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    Almawave, Almaviva sale al 76,69% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Almaviva ha acquistato, in data odierna, 156.900 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative dello 0,52% del relativo capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto la settimana scorsa la controllante ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, finalizzata al delisting da Piazza Affari. Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM. A seguito delle operazioni di acquisto, Almaviva risulta complessivamente titolare di 22.992.630 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative del 76,69% del capitale. Le operazioni di acquisto sono state effettuate ad un prezzo unitario non superiore a 4,30 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione ordinaria Almawave nel contesto dell’OPA. LEGGI TUTTO

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    ELES, Mare Group sale 29,3% del capitale dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Mare Group, azienda di ingegneria quotata su Euronext Growth Milan, ha acquistato in data odierna 34.000 azioni ordinarieELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore, pari a circa il 0,1912% del capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto Mare Group ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla target. Le operazioni, effettuate tramite Leonardo Capital SIM, sono state effettuate a un prezzo unitario non superiore a 2,25 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione nel contesto dell’offerta. A seguito degli acquisti effettuati in data odierna, l’offerente detiene complessivamente 5.220.480 azioni ELES, pari a circa il 29,36% del capitale sociale e il 27,54% dei diritti di voto. LEGGI TUTTO

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    Joby Aviation in rosso dopo underwritten offering a prezzo scontato

    (Teleborsa) – In forte calo il titolo Joby Aviation, dopo che il produttore di aerotaxi elettrici ha fissato il prezzo della underwritten offering a sconto, raccogliendo complessivi 514 milioni di dollari.L’azienda californiana ha venduto 30,5 milioni di azioni a 16,85 dollari ad azione, con uno sconto del 10,9% rispetto alla chiusura precedente.Joby Aviation ha dichiarato che utilizzerà i proventi per supportare la certificazione e la produzione di aeromobili, preparare le operazioni commerciali e finanziare il capitale circolante e altre esigenze aziendali generali.Le aziende produttrici di aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) stanno accelerando gli sforzi per ottenere le autorizzazioni e immettere i loro veicoli sul mercato, con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda di trasporti urbani più veloci e sostenibili. LEGGI TUTTO

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    Lottomatica, buyback per oltre 9,3 milioni di euro

    (Teleborsa) – Lottomatica Group, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 29 settembre al 3 ottobre 2025, complessivamente 414.599 azioni ordinarie al prezzo medio di 22,4885 euro per euro, per un controvalore pari a 9.323.725,29 euro.A seguito degli acquisti appena comunicati, l’azienda leader in Italia nel settore dei giochi detiene complessivamente 4.158.877 azioni proprie, pari all’1,653% delle azioni ordinarie in circolazione.A Piazza Affari, oggi, seduta positiva per Lottomatica, che avanza bene e porta a casa un +1,61%. LEGGI TUTTO

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    FMI, Georgieva: economia globale meglio di attese, ma ora vero test

    (Teleborsa) – “Come sta andando l’economia globale? Per farla breve: meglio di quanto temessimo ma peggio di quanto ci servirebbe”. E’ la sintesi della direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, nelle sue dichiarazioni introduttive a una conferenza stampa di presentazione delle assemblee autunnali, che si svolgeranno la settimana prossima assieme alla Banca mondiale a Washington. Sempre la prossima settimana il Fmi pubblicherà un aggiornamento del suo Word Economic Outlook. “Spiegherà che vediamo la crescita globale rallentare solo leggermente quest’anno e il prossimo – ha detto -. Tutti gli indicatori puntano a un’economia globale che ha generalmente resistito alle sollecitazioni acute derivanti da shock multipli”. Secondo il Fmi, questa tenuta è dipesa da quattro distinti elementi. Primo, il miglioramento dei fondamentali sulle politiche economiche, tra cui la cooperazione tra Paesi e in particolare quelli emergenti. Secondo, l’adattabilità del settore privato alle sfide. Terzo, dei livelli di dazi commerciali meno pesanti di quanto si temesse, “almeno per ora”, ha puntualizzato Goeogieva. Quarto elemento delle condizioni finanziarie che continuano ad aiutare, anche in questo caso sempre che persistano. “Ma prima che qualcuno tiri un sospiro di sollievo, lasciatemi chiarire un punto: la resilienza globale non è stata ancora messa pienamente alla prova. E ci sono segnali allarmanti che il vero test possa dover ancora arrivare – ha detto -. Guardate ad esempio anche solo alla crescita globale della domanda di oro. Sospinta da acquisti in etica in parte riflettono fattori geopolitici. Le riserve monetarie di oro ora eccedono un quinto delle riserve mondiali”. E sui dazi “il pieno effetto deve ancora farsi sentire. Negli Usa la compressione sui margini delle imprese” potrebbe implicare maggiori trasferimenti in futuro sui prezzi al consumo “con ricadute per la politica monetaria e la crescita”. E “altrove – ha proseguito la direttrice del Fmi – un’ondata di beni dirottati che precedentemente erano previsti per gli Usa potrebbe innescare una seconda ondata di rappresaglie sui dazi”. Il commercio internazionale è riuscito a continuare a fluire in questa situazione complessa. Georgieva ha lanciato un appello ai policy maker del mondo, al affinché mantengano aperti gli scambi e preservi “il commercio come un motore di crescita economica”Sui dazi commerciali “il mondo ha evitato una deriva dell’occhio per occhio che sfociasse in una guerra commerciale, finora. Ma il sistema di scambi ha subito un duro colpo. E la partita non è conclusa: i dazi Usa continuano a cambiare e se gli accordi con Gran Bretagna, Unione Europea, Giappone e, presto, Corea del sud ne anno ridotto alcuni, altre dispute come quella con il Brasile e con l’India li hanno fatti salire”, ha detto Georgieva. Secondo i calcoli del Fmi, i dazi Usa sono calati dal 23% a cui si attestavano in media ad aprile al 17,5% al momento attuale. Comunque “molto più alti di quanto fossero prima”, ha sottolineato LEGGI TUTTO

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    Eni, acquistate oltre 2,6 milioni di azioni

    (Teleborsa) – Eni ha comunicato di aver acquistato, nell’ambito del programma di buyback, tra il 29 settembre e il 3 ottobre 2025, complessivamente 2.671.660 azioni proprie (pari allo 0,08% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato di 14,9720 euro per azione, per un controvalore pari a 39.999.985,81 euro.A partire dall’avvio il 20 maggio 2025 del programma di buyback, Eni ha acquistato 61.735.687 azioni proprie (pari all’1,96% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 880.047.859,34 euro.Considerando le azioni proprie già in portafoglio e gli acquisti effettuati, Eni detiene 153.346.014 azioni proprie pari al 4,87% del capitale sociale.A Milano, oggi, controllato progresso per la Società del Cane a sei zampe, che chiude in salita dello 0,74%. LEGGI TUTTO

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    Fiserv lancia “Roughrider Coin”, la prima stablecoin del North Dakota

    (Teleborsa) – Fiserv, fornitore leader a livello mondiale di tecnologie per pagamenti e servizi finanziari, in collaborazione con Bank of North Dakota, ha annunciato oggi la moneta Roughrider, la prima stablecoin del North Dakota. Interamente supportata da dollari statunitensi, Roughrider sarà la prima stablecoin di uno stato statunitense ad essere lanciata sulla piattaforma di asset digitali Fiserv.In onore di Theodore Roosevelt e dei suoi Rough Riders, Roughrider mira ad aumentare le transazioni tra banche, incoraggiare i movimenti di denaro a livello globale e promuovere l’adozione da parte degli esercenti. La stablecoin sarà disponibile per banche e cooperative di credito del North Dakota nel 2026.La piattaforma di asset digitali Fiserv, annunciata a giugno insieme a una nuova stablecoin white-label, FIUSD, offre ai clienti Fiserv l’accesso a un nuovo servizio di pagamento di asset digitali più efficiente e interoperabile per i loro flussi bancari e di pagamento. Roughrider sfrutterà la piattaforma di asset digitali FIUSD e si prevede che sarà interoperabile con altre monete.”Essendo uno dei primi stati a emettere la propria stablecoin supportata da denaro reale, il Dakota del Nord sta adottando un approccio all’avanguardia per creare un ecosistema finanziario sicuro ed efficiente per i nostri cittadini”, ha dichiarato il Governatore Kelly Armstrong. “La nuova frontiera finanziaria è qui e The Bank of North Dakota e Fiserv stanno aiutando gli istituti finanziari del Dakota del Nord ad adottare nuovi modi di trasferire denaro con la moneta Roughrider”.”Stiamo entrando in una nuova era in cui i pagamenti sono istantanei, interoperabili e senza confini”, ha affermato Takis Georgakopoulos, COO di Fiserv. “Con Roughrider Coin, uniamo l’affidabilità della finanza tradizionale e l’innovazione della blockchain per offrire pagamenti digitali più rapidi e intelligenti. La visione e la leadership del North Dakota nel lancio di questa iniziativa dimostrano come una politica lungimirante possa guidare un reale progresso nella finanza digitale. Siamo lieti di essere stati scelti come loro partner.””Abbiamo una storia di 106 anni di impegno nei confronti dell’agricoltura, del commercio e dell’industria del North Dakota attraverso le nostre partnership con istituti finanziari”, ha affermato Don Morgan, amministratore delegato della Bank of North Dakota. “Lo sviluppo della moneta Roughrider riflette questo impegno, capitalizza i recenti cambiamenti nella legge federale e garantisce la continua salute, resilienza e rilevanza del settore finanziario del North Dakota per i suoi cittadini.”(Foto: CoinWire Japan su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fed, Barr: garantire regolamentazione adeguata a dimensioni, business model e profilo di rischio degli istituti

    (Teleborsa) – Nel suo intervento alla Conferenza di Ricerca sul Community Banking del 2025 a St. Louis, Missouri, Michael Barr, Vicedirettore della supervisione del Consiglio del Governatori della Fed, ha parlato dell’avvento del fintech e di come sta trasformando il settore bancario e la concorrenza tra banche comunitarie e banche più grandi, e ha evidenziato come tecnologia in generale e, in particolare l’intelligenza artificiale, possa cambiare l’economia e il settore bancario.Il Governatore ha sottolineato anche un’ulteriore sfida per le banche comunitarie in questo contesto normativo: la deregolamentazione delle grandi banche.”Come ben sanno i banchieri comunitari, non sono state le banche comunitarie ad alimentare la crisi finanziaria del 2008, ma le aziende più grandi e complesse, la cui eccessiva assunzione di rischi ha quasi fatto crollare il sistema. Negli anni successivi, riforme radicali – aumento del capitale, requisiti di liquidità più severi e rigorosi stress test – hanno contribuito a salvaguardare la nostra economia”. Tuttavia, prosegue Barr, “le recenti proposte di revisione degli standard patrimoniali per le banche più grandi, del quadro di vigilanza per i grandi istituti finanziari e del rigore degli stress test per le grandi banche minacciano di erodere tali tutele. Questi cambiamenti non renderebbero il sistema più sicuro; lascerebbero le banche comunitarie nuovamente esposte alle conseguenze di eventuali fallimenti dei principali attori. Poiché non possiamo permetterci di ripetere quegli errori, mi sono espresso contro l’indebolimento degli standard per le grandi banche e continuerò a farlo”.E conclude, “Condividiamo tutti l’interesse per una regolamentazione responsabile, che significa promuovere la sicurezza e la solidità delle banche comunitarie e il rispetto della legge applicabile, ma anche garantire che la regolamentazione sia adeguata alle dimensioni, al modello di business e al profilo di rischio degli istituti regolamentati. Vogliamo tutti che le banche comunitarie abbiano successo e continuino a svolgere il loro importante ruolo nelle comunità in cui operano”.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO