% attuale, mentre i veicoli ibridi guadagnano 0,9 punti e coprono il 6,7% del totale nel mese (7,9% in gennaio-settembre).La CO2 media ponderata nel mese scende del 10,5% (e -20,5 g/Km) a 174,7 g/Km, rispetto ai 195,2 g/Km dello stesso periodo 2024 (183,4 g/Km nei 9 mesi, -6,2%).(Foto: © Dmitry Kalinovsky/123RF) LEGGI TUTTO

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    Officina Stellare, commessa di 1,6 milioni di euro da Leonardo per sistema ottico

    (Teleborsa) – Officina Stellare, società vicentina quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in strumentazioni ottiche per aerospazio e astronomia, ha sottoscritto un nuovo contratto con Leonardo, colosso italiano della difesa, per la fornitura di un sistema ottico satellitare ad altissima risoluzione.Il contratto, della durata di circa 18 mesi e del valore complessivo di circa 1,6 milioni di euro, prevede un’erogazione pari al 30% nei primi sei mesi e il restante 70% a partire dal tredicesimo mese. L’accordo include la realizzazione di componenti ottiche di largo diametro e tecnologicamente avanzate, destinate all’osservazione della Terra ad altissima risoluzione.La commessa riguarda le attività legate all’innovativo progetto HIREOS (High REsolution Optics and Structure) e rientra nell’ambito del bando “Roadmap Ottiche” promosso e finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che punta ad avviare sviluppi tecnologici necessari alla realizzazione della roadmap ottica attraverso attività a differente livello di maturità tecnologica, garantendo da un lato l’avvio di progetti innovativi a basso TRL, dall’altro consolidando le capacità nazionali attraverso attività a medio-alto TRL.”Siamo particolarmente orgogliosi di essere parte attiva nella realizzazione di questo progetto estremamente innovativo nel quale Leonardo e Officina Stellare ricopriranno un ruolo chiave – afferma Gino Bucciol, Vice-Presidente Sviluppo Business e Co-Fondatore di Officina Stellare – Il progetto prevede la responsabilità di elementi core e di tecnologie abilitanti per le future missioni ottiche per l’Osservazione della Terra ad altissima risoluzione, raccogliendo una delle sfide più importanti. Un risultato importante che avvalora lecompetenze ingegneristiche e la leadership di Officina Stellare nell’ambito delle tecnologie spaziali, in uno dei settori più strategici per il Paese”. LEGGI TUTTO

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    Costruire il futuro: GBC Italia presenta alla Camera la prima Roadmap di edilizia sostenibile per il Paese

    (Teleborsa) – Un’agenda ambiziosa, un Paese da rigenerare. Nella cornice solenne di Sala Salvadori alla Camera dei Deputati, è stato ufficialmente presentato questa mattina il Green Building Forum Italia, l’evento strategico che il prossimo 27 ottobre porterà a Palazzo Lombardia, Milano, una giornata di confronto ad alta intensità sul futuro del costruito, con al centro l’obiettivo più sfidante: rendere l’edilizia motore della transizione ecologica, economica e sociale del Paese. Un’azione corale che unisce istituzioni, imprese, territori e professionisti in un’unica regia: costruire una roadmap operativa per l’Italia. Il Forum — promosso da GBC Italia con il sostegno della Regione Lombardia e dei principali attori industriali del settore — si presenta come uno snodo cruciale per il mercato immobiliare e delle costruzioni, chiamato a trasformare la sfida della sostenibilità in una vera politica industriale per il futuro.A delinearne i contorni oggi a Roma, una platea di altissimo livello: Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha sottolineato la necessità di “integrare in modo strutturale innovazione e sostenibilità nelle infrastrutture e nel costruito”, richiamando il ruolo strategico del settore nella modernizzazione del Paese. Accanto a lui, Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPESS, ha evidenziato l’urgenza di politiche pubbliche integrate, capaci di accompagnare la transizione ambientale con strumenti di finanziamento e partenariati pubblico-privato. Presenti anche Patty L’Abbate, componente della VIII Commissione Ambiente, Andrea Barabotti, della X Commissione Attività Produttive, e Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, che ha ribadito l’impegno dell’ente nel fare della Lombardia un laboratorio di innovazione urbana e rigenerazione sostenibile. Al centro dei lavori le voci del mondo industriale: Stefano Gallini (AD di Heidelberg Materials Italia Cementi S.p.A.) e Massimiliano Pierini (Managing Director di RX-Italy) portano a testimonianza di una filiera sempre più orientata verso la decarbonizzazione del costruito per il benessere delle persone. A coordinare il dibattito, Fabrizio Capaccioli, Presidente di GBC Italia, promotore dell’iniziativa, che ha illustrato i due strumenti cardine del Forum: la proposta metodologica per il Whole Life Carbon, che permette di valutare l’impronta climatica lungo l’intero ciclo di vita degli edifici, e la taxonomy verification, pensata per rendere leggibili, comparabili e credibili gli investimenti allineati alla normativa europea in materia di sostenibilità. Il Green Building Forum Italia del 27 ottobre sarà un laboratorio decisionale. Dopo l’apertura istituzionale, la giornata entrerà nel merito con due focus chiave: la presentazione dell’indagine nazionale sulla percezione degli italiani rispetto agli edifici sostenibili, e la pubblicazione dell’Industry Report – Roadmap per il Paese Italia, documento strategico che offrirà indicazioni concrete su come riformare politiche urbane, normative edilizie e meccanismi di investimento in ottica green. Un percorso pensato per mettere in relazione analisi, governance e filiera, che possa coniugare evidenze scientifiche e aspettative dei cittadini con strumenti applicabili subito, a partire dai territori. Perché la transizione ecologica, ha ribadito Capaccioli, “non si realizza nei convegni, ma nei regolamenti, nei permessi di costruire, nei piani regolatori, nei bandi di gara, nei capitolati tecnici e nei flussi finanziari”. L’ambizione, però, va oltre i confini del nostro Paese. Il Forum si collegherà anche alla dimensione internazionale, in un dialogo aperto con le reti europee e globali del green building. L’obiettivo è duplice: armonizzare le pratiche locali agli standard più avanzati e posizionare l’Italia come leader della trasformazione sostenibile nel comparto edilizio. Un traguardo che appare oggi più necessario che mai. In un Paese dove l’80% del patrimonio edilizio risulta energivoro e poco resiliente, il Green Building Forum Italia rappresenta una chiamata all’azione concreta e condivisa, per far sì che ogni edificio diventi parte della soluzione e non del problema.Al Green Building Forum Italia del 27 ottobre a Milano, si discuterà di costruzioni, di futuro, di qualità della vita, giustizia ambientale e sociale, con l’obiettivo chiaro di delineare il percorso verso un futuro più sostenibile ed equo.”Il Governo – afferma Alessandro Morelli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al CIPESS – è impegnato a lavorare per un piano casa che cambierà il volto delle nostre città. Un piano Casa che dedicherà ampi spazi alle fasce più di deboli della popolazione e alle giovani coppie. Il Green Building Forum può darci un grande contributo e importanti suggerimenti su come sviluppare al meglio questi nuovi progetti urbanistici. Ovviamente per raggiungere l’obiettivo serve più dialogo tra le politiche urbanistiche e ambientali. Serve un approccio integrato. E in questo senso, il Forum può e deve diventare un ponte tra territori, istituzioni e operatori del settore, capace di tradurre obiettivi comuni in azioni concrete. La sfida, dunque non è solo energetica, ma anche sociale e urbanistica. È necessario promuovere un’idea di edilizia che non si limiti a ‘consumare meno’, ma che rigeneri, restituisca valore, crei coesione e bellezza. Un’edilizia che rimetta al centro le persone, il paesaggio, la salute, l’accessibilità e che sappia affrontare il futuro con coraggio e competenza”.”Costruire in modo sostenibile significa immaginare città più umane, belle e vivibili, dove il rispetto per l’ambiente si traduce in qualità della vita. Rigenerare – sottolinea Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia – non vuol dire solo riqualificare edifici o spazi abbandonati, ma restituire senso e dignità ai luoghi, far rinascere comunità, dare nuova energia ai territori senza consumare nuovo suolo. È una sfida culturale prima ancora che urbanistica, che chiama tutti – istituzioni, imprese, cittadini – a fare la propria parte. Regione Lombardia crede in questa visione e continuerà a investire con coraggio e concretezza in un futuro che metta al centro le persone e le nuove generazioni”.”La rigenerazione del costruito – afferma Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – non è solo ambiente: è anche economia, perché incide sulla bolletta del Paese. L’Italia ha un gap energetico che si colma soprattutto con l’efficienza del patrimonio edilizio, contribuendo all’equilibrio energetico nazionale. Aggiornare le norme significa rigenerare il tessuto urbano secondo le esigenze di oggi, garantendo qualità della vita ed efficienza con soluzioni accessibili — dagli studentati all’housing per la fascia medio-bassa. Per riuscirci servono leve chiare: incentivi all’impiego di capitale privato, grandi fondi inclusi, e regole che rendano conveniente il riciclo dei materiali, il riuso di aree già edificate e una tutela del patrimonio più certa. Solo così la rigenerazione diventa concreta e sostenibile per l’Italia”.”La transizione ecologica – dichiara Fabrizio Capaccioli, Presidente Green Building Council Italia – non si realizza solo parlandone nei convegni, ma concretamente nell’attuazione di nuovi regolamenti, capitolati tecnici, flussi finanziari. Tuttavia, per essere autentica, la transizione deve essere anche sociale e inclusiva: non può lasciare indietro nessuno, deve generare benessere diffuso, nuove competenze e opportunità. La sostenibilità non è solo un obiettivo ambientale, ma un patto tra istituzioni, imprese e cittadini per costruire un Paese più equo, sicuro”.”La nostra organizzazione – afferma Pierini Massimiliano, Managing Director di RX-Italy – opera su diversi fronti, mantenendo un osservatorio privilegiato sia sul mercato dell’impiantistica civile e industriale sia su quello immobiliare. Riteniamo fondamentale condividere le informazioni e, facendo sistema, creare le condizioni per un approccio proattivo al mercato basato sull’applicazione di best practice volte alla sostenibilità. Nei settori che rappresentiamo, la sostenibilità non solo continua a costituire un driver di vendita, ma rappresenta anche un fattore imprescindibile per la salvaguardia degli aspetti sociali e ambientali, essenziali per il nostro futuro. A nostro avviso, questo evento è riuscito a integrare efficacemente tutti questi elementi, rispondendo concretamente a tali esigenze”.”Heidelberg Materials e Green Building Council Italia – dichiara Stefano Gallini, Amministratore Delegato Heidelberg Materials –condividono le strategie di lungo termine, ma soprattutto il percorso per raggiungere le sfide che ci aspettano, in particolare in materia di sostenibilità e decarbonizzazione. Dobbiamo lavorare insieme come sistema industriale e come Sistema Italia affinché gli obiettivi, siano essi di breve e di lungo periodo, vengano raggiunti congiuntamente”. LEGGI TUTTO

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    Rocket Pharmaceuticals, ok della FDA a nuova domanda di licenza biologica per KRESLADI

    (Teleborsa) – Rocket Pharmaceuticals, azienda biotecnologica in fase avanzata che promuove una pipeline sostenibile di terapie genetiche per malattie rare con un elevato bisogno clinico insoddisfatto, ha annunciato che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha accettato la nuova domanda di licenza biologica (BLA) per KRESLADI (marnetegragene autotemcel; marne-cel), una terapia genica sperimentale basata su un vettore lentivirale (LV) per la grave carenza di adesione leucocitaria di tipo I (LAD-I), una rara malattia immunitaria genetica che predispone i pazienti a infezioni ricorrenti e fatali ed è quasi sempre fatale in età infantile senza trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche. La data PDUFA (Prescription Drug User Fee Act) fissata dalla FDA è il 28 marzo 2026.”Apprezziamo il dialogo continuo con la FDA e crediamo che la BLA avvicini Rocket al nostro obiettivo di fornire una terapia genica monouso ai pazienti che affrontano gli effetti devastanti della LAD-I grave. Per questi pazienti, la sopravvivenza oltre l’infanzia è rara. Il trapianto di midollo osseo è attualmente l’unica opzione terapeutica, presenta una morbilità, una mortalità e costi sostanziali e potrebbe non essere disponibile in tempo per questi bambini”, ha affermato Gaurav Shah, Amministratore Delegato di Rocket Pharma. “Con l’avvicinarsi della nuova data PDUFA, ci concentriamo sull’opportunità di rendere questa terapia disponibile ai pazienti che ne hanno più bisogno”.Qualora KRESLADI venisse approvato, Rocket avrebbe diritto a un voucher di revisione prioritaria (PRV) per malattie pediatriche rare. LEGGI TUTTO