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    Mercati, UE estende di 3 anni equivalenza per controparti centrali del Regno Unito

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato una decisione per estendere l’equivalenza per le controparti centrali (CCP) del Regno Unito per un periodo di tre anni, fino al 30 giugno 2028. Questa decisione “garantirà la stabilità finanziaria dell’UE nel breve termine e fornirà chiarezza ai partecipanti al mercato finanziario dell’UE”, si legge in una nota.Questa estensione è progettata per fornire tempo per l’attuazione del regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR 3). EMIR 3 contiene misure che miglioreranno l’attrattiva e la competitività dei mercati di compensazione dell’UE. Ciò contribuirà a ridurre l’eccessiva dipendenza dell’UE dalle CCP del Regno Unito di importanza sistemica, riducendo così i rischi per la stabilità finanziaria dell’UE nel medio termine.”La compensazione centrale è fondamentale per il buon funzionamento dei mercati dei capitali dell’UE – ha detto Maria Luis Albuquerque, Commissaria per i servizi finanziari – Con questa estensione dell’equivalenza per le CCP del Regno Unito stiamo salvaguardando la stabilità finanziaria dell’UE ed evitando rischi a breve termine. Allo stesso tempo, rimaniamo impegnati a ridurre la nostra eccessiva dipendenza dalle CCP del Regno Unito, riducendo così i rischi per il nostro sistema finanziario. Questa estensione di 3 anni consentirà alle misure EMIR 3 recentemente concordate di iniziare a entrare in vigore, aumentando la compensazione nell’UE e riducendo la nostra esposizione alle CCP del Regno Unito”.La decisione è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’UE. Entrerà in vigore immediatamente e si applicherà dal 1° luglio 2025. LEGGI TUTTO

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    Exxon Mobil, utile 2024 scende a 33,7 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – ExxonMobil, compagnia petrolifera statunitense, ha annunciato utili per il quarto trimestre del 2024 pari a 7,6 miliardi di dollari, ovvero 1,72 dollari ad azione (rettificato a 1,67 dollari, sopra le attese degli analisti di 1,56 dollari).Il flusso di cassa dalle attività operative è stato di 12,2 miliardi di dollari e il free cash flow è stato di 8 miliardi. Le spese in conto capitale e di esplorazione e le spese in conto capitale in contanti sono state entrambe pari a 7,5 miliardi di dollari nel quarto trimestre, portando le spese per l’intero anno rispettivamente a 27,6 miliardi di dollari e 25,6 miliardi di dollari, entrambe in linea con le previsioni per l’intero anno. Per l’intero anno 2024, la società ha registrato utili pari a 33,7 miliardi di dollari, ovvero 7,84 dollari ad azione, in calo dai 36 miliardi di dollari del 2023.”La nostra azienda trasformata ha prodotto un valore senza pari nel 2024 – ha affermato il CEO Darren Woods – La prova è nelle nostre prestazioni. Dal punto di vista operativo, abbiamo prodotto ottimi risultati in termini di sicurezza, affidabilità ed emissioni. Dal punto di vista finanziario, abbiamo prodotto alcuni dei nostri più alti utili e flussi di cassa operativi in ??un decennio. Abbiamo ottenuto rendimenti superiori ai nostri pari e ben al di sopra del nostro costo del capitale, e abbiamo distribuito più denaro agli azionisti di tutte le altre società tranne cinque nell’intero S&P 500.” LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Opella da parte di CD&R

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo della società francese Opella Healthcare da parte del colosso del private equity statunitense Clayton, Dubilier & Rice (CD&R).L’operazione riguarda principalmente le attività di ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di, tra gli altri, farmaci da banco, integratori alimentari e prodotti cosmetici.La Commissione ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza, data la limitata posizione di mercato delle imprese interessate derivante dall’operazione proposta. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di controllo delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Chevron, gli utili rettificati scendono più delle attese nel quarto trimestre

    (Teleborsa) – Chevron, importante azienda petrolifera statunitense, ha registrato utili pari a 3,2 miliardi di dollari (1,84 dollari per azione) per il quarto trimestre del 2024, rispetto ai 2,3 miliardi di dollari (1,22 dollari per azione) del quarto trimestre del 2023. Nel trimestre sono stati inclusi oneri di buonuscita pari a 715 milioni di dollari e oneri per svalutazione pari a 400 milioni di dollari. Gli effetti della valuta estera hanno aumentato gli utili di 722 milioni di dollari.Gli utili rettificati sono stati pari a 3,6 miliardi di dollari (2,06 dollari per azione, inferiore alle stime degli analisti di 2,11 dollari), rispetto agli utili rettificati pari a 6,5 ??miliardi di dollari (3,45 dollari per azione) di un anno prima.”Nel 2024, abbiamo registrato una produzione record, restituito denaro contante record agli azionisti e avviato progetti di crescita chiave – ha affermato il CEO Mike Wirth – La produzione netta di petrolio equivalente a livello mondiale e statunitense è aumentata rispettivamente del 7 e del 19 percento rispetto all’anno scorso”.L’azienda ha avviato diversi progetti chiave nel Golfo d’America, tra cui il primo progetto Anchor ad alta pressione del settore. In Kazakistan, Tengizchevroil ha completato il Wellhead Pressure Management Project e ha recentemente avviato il Future Growth Project. Chevron ha anche riacquistato oltre 15 miliardi di dollari delle sue azioni nel 2024, estendendo il suo track record di riacquisto di azioni in 17 degli ultimi 21 anni.”Abbiamo rafforzato il nostro portafoglio e ci siamo impegnati a ridurre i costi e mantenere la disciplina del capitale, posizionandoci per una significativa crescita del flusso di cassa libero”, ha aggiunto Wirth.L’azienda ha recentemente concluso le vendite di asset in Canada, nella Repubblica del Congo e in Alaska, ha portato avanti l’acquisizione di Hess Corporation e ha annunciato un obiettivo di 2-3 miliardi di dollari di riduzioni dei costi strutturali entro la fine del 2026. LEGGI TUTTO

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    Gefran acquista il 22% della scale-up 40Factory per 4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Gefran, società quotata su Euronext Star Milan e attiva nella produzione di sensori, componenti elettronici, azionamenti e sistemi di controllo per l’automazione delle macchine industriali, ha sottoscritto un accordo di investimento Series A per l’acquisizione di una quota di minoranza di 40Factory, scale-up con sede operativa a Piacenza. L’accordo prevede l’ingresso di Gefran nella compagine societaria di 40Factory tramite aumento di capitale, a seguito del quale Gefran arriverà a detenere una quota pari al 22% del capitale per un corrispettivo totale di 4 milioni di euro (versato in denaro, tramite l’utilizzo di mezzi propri).Fondata nel 2018 dall’imprenditore Camillo Ghelfi assieme ai soci fondatori, 40Factory è una scale-up tech che offre ai costruttori di macchine industriali e agli utilizzatori finali una piattaforma Industrial loT (Internet of Things) per la raccolta ed utilizzo dei dati degli impianti ed è proprietaria di un sistema di intelligenza artificiale generativa dedicato all’assistenza nell’utilizzo delle macchine industriali. La società ha chiuso il 2024 con un giro d’affari superiore a 1,5 milioni di euro e prevede di raggiungere quota 3 milioni nel 2025.”Siamo molto soddisfatti di questa operazione, che rappresenta un passo fondamentale nella nostra strategia di crescita – commenta l’AD Marcello Perini – Eravamo alla ricerca di una realtà che ci consentisse di integrare la nostra offerta di prodotti e soluzioni con servizi in grado di soddisfare completamente le esigenze dei clienti che affrontano le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità. Abbiamo trovato in 40Factory un partner con solide competenze in ambito IoT e AI generativa, che condivide con noi un approccio fortemente orientato alla collaborazione e al supporto degli OEM”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, tasso di disoccupazione dicembre scende al 2,4%

    (Teleborsa) – Scende leggermente la disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di dicembre 2024 il tasso dei senza lavoro è diminuito al 2,4%, contro il 2,5% atteso dagli analisti e del mese precedente. Il numero di disoccupati è sceso a 1,54 milioni, in calo di circa 20 mila unità (-1,3%) rispetto l’anno precedente. Gli occupati sono pari a 68,11 milioni, in aumento di 570 mila unità (+0,8%) rispetto all’anno precedente.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fitch conferma rating “BBB+” di Enel ed Endesa con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato i Long-Term Issuer Default Rating (IDR) del colosso energetico italiano Enel e della controllata spagnola Endesa a “BBB+”. Gli outlook rimangono stabili. La conferma riflette principalmente i “solidi aggiornamenti strategici” di Enel e la solida performance operativa nel 2024, indicando una funds from operations (FFO) net leverage al di sotto della sensibilità positiva di 4,0x.Per il 2025-2027, Enel prevede di aumentare significativamente la sua attenzione sulle reti regolate, mantenendo al contempo una leva finanziaria netta moderata. Ciò nonostante un aumento pianificato del 30% degli investimenti netti rispetto al piano precedente. L’aumento è supportato da una crescita costante dell’EBITDA, che compensa un aumento previsto del debito netto di oltre 10 miliardi di euro entro il 2027, secondo le stime dell’agenzia di rating. Prevede quindi che la FFO net leverage rimarrà costantemente al di sotto di 4,2x, fornendo un margine soddisfacente al rating attuale.Per quanto riguarda gli investimenti nelle reti, Fitch osserva che Enel ha notevolmente aumentato i suoi investimenti nelle attività regolate “difensive” italiane, con quasi il 40% degli investimenti lordi cumulativi per il 2025-2027 allocati alle reti di distribuzione elettrica. Ci sono anche notevoli aumenti negli investimenti nelle reti in Spagna e America Latina rispetto agli aumenti del piano precedente, rispettivamente del 43% e di circa il 60%. Al contrario, la spesa per lo sviluppo delle energie rinnovabili è invariata nelle regioni principali a 12 miliardi di euro per 12 GW, con una preferenza per l’eolico onshore rispetto al solare, principalmente per ridurre il rischio del profilo di produzione.Inoltre, con riguardo al miglioramento della visibilità dell’EBITDA, Fitch prevede un progressivo miglioramento del solido profilo aziendale di Enel, con una quota regolamentata crescente di EBITDA dalla distribuzione di energia elettrica che raggiungerà circa il 40% entro il 2027. Prevede prudentemente che l’EBITDA raggiungerà i 23,1 miliardi di euro, prima dell’adeguamento IFRS 16, in quell’anno. Si prevede inoltre un solido contributo dalla generazione regolamentata e contrattuale a lungo termine in America Latina e negli Stati Uniti, nonché dalla fornitura di generazione integrata in Italia e Spagna, lasciando solo un’esposizione residua del 10% alle attività commerciali. LEGGI TUTTO

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    Riciclaggio, UIF: operazioni sospette in calo nel 2024. 4° trimestre anomalo

    (Teleborsa) – Nel secondo semestre del 2024 l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) per l’Italia ha ricevuto 75.375 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 3,5% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente; nel complesso dell’anno le segnalazioni ricevute sono state 145.401, in calo del 3,3% rispetto al 2023.La tendenza alla riduzione del numero delle segnalazioni, avviatasi nel 2023 in coincidenza con l’obiettivo strategico della UIF volto ad accrescere la capacità selettiva dei soggetti obbligati, si è interrotta nell’ultimo trimestre dell’anno, per effetto dell’aumento di segnalazioni provenienti da alcuni operatori del comparto non bancario; la UIF ha quindi avviato interlocuzioni mirate con questi segnalanti per analizzare le cause di tale andamento e definire soluzioni e correttivi volti a perseguire la qualità del flusso segnaletico.La riduzione del numero complessivo delle segnalazioni si affianca all’incremento della complessità delle stesse sia in termini di numerosità dei soggetti e delle operazioni segnalati sia, soprattutto, con riferimento alla crescente sofisticazione delle tecniche e degli schemi di riciclaggio rilevati.Nello specifico, nel secondo semestre del 2024 è stato registrato un significativo incremento delle segnalazioni trasmesse dagli istituti di pagamento (+42,7% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente), dagli istituti di moneta elettronica (+16,9%) e dai professionisti (+12,9%), trainati dalla categoria dei notai che, anche per il tramite del Consiglio Nazionale del Notariato, ha aumentato il proprio flusso segnaletico del 14,1% sul semestre omologo. Tra gli altri operatori non finanziari si evidenzia l’incremento dei prestatori di servizi per le cripto-attività (passati da 514 a 1.812 segnalazioni) e degli operatori del settore dell’oro (da 650 a 1.349).Viceversa, per il comparto bancario, che trasmette la quota maggioritaria delle segnalazioni, si conferma la tendenza di continua flessione (-8,3%); in calo anche il flusso segnaletico dei prestatori di servizi di gioco (-15,9%).Sotto il profilo della ripartizione territoriale rileva l’aumento della quota di segnalazioni relative alla Lombardia (al 19,7%); è quasi raddoppiata l’incidenza di quelle concernenti operazioni effettuate all’estero (al 2,1%). A livello provinciale, Milano, Napoli, Prato, Reggio Emilia e Trieste si collocano ai primi posti per numero di segnalazioni in rapporto alla popolazione.Gli importi delle operazioni complessivamente segnalate nel semestre superano i 51 miliardi di euro (di cui 48,3 relativi a transazioni effettivamente eseguite), sostanzialmente in linea con gli importi segnalati nel secondo semestre del 2023 (51,5 miliardi di cui 46,3 relativi a operazioni eseguite).Nel secondo semestre del 2024 la UIF ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 74.017 segnalazioni, in aumento dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo così le 143.850 SOS analizzate nell’intero anno. Nel periodo di osservazione, l’Unità ha avviato 83 procedimenti amministrativi finalizzati all’adozione di un eventuale provvedimento di sospensione di operazioni sospette e ha adottato 11 provvedimenti di sospensione (13,3 per cento delle istanze analizzate) per un valore di 2,9 milioni di euro (erano 94 le istanze valutate nel secondo semestre 2023, di cui 11 con esito positivo, per un valore complessivo di 5,5 milioni di euro). LEGGI TUTTO