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    Fondazione Fiera Milano, patrimonio sale a 765 milioni di euro. Focus su centro RAI e Olimpiadi

    (Teleborsa) – Fondazione Fiera Milano ha chiuso il bilancio 2024 con un’ulteriore crescita del patrimonio netto pari a 764,6 milioni di euro (+1,5% vs 2023), registrando un incremento di oltre 100 milioni in sei anni (+15,1%) e un tasso di crescita annuale composto (CAGR) di + 2,37%; i ricavi delle vendite si sono attestati a 56,3 milioni di euro, mentre l’utile è stato pari a 11,6 milioni di euro.Risultati importanti anche a livello di consolidato di Gruppo: al 31 dicembre il patrimonio netto è in crescita a 737,6 milioni di euro (+35,8% rispetto in sei anni); il valore della produzione è stato di 297,6 milioni, il risultato netto di 26,5 milioni, mentre i ricavi delle vendite si sono attestati a 284 milioni, considerando il 2024 come anno poco favorevole al calendario fieristico.Con investimenti pianificati nel quadriennio 2024 – 2027 per circa 284 milioni di euro e 70 milioni realizzati nel 2024, Fondazione Fiera Milano intende proseguire nelle attività di sviluppo del sistema fieristico e congressuale, nonché del benessere del proprio territorio. In questo contesto si inseriscono i due principali progetti in corso che riguardano gli interventi di rigenerazione dell’area urbana (158,8 milioni di euro) e l’impegno, in ottica strategica di azionista propositivo di Fiera Milano, a supporto dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 (25 milioni).Gli interventi sul patrimonio immobiliare di Fondazione comprendono alcuni importanti progetti, tra cui: la costruzione di immobile nell’area oggi occupata da MiCo Nord – dove la RAI realizzerà, mediante lavori di allestimento di propria competenza, il nuovo centro di produzione e gli uffici – e la trasformazione di alcuni padiglioni del Portello in spazi congressuali, consentendo così all’Allianz MiCo di disporre di oltre 60 sale congressuali, spazi flessibili e più di 50 mila metri quadrati di superficie espositiva e di acquisire congressi ed eventi per oltre 30.000 delegati.A questi si affiancano gli interventi per le Olimpiadi 2026, che prevedono l’adeguamento dei padiglioni di Fiera Milano che ospiteranno la pista di pattinaggio veloce e il campo di hockey e degli spazi dell’Allianz MiCo per il media center.Con l’approvazione del bilancio 2024, termina il mandato dell’attuale governance di Fondazione Fiera Milano, che rimarrà in carica fino all’insediamento dei nuovi organi societari. LEGGI TUTTO

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    UE approva acquisizione di Dorna da parte di Liberty Media senza condizioni

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato incondizionatamente la proposta di acquisizione di Dorna Sports da parte di Liberty Media ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni. La Commissione ha concluso che la concentrazione non solleverebbe preoccupazioni in termini di concorrenza nello Spazio Economico Europeo (SEE).La decisione fa seguito a un’indagine approfondita sull’operazione proposta. Liberty Media e Dorna sono entrambe società di media internazionali. Liberty Media detiene partecipazioni in un’ampia gamma di attività nei settori dei media, dello sport e dell’intrattenimento, tra cui la competizione automobilistica di Formula 1. Dorna è l’organizzatore e detentore dei diritti commerciali per la competizione motociclistica FIM World Championship Grand Prix (MotoGP). Secondo Liberty Media, l’operazione le consentirà di utilizzare la sua esperienza nei settori dei media, dello sport e dell’intrattenimento, inclusa la Formula 1, per accrescere la portata e l’attrattiva della MotoGP.Più specificamente, la Commissione ha rilevato che: la Formula 1 e la MotoGP subiscono vincoli concorrenziali derivanti da diverse altre tipologie di contenuti sportivi; tuttavia, la Commissione ha anche individuato due criteri che potrebbero indicare un mercato più ristretto. In primo luogo, le emittenti spesso distinguono tra sport regolari (ovvero eventi sportivi programmati su base stagionale, come i campionati di calcio) e sport irregolari (ovvero eventi sportivi che si verificano solo occasionalmente, come le Olimpiadi e la Coppa del Mondo FIFA). In secondo luogo, poiché un numero molto limitato di eventi sportivi è significativamente più popolare e i relativi canoni di licenza significativamente più elevati rispetto a tutti gli altri sport, si potrebbe fare un’ulteriore distinzione tra sport premium e non premium. Gli sport appartenenti a un potenziale segmento premium varierebbero da paese a paese. La Commissione ha rilevato che, nella maggior parte dei paesi, un potenziale mercato sportivo premium includerebbe il campionato nazionale di calcio e la UEFA Champions League. Supponendo tale distinzione, la Formula 1 e la MotoGP farebbero quindi parte di un mercato sportivo tradizionale e non premium.Inoltre: l’ambito geografico del mercato per la concessione di licenze per i diritti di trasmissione di contenuti sportivi è nazionale. Pur lasciando aperta la definizione esatta del mercato del prodotto, la Commissione ha quindi valutato gli effetti dell’operazione sul mercato plausibile più ristretto, ovvero il mercato nazionale per la concessione di licenze per i diritti di trasmissione di tutti i contenuti sportivi tradizionali non premium in Repubblica Ceca, Germania, Italia, Malta, Paesi Bassi e Spagna. Sulla base delle prove raccolte, la Commissione ha rilevato che su tali mercati le società non sono concorrenti diretti per la concessione di licenze per i diritti di trasmissione di contenuti sportivi. Ha inoltre rilevato che, a seguito dell’operazione, le emittenti televisive continuerebbero a poter concedere in licenza una serie di altri sport che attraggono un pubblico più ampio o altrettanto ampio. Pertanto, l’operazione non eliminerà importanti vincoli concorrenziali tra la Formula 1 e la MotoGP.Infine: non vi sono inoltre prove sufficienti che John Malone, il maggiore azionista di Liberty Media, possa esercitare un’influenza decisiva su Liberty Global. In particolare, la Commissione ha valutato se Malone controllasse sia Liberty Media che Liberty Global e, in tal caso, se l’operazione avrebbe sollevato preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza a causa delle attività di Liberty Global come emittente televisiva in Belgio, Irlanda e Paesi Bassi. Tuttavia, la Commissione ha concluso che Malone non esercita un’influenza decisiva su Liberty Global e che, anche qualora ciò fosse vero, il legame tra MotoGP e le attività di Liberty Global creato dalla concentrazione non ostacolerebbe in modo significativo una concorrenza effettiva.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Arterra Bioscience, Alberto Previtali sale al 15,2%

    (Teleborsa) – Arterra Bioscience, azienda green biotech specializzata in ricerca e sviluppo nell’ambito delle biotecnologie e quotata su Euronext Growth Milan, ha reso noto che l’azionista Alberto Previtali ha superato la soglia rilevante del 15% del capitale sociale della società. In particolare, Previtali ha dichiarato di detenere 1.012.500 azioni ordinarie, pari al 15,20% del relativo capitale sociale, con diritto di voto.Gli azionisti rilevanti sono quindi ora: Maria Gabriella Colucci con il 27,90%, Alberto Previtali con il 15,20%, Intercos con l’8,65%. Il mercato ha in mano il 48,25%. LEGGI TUTTO

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    I Grandi Viaggi ai massimi in 7 anni con compagna attivista e patto sul 30%

    (Teleborsa) – È servita una rarissima campagna attivista a Piazza Affari per far risvegliare l’interesse degli investitori sul titolo I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata su Euronext Milan, anche se a causa della sua scarsa propensione alla comunicazione – vengono pubblicati giusti i comunicati obbligatori sui dati finanziari – molti si erano dimenticato fosse sul listino. Il titolo è tornato sopra i 2 euro per azione, segnando un +85% da inizio anno e un +150% sui 12 mesi, tornando a livelli che non toccava da inizio 2018.A far scattare gli acquisti è stata la sottoscrizione, il 17 giugno 2025, di un patto parasociale della durata di tre anni su 13.881.872 azioni ordinarie. Le azioni sindacate, ad oggi, costituiscono circa il 29,060% del capitale sociale e dei diritti di voto. A sottoscrivere il patto sono stati: Helios S.r.l., Maurizio Maresca, Silvio Maresca, Fabio Maresca, Simona Maresca, Luigi Mazza Midana, F2A S.r.l., OTIUM S.r.l., L&B GROUP S.p.A., G&C S.r.l., FDG S.r.l., Biancamaria Trombetta, RG S.r.l., AR Service S.r.l., Daniele Marigo, Gianni Marigo, Giuliana Marin, SIMON FIDUCIARIA S.p.A., Michele Cappone. Le quote maggiori sono quelle di Helios S.r.l. (veicolo di Hoop Club amministrato da Antongiulio Marti) con il 5,001% del capitale sociale, Maurizio Maresca con il 7,253% e OTIUM S.r.l. (che fa capo da Michele Cappone) con il 4,312%.Il patto prevede, in sintesi, l’impegno delle parti ad esercitare il diritto di voto nelle assemblee sulla base di un indirizzo di voto determinato, prima di ciascuna assemblea, incluso l’impegno a presentare e votare una lista comune di candidati in relazione alla nomina rispettivamente del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Tra le altre cose, il patto prevede che nel caso in cui fosse avanzata da uno o più soggetti terzi un’offerta per l’acquisto delle azioni sindacate a un corrispettivo in denaro non inferiore a 4 euro per azione, le parti si confronteranno e qualora la proposta venisse approvata con voto favorevole della maggioranza delle azioni sindacate, tutte le parti saranno tenute ad accettare; nel caso in cui la proposta prevedesse un corrispettivo in denaro non inferiore a 3 euro per azione, qualora la proposta venisse approvata con il voto favorevole del 70% delle azioni sindacate, tutte le parti saranno tenute ad accettare.I pattisti segnalano inoltre che Michele Cappone, dal 12 giugno 2025, è titolare di un’opzione di acquisto avente ad oggetto 500.000 azioni della società (pari al 1,047% del capitale sociale), le quali, ove tale opzione di acquisto fosse esercitata, sarebbero automaticamente apportate al patto, e porterebbero il numero complessivo delle azioni sindacate a 14.381.872, pari al 30,106% del capitale sociale e dei diritti di voto.Il patto, nonché eventuali incrementi delle azioni sindacate, non comporta l’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) sulla totalità delle azioni, tenuto conto della presenza nella società di un altro azionista che dispone della maggioranza dei diritti di voto esercitabili (la Monforte della famiglia Clementi).Hoop Club, holding guidata da Antongiulio Marti e lanciata lo scorso anno con un approccio AIPE (Activist Investments in Public Equity), sta coinvolgendo gli altri azionisti per “promuovere maggiore trasparenza e una valorizzazione coerente con il reale valore dell’azienda”, si legge nel position paper pubblicato sul proprio sito con il titolo “I Grandi Viaggi: Il Tesoro Vista Mare Dimenticato dalla Borsa”. Viene evidenziato che iGV, prima dell’ultima mossa dei pattisti, capitalizzava circa 81 milioni di euro (circa 1,70 per azione), ma possiede oltre 220 milioni di euro di asset tangibili realizzabili (circa 195 milioni in immobili e 26 milioni di cassa netta) secondo le stime di Hoop Club, che sottolinea un “evidente mismatch valutativo”. La società è percepita come un tour operator del passato. In realtà, possiede un portafoglio di 11 strutture ricettive: 7 in Italia (Sardegna, Sicilia, Calabria, Valle d’Aosta, Trentino) e 4 all’estero (Kenya, Zanzibar, Seychelles). Secondo l’investitore, il portafoglio immobiliare di iGV è unico: una collezione rara di strutture fronte mare e in quota, situate in alcune delle aree più pregiate (e ormai inedificabili) del Mediterraneo. Si tratta di location non replicabili, in molti casi protette da vincoli ambientali e paesaggistici che impediscono nuovi sviluppi. Inoltre, l’azienda genera tra 3 e 5 milioni di euro annui di free cash flow, ha cassa netta e sostiene circa 1 milioni l’anno in capex per la manutenzione strutturale.”Nonostante fondamentali solidi, il mercato ha completamente ignorato la realtà di iGV: nessuna conference call, nessun aggiornamento strategico, nessuna attività di investor relations – si legge nel report – La società è controllata da un presidente prossimo agli 82 anni e dalla figlia, CEO, senza un piano di successione pubblico né una direzione strategica dichiarata”. Secondo Hoop Club, anche un parziale riconoscimento del valore immobiliare porterebbe a un re-rating di almeno 2x, senza bisogno di turnaround operativo o espansione.”Da investitori di lungo termine vediamo un’opportunità chiara: non solo colmare il gap di valutazione, ma accompagnare iGV verso un posizionamento più coerente con ciò che realmente è, un’azienda solida, patrimonializzata, con margini di crescita concreta e un potenziale di rivalutazione significativo – si legge nelle conclusioni del position paper – Crediamo che sia il momento di attivare un confronto costruttivo, orientato a liberare il valore esistente e a definire, con chiarezza, un percorso di sviluppo all’altezza delle risorse e della storia del gruppo”.In settimana è attesa anche la semestrale (per il periodo 1° novembre 2024 – 30 aprile 2025), che sarà approvata nella riunione del consiglio di amministrazione del 26 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    Lagarde (BCE): saremo cauti e agili quanto necessario in queste circostanze molto incerte

    (Teleborsa) – “Riteniamo che con gli otto tagli dei tassi che abbiamo deciso nel corso degli ultimi mesi, e con l’ultimo, deciso solo un paio di settimane fa con un -25 punti base, siamo ora ben posizionati per affrontare le circostanze molto incerte che continuano a evolversi sotto i nostri occhi”. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, rispondendo alle domande dei deputati nell’audizione al Parlamento europeo.”Continueremo a lavorare sulla base dei dati man mano che evolvono, non solo guardando indietro perché disponiamo di alcune informazioni retrospettive, ma anche guardando avanti e cercando di capire a che punto è la situazione economica e come si svilupperà sia in termini di crescita che di consumi, salari e servizi”, ha sottolineato.”Per quanto riguarda il settore manifatturiero, esamineremo tutto questo e presteremo particolare attenzione anche al prezzo delle materie prime, perché se c’è un fattore che ha innescato movimenti al rialzo e al ribasso, è certamente il prezzo dell’energia negli ultimi anni – ha detto Lagarde – Quindi esamineremo tutti questi dati man mano che si evolveranno e determineremo la nostra posizione di politica monetaria sulla base di tre criteri chiave, che continueremo a utilizzare: le prospettive di inflazione, l’inflazione di fondo e la forza e la dinamica della politica monetaria”.”Siamo ben posizionati e attenti per il futuro, senza prevedere una particolare strada”, ha detto la numero uno della BCE, aggiungendo che “saremo cauti e agili quanto necessario in queste circostanze”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case esistenti crescono a sorpresa a maggio

    (Teleborsa) – Segnali di recupero giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a maggio 2025 un incremento dello 0,8% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -0,5% riportato ad aprile.Sono state vendute 4,03 milioni di abitazioni rispetto ai 4,00 milioni di aprile e contro attese per 3,96 milioni. Su base annua, le vendite sono calate dello 0,7%.”Le vendite relativamente contenute sono dovute in gran parte ai tassi ipotecari persistentemente elevati – ha detto Lawrence Yun, capo economista della NAR – Tassi di interesse più bassi attireranno più acquirenti e venditori sul mercato immobiliare. Una maggiore partecipazione al mercato immobiliare aumenterà la mobilità della forza lavoro e stimolerà la crescita economica”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, indici PMI: crescita rallenta mentre i prezzi dei beni aumentano

    (Teleborsa) – L’attività economica statunitense ha continuato a crescere a giugno 2025, sebbene il tasso di espansione complessivo abbia perso un po’ di slancio, rimanendo ben al di sotto di quelli registrati alla fine dell’anno scorso, secondo l’indagine di S&P Global. Il calo delle esportazioni di beni e servizi ha frenato la crescita, in parte compensato dall’accumulo di scorte da parte delle aziende statunitensi, spesso legato alle preoccupazioni relative ai dazi. I dazi sono stati anche ampiamente attribuiti all’aumento dei prezzi. Questi sono aumentati a un ritmo particolarmente rapido e sostenuto nel settore manifatturiero, ma hanno continuato a crescere rapidamente anche nei servizi.La stima flash sull’indice PMI manifatturiero elaborato da S&P Global indica un livello di 52 punti, sopra la soglia critica dei 50 punti oltre la quale scatta l’espansione. Il dato è uguale al mese precedente e risulta superiore ai 51,1 punti attesi.Si indebolisce invece il settore dei servizi, con il relativo indice PMI che scende a 53,1 punti da 53,7 precedenti e risulta sopra il consensus di 52,9 punti. L’indice composito si attesta così a 52,8 punti dai 53 precedenti, sopra ai 52,2 attesi.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Rocket Sharing, assemblea approva bilancio 2024 e riporta a nuovo la perdita

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Rocket Sharing Company, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato un’innovativa piattaforma di marketplace integrata con un sistema di fidelizzazione, ha approvato il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, corredato delle relative relazioni e ha anche preso visione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.Inoltre, i soci hanno approvato di riportare a nuovo la perdita dell’esercizio di Rocket Sharing Company S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2024 pari a 1.658.972 euro. LEGGI TUTTO