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    Salvini: “Fondi stranieri interessati a investire nella logistica italiana”

    (Teleborsa) – Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato di aver incontrato alcuni fondi stranieri intenzionati a investire nel settore della logistica in Italia. L’annuncio è arrivato durante la presentazione del Rapporto di Fermerci, dove Salvini ha sottolineato come, nonostante le difficoltà del periodo, ci siano segnali positivi: “Se riusciamo a superare questo periodo complesso, i dati sono in crescita”. Un messaggio di fiducia che evidenzia il potenziale attrattivo del comparto logistico italiano per gli investitori internazionali. LEGGI TUTTO

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    Pubblicità, in Gb class action da 6 miliardi contro Google

    (Teleborsa) – Avrebbe abusato della sua posizione dominante per escludere i concorrenti dalla pubblicità online sul motore di ricerca e di imporre prezzi eccessivi per i suoi servizi alle aziende che ne fanno uso. Questa l’accusa alla base della class action miliardaria presentata nel Regno Unito contro il colosso Google.L’azione legale viene portata avanti dallo studio Geradin Partners, con una richiesta di risarcimento da 5 miliardi di sterline (quasi 6 miliardi di euro) depositata al Competition Appeal Tribunal britannico. Lo studio legale, impegnato a rappresentare 250mila aziende del Regno, ha sottolineato che le autorità di regolamentazione di tutto il mondo “hanno descritto Google come un monopolista e i tribunali statunitensi e dell’Ue hanno stabilito che la condotta di Google ha violato le leggi sulla concorrenza”. Accuse respinte da un portavoce del colosso americano. L’azione legale – è la difesa di Google – è “l’ennesimo caso speculativo e opportunistico avviato nei confronti della società. Ci opporremo con forza. Consumatori e inserzionisti usano Google perché è utile, non perché non ci siano alternative”.(Foto: Pawel Czerwinski su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Dazi, da Bruxelles: obiettivo è soluzione negoziata ma prepariamoci al “no deal”

    (Teleborsa) – Il commissario Ue per la Giustizia, MichaelMcGrath, ha assicurato che Bruxelles farà tutto il possibile per giungere “a un esito positivo” nei negoziati con gli Usa sui dazi ma, ha aggiunto, “dobbiamo prepararci allo scenario potenziale di un mancato accordo”. In conferenza stampa il Commissario ha ribadito la posizione della Commissione secondo la quale i dazi “sono sono la strada sbagliata perché danneggiano le imprese e i consumatori e, in ultima analisi, possono mettere a rischio anche i posti di lavoro”. L’obiettivo, ha ripetuto, è una “soluzione negoziata”. “Penso che sia positivo che il lavoro ora continui a livello di esperti”, ha aggiunto.Il Commissario ha spiegato che agli Stati Uniti è stata presentata “un’offerta per azzerare i dazi sui beni industriali, comprese le automobili, e sospeso le contromisure per dare tempo e spazio ai negoziati tra l’Ue e gli Stati Uniti. Faremo tutto il possibile per garantire che si raggiunga un accordo”, ha dichiarato McGrath, ricordando la missione del commissario Ue per il Commercio, Maros Sefcovic, lunedì a Washington. Tuttavia, “mentre parliamo, le esportazioni europee verso gli Stati Uniti sono soggette a dazi del 10% e, in alcuni casi come acciaio, alluminio e auto, al 25%”, ha sottolineato McGrath. L’auspicio di Bruxelles è che “i negoziati procedano rapidamente” verso una soluzione positiva ma ricordando anche la necessità di prepararsi anche un possibile ‘no deal’ che “speriamo non si materializzi”, ha aggiunto. McGrath ha comunque sottolineato l’importanza strategica della cooperazione trasatlantica. “Ue e Usa devono affrontare insieme sfide cruciali come la sovraccapacità produttiva globale, in particolare nei settori di acciaio e alluminio, che minaccia la resilienza delle nostre filiere, inclusi semiconduttori e farmaceutica. Sono temi su cui dobbiamo lavorare fianco a fianco”, ha dichiarato. LEGGI TUTTO

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    Borse europee miste. Occhi su BCE

    (Teleborsa) – Il bilancio si chiude con segni misti per i listini azionari europei, dove si distingue la performance positiva di Piazza Affari. Giù Wall Street. Pesante il settore tecnologico e, in particolare i titoli dei semiconduttori, dopo che Nvidia ha annunciato una svalutazione di 5,5 miliardi di dollari in questo trimestre, citando le ripercussioni della guerra commerciale in corso, mentre ASML ha detto che 2025 e 2026 saranno anni di crescita, sottolineando però che i dazi aumentano l’incertezza.Sul fronte della banche centrali, domani tutti gli occhi saranno puntati sulla riunione della BCE, da cui è atteso un taglio ai tassi di riferimento di 25 punti base, al 2,25%.L’Euro / Dollaro USA continua gli scambi a 1,137 Euro / Dollaro USA, con un aumento dello 0,77%. Sessione euforica per l’oro, che mostra un balzo del 2,88%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo dell’1,77%.Invariato lo spread, che si posiziona a +118 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,69%.Nello scenario borsistico europeo piccolo passo in avanti per Francoforte, che mostra un progresso dello 0,27%, composta Londra, che cresce di un modesto +0,32%, e ferma Parigi, che segna un quasi nulla di fatto. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 36.068 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata lunedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 38.235 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, ben impostata Campari, che mostra un incremento del 2,92%.Tonica Snam che evidenzia un bel vantaggio del 2,36%.In luce Inwit, con un ampio progresso del 2,04%.Andamento positivo per Unicredit, che avanza di un discreto +1,95%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Buzzi, che ha terminato le contrattazioni a -4,58%.Scende Iveco, con un ribasso del 3,88%.Sotto pressione Leonardo, con un forte ribasso del 2,54%.Soffre Interpump, che evidenzia una perdita del 2,34%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Newlat Food (+4,55%), Acea (+2,69%), Maire (+2,50%) e TXT E-solutions (+2,43%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Ariston Holding, che ha archiviato la seduta a -4,91%.Crolla Technoprobe, con una flessione del 4,91%. LEGGI TUTTO

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    CNA Lombardia e UniCredit: accordo a sostegno delle imprese della Regione

    (Teleborsa) – CNA Lombardia e UniCredit hanno sottoscritto un importante accordo di collaborazione con l’obiettivo di rafforzare l’accesso al credito e ai servizi finanziari da parte delle micro, piccole e medie imprese lombarde, associate al sistema CNA regionale che conta circa 22mila aziende. L’intesa nasce in un contesto economico complesso, caratterizzato da grandi trasformazioni e incertezze, in cui si avverte l’esigenza di costruire nuove alleanze strategiche tra soggetti del territorio, per sostenere in maniera efficace il tessuto produttivo locale.L’accordo, promosso da CNA Lombardia con il coinvolgimento delle CNA territoriali e dei loro associati, si propone di creare un canale stabile di relazione tra il sistema del credito e il sistema delle PMI, valorizzando l’approccio di prossimità e favorendo la circolazione delle informazioni, l’educazione finanziaria e la conoscenza delle opportunità offerte dal mercato bancario.Grazie alla partnership, le imprese associate potranno beneficiare di una maggiore facilità di accesso a servizi consulenziali, percorsi formativi, iniziative congiunte e soluzioni finanziarie dedicate, sviluppate in coerenza con i principali driver della trasformazione economica contemporanea: sostenibilità, digitalizzazione, internazionalizzazione, innovazione e resilienza.Tra i principali ambiti di collaborazione previsti l’organizzazione di webinar o percorsi formativi per accrescere le competenze imprenditoriali su temi strategici come digitalizzazione, export, governance, passaggi generazionali, imprenditoria femminile, educazione finanziaria e start-up.L’accordo intende anche favorire una maggiore interazione tra le reti territoriali di CNA e UniCredit, promuovendo eventi congiunti, rafforzando i rapporti a livello locale per generare impatti concreti sulla quotidianità delle imprese associate e supportando la conoscenza presso la platea delle CNA territoriali e delle imprese loro associate delle seguenti tematiche di interesse: ESG – prodotti e servizi bancari orientati alla sostenibilità, con particolare attenzione alle imprese che intraprendono percorsi di miglioramento in ambito ambientale, sociale e di governance. Previsti anche strumenti finanziari specifici legati al raggiungimento di obiettivi ESG; Rincari energetici e materie prime – interventi dedicati alle imprese colpite dall’aumento dei costi di produzione, attraverso linee di credito a breve termine e interventi informativi per affrontare lo scenario macroeconomico; Sostegno alla crescita – misure destinate a supporto della crescita delle imprese, quali finanziamenti agevolati destinati ad investimenti, capitale circolante e liquidità, con attenzione agli strumenti di garanzia pubblica e alle opportunità presenti; Settore turismo – soluzioni specifiche per le imprese del comparto turistico, tra cui mutui chirografari per ristrutturazione, acquisto o ampliamento delle strutture; PNRR Solutions – strumenti digitali per le imprese quali la piattaforma “Bandi e Incentivi”, predisposta per orientarsi tra le agevolazioni pubbliche comprese quelle del PNRR, oltre a consulenze professionali personalizzate.”I nostri dati ci dicono che purtroppo negli ultimi due anni il volume di credito erogato alle imprese in Lombardia è fortemente calato – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia –. Parliamo di 21 miliardi in meno nel biennio 2023-2024. Lo spirito di questa convenzione tra CNA Lombardia e UniCredit è quello di riproporre un rapporto di vicinanza, di prossimità, tra banche e territorio, tra sistema del credito e PMI. La tempesta perfetta che l’Europa e la sua economia stanno vivendo ci preoccupa: se tra Washington, Pechino, Mosca e Bruxelles non tornerà il sereno, a guadagnarci saranno solo l’industria delle armi e la speculazione finanziaria – prosegue Bozzini -. Ringraziamo quindi UniCredit per aver ‘colto l’attimo’ e per aver costruito con noi, proprio in questa fase, un canale di relazione prezioso, in cui vorremmo mettere a tema anche un più condiviso monitoraggio di ciò che accadrà sul terreno dei criteri ESG per l’accesso al credito, nella logica di perseguire, sì, gli obiettivi di sostenibilità, ma anche di rendere ‘sostenibile’ il passaggio a una logica di finanza sostenibile”. “UniCredit è un partner affidabile e di lungo corso delle aziende lombarde, alle quali forniamo un costante supporto in termini finanziari, consulenziali e strategici. Questo accordo va proprio in questa direzione in quanto ci permette di sostenere le pmi, che rappresentano il cuore pulsante dell’economia italiana, offrendo loro consulenza e soluzioni ad hoc per temi cruciali nella vita di un’azienda quali crescita dimensionale e innovazione sostenibile”, dichiara Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit.L’intesa si inserisce così in un percorso di valorizzazione delle PMI lombarde che rappresentano una componente fondamentale del sistema produttivo regionale e nazionale, confermando la volontà delle due realtà firmatarie di contribuire alla costruzione di un’economia più solida, equa e sostenibile. LEGGI TUTTO

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    Commercio, WTO: con dazi “reciproci” di Trump nel 2025 interscambio globale in calo dell’1,5%

    (Teleborsa) – L’Organizzazione Mondiale nel Commercio (WTO) ha calcolato che le tensioni innescate dai nuovi dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump negli Usa rischiano di far diminuire dello 0,2% i volumi dei trafficiglobali di merci quest’anno, per poi risalire del 2,5% il prossimo, con ricadute particolarmente negative per le esportazioni in Nordamerica, previste in calo del 12,6%. Le stime della WTO sono state pubblicate nel Global Trade Outlook and Statistics e fanno riferimento ai livelli attualmente in vigore di queste misure su import e export. Secondo lo studio, se alla fine venissero riapplicati i dazi “reciproci” annunciati da Washington – sospesi per 90 giorni da Trump salvo che per la Cina – la contrazione dell’interscambio globale di merci risulterebbe molto più marcata, pari all’1,5%. L’Organizzazione ha poi elaborato per la prima volta uno studio sugli scambi di servizi, oltre alle tradizionali stime sul traffico merci: quest’anno i volumi su questo segmento cresceranno del 4%, circa 1 punto percentuale in meno di quanto previsto prima che scattassero i dazi. Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice del WTO, si è detta “profondamente preoccupata dall’incertezza che circonda le politiche commerciali, anche per lo stallo tra Stati Uniti e Cina”. “La recente de-escalation delle tensioni tariffarie ha temporaneamente alleviato parte della pressione sul commercio globale – ha aggiunto –. Tuttavia, la persistente incertezza minaccia di frenare la crescita globale, con gravi conseguenze negative per il mondo, in particolare per le economie più vulnerabili. Di fronte a questa crisi, i membri del WTO hanno l’opportunità senza precedenti di infondere dinamismo nell’organizzazione, promuovere condizioni di parità, semplificare il processo decisionale e adattare i nostri accordi per rispondere meglio alle attuali realtà globali”.All’inizio dell’anno, il WTO aveva previsto una continua espansione del commercio mondiale nel 2025 e nel 2026, con una crescita del commercio di merci in linea con il PIL mondiale e un aumento più rapido del commercio di servizi commerciali. Tuttavia, l’elevato numero di nuovi dazi introdotti da gennaio ha spinto gli economisti dell’OMC a rivalutare la situazione commerciale, con conseguente sostanziale revisione al ribasso delle previsioni per il commercio di merci e una riduzione più contenuta delle previsioni per il commercio di servizi.(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, frenano a febbraio le scorte e vendite dell’industria

    (Teleborsa) – Frenano a febbraio le scorte e vendite dell’industria. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,2% a 2.590 miliardi di dollari, contro il +0,3% stimato dal consensus e registrato il mese precedente. Su base annua si è registrato un incremento del 2,1%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,1% su base mensile, attestandosi a 1.921,1 miliardi di dollari dopo il +1,2% del mese precedente.Su anno si registra un aumento del 3,6%. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,35. A febbraio 2024 era pari all’1,37. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, NAHB: cresce a sorpresa la fiducia dei costruttori in aprile

    (Teleborsa) – Cresce la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. Ad aprile, il dato si è attestato a 40 punti, rispetto ai 39 punti del mese precedente. Il dato è anche migliore delle attese del consensus che stimavano un calo dell’indice a 38 punti.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali è sceso di 4 punti a quota 43, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è stabile a 47 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è salito di 1 punto a quota 25.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo. “L’incertezza politica sta avendo un impatto negativo sui costruttori edili, rendendo difficile per loro stabilire con precisione il prezzo delle case e prendere decisioni aziendali cruciali”, ha affermato Robert Dietz, capo economista della NAHB. “I dati HMI di aprile indicano che l’effetto sui costi tariffari si sta già manifestando, con la maggior parte dei costruttori che segnala aumenti dei costi dei materiali da costruzione dovuti ai dazi”. LEGGI TUTTO