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    Giappone, l’export aumenta del 3,9% a marzo

    (Teleborsa) – La bilancia commerciale del Giappone chiude in surplus nel mese di marzo. Secondo il Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), il saldo commerciale destagionalizzato ha registrato un avanzo di 544 miliardi di yen. Il dato si confronta con l’attivo di 584,5 miliardi a febbraio e con il surplus di 349,8 miliardi di yen di marzo 2024. Le attese degli analisti indicavano un attivo in calo a 485,3 miliardi. In termini di volumi, l’export segnala un aumento annuale del 3,9%, segnando il sesto mese consecutivo di crescita, mentre le importazioni hanno registrato una salita del 2%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 17 aprile 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 17/04/202501:50 Giappone: Bilancia commerciale (atteso 485,3 Mld ¥; preced. 590,5 Mld ¥)08:00 Germania: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,1%; preced. -0,2%)08:00 Germania: Prezzi produzione, annuale (atteso 0,4%; preced. 0,7%)14:30 USA: Permessi edilizi, mensile (preced. -1,2%)14:30 USA: Permessi edilizi (atteso 1,45 Mln unità; preced. 1,46 Mln unità)14:30 USA: Apertura cantieri (atteso 1,42 Mln unità; preced. 1,5 Mln unità)14:30 USA: Apertura cantieri, mensile (preced. 11,2%)14:30 USA: PhillyFed (atteso 2,8 punti; preced. 12,5 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 225K unità; preced. 223K unità)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 27 Mld piedi cubi; preced. 57 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Nucleare, Aiea: “L’Iran non è lontano dall’atomica”

    (Teleborsa) – L’Iran “non è lontano” dal possedere una bomba atomica. È l’avvertimento lanciato dal direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, – arrivato a Teheran per incontrare il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e il capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran, Mohammad Eslami – in un’intervista al quotidiano Le Monde pubblicata ieri, poche ore prima di una visita a Teheran. “È come un puzzle: hanno i pezzi e forse un giorno potrebbero rimetterli insieme. C’è ancora molta strada da fare prima di arrivarci. Ma non sono lontani, dobbiamo ammetterlo – ha detto Grossi –. Non basta dire alla comunità internazionale ‘non abbiamo armi nucleari’ perché ci credano. Dobbiamo essere in grado di verificarlo”.Dopo annunci e smentite da parte dell’Iran, dovrebbe svolgersi sabato a Roma il secondo round dei negoziati indiretti sul nucleare, iniziati la settimana scorsa in Oman, tra l’inviato Usa Steve Witkoff e il ministro degli Esteri iraniano. La tv di stato iraniana ha spiegato che sarà “il ministero degli Esteri dell’Oman ad ospitare i colloqui”, probabilmente all’ambasciata di Muscat nella capitale. Il ministro degli esteri Antonio Tajani, a quanto si apprende, nelle ultime ore ha avuto contatti con tutti i protagonisti del negoziato e ha anche tenuto informati i partner europei e dei paesi del Golfo, come Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, sulla continua disponibilità italiana ad offrire qualsiasi tipo di supporto alla mediazione Iran-Usa. Il primo incontro tra Witkoff e Araghchi, che si erano scambiati dieci messaggi attraverso il ministro degli Esteri omanita Badr Albusaidi, si era chiuso senza alcun reale passo avanti, nonostante alla fine dei colloqui indiretti a Muscat una settimana fa c’era stato un brevissimo faccia a faccia, un primo contatto diretto dopo molto tempo. E anche il nuovo round negoziale parte con linee rosse ben demarcate da entrambi le parti e in un clima di diffidenza reciproca. “Siamo pronti a costruire fiducia rispetto a possibili preoccupazioni riguardo al nostro programma nucleare ma la questione dell’arricchimento dell’uranio non è negoziabile”, ha chiarito Araghchi. In un’intervista a Fox News, Witkoff ha lasciato intendere che l’obiettivo degli Usa è impedire agli ayatollah di dotarsi dell’arma nucleare, tollerando tuttavia un certo margine di arricchimento dell’uranio (al 3,67% come prevedeva l’accordo Jpcoa del 2015 poi abbandonato da Trump, contro l’attuale 60%). Salvo poi chiarire su X che “l’Iran deve interrompere ed eliminare il suo programma di arricchimento nucleare e di armamento”. La richiesta degli Usa, secondo il Guardian, sarebbe quella di trasferire le scorte di uranio arricchito accumulate finora in un Paese terzo, come la Russia. Proposta alla quale però Teheran si oppone. LEGGI TUTTO

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    Migranti, la proposta della Commissione Ue: procedure veloci e nuova lista paesi sicuri

    (Teleborsa) – Una stretta sui flussi migratori con la possibilità, per i paesi che lo vogliono, di anticipare alcune misure chiave del Patto sulle migrazioni la cui entrata in vigore è prevista per giugno 2026. È la proposta avanzata dalla Commissione Europea che ha stilato un primo elenco di “Paesi di origine sicuri” a livello comunitario, obbligatoriamente valido per tutti gli Stati membri. Una lista che comprende, tra gli altri, anche l’Egitto, la Tunisia e il Bangladesh. Un’iniziativa accolta con “grande soddisfazione” dalla premier Giorgia Meloni.Se la proposta sarà approvata senza modifiche dal Consiglio e dal Parlamento Europeo i 27 potranno, inoltre, applicare “la procedura di frontiera” o “una procedura accelerata” alle persone provenienti da paesi in cui, in media, viene concesso l’asilo nell’Ue al 20% o meno dei richiedenti. Inoltre gli Stati membri potranno godere di una maggiore flessibilità nella designazione (nelle loro liste nazionali) dei “Paesi terzi sicuri e Paesi di origine sicuri”, dato che potranno escludere “regioni specifiche” o “categorie d’individui chiaramente identificabili”. “Le nazioni sulla lista saranno sottoposte a revisione regolare, si tratta di un processo dinamico – ha sottolineato un funzionario europeo – Peraltro non vuol dire che i Paesi non presenti nell’elenco Ue non siano sicuri”. Le liste nazionali devono seguire i criteri previsti dal Patto sulla migrazione. Le altre nazioni indicate dall’Ue come “sicure” sono per ora Colombia, Kosovo, India e Marocco, designate dopo “un’analisi dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo e altre fonti”, comprese le informazioni provenienti “dagli Stati membri, dall’Unhcr e dal Seae”. La Commissione ritiene infine che i Paesi candidati all’Ue in linea di principio soddisfino i criteri per essere sicuri (vale anche per la Turchia). Un candidato verrebbe escluso solo nel caso di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto (come in Ucraina), sanzioni adottate dal Consiglio o un tasso di riconoscimento dei richiedenti asilo superiore al 20% in tutta l’Ue. Meloni ha definito la scelta della Commissione “un’ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più nazioni europee”, sottolineando che le procedure accelerate da certi Paesi erano previste “dal Protocollo Italia-Albania”. LEGGI TUTTO

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    Fed, Powell avverte sui dazi: potrebbero avere impatto economico oltre attese

    (Teleborsa) – La Fed potrebbe trovarsi in uno scenario in cui i suoi mandati sono in tensione. Lo ha detto il presidente della Fed, Jerome Powell, ammettendo che i dazi potrebbero causare un’inflazione temporanea e che potrebbero avere un impatto economico maggiore delle attese. La Fed, ha spiegato il banchiere, è obbligata a mantenere le aspettative di inflazione ancorata, sottolineando che non si può avere un mercato del lavoro forte senza la stabilità dei prezzi.Quanto all’economia “è solida”, ha affermato Powell, “nonostante l’aumento dell’incertezza e dei rischi al ribasso”. Al momento, ha aggiunto, la Fed è “ben posizionata per attendere maggiore chiarezza” prima di valutare azioni sulla politica monetaria e sui tassi. LEGGI TUTTO

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    Moncler, nel primo trimestre ricavi a 829 milioni (+1%)

    (Teleborsa) – Il gruppo Moncler chiude il primo trimestre con ricavi in crescita dell’1% a 829 milioni. In particolare i ricavi del marchio Moncler sono stati pari a 721,8 milioni (+2%) e quelli di Stone Island sono pari a 107,3 milioni (-5%).Il CdA, riunitosi subito dopo l’assemblea che lo ha rinnovato, ha nominato Remo Ruffini Presidente e Marco De Benedetti vice-presidente della società.”L’inizio dell’anno è stato caratterizzato dal perdurare di complessità macroeconomiche e geopolitiche, che continuiamo ad affrontare con grande disciplina operativa e forte focus sulla nostra strategia brand-first. Questo approccio ci ha permesso di registrare nel primo trimestre una solida crescita nel canale ‘direct to consumer’ per entrambi i marchi, nonostante una base di confronto eccezionalmente elevata. L’anno è appena iniziato e, sebbene il quadro macroeconomico resti fortemente instabile, il nostro impegno nel coniugare creatività e innovazione con flessibilità operativa e rigore finanziario continuerà a definire il nostro percorso futuro”, ha commentato Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler. LEGGI TUTTO

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    MFE-MediaForEurope, nel 2024 dividendo cresce a 0,27 euro (+8%)

    (Teleborsa) – MFE-MediaForEurope ha chiuso il 2024 con risultato netto di competenza del gruppo positivo per 137,9 milioni di euro a causa della rettifica di valore sulla partecipazione in ProsiebenSat “per 128,2 milioni di euro della partecipazione di collegamento (29,99% del capitale) detenuta in P7S1”. Confermato l’utile netto consolidato preliminare (esclusi gli impatti contabili di prosiebensat) a 250,7 milioni di euro (+15,3%). Confermati anche risultato operativo (ebit) adjusted a 370,3 milioni di euro e free cash flow a 343,3 milioni di euro.L’utile netto consolidato adjusted (escludendo la svalutazione della partecipazione in P7S1) è pari a 266,1 milioni di euro (+27,2% rispetto al 2023).Il Cda di MFE-Mediaset propone all’assemblea un aumento del dividendo a 0,27 euro (+8% rispetto al 2023). LEGGI TUTTO