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    Ambiente: dagli scarti della produzione di biogas nuovi prodotti per l’agricoltura

    (Teleborsa) – I ricercatori ENEA hanno ottenuto nuovi prodotti per l’agricoltura, come concimi, ammendanti e acqua purificata per l’irrigazione, dallo scarto di produzione del biogas. Il risultato è stato raggiunto nell’ambito del progetto “BIOSOS – BIOgas SOStenibile” coordinato dall’Università di Camerino, grazie a un innovativo processo di filtrazione a due stadi che ha permesso di estrarre dalla frazione liquida del digestato nutrienti (azoto, fosforo e potassio) e sostanze organiche utilizzabili come fertilizzanti e ammendanti agricoli. Inoltre, secondo i ricercatori ENEA il sistema consentirebbe di recuperare fino all’80% dell’acqua in uscita dal digestore, riutilizzabile all’interno del processo di biogasificazione, per la diluizione dei concimi o per l’irrigazione dei campi, un elemento di particolare rilievo considerando l’aumento degli eventi siccitosi riconducibili ai cambiamenti climatici.”Con questa innovazione vogliamo offrire il nostro contributo al raggiungimento degli obiettivi europei, in particolare della strategia Farm to Fork che prevede una riduzione del 20% nell’utilizzo di fertilizzanti di sintesi entro il 2030; questi ultimi sono ad alta intensità energetica, contribuiscono all’esaurimento di risorse minerali come il fosforo e generano maggiori emissioni di gas serra”, spiega Gian Paolo Leone del Laboratorio Bioeconomia Circolare e responsabile per ENEA del contratto commissionato dall’Università di Camerino.Punto focale della sperimentazione ENEA è l’uso di una particolare tecnologia di filtrazione che da anni è al centro delle attività di ricerca della Divisione Sistemi Agroalimentari Sostenibili. “Si basa su un processo di separazione dei liquidi dove il fluido scorre parallelamente alla superficie della membrana che separa in modo efficiente l’acqua e i sali dalle sostanze organiche concentrate. La stessa tecnologia è già utilizzata per estrarre molecole di interesse alimentare, nutraceutico e cosmetico, per recuperare proteine dai reflui lattiero-caseari (come il siero di caseificazione) e molecole antiossidanti come polifenoli e flavonoidi dalle acque di vegetazione olearie, nonché per la dissalazione di acque salmastre e marine ai fini dell’approvvigionamento idrico”, sottolinea Daniele Pizzichini, ricercatore del Laboratorio ENEA Bioeconomia Circolare.Entrando nel dettaglio del processo studiato, i ricercatori ENEA hanno lavorato mediante due stadi consecutivi di filtrazione presso la Hall tecnologica Processi Agro-industriali del Centro Ricerche ENEA della Casaccia. “Nel primo stadio di filtrazione, realizzato tramite microfiltrazione o ultrafiltrazione, tratteniamo batteri potenzialmente presenti, riduciamo la torbidità legata ai solidi sospesi abbattendo così il carico inquinante per le fasi successive del trattamento – aggiunge Gian Paolo Leone di ENEA –. Nel secondo stadio otteniamo mediante nanofiltrazione o osmosi inversa un’acqua purificata da utilizzare per l’irrigazione delle colture e una concentrazione di macronutrienti, in particolare azoto ammoniacale, con caratteristiche diverse a seconda dello scarto organico (letame bovino o carcassa di trota iridea) ma del tutto simile ai concimi in commercio”. Il vantaggio del processo è anche quello di assicurare un adeguato profilo di sicurezza microbiologica delle frazioni concentrate a potenziale uso agronomico.”Grazie a prove eseguite in laboratorio e all’applicazione di metodologie rapide nei pressi dell’impianto abbiamo potuto verificare che il processo di digestione riduce in modo significativo la carica microbica nel digestato. Tuttavia, è attraverso il ricorso al primo stadio di filtrazione che registriamo l’abbattimento quasi totale della carica batterica. Questo rende possibile l’applicazione diretta della frazione trattata sul terreno o sulle colture, senza rischi per il consumo umano dei prodotti agricoli”, sottolinea Luca Agostino Vitali dell’Università degli Studi di Camerino.Una volta messo a punto il sistema di filtrazione, i ricercatori ENEA dovranno valutare il processo su scala pilota, per verificare, ad esempio, come reagiscono le membrane del primo stadio di filtrazione all’alto contenuto di sostanza organica e di solidi sospesi[5]. Sviluppi futuri potranno riguardare l”integrazione degli impianti di filtrazione al reattore per la produzione di biogas, così da trattare sul luogo gli scarti animali e le acque del digestato, rendendo il processo più efficiente ed economico. Andranno, infine, analizzati aspetti associati alla sostenibilità energetica della soluzione tecnologica – valutando, ad esempio, l’accoppiamento con fonti rinnovabili come il fotovoltaico – e verificato il possibile impiego dei concentrati come biostimolanti per sostenere il microbiota del suolo.Con l’aumento della diffusione dei digestori anaerobici per la produzione di biogas da biomassa e rifiuti organici è cresciuta anche la produzione di digestato, sottoprodotto del processo di biogasificazione. Nel 2022, i volumi di digestato prodotti negli impianti europei hanno raggiunto quasi 31 milioni di tonnellate (Mt) di sostanza secca (con un contenuto di azoto pari a 1,7 Mt, di fosforo di 0,3 Mt e di potassio a 0,2 Mt), con previsioni di crescita fino a 75 milioni di tonnellate nel 2030 e 177 milioni di tonnellate nel 2050. In Italia, la produzione annuale di digestato si attesta a circa 3 Mt. L’attenzione verso questo sottoprodotto è dovuta soprattutto alla presenza di nutrienti essenziali come azoto, fosforo e potassio, in particolare quando il digestato proviene dalla digestione di letame animale. Questi nutrienti, in linea con i principi dell’economia circolare, possono essere recuperati e utilizzati come concimi agricoli, con impatti positivi sia sul piano ambientale che economico, tenuto conto che il mercato globale dei fertilizzanti ha raggiunto nel 2023 un valore di 202 miliardi di dollari, con previsioni di crescita fino a 257 miliardi di dollari entro il 2032, trainato principalmente dall’aumento della popolazione globale e dalla crescente domanda di cibo. LEGGI TUTTO

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    Pesanti le piazze europee su crisi in Medio Oriente

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari, che scambia in pesante ribasso, assieme agli altri Eurolistini, sul riaccendersi delle tensioni in Medio Oriente, dopo l’attacco di Israele all’Iran. Una mossa che ha fatto schizzare il prezzo del petrolio e dell’oro, con gli investitori che si sono spinti verso i beni rifugio.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,62%. Seduta positiva per l’oro, che sta portando a casa un guadagno dell’1,09%. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 9,10%.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +89 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,38%.Tra i mercati del Vecchio Continente sotto pressione Francoforte, con un forte ribasso dell’1,46%, deludente Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, e soffre Parigi, che evidenzia una perdita dell’1,11%. Sessione negativa per Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre l’1,42%, portando avanti la scia ribassista di cinque cali consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 41.826 punti, in calo dell’1,40%.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, si muove in territorio positivo ENI, mostrando un incremento dell’1,63%.Performance modesta per A2A, che mostra un moderato rialzo dello 0,77%.Resistente Tenaris, che segna un piccolo aumento dello 0,55%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nexi, che prosegue le contrattazioni a -3,75%.Preda dei venditori Brunello Cucinelli, con un decremento del 3,06%.Si concentrano le vendite su Stellantis, che soffre un calo del 3,03%.Vendite su Interpump, che registra un ribasso del 3,03%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, D’Amico (+10,27%), Maire (+1,06%), Intercos (+1,02%) e Philogen (+0,73%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Ferragamo, che prosegue le contrattazioni a -3,47%.Seduta negativa per Reply, che mostra una perdita del 2,76%.Sotto pressione The Italian Sea Group, che accusa un calo del 2,74%. LEGGI TUTTO

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    ENAV: borse di studio per l’educazione internazionale

    (Teleborsa) – Anche quest’anno il Gruppo ENAV rinnova il proprio impegno a favore delle nuove generazioni, finanziando le borse di studio rivolte ai figli dei dipendenti che si sono distinti per meriti scolastici e che avranno l’opportunità di frequentare il quarto anno delle scuole superiori all’estero. L’iniziativa, denominata GLOBE – Grants for Learning Opportunities Beyond the Edge, rientra nel piano di Welfare aziendale ed esprime concretamente l’attenzione della Società per la crescita formativa, la valorizzazione del merito e l’apertura culturale dei giovani. L’obiettivo è promuovere esperienze educative internazionali, incoraggiando lo scambio interculturale e l’ampliamento degli orizzonti personali e professionali.Per l’edizione 2025 sono stati premiati sette studenti (quattro ragazze e tre ragazzi) che frequenteranno un periodo di studio all’estero nel prossimo anno scolastico. Due di loro saranno ospitati in Paesi europei, mentre gli altri cinque vivranno questa esperienza formativa in destinazioni extra UE. Per poter accedere al bando, era richiesta una media scolastica pari almeno a 8 negli ultimi due anni.La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza di Giovannantonio Macchiarola, direttore Public Affairs, Communication and Brand, che ha rappresentato l’amministratore delegato Pasqualino Monti portando il saluto e il sostegno del vertice aziendale. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, in aprile surplus commerciale frena più delle attese

    (Teleborsa) – Frena più delle attese il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona nel mese di aprile, registrando un attivo di 9,9 miliardi di euro, rispetto all’avanzo di 36,8 miliardi di marzo. Il dato si confronta con i 18,2 miliardi attesi dagli analisti.Il report, reso noto dall’Istituto di statistica dell’Unione Europea (Eurostat), indica che le esportazioni sono state pari a 243 miliardi di euro, in calo dell’1,4% su anno, mentre le importazioni nello stesso periodo sono salite dello 0,1% a 233,1 miliardi di euro.L’interscambio commerciale all’interno dell’area della moneta unica si è attestato a 226 miliardi di euro, in aumento dell’1,7% rispetto a marzo 2024. LEGGI TUTTO

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    Startup innovative: il manifatturiero si conferma strategico

    (Teleborsa) – Il comparto manifatturiero si conferma pilastro centrale dell’economia italiana e uno dei principali ambiti di sviluppo per le startup innovative. Come evidenziano i dati più recenti di Unioncamere e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (giugno 2024), il 12,9% delle quasi 15mila startup innovative italiane opera oggi nel manifatturiero, mentre circa l’80% si concentra nei servizi alle imprese, in particolare nella produzione di software (44,2%) e nella ricerca e sviluppo (14,6%). Numeri che sottolineano come la manifattura, storico motore dell’export nazionale, stia diventando sempre più attrattiva per giovani imprenditori e investitori, e come il dialogo tra startup e industria sia fondamentale per accelerare il processo di innovazione e digitalizzazione del tessuto produttivo. Dal 4 al 6 marzo 2026,BolognaFiere ospiterà la ventiquattresima edizione di MECSPE, la principale manifestazione dedicata all’industria manifatturiera in Italia, che conferma il suo ruolo di punto di riferimento per le imprese del settore e per tutto l’ecosistema dell’innovazione applicata.In questo contesto, torna protagonista la sesta edizione di Start Up Factory, un appuntamento dedicato a promuovere il dialogo sull’innovazione tra startup e aziende, in un contesto altamente specializzato. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di mettere in relazione startup innovative e aziende consolidate, favorendo la contaminazione di know-how, la sperimentazione di nuovi modelli di business e la diffusione di tecnologie abilitanti nei processi produttivi. Nel corso delle passate edizioni, Start Up Factory ha visto la partecipazione di decine di startup ad alto contenuto tecnologico – dai sistemi di intelligenza artificiale applicata alla robotica, fino alle soluzioni di automazione e cybersecurity industriale – testimoniando la crescente vitalità e la qualità dell’ecosistema nazionale dell’innovazione.Secondo i dati Unioncamere, numero delle startup innovative iscritte al Registro delle Imprese ha ormai raggiunto le 15mila unità, a conferma della resilienza e della dinamicità dell’ecosistema italiano, nonostante le sfide del contesto internazionale. A questo si aggiunge la crescita costante delle PMI innovative, che continuano a incrementare la loro presenza e il loro peso specifico all’interno del panorama produttivo nazionale. In questo scenario, la manifattura si conferma non solo come ambito chiave per l’adozione di soluzioni digitali avanzate, ma anche come settore strategico per il futuro competitivo dell’Italia. Nel 2026, la Start Up Factory si riconferma spazio centrale all’interno di MECSPE: una vetrina per le giovani realtà imprenditoriali che propongono soluzioni all’avanguardia per il settore manifatturiero. L’area sarà animata da eventi, tavole rotonde e sessioni di networking pensate per favorire l’incontro tra startup, investitori, aziende consolidate e attori dell’ecosistema innovativo.”Il team di Industrio Ventures è felice di dare nuovamente il suo contributo a Start Up Factory, coinvolgendo alcuni dei più stimati esperti in settori strategici per la nostra economia come la microelettronica, la robotica, il Material Testing e la Cybersecurity, e soprattutto dando voce alle startup early stage e agli spinoff tecnoscientifici” sottolinea Gabriele Paglialonga, direttore generale di Industrio Ventures, acceleratore e investitore in startup industriali, che coordina l’iniziativa.”MECSPE ha sempre avuto uno sguardo attento verso l’innovazione e la trasformazione industriale. Siamo orgogliosi di dare spazio alle startup, che rappresentano il motore del cambiamento e della crescita tecnologica nel nostro Paese. Start Up Factory è diventato un punto di incontro fondamentale tra nuove idee e imprese consolidate, una leva decisiva per la competitività del settore manifatturiero italiano”afferma Maruska Sabato, project manager di MECSPE. Nel frattempo, l’attenzione di MECSPE per l’innovazione manifatturiera proseguirà con la terza edizione di MECSPE Bari, in programma dal 27 al 29 novembre 2025 presso la Fiera del Levante: un nuovo momento di incontro e confronto per tutte le aziende e i professionisti del settore del Centro-Sud Italia. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione industriale aprile frena più delle attese

    (Teleborsa) – Frena più delle attese la produzione industriale dell’Eurozona ad aprile. Secondo quanto riportato dall’Istituto di Statistica dell’Unione Europea (Eurostat), l’output ha registrato un forte calo del 2,4% su base mensile rispetto al +2,4% di marzo. Il dato è anche peggiore delle aspettative del mercato che si attendevano, più contenuta, una discesa dell’1,6%.Su base annua la produzione è salita dello 0,8% dopo il +3,7% rivisto di marzo, inferiore alle stime degli analisti che indicavano un aumento dell’1,4%. LEGGI TUTTO

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    Banca Akros, cessione quota MPS nel pieno rispetto norme

    (Teleborsa) – Banca Akros ribadisce che, “nel proprio ruolo di global coordinator e bookrunner della procedura”, relativa alla cessione della quota di MPS, avvenuta a novembre scorso, ha condotto la stessa in modo corretto e trasparente, nel pieno rispetto delle norme e delle prassi che regolano tali operazioni, con la partecipazione di centinaia di investitori istituzionali, tramite piattaforma informatica”.Lo scrive Banca Akros, in una nota, aggiungendo che “tutti gli ordini pervenuti sono stati raccolti, registrati e processati allo stesso modo, il tutto nei tempi consueti previsti per questo tipo di operazioni”. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione maggio confermata al +2,1%

    (Teleborsa) – E’ stabile l’inflazione in Germania. Lo segnalano i dati pubblicati dall’ufficio statistico federale Destatis, in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento del 2,1% su base annua, come rilevato nel mese precedente. Su base mensile si registra un +0,1%, uguale alla stima preliminare e in frenata rispetto al +0,4% di aprile. Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato una crescita dello 0,2% su mese (come la stima iniziale) e un aumento del 2,1% su anno (come il dato preliminare). LEGGI TUTTO