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    Jet fuel in calo a marzo ma sopra quota 700 dollari

    (Teleborsa) – Le quotazioni settimanali del jet fuel risultano in calo a marzo del 6,25% rispetto al mese di febbraio.Il costo medio per tonnellata metrica è stato pari a 700,34 dollari, con una riduzione di -46,66 dollari. Per il sesto mese consecutivo, la media mensile si posiziona sopra quota 700 dollari. Rispetto a marzo 2024, il costo del jet fuel è sceso di 149,37 dollari, pari al -17,58%. LEGGI TUTTO

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    Ania, “no a modifiche normative su polizze catastrofali”

    (Teleborsa) – L’Ania ritiene che “l’impianto normativo” in tema di obbligo di polizze catastrofali per le imprese “non debba essere in alcun modo modificato”, per “consentire al mercato delle imprese assicurative e alle imprese del nostro tessuto produttivo di ridurre la loro esposizione ai rischi” e di “irrobustire il nostro sistema produttivo”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici, Giovanni Liverani, parlando in audizione in commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’esame del ddl di conversione del decreto del 31 marzo scorso in materia di assicurazione dei rischi catastrofali.”La polizza non è una tassa occulta, ma uno scudo di protezione” ha sottolineato Liverani, secondo cui anche dopo la proroga dell’obbligo “l’urgenza rimane” e occorre essere “attenti a non lanciare segnali contrastati sul mercato”, in quanto ulteriori “interventi di modifica normativa indebolirebbero questo scudo” e creerebbero “disuguaglianze” tra le imprese che si sono già assicurate e chi sta aspettando. Dopo un afflusso nelle assicurazioni, tra gennaio e febbraio, “molto superiore a quello che si registrava precedentemente” ha rimarcato, c’è stata infatti una battuta d’arresto, “una gelata di fine marzo”.Per Liverani, però, “la scelta del governo di prevedere una proroga per le imprese piccole/micro e medie” è “comprensibile anche se non priva di qualche rischio”. LEGGI TUTTO

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    I listini europei accelerano al rialzo con il balzo di Wall Street

    (Teleborsa) – Accelerano nel pomeriggio i listini azionari europei, Piazza Affari compresa, in tandem con l’avvio in rally di Wall Street, con gli investitori attenti ai segnali di apertura degli Stati Uniti alle negoziazioni sui dazi. Poco prima della campanella, il presidente Donald Trump ha detto di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”. Poco prima, il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva detto che l’escalation cinese sui dazi è stato “un grosso errore”.Sul fronte della politica monetaria, Stournaras (Grecia) ha detto che “una ripresa dell’inflazione o delle aspettative di inflazione potrebbe rallentare o arrestare il processo di normalizzazione della politica monetaria”, mentre Holzmann (Austria) ha affermato che non vede “alcun motivo per discostarmi dall’annuncio precedente sui tassi d’interesse, ma sono disposto ad aspettare eventuali sviluppi e cambiare opinione”.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,094. L’Oro continua gli scambi a 3.010,5 dollari l’oncia, con un aumento dello 0,92%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 61,07 dollari per barile.In discesa lo spread, che retrocede a quota +117 punti base, con un decremento di 5 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,80%.Tra gli indici di Eurolandia decolla Francoforte, con un importante progresso del 2,87%, in evidenza Londra, che mostra un forte incremento del 3,48%, e svetta Parigi che segna un importante progresso del 3,39%.Sessione euforica per Piazza Affari, con il FTSE MIB che mostra un balzo del 3,37%, interrompendo la serie di quattro ribassi consecutivi, iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea, avanza con forza il FTSE Italia All-Share, che continua gli scambi a 36.069 punti. Effervescente il FTSE Italia Mid Cap (+3,64%); sulla stessa linea, ottima la prestazione del FTSE Italia Star (+3,44%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Leonardo (+8,81%), Unipol (+8,38%), Banca Mediolanum (+6,69%) e Fineco (+6,16%).In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Fincantieri (+7,99%), Cementir (+7,91%), Alerion Clean Power (+6,77%) e Banco di Desio e della Brianza (+6,72%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Garofalo Health Care, che ottiene -0,97%. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank e Banca AideXa, accordo di distribuzione per credito alle PMI

    (Teleborsa) – Deutsche Bank e Banca AideXa, fintech bank italiana dedicata alle micro e piccole imprese, hanno firmato un accordo di distribuzione che consentirà a Deutsche Bank di offrire al segmento delle micro e piccole imprese i prodotti di finanziamento di Banca AideXa attraverso la sua piattaforma digitale. L’accordo mira a potenziare l’offerta di finanziamenti destinati a questo segmento, che costituisce circa il 30% del PIL nazionale e circa la metà dei posti di lavoro, ma che negli ultimi anni ha avuto minore accesso al credito, secondo le due società. Le nuove offerte di finanziamento saranno disponibili ai clienti di Deutsche Bank a partire dal mese di maggio.L’accordo si basa su una logica di complementarità strategica: Deutsche Bank vanta una storica presenza in Italia, secondo mercato in UE per il Gruppo dopo la Germania, oltre a una profonda conoscenza delle esigenze finanziarie dei propri clienti e un marchio riconosciuto a livello globale. Banca AideXa porta un modello di erogazione del credito specializzato, basato su intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati, che permette di ottenere risposte rapide e processi decisionali semplificati, fondamentali per gli imprenditori che necessitano di liquidità immediata.”Grazie a questa partnership aggiungiamo un ulteriore tassello all’offerta digitale per la nostra clientela, con un focus particolare sulle imprese, segmento chiave per il nostro business – ha detto Giordano Villa, Co-Head della Private Bank Italy di Deutsche Bank – Attraverso le nostre reti Premium e DB Easy saremo ora in grado di proporre con maggiore agilità prodotti focalizzati su tutte le necessità di credito”.”Poter proporre i nostri prodotti di digital lending anche ai clienti di Deutsche Bank ci permetterà di supportare ancora più imprese che ne hanno bisogno – ha commentato Marzio Pividori, Amministratore Delegato di Banca AideXa – Questa partnership mi fa pensare al cambiamento del credito al consumo che è avvenuto negli anni ’90, quando i grandi gruppi bancari hanno iniziato a distribuire su larga scala un prodotto con caratteristiche nuove di semplicità e immediatezza, rendendolo accessibile a una platea molto più ampia”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit: settore bancario europeo interessante ad attuali valutazioni dopo sell-off

    (Teleborsa) – L’indice Euro STOXX Banks ha perso il 18% dal “Liberation Day” di Trump, sottoperformando l’indice più ampio (STOXX Europe 600: -12%). Nonostante questo recente sell-off, le banche sono aumentate del 7% finora quest’anno, rispetto a un calo del 7% nello STOXX Europe 600. Lo fa notare UniCredit in un report sul tema, suggerendo che, considerati i solidi fondamentali delle banche europee e la convinzione che la qualità complessiva degli asset dovrebbe rimanere solida, le attuali valutazioni delle loro azioni sono sempre più interessanti.Secondo il rapporto, firmato da Michael Teig, Credit Strategist – Financials di UniCredit, la sottoperformance delle banche innescata dai cosiddetti dazi reciproci annunciati dagli Stati Uniti è dovuta a 1. profit taking da parte degli investitori in mezzo alla forte performance YTD delle banche; 2. aspettative di crescita economica più deboli che potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita dei prestiti delle banche e costringere la BCE a tagliare i tassi in modo più aggressivo, riducendo così il reddito netto da interessi; 3. aspettative di crescita del PIL più lente o persino il rischio di recessione, che avrebbero un impatto negativo sulla qualità degli asset delle banche europee; e 4. mercati dei capitali più deboli, che riducono le prospettive di entrate da commissioni derivanti dalla gestione patrimoniale e degli asset e dalle transazioni del mercato dei capitali.Mentre le banche rimangono esposte all’incertezza economica causata dai dazi, in quanto sono un gioco macro con leva finanziaria, l’esperto considera l’attuale sell-off come esagerato considerando i fondamentali molto solidi delle banche europee in termini storici. Ad esempio, nel quarto trimestre del 2024, l’NPL ratio delle banche, un indicatore chiave della qualità degli asset bancari, è rimasto al di sotto del 2%. Ciò è ampiamente in linea con i trimestri precedenti, molto basso rispetto agli standard storici e molto più basso rispetto alle precedenti occasioni in cui le banche sono entrate in crisi.Data l’incertezza causata dalla guerra commerciale, UniCredit prevede che i rischi per le prospettive di qualità degli asset per le banche europee aumenteranno, con i portafogli di prestiti del settore manifatturiero più vulnerabili. Le banche in Germania e Austria saranno probabilmente tenute sotto stretta osservazione poiché i loro portafogli di prestiti aziendali mostravano già un andamento in calo nel secondo semestre del 2024 e una quota importante delle esportazioni di entrambi i paesi è destinata agli Stati Uniti.Nonostante un contesto in calo, la qualità complessiva degli asset delle banche europee dovrebbe rimanere solida. I livelli di disoccupazione nell’UE rimangono bassi e la disoccupazione è il principale motore della qualità degli asset delle banche. Le prospettive di tassi di interesse più bassi dovrebbero ridurre i rischi di rifinanziamento dei mutuatari e ridurre i rischi estremi nel settore immobiliare commerciale, sebbene i mutuatari siano esposti a un’incertezza economica maggiore rispetto agli ultimi mesi.Secondo il rapporto, la prima linea di difesa per le banche è una maggiore redditività: con un rendimento stimato del capitale proprio nel 2025 dell’11%, le banche potrebbero assorbire un aumento moderato degli accantonamenti per perdite sui prestiti, in contrasto con i loro livelli di redditività molto più bassi nei precedenti episodi di crisi. “In poche parole, sebbene il grande sell-off dell’equity bancario sia in linea con le precedenti fasi di avversione al rischio del mercato, questa volta le banche hanno fondamentali molto migliori – si legge nelle conclusioni – Riteniamo che il settore bancario europeo sia interessante alle attuali valutazioni, con un rapporto P/E stimato per il 2026 pari a 6,7x, ben al di sotto di quello dello STOXX Europe 600, che si attesta a 11,5x”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rally sulla speranza di negoziazioni sui dazi

    (Teleborsa) – Ottimo avvio di seduta a Wall Street, dopo il pesante sell-off della scorsa settimana, con gli investitori attenti ai segnali di apertura degli Stati Uniti alle negoziazioni sui dazi. Poco prima della campanella, il presidente Donald Trump ha detto di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”.Ieri, le indiscrezioni di una sospensione tariffaria di 90 giorni hanno portato a un significativo rally delle azioni, poi annullato una volta che le voci sono state smentite dalla Casa Bianca. In ogni caso, l’andamento del mercato ha chiaramente sottolineato l’importanza che potrebbe avere qualsiasi ammorbidimento della posizione della politica commerciale dell’amministrazione Trump. Inoltre, ieri sera il presidente ha minacciato di imporre una tariffa aggiuntiva del 50% sulla Cina a causa delle sue misure di ritorsione annunciate venerdì. Queste nuove tariffe potrebbero essere efficaci domani insieme alle tariffe di ritorsione annunciate la scorsa settimana.Stamattina, il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent ha detto che l’escalation cinese sui dazi “sia stato un grosso errore”. “Cosa perdiamo se i cinesi aumentano i dazi su di noi? Esportiamo loro un quinto di quello che esportano loro a noi, quindi è una mano perdente per loro”, ha detto in un’intervista a CNBC.Sempre sul fronte geopolitico, la Commissione europea ha proposto una tariffa “zero per zero” per i beni industriali per evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, mentre i ministri dell’UE si concentrano sui negoziati mentre preparano contromisure mirate. Con gli imminenti dazi statunitensi del 25% su acciaio, alluminio, automobili e del 20% su altri beni, l’UE prevede di imporre tariffe del 25% su una serie di beni che entreranno in vigore tra il 15 aprile e il 1° dicembre, a seconda del prodotto.Sul fronte degli annunci societari, Harley-Davidson sta cercando il sostituto di Jochen Zeitz come CEO, mentre CVS Health ha nominato Brian Newman come nuovo CFO (da UPS).Guardando ai principali indici, il listino USA mostra un guadagno del 2,81% sul Dow Jones, invertendo la tendenza rispetto alla serie di tre ribassi consecutivi, cominciata giovedì scorso; sulla stessa linea, si muove con il vento in poppa l’S&P-500, che arriva a 5.208 punti. Effervescente il Nasdaq 100 (+3,1%); con analoga direzione, ottima la prestazione dell’S&P 100 (+3,09%). LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell’8 aprile 2025

    (Teleborsa) – Martedì 08/04/202501:50 Giappone: Partite correnti (atteso 3.800 Mld ¥; preced. -258 Mld ¥)08:45 Francia: Bilancia commerciale (atteso -5,4 Mld Euro; preced. -6,5 Mld Euro)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -2,2 Mld Euro)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Giappone, bilancia pagamenti passa in attivo a febbraio

    (Teleborsa) – Passa in attivo la bilancia dei pagamenti del Giappone nel mese di febbraio 2025. Secondo i dati preliminari pubblicati dal Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), il saldo destagionalizzato ha registrato un avanzo di 4.060,7 miliardi di yen. Il dato si confronta con un disavanzo di 248,1 miliardi a gennaio 2025 e con il surplus di 2.737,1 miliardi di yen di gennaio 2025. Le attese degli analisti indicavano un surplus più basso di 3.800 miliardi. In termini di volumi, l’export segnala un aumento annuale del 10,4% a 9.005,5 miliardi di yen, mentre le importazioni hanno registrato un calo dell’1,9% a 8.292,6 miliardi di yen. LEGGI TUTTO