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    USA, vendite al dettaglio salgono più delle attese a marzo

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di marzo 2025, si è registrata una variazione positiva dell’1,4% su base mensile a 734,9 miliardi di dollari, dopo il +0,2% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è superiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dell’1,3%. Su base annua si è registrato un aumento del 4,6% dopo il +3,1% di febbraio.Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,5% su base mensile, sotto il +0,7% del mese precedente, sopra il +0,4% del consensus.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fervi, KT&Partners abbassa fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha abbassato a 20,3 euro per azione (dai precedenti 22,3 euro) il fair value su Fervi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della fornitura di attrezzature professionali per officine, confermando la raccomandazione “Add” (upside potenziale del 35%).A seguito della pubblicazione dei risultati per l’esercizio 2024, inferiori alle aspettative, gli analisti hanno rivisto le stime precedenti per il periodo 2025-2027 e introdotto quelle per l’esercizio 2028, tenendo conto di un quadro macroeconomico più debole e di prospettive di crescita più lente.KT&Partners prevede ora che il fatturato per l’esercizio 2025 scenderà a 52,8 milioni di euro (-2,5% su base annua rispetto ai 54,1 milioni di euro dell’esercizio 2024) e al di sotto della precedente stima di 57,2 milioni di euro. Nel periodo 2024-2028, prevede una crescita del fatturato con un CAGR dell’1,7%, raggiungendo i 57,9 milioni di euro entro l’esercizio 2028. A livello di EBITDA, stima ora un EBITDA per l’esercizio 2025 pari a 7,8 milioni di euro (rispetto agli 8,5 milioni di euro stimati in precedenza), con un CAGR del 7,3%, raggiungendo i 9,7 milioni di euro nell’esercizio 2028. Il margine EBITDA è previsto al 14,7% nell’esercizio 2025, in miglioramento al 16,8% entro l’esercizio 2028. Per quanto riguarda il risultato finale, prevede un utile netto per l’esercizio 2025 di 3,2 milioni di euro (margine del 6%), inferiore alla precedente stima di 3,9 milioni di euro, con un utile netto in crescita con un CAGR del 17,8% a 5,2 milioni di euro nell’esercizio 2028, beneficiando della fine dell’ammortamento del know-how ereditato dall’acquisizione di Rivit, la cui scadenza è prevista per quest’anno.Infine, prevede un indebitamento netto per l’esercizio 2025 di 4,7 milioni di euro (rispetto ai 3,7 milioni di euro della precedente stima), che riflette un maggiore livello di scorte oltre al minore flusso di cassa operativo previsto per l’anno. Prevede inoltre un miglioramento della PFN, raggiungendo una posizione finanziaria netta di -8,2 milioni di euro entro l’esercizio 2028, ipotizzando un pay-out ratio dei dividendi del 27% nel periodo. LEGGI TUTTO

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    Iveco, ok da soci a bilancio e dividendo di 0,33 euro. Confermati i vertici

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Iveco, gruppo che produce veicoli commerciali, bus e mezzi da difesa, ha approvato tutte le proposte deliberative sottoposte dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, i soci: hanno approvato il bilancio al 31 dicembre 2024; hanno approvato la proposta di distribuzione di un dividendo in cash pari a 0,33 euro per Common Share (il dividendo sarà posto in pagamento il 24 aprile 2025, con stacco cedola il 22 aprile 2025 e record date il 23 aprile 2025); si sono espressi a maggioranza a favore della relazione sulla remunerazione per l’anno 2024; hanno approvato lo scarico di responsabilità per i componenti del Consiglio di Amministrazione, con riferimento alle attività svolte nell’anno 2024.Inoltre, hanno (ri)nominato quali Executive Directors Suzanne Heywood e Olof Persson, e come NonExecutive Directors Judy Curran, Tufan Erginbilgic, Clara Fain, Essimari Kairisto, Linda Knoll, Alessandro Nasi e Lorenzo Simonelli. Successivamente, il Consiglio di Amministrazione ha conferito a Suzanne Heywood, Olof Persson e Lorenzo Simonelli le cariche rispettivamente di Chair, Chief Executive Officer e Senior Non-Executive Director.E ancora: hanno confermato Deloitte nel ruolo di revisore indipendente; hanno approvato la modifica della politica retributiva, con decorrenza da inizio 2025 (la nuova Remuneration Policy sostituisce quella adottata nel dicembre 2021); hanno autorizzato l’assegnazione agli Executive Directors di equity awards nell’ambito del Long-Term Incentive Plan 2025-2029; hanno autorizzato il riacquisto di un massimo di 10 milioni di Common Shares per un esborso massimo di 130 milioni di euro, da realizzarsi entro 18 mesi dalla data dell’odierna Assemblea (la nuova autorizzazione sostituisce la precedente rilasciata dall’Assemblea il 17 aprile 2024). LEGGI TUTTO

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    Assegno unico universale: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro

    (Teleborsa) – Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023. Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli. L’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 euro, e va da circa 58 euro per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (che per il 2025 è pari a 45.939,56 euro), a 224 euro per la classe di ISEE minima (17.227,33 euro per il 2025).Le famiglie con un figlio che hanno ricevuto l’assegno sono state a febbraio 3.144.845 per 153 euro medi a nucleo mentre quelle che hanno avuto il beneficio per due figli sono state 2.245.219 per 335 euro medi per nucleo richiedente. Le famiglie con tre figli con l’assegno sono state nel mese 447.926 per 660 euro medi. I nuclei con sei figli che hanno avuto il beneficio (ottenibile per tutte le famiglie solo per i figli minorenni o studenti fino a 21 anni o per quelli disabili senza limiti di età) sono state 4.355 per 1.941 euro a nucleo. In media a febbraio le famiglie richiedenti hanno ricevuto 277 euro. Oltre la metà dei figli per i quali viene erogato l’assegno (4.913.034) sono concentrati nella fascia di Isee più bassa, ovvero entro i 17.227 euro e per loro le famiglie ricevono in media 224 euro a testa. Oltre 45.939,56 euro di Isee ci sono 246.822 figli per 55 euro a febbraio a figlio. Le famiglie che non hanno presentato l’Isee interessano 1.650.970 figli per 58 euro a febbraio a figlio.I figli disabili per i quali è stato pagato un assegno unico a febbraio sono stati 425.904 per un assegno medio a figlio di 258 euro. LEGGI TUTTO

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    Heineken, fatturato in calo del 4,9% nel primo trimestre. Outlook confermato

    (Teleborsa) – Il colosso olandese della birra Heineken ha registrato un fatturato di 7.784 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, in calo del 4,9%. Il fatturato netto (beia) ha registrato una crescita organica dello 0,9% (aumento del 3,3% per ettolitro), con un calo organico del 2,1% del volume di birra.”Nel primo trimestre abbiamo registrato un aumento organico dello 0,9% del fatturato netto – ha commentato il CEO Dolf van den Brink – Come previsto, principalmente a causa di fattori legati al calendario, il volume di birra è diminuito del 2,1%. Nonostante la volatilità dei consumi e le tendenze geopolitiche, stiamo registrando risultati in linea con le aspettative”.”Abbiamo mantenuto una crescita di alta qualità, con un volume di birra premium in crescita dell’1,8% e un volume di Heineken in crescita del 4,6%, superiore alla crescita complessiva – ha aggiunto – Vietnam, India ed Etiopia hanno registrato una promettente crescita dei volumi, beneficiando delle azioni strategiche intraprese. La forza del nostro portafoglio marchi continua a migliorare, come dimostrato in mercati come Brasile e Cina. Stiamo incrementando i nostri investimenti in marketing e vendite per cogliere ulteriormente le maggiori opportunità. Inoltre, siamo saldamente sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di risparmio lordo di 0,4 miliardi di euro per il 2025″.”Con il passare dell’anno, ci muoveremo in un contesto macroeconomico sempre più mutevoli, che ci richiedono di rimanere agili e di adattarci proattivamente alle circostanze mutevoli – ha sottolineato van den Brink – Considerando le condizioni attuali, confermiamo le nostre previsioni per l’intero anno di una crescita organica dell’utile operativo (BEIA) dal 4% all’8%. Ciò riflette la nostra adattabilità, pur mantenendo il nostro impegno a investire nella crescita e a garantire il futuro della nostra attività”.(Foto: Mehran / Pixabay ) LEGGI TUTTO

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    STMicroelectronics, Standard Ethics conferma il rating ESG

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE” a STMicroelectronics, colosso italo francese dei semiconduttori. Si tratta del sesto notch su nove (nella fascia “Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità. La società mantiene un rating EE senza produrre scostamenti, commenta l’agenzia di rating. Si rileva un allineamento alle indicazioni internazionali sulla Sostenibilità nel modello standard di rendicontazione extra-finanziaria, nella definizione degli obbiettivi, nel sistema di gestione e prevenzione dei rischi ESG e negli strumenti di governo ancorati alle referenze sovranazionali di Onu, Ocse e Ue.Gli analisti osservano l’evoluzione dei piani industriali e raccomandano di seguire con attenzione le Linee Guida Ocse per le Imprese Multinazionali anche per eventuali delocalizzazioni o ristrutturazioni. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Trump gela l’Ue su auto e industria

    (Teleborsa) – Non proprio il classico “dialogo tra sordi”, ma nemmeno tra alleati che parlano la stessa lingua. Bruxelles mette sul tavolo l’offerta a Donald Trump – dazi zero su auto e industria, più gnl e armi americani, oltre a un fronte comune per tenere a bada la sovraccapacità spinta da Pechino.Ma la risposta dall’altra sponda dell’Atlantico gela l’Europa: la proposta di azzerare le sovrattasse è irricevibile, meglio parlare di investimenti reciproci ed export. Un rifiuto netto che rafforza la sensazione, diffusa nelle istituzioni comunitarie, che i tavoli tecnici – pur destinati a proseguire – non basteranno a colmare distanze ancora ampie. E, nell’attesa dell’incontro tra la premier Giorgia Meloni e l’inquilino della Casa Bianca, resta aperta l’ipotesi di un vertice straordinario dei leader Ue a maggio per dare slancio politico alle trattative.Intanto, il presidente americano non esclude che la sua amministrazione possa volere che alcuni paesi scelgano tra gli Stati Uniti e la Cina. Lo ha detto lo stesso presidente americano in un’intervista a Fox Noticias, riportata dai media Usa, rispondendo a chi gli chiedeva della Belt and Road Initiative e se desiderava che alcuni paesi latinoamericani scegliessero fra i due paesi. Trump ha lanciato un’indagine per accertare se siano necessari o meno dazi sui minerali essenziali. L’inchiesta è stata avviata in base alla ‘Sezione 232’ del Trade Act del 1962, che consente di limitare le importazioni ritenute una minaccia per la sicurezza nazionale, e potrebbe tradursi in nuovi dazi. LEGGI TUTTO

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    Yolo, EnVent lima target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha abbassato a 2,80 euro per azione (da 3,00 euro precedenti) il prezzo obiettivo su Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, mantenendo il giudizio sul titolo a “Outperform” visto l’upside potenziale del 100%.Gli analisti fanno notare che, negli ultimi dodici mesi, il prezzo delle azioni di Yolo è sceso del 31%, a fronte del -7% dell’indice ItaliaGrowth. Dopo un minimo di 1,10 euro a novembre 2024, il titolo si è attestato nell’intervallo 1,20-1,40 euro.A seguito dei risultati dell’esercizio 2024 e delle previsioni aggiornate a novembre 2024, EnVent ha rivisto le proiezioni per riflettere una traiettoria di crescita più graduale e prevedere un pareggio nel 2025, supportati dal momentum positivo registrato nel secondo semestre del 2024, con parte dell’espansione rinviata al 2027. LEGGI TUTTO