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    Iran, Trump: “decido in 15 giorni, si può negoziare”

    (Teleborsa) – Il Presidente Trump temporeggia su un eventuale attacco all’Iran e sembra aprire la porta a nuovi negoziati con Teheran.Al momento, dunque, sembrerebbe rinviata la decisione di dare il via libera ad un intervento militare, riservandosi di prendere una decisione nel giro di 15 giorni, nella convinzione che la via diplomatica sia non solo ancora percorribile ma anche l’unica per evitare di trascinare l’America nell’ennesimo conflitto dagli esiti incerti.”Donald Trump deciderà se attaccare o meno l’Iran nelle prossime due settimane”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, smentendo le indiscrezioni che davano un attacco degli Stati Uniti imminente, nelle prossime 24-48 ore. Ma avvertendo anche come a Teheran basterebbero appena due settimane per produrre la bomba atomica. Qualche ora prima lo stesso presidente aveva respinto quanto sostenuto in un articolo del Wall Street Journal, secondo il quale il presidente avrebbe già approvato i piani per un intervento militare. “Non sa nulla delle mie idee riguardo all’Iran”.Altro segnale che l’attacco americano non dovrebbe essere imminente arriva dalla conferma della presenza del tycoon al vertice Nato dell’Aja, la settimana prossima. “Partirà lunedì”, ha detto la portavoce. LEGGI TUTTO

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    Germania, prezzi alla produzione in calo a maggio

    (Teleborsa) – Frenano i prezzi alla produzione in Germania, ma meno delle aspettative del mercato. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco, i prezzi all’industria hanno registrato a maggio un decremento mensile dello 0,2%, rispetto al -0,6% del mese precedente. Le stime degli analisti erano per una discesa fino allo 0,3%. Su base annuale, i prezzi hanno segnato una variazione negativa dell’1,2%, dopo il -0,9% di aprile, in linea con il consensus.I prezzi dell’energia sono saliti dell’1,3% su base annuale, mentre sono rimasti invariati a livello mensile. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 20 giugno 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 20/06/202501:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (atteso 3,5%; preced. 3,6%)08:00 Germania: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,3%; preced. -0,6%)08:00 Germania: Prezzi produzione, annuale (atteso -1,2%; preced. -0,9%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1,7%; preced. 5%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso -0,5%; preced. 1,3%)08:45 Francia: Fiducia imprese, mensile (atteso 97 punti; preced. 97 punti)10:00 Italia: Produzione costruzioni, mensile (preced. -0,4%)14:30 USA: PhillyFed (atteso -1,7 punti; preced. -4 punti)16:00 Unione Europea: Fiducia consumatori (atteso -15 punti; preced. -15,2 punti)16:00 USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,1%; preced. -1%)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Giappone, l’inflazione core sale al 3,5% a maggio

    (Teleborsa) – Accelera l’inflazione core in Giappone nel mese di maggio. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 3,5% su anno, dopo il +3,6% di aprile.Il dato su base mensile (non destagionalizzato) mostra un incremento dello 0,3% dopo il -0,1% del mese precedente.Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si è attestato a +3,7% a livello tendenziale, rispetto al +3,5% precedente e risulta superiore al +3,6% delle attese.I dati più forti alimentano le ipotesi che la Bank of Japan aumenti i tassi di interesse, con gli analisti che ora guardano a un possibile rialzo dei tassi a luglio. LEGGI TUTTO

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    Unicredit: disco verde dall’UE, da lunedì riparte l’OPS

    (Teleborsa) – UniCredit comunica di aver ricevuto “dalla Direzione Generale della Concorrenza (DGCOMP) l’autorizzazione all’operazione di acquisizione di Banco BPM”.L’autorizzazione, spiega in una nota la banca di Piazza Gae Aulenti, “è subordinata all’attuazione di impegni volti a risolvere le tematiche concorrenziali connesse all’operazione. A tal fine è prevista la cessione a operatori qualificati di 209 filiali”,La sospensione del periodo di adesione dell’Offerta per trenta giorni, disposta dalla Consob, “avrà termine il 21 giugno e, pertanto, fatto salvo ogni diritto di UniCredit, il periodo di adesione riprenderà a decorrere” da lunedì 23 giugno 2025.Successivamente, la documentazione di offerta sarà aggiornata mediante la pubblicazione, previa approvazione della Consob, di un supplemento sia al prospetto che al documento di offerta, con la conseguente possibilità di recesso dall’offerta per coloro che vi avessero aderito nei termini di legge. LEGGI TUTTO

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    FMI: economia Eurozona resiliente, ridurre barriere a fusioni bancarie

    (Teleborsa) – L’economia europea rimane resiliente, con una disoccupazione ai minimi storici ed un’inflazione sostanzialmente in linea con il target. Tuttavia, i responsabili politici si trovano ad affrontare sfide crescenti, tra cui le tensioni commerciali, la crescente domanda di spesa per la difesa e la necessità di garantire la sicurezza energetica, il tutto affrontando sfide quali la bassa produttività, il rapido invecchiamento demografico e la debole crescita a medio termine. E’ quanto emerge al termine della missione annuale del FMI.Il Fondo sollecita dunque le istituzioni europee ad “un’azione più decisa” a favore dell’Unione del Mercato dei Capitali, ritenendolo lo “strumento chiave” per migliorare gli investimenti, l’innovazione e la produttività. “Un mercato unico europeo più integrato – si sottolinea – richiede una fornitura congiunta di beni pubblici essenziali, tra cui la connettività energetica e la difesa, anche attraverso il quadro finanziario pluriennale”.Nello stesso tempo, l’Istituto di Washington sollecita i governi europei a “garantire risanamenti di bilancio ordinati e favorevoli alla crescita, progettati per affrontare i rischi specifici di ciascun paese”, al fine di “preservare la sostenibilità di bilancio e gestire le pressioni di spesa a lungo termine associate all’invecchiamento demografico e all’aumento della spesa per la sicurezza”. Crescita bassa e incertezzaSecondo il rapporto, l’economia dell’Area Euro sta attraversando un contesto globale sempre più difficile, caratterizzato da dazi doganali più elevati, elevata incertezza sulle politiche commerciali e rischi geopolitici. Il World Economic Outlook (WEO) di aprile 2025 prevedeva una crescita moderata, pari allo 0,8% nel 2025, per poi accelerare all’1,2% nel 2026. I rischi per la crescita sono orientati al ribasso, in quanto l’ulteriore escalation tariffaria o le tensioni geopolitiche potrebbero pesare sulla domanda e sulla crescita più del previsto.Inflazione sotto controllo (per ora)L’inflazione complessiva è prossima al 2% e, secondo le proiezioni del WEO di aprile, dovrebbe rimanere sostanzialmente in linea con l’obiettivo, mentre si prevede che l’inflazione di fondo scenderà al 2 percento più tardi dell’inflazione complessiva, nel 2026. I rischi per l’inflazione sono duplici. Da un lato, prezzi dei beni non energetici inferiori alle attese e l’apprezzamento dell’euro potrebbero abbassare l’inflazione rispetto allo scenario di base, ma la maggiore spesa pubblica e le tensioni geopolitiche potrebbero avere effetti inflazionistici.Le linee d’azioneL’FMI detta anche alcune linee di guida di policy, economica, fiscale, strutturale. Per rafforzare la crescita della produttività e la resilienza nell’UE – si afferma – è fondamentale promuovere l’innovazione e facilitare la crescita delle imprese.Dal lato fiscale, l’FMI ricorda che l’esigenza di contenimento dei deficit, si contrappone alla necessità di aumentare la spesa in altri ambiti (infrastrutture e difesa). E auspica che il ricorso a clausole di salvaguardia per sostenere l’aumento della spesa per la difesa sia “limitato alla fase iniziale”. In luogo degli sforzi dei singoli Stati membri si ravvede l’opportunità di “affrontare le sfide comuni” in modo coordinato a livello europeo. Sul fronte della politica monetaria, l’Istituto di Washington considera “giustificato” un orientamento neutrale della politica monetaria, compatibilmente con le prospettive di inflazione.L’FMI conferma la resilienza e solidità del comparto bancario, ma lancia un avvertimento sulle vulnerabilità del settore delle istituzioni finanziarie non bancarie, e dalla frammentazione del settore bancario. Fra le priorità in ambito finanziario l’FMI parla anche dell’Unione dei Mercati dei Capitali e della necessità di completare l’Unione bancaria, anche attraverso l’abbattimento delle barriere che ostacolano le fusioni e acquisizioni bancarie, che contribuirebbe ad aumentare i finanziamenti bancari ed affrontare le preoccupazioni di lunga data relative a una redditività strutturalmente bassa ed i costi elevati, ed a stimolare la concorrenza all’interno del settore bancario dell’area dell’euro. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Castagna: prendiamo atto decisione UE. Preoccupa cessione sportelli: “ricadute significative”

    (Teleborsa) – “Prendiamo atto della decisione di oggi della Commissione Europea” sul via libera all’acquisizione di Banco BPM da parte di Unicredit, “come sempre non entriamo nel merito delle decisioni delle Autorità, ma esprimiamo la nostra preoccupazione”. Cosi l’AD di Banco BPM, Giuseppe Castagna che cita le “conseguenze dell’operazione sul modello di business adottato dalla nostra banca, vicino da sempre all’economia reale e alle imprese e famiglie dei nostri territori”.”Come rilevato da imprenditori, associazioni di categoria, sigle sindacali e amministratori locali, la cessione di 209 filiali in alcune delle aree territoriali più rilevanti del Paese dove opera il nostro gruppo – prosegue Castagna – potrebbe avere delle ricadute anche significative sull’erogazione dei servizi alla clientela oltre che occupazionali”. “Ricordiamo, infine, che si tratta di un’autorizzazione regolamentare che nulla ha a che vedere con l’esito finale dell’OPS che continuiamo a ritenere sia caratterizzata da un’offerta non adeguata, che non riconosce alcun premio, che è sempre stata a sconto e che crea valore solo per gli azionisti UniCredit a discapito dei nostri azionisti”, aggiunge l’AD. E “a tal fine, si segnala che all’ultimo giorno prima della sospensione dell’offerta, le adesioni si attestavano a circa lo 0,0180%”, conclude Castagna. LEGGI TUTTO

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    Class Editori, Caltagirone raddoppia e sale sopra il 5% delle quote

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone aumenta la partecipazione in Class Editori, portandosi al 5,163% attraverso la VM 2006, a pochi giorni dall’assemblea della società editrice che è in agenda il 26-27 giugno. Gli acquisti sono avvenuti l’11 giugno 2025. E’ quanto rilevato nell’aggiornamento delle partecipazioni rilevanti di Consob, dopo che nei giorni scorsi era emersa una partecipazione intorno al 2,5% da parte dell’imprenditore romano. Dagli aggiornamenti dell’autorità, si apprende inoltre che dal 27 dicembre 2024 un altro 5,997% di Class Editori è nelle mani di Rome Communication Srl, società controllata da Race Advisory. LEGGI TUTTO