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    Banche, BCE: modificate procedure di valutazione rating delle garanzie per rifinanziamento

    (Teleborsa) – Con una decisione del Consiglio direttivo la Banca Centrale Europea ha modificato in maniera leggermente restrittiva le procedure per la valutazione sui titoli collaterali che accetta come garanzie per l’erogazione di rifinanziamenti alle banche. Il riferimento utilizzato per valutare i collaterali non sarà più il rating migliore, come avviene attualmente, ma il secondo più elevato. Nel caso in cui il titolo usato come collaterale non dovesse avere almeno due rating, l’unico rating disponibile verrà abbassato di un livello quando verrà deciso il taglio sul valore nominale in merito all’ammontare di rifinanziamento erogato. Le nuove regole – stabilite con una decisione deliberata dal Consiglio il 19 febbraio – entreranno in vigore in maniera differita appunto non prima di 18 mesi per consentire un’implementazione nell’infrastruttura IT dell’Eurosistema. La BCE ha aggiunto che la data sarà annunciata con largo anticipo, insieme ai dettagli tecnici, sul sito web della BCE.Nella nota la BCE ha sottolineato che questa decisione si applica anche al settore pubblico che non fa parte dell’area dell’euro e segue una revisione approfondita delle norme di aggregazione dei rating volte a fare un uso migliore di tutte le informazioni di rating disponibili nel quadro di valutazione del credito dell’Eurosistema (ECAF). “La revisione ha tenuto conto dell’aumento del numero di ECAI accettate nell’ECAF e del fatto che l’Eurosistema è aperto ad accettare agenzie di rating aggiuntive una volta che soddisfano i criteri di accettazione dell’ECAF”.Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso che le regole rimarranno invariate per le attività emesse o garantite dal settore pubblico dell’area dell’euro (ad esempio, i governi centrali, regionali e locali dell’area dell’euro; emittenti internazionali e sovranazionali situati nell’area dell’euro i cui azionisti sono situati nell’UE; e agenzie riconosciute dalla BCE). “Queste attività, per le quali l’Eurosistema fa uso regolare di tutte le informazioni disponibili sulla qualità del credito e applica procedure di due diligence rafforzate, continueranno quindi ad essere valutate sulla base del loro primo miglior rating”, ha fatto sapere la BCE. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, frena la vendita di case esistenti a gennaio

    (Teleborsa) – Segnali di frenata giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a gennaio un decremento del 4,9% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +2,9% riportato a dicembre.Sono state vendute 4,08 milioni di abitazioni rispetto ai 4,29 milioni di dicembre e contro i 4,13 milioni di unità previsti dagli analisti. Su base annua, le vendite sono salite del 2%. LEGGI TUTTO

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    USA, Università del Michigan: fiducia consumatori cala a febbraio

    (Teleborsa) – Rivisto al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva.Nel mese di febbraio, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 64,7 punti dai 67,8 della lettura preliminare e dai 71,1 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 64 punti da 67,3 di gennaio e della lettura preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 65,7 punti dal preliminare di 68,7 punti e dai 74 del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, quasi un dipendente su tre ha provato forme di burn-out

    (Teleborsa) – Più di otto dipendenti italiani su dieci (83,4%) credono che sia una priorità che il lavoro contribuisca al proprio benessere olistico, fisico e psicologico ma quasi uno su tre (il 31,8%) ha provato sensazioni di esaurimento, di estraneità o comunque sentimenti negativi nei confronti del proprio lavoro, cioè forme di burn-out. Tale stato psicologico coinvolge il 47,7% dei giovani, il 28,2% degli adulti, e il 23,0% dei dipendenti più anziani. Sono alcuni degli elementi emersi dall’ottavo Rapporto Censis-Eudaimon sul welfareaziendale con il contributo di Credem, Edison, Michelin e OVS.A vivere situazioni di stress o ansia legate al lavoro sono il 73% dei lavoratori: il 76,8% non sempre è riuscito a trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro, il 75,9% si sente spesso sopraffatto dalle responsabilità quotidiane mentre il 73,9% sente di avere troppa pressione addosso quando lavora. Inoltre, il 67,3% ha provato frustrazione per via del mancato supporto da parte del datore di lavoro ma solo il 36,7% è andato da uno psicologo o ha fatto ricorso al counseling a causa del proprio lavoro.Lo studio ha rilevato inoltre che in 3 milioni sono sono affetti dalla cosiddetta sindrome da corridoio, cioè l’osmosi di ansie e disagi tra lavoro e vita privata, che riduce drasticamente il benessere soggettivo, la qualità della vita e la salute mentale. Si portano a casa i problemi lavorativi con relativi effetti negativi il 41% dei più giovani, il 34,9% degli adulti e il 33,7% dei più anziani.”I tempi sono maturi per le aziende per proporsi come hub del benessere, garantendo ascolto e accompagnamento alle soluzioni, da quelle più piccole e quotidiane a quelle più articolate, private e pubbliche”, dice Alberto Perfumo, amministratore delegato di Eudaimon. “Tuttavia, sono ancora molte le situazioni di stress legate al lavoro e in particolare la sindrome da corridoio, cioè l’osmosi di ansie e disagi tra lavoro e vita privata. Attrarre e trattenere lavoratori significa sempre più misurarsi con le loro nuove e inedite aspettative”, ha dichiarato Giorgio De Rita, segretario generale del Censis.(Foto: Glenn Carstens-Peters su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA: migliora l’attività manifatturiera, peggiora quella dei servizi

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti mentre peggiora quella dei servizi. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero di febbraio elaborato da Markit indica, infatti, un livello di 51,6 punti che si confronta con i 51,2 punti del mese precedente ed i 51,3 punti del consensus. Il dato si conferma dunque sopra la soglia critica dei 50 punti sotto la quale l’economia è in contrazione.Nello stesso periodo il PMI dei servizi è atteso a 49,7 punti, in calo dai 52,9 punti del mese precedente ed al di sotto del consensus (53 punti).Il PMI composito si attesta così a 50,4 punti dai 52,7 di gennaio. LEGGI TUTTO

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    Unicredit: stipulata convenzione con “La Sapienza” di Roma per il servizio di tesoreria

    (Teleborsa) – È stata stipulata la nuova convenzione quinquennale tra UniCredit e l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” per lo svolgimento del servizio di tesoreria dell’Ateneo. Il servizio di tesoreria – già in precedenza svolto da UniCredit – viene espletato con modalità altamente automatizzate per lo scambio di flussi con l’utilizzo della firma digitale, eliminando così l’operatività manuale del cartaceo. Questa modalità di veicolazione – spiega Unicredit in una nota – assicura numerosi vantaggi: condizioni di certezza delle informazioni, continuità dei dati nel passaggio tra i diversi sistemi informativi, efficacia dei controlli e rapidità nell’esecuzione degli ordini che sonogarantiti dalla firma digitale, efficienza e qualità del servizio prestato nel pieno rispetto della vigente normativa.La Sapienza, fondata nel 1303, è la più antica università di Roma e la più grande in Europa, con 122mila studenti complessivi, 3.576 docenti, 2.320 amministrativi, tecnici e bibliotecari, 1.260 amministrativi nelle strutture ospedaliere.”La riconferma del servizio di tesoreria dell’Università La Sapienza – sottolinea Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit – conferma la competitività di UniCredit nel settore delle tesorerie degli Enti, dove la banca vanta una fortissima tradizione, una capillare operatività e un know-how di assoluta eccellenza”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, nuovi target price dopo i risultati 2024

    (Teleborsa) – Si muove al rialzo il titolo Leonardo che mostra un guadagno dell’1,29%. Il gruppo, big italiano della difesa, ha annunciato ieri i risultati del 2024 che hanno mostrato ordini in salita a 20,9 miliardi. Leonardo ha fatto sapere che l’11 marzo ci sarà l’aggiornamento del piano industriale.Alla luce dei dati di bilancio, gli analisti hanno rivisto al rialzo il target price sul titolo. L’ufficio studi di Deutsche Bank, confermando il giudizio “Buy” ha ritoccato all’insù il prezzo obiettivo portandolo a 36 euro dai 32 indicati in precedenza. Stessa raccomandazione (buy) anche per gli esperti di Equita sim che hanno alzato del 6% il target di prezzo a 35 euro. “Buy” confermato inoltre da Bank of America con prezzo ritoccato all’insù a 41,8 euro.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE MIB. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla Holding italiana nei settori dell’aeronautica rispetto all’indice di riferimento.Il quadro tecnico di breve periodo di Leonardo mostra un’accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 35,91 Euro. Rischio di discesa fino a 34,89 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un’estensione della trendline rialzista verso quota 36,93. LEGGI TUTTO

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    Elettrolizzatori AEM, emesso decreto di concessione dei contributi a favore di Ansaldo Green Tech

    (Teleborsa) – Una contribuzione alla spesa per 317 milioni di euro nei sei anni di progetto a supporto dello sviluppo e produzione degli Elettrolizzatori AEM (Anion Exchange Membrane – membrana a scambio anionico) di Ansaldo Green Tech. È questo l’importo del decreto emesso recentemente dal ministero delle Imprese e del Made in Italy a favore dell’azienda controllata da Ansaldo Energia. L’agevolazione è stata ottenuta a valle dell’approvazione del Progetto IPCEI da parte della Commissione Europea con Decisione del 15 luglio 2022 (C(2022)5158 final) n. SA.64644.Il progetto di Ansaldo Green Tech, denominato IANUS, è finalizzato alla realizzazione della nuova linea produttiva degli Elettrolizzatori AEM, all’espansione dei laboratori di ricerca nella sede di Genova e allo sviluppo e l’industrializzazione di elettrolizzatori modulari che includono sia soluzioni containerizzate da 1 MW sia soluzioni “open design” per applicazioni industriali multi-MW su grande scala. Con un focus su settori strategici come industria, power generation e mobilità, il progetto si propone di accelerare la transizione energetica, integrando l’idrogeno come pilastro fondamentale per un futuro ambientalmente ed economicamente sostenibile. L’Elettrolizzatore AEM sviluppato da Ansaldo Green Tech è un prodotto innovativo, in grado di produrre oltre 500 kg di idrogeno al giorno, garantendo prestazioni all’avanguardia e una sostenibilità superiore rispetto alle tecnologie concorrenti. In particolare, l’impianto è caratterizzato da un’elevata efficienza e flessibilità, una produzione di idrogeno in pressione, un minore utilizzo di materie prime critiche e un minor fabbisogno di acqua. Lo scorso novembre Ansaldo Green Tech ha formalizzato la vendita del primo Elettrolizzatore AEM da 1 MW. LEGGI TUTTO