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    Anima, raccolta gestito (ex ramo I) negativa per 147 milioni di euro ad aprile

    (Teleborsa) – Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, ha chiuso il mese di aprile 2025 con una raccolta di risparmio gestito (ex deleghe assicurative ramo I) negativa per 147 milioni di euro. Le masse in gestione totali sono pari a 201,7 miliardi di euro (202,7 miliardi includendo le masse amministrate).”Nei soli primi quattro mesi dell’anno la raccolta retail ha superato abbondantemente il miliardo di euro, in accelerazione rispetto al dato già rilevante del 2024; mandati istituzionali e deleghe di gestione, asset che generano una redditività inferiore per il nostro Gruppo, registrano ad oggi limitati deflussi – ha commentato l’AD Alessandro Melzi d’Eril – Prosegue il miglioramento qualitativo dei nostri asset in gestione, alla base del trend di incremento del rapporto ricavi su masse medie osservato negli ultimi anni e nonostante le turbolenze di mercato registrate negli ultimi due mesi”. LEGGI TUTTO

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    Unidata, assemblea approva bilancio 2024 e dividendo di 0,01 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea ordinaria degli azionisti di Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan, ha approvato il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2024 e il dividendo da 0,01 euro per azione, escluse le azioni proprie. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 21 maggio 2025, previo stacco della cedola il 19 maggio 2025. La data di legittimazione al pagamento (record date) è fissata il 20 maggio 2025.I soci hanno approvato anche la politica in materia di remunerazione e l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. LEGGI TUTTO

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    Technogym, ricavi in crescita a 215 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Technogym, società quotata su Euronext Milan e attiva nella fornitura di tecnologie, servizi e prodotti di design per il settore Fitness e Wellness, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi totali pari a 215 milioni di euro, in aumento del 14,7% (+13,8% a cambi costanti) rispetto al medesimo periodo del 2024. I ricavi al 31 marzo 2025 evidenziano una crescita sia del BtoB (+15,6%) che del BtoC (+11,5%). Il gruppo registra una crescita in tutte le aree geografiche, così come avvenuto nel 2024.”Dopo un 2024 in crescita a doppia cifra, Technogym continua a crescere anche nel primo trimestre del 2025 in tutte le aree geografiche”, ha commentato l’AD Nerio Alessandri.”In aggiunta alle numerose novità lanciate nel 2024, come Technogym Checkup, continua l’innovazione di prodotto, che nelle ultime settimane, ha visto il lancio di Technogym Reform, la rivoluzione del Pilates, che introduce design e qualità nell’ambito di una disciplina che sta vivendo un momento di grande successo a livello globale”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Banca del Fucino, l’utile vola a 32,3 milioni di euro nel 2024

    (Teleborsa) – L’Assemblea di Banca del Fucino, capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2024, che si è chiuso con un utile netto di 32,3 milioni di euro, in forte aumento (+88%) rispetto al 2023.Le attività di credito verso la clientela sono salite a circa 2,4 miliardi di euro (+16% rispetto a fine 2023), la raccolta diretta ha superato i 4,2 miliardi di euro (+16%), e il prodotto bancario si è attestato a 7,9 miliardi di euro, con un +20% rispetto all’anno precedente, già caratterizzato da un incremento significativo. Il 2024 ha visto il margine di interesse attestarsi a circa 79 milioni di euro e il margine di intermediazione superare i 144 milioni, entrambi in crescita sull’anno precedente (rispettivamente dell’1% e del 9% circa) nonostante il ridimensionamento dei tassi di interesse BCE. C’è stato un ulteriore miglioramento del coverage ratio sugli impieghi deteriorati al 39,44% (rispetto al 27,22% dell’anno precedente).Tutti i principali indici di vigilanza prudenziale sono ampiamente in linea con i requisiti patrimoniali: CET1 al 13,39%, Tier1 al 13,55% e TCR al 14,72%.Il Piano di rafforzamento patrimoniale proseguirà nel 2025 anche in vista dell’acquisizione del controllo di Cassa di Risparmio di Orvieto; al riguardo, è in corso di finalizzazione la predisposizione l’istanza autorizzativa in esecuzione del contratto sottoscritto il 27 gennaio 2025. Unitamente all’approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2024, l’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo pari a 0,045 euro per azione. LEGGI TUTTO

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    Azimut, utile sale a 115 milioni di euro nel primo trimestre. Guidance confermata

    (Teleborsa) – Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, comunica che i ricavi totali si attestano a 321 milioni di euro nel primo trimestre 2025, sostenuti da un aumento dell’8% dei ricavi ricorrenti in tutti i mercati chiave, con contributi particolarmente solidi da Italia, Turchia, Brasile, Singapore e Stati Uniti.L’utile operativo si attesta a 141 milioni di euro nel primo trimestre 2025, mentre l’EBIT ricorrente, al netto delle commissioni di performance, cresce del 6% su base annua, raggiungendo 137 milioni. Azimut chiude il primo trimestre 2025 con un utile netto di 115 milioni di euro e un utile netto ricorrente in crescita del 13% a 112 milioni di euro.”Con oltre un milione di clienti nel mondo e il miglior inizio d’anno della nostra storia in termini di raccolta gestita, Azimut si appresta a entrare nella prossima fase del suo percorso di crescita – ha commentato il CEO Giorgio Medda – In questi primi mesi del 2025, abbiamo ulteriormente consolidato ed esteso la nostra presenza negli Stati Uniti attraverso due acquisizioni strategiche, siamo entrati nel mercato marocchino e abbiamo gettato le basi per avviare le attività nel ventesimo paese del nostro network, l’Arabia Saudita. Continuiamo a sviluppare la nostra piattaforma di consulenza multi-generazionale, espandendoci a livello geografico, per asset class e canali digitali. Il nostro modello di Asset Management-as-a-Service mette al centro la performance degli investimenti e l’ampiezza dell’offerta, supportato dalla tecnologia e da una distribuzione globale”.Il Gruppo riconferma gli obiettivi fissati per il 2025 stimando, in condizioni di mercato normale, una raccolta netta totale di 10 miliardi di euro. Si prevede che l’utile netto sia di almeno 400 milioni di euro, tenendo conto dei costi per la realizzazione di TNB come banca, fino a 1.250 milioni nell’anno a seconda della possibilità di ottenere nel 2025 l’autorizzazione ad operare come banca da parte di TNB con relativa finalizzazione dell’accordo con FSI. LEGGI TUTTO

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    UE, contromisure da 95 miliardi di euro se colloqui con USA su dazi falliscono

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica su un elenco di importazioni statunitensi che potrebbero essere soggette a contromisure UE, qualora i negoziati UE-USA in corso non portino a un esito reciprocamente vantaggioso e alla rimozione dei dazi statunitensi. L’elenco sottoposto a consultazione riguarda importazioni dagli Stati Uniti per un valore di 95 miliardi di euro, che coprono un’ampia gamma di prodotti industriali e agricoli. La Commissione sta inoltre consultando su possibili restrizioni su alcune esportazioni UE di rottami di acciaio e prodotti chimici verso gli Stati Uniti per un valore di 4,4 miliardi di euro. Questa consultazione è intesa ad affrontare sia i dazi universali statunitensi sia i dazi su automobili e componenti automobilistici, si legge in una nota dell’esecutivo UE.Il 2 aprile, il Presidente Trump ha annunciato l’introduzione dei cosiddetti dazi “reciproci”, che per i beni dell’UE sono stati fissati al 20%. Gli Stati Uniti hanno inoltre imposto un dazio del 25% su tutte le importazioni di veicoli e componenti per automobili. Questi dazi sono stati annunciati in aggiunta ai dazi del 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e prodotti derivati, proposti dagli Stati Uniti il ??10 febbraio 2025. Il 9 aprile, gli Stati Uniti hanno annunciato una sospensione di 90 giorni del dazio specifico dell’UE del 20%, lasciando in vigore un dazio del 10%. In risposta, il 14 aprile, l’UE ha sospeso per 90 giorni una serie di contromisure pianificate contro i dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall’UE per lasciare spazio ai negoziati. Attualmente, 379 miliardi di euro di esportazioni dell’UE verso gli Stati Uniti (pari al 70% delle esportazioni dell’UE verso gli Stati Uniti) sono soggetti a nuovi dazi (compresi quelli sospesi) dall’insediamento della nuova amministrazione statunitense.La Commissione europea dice che i negoziati con gli USA “sono in corso sia a livello politico che tecnico”, ma intanto continua a preparare potenziali contromisure.Parallelamente, l’UE avvierà anche una controversia presso la World Trade Organization (WTO) contro gli Stati Uniti sui dazi doganali universali cosiddetti “reciproci” e sui dazi su automobili e componenti automobilistici, presentando formalmente una richiesta di consultazioni.Inoltre, la Commissione continua a “monitorare attentamente” il potenziale dirottamento delle esportazioni globali verso il mercato dell’UE, che potrebbe essere causato dai dazi statunitensi imposti ai paesi terzi.”I dazi stanno già avendo un impatto negativo sulle economie globali – ha detto la presidente Ursula von der Leyen – L’UE rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti. Riteniamo che ci siano buoni accordi da raggiungere a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità e la consultazione avviata oggi ci aiuterà a orientarci in questo lavoro necessario”. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, imprenditorialità giovanile in forte calo. Unioncamere: servono politiche e strumenti adeguati

    (Teleborsa) – Il mercato del lavoro in Italia sta cambiando: mentre la popolazionegiovanile è una risorsa sempre più preziosa (ma in calo), aumentano i giovani occupati alle dipendenze e si riducono le imprese di under 35, anche a causa delle difficoltà ad aprire una nuova attività (e delle crescenti competenze tecnologiche, manageriali e finanziarie oggi necessarie a un imprenditore). Lo ha segnalato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, intervenendo all’incontro promosso da Unioncamere e Almalaurea sui temi dell’orientamento, delle nuove imprese e del placement. Fra 2011 e 2024 l’Italia ha perso un milione di 18-34enni. Ciò ha determinato anche un calo del numero dei giovani propensi a fare impresa, con un a riduzione del 31% di imprese attive in questa fascia d’età e una progressiva contrazione delle nuove iscrizioni (il 34,6% del totale nel 2011 a fronte del 27,8% del 2024). Nel medesimo tempo è cresciuta l’occupazione e, dal 2015 al 2024, è aumentato di 640mila unità il numero di occupati dipendenti principalmente a tempo pieno di 15-34 anni.”Quasi l’80% dei neoimprenditori interpellati da Unioncamere segnala difficoltà nell’aprire una impresa, in particolare oltre un imprenditore su due si scontra con le procedure amministrative”, ha sottolineato Tripoli. “Ecco perché occorrono politiche e strumenti adeguati a sostenere l’imprenditorialità giovanile. Per questo Unioncamere ha messo a punto Sni, il Servizio nuove imprese, la piattaforma che presenta opportunità e strumenti per supportare tutti coloro, aspiranti e neoimprenditori, che scelgono la via dell’impresa”. Crescono invece le imprese più tecnologiche e si irrobustiscono le start-up innovative: tra 2016 e 2024 le start-up innovative sono passate da meno di 6mila a oltre 12mila (+111,6%).(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Snam, già allocato 90% della capacità di stoccaggio offerta per anno termico 2025/26

    (Teleborsa) – Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2025 prevedono un aumento rispetto al 2024, influenzata sia dall’incremento della produzione termoelettrica a gas per effetto del minor import netto di elettricità da altri Paesi e dalla minore produzione da idroelettrico, sia da un maggior uso del gas nel settore civile a seguito della climatica particolarmente mite che ha influenzato il 2024. Lo afferma Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, nella nota sui conti del primo trimestre 2025.Le forniture di gas russo in Europa sono diminuite nel primo quarter 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, principalmente a causa del mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas attraverso l’Ucraina. Tale calo è stato compensato attraverso il prelievo da stoccaggi e maggiori forniture di LNG, soprattutto proveniente dagli Stati Uniti, il cui contributo sugli afflussi di LNG ha raggiunto il 50%.Al 31 marzo 2025, gli stoccaggi di gas nelle riserve di Snam ammontavano approssimativamente a 2,9 miliardi di metri cubi. Tale ammontare, aggiunto alle riserve strategiche, corrisponde ad una percentuale di riempimento del 42%, più alto della media a 34%. Alla fine di aprile, il tasso di riempimento ha raggiunto il 47%, mentre è stata già allocata il 90% della capacità di stoccaggio offerta per l’anno termico 2025/26.”Questo rappresenta un segnale positivo con riferimento al raggiungimento del target di riempimento del 90% prima del prossimo inverno – viene sottolineato – Grazie alle continue azioni di diversificazione delle fonti di approvvigionamento e agli investimenti per la sicurezza degli approvvigionamenti nei diversi Paesi, non si registrano situazioni di discontinuità o criticità di rilievo nel perimetro degli asset internazionali di Snam”. Con riferimento alla situazione in Medio Oriente, il conflitto nella striscia di Gaza non comporta, al momento, impatti diretti sugli asset di Snam e sull’operatività della pipeline EMG, che connette Israele ed Egitto. Queste turbolenze potrebbero pesare sull’economia mondiale, aumentando i costi di produzione e influenzando ulteriormente la stabilità economica e la crescita nazionale ed europea, oltre che determinare ulteriori sfide nella gestione delle fonti di approvvigionamento energetico. LEGGI TUTTO