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    Assicurazioni, Unipol e Generali fa le più attive in UE nella gestione del climate change

    (Teleborsa) – L’Italia è considerata uno dei paesi europei con la più alta esposizione ai rischi del cambiamento climatico, che si manifesta attraverso una sempre maggiore frequenza ed intensità di eventi meteorologici estremi. DBRS Morningstar ne individua almeno cinque: ambiente urbano, rischio idrogeologico, acqua, agricoltura e incendi boschivi .Proprio questa caratteristica ne ha stimolato la maggiore sensibilità verso questa tematica, che viene attentamente presa in considerazione nelle strategie di gestione del rischio delle imprese assicurative. Le maggiori compagnie italiane, fra cui Unipol e Generali, forniscono un’ampia rendicontazione dedicata al cambiamento climatico. Questo sta ad indicare quanto, il settore assicurativo italiano, stia incorporando questo elemento nei propri sistemi di gestione del rischio per far fronte ai suoi effetti a lungo termine. Per quanto concerne la gestione dei rischi ne esistono di due tipi: fisici e di transizione. I rischi fisici hanno a che fare con l’identificazione della frequenza ed intensità degli eventi catastrofali ed hanno spinto alcuni assicuratori ad incorporarne gli impatti nei processi di valutazione del rischio e della solvibilità (ORSA – Own Risk and Solvency Assessment) e nelle loro strategie di riassicurazione. Per quanto riguarda i rischi di transizione, i grandi assicuratori italiani sono concentrati nel minimizzare le potenziali perdite nei loro portafogli di investimento, che potrebbero derivare da esposizioni su asset che non soddisfano le aspettative per quanto riguarda il riposizionamento verso economie più verdi(azzeramento CO2), anche in termini reputazionali. Generali ad esempio ha ridotto l’esposizione su emittenti che operano nei settori del carbone e delle sabbie bituminose e che hanno una gran parte degli affari collegata con essi e non offre più coperture assicurative a queste imprese.DBRS Morningstar ritiene dunque che la notevole esperienza maturata dagli assicuratori italiani nel mitigare le catastrofi naturali, in molti anni di attività, li posizioni bene per affrontare rischi di lungo termine.(Foto: kalhh / Pixabay ) LEGGI TUTTO

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    Revo punta all'AIM Italia. La Spac di Minali e Costamagna specializzata su insurtech e mercato specialty

    (Teleborsa) – Revo, la Spac promossa da Alberto Minali Presidente e Claudio Costamagna Amministratore delegato, attiva nel settore assicurativo, punta a raccogliere 200 milioni di euro con la quotazione all’AIM Italia. Il collocamento riservato ad investitori istituzionali, partirà domani 11 maggio per concludersi a fine mese e sarà curato da Intesa Sanpaolo e Ubs in qualià di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner, ed Equita in qualità di Joint Bookrunner, NomAd e Specialist. Revo punta, attraverso una business combination, a creare di una compagnia assicurativa a forte vocazione insurtech, leader nel segmento delle specialty lines, ovvero nell’offerta di prodotti molto specializzati per cui si richiedono enormi competenze, perlopiù alle PMI, e lanciarsi nel nuovo mondo dei rischi parametrici. Il mercato italiano dei rischi specialty ammonta complessivamente ad oltre 1,1 miliardi di euro in premi ed è caratterizzato da una carenza di offerta assicurativa.I promotori della Spac Revo si son impegnati anche a promuovere il trasferimento sul mercato principale di Borsa Italiana, l’MTA, post business comobitation. Vittoria Assicurazioni, Fondazione Cariverona, Scor Reinsurance Group hanno già aderito in qualita’ di Cornerstone Investor con 15 milioni di euro ciascuno con vincolo di lock up di un anno dalla quotazione. Fra le altre caratteristiche della nuova Spac, il fatto che il veicolo detenuto dai promotori investirà una cifra superiore a 7 milioni di euro, oltre il 3,5% del totale della raccolta obiettivo della Spac In caso di Opa o Opas promossa sulla base di un prezzo di riferimento inferiore a quello iniziale di collocamento (10 euro per azione), viene garantito lo stesso trattamento per investitori e promotori,(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: “Favorire partenariato pubblico-privato per affrontare crisi future”

    (Teleborsa) – 190 di storia e un ruolo di cittadinanza d’impresa “sempre più attivo”. Il Gruppo Generali celebra nel 2021 un importante anniversario e conferma l’attenzione alle persone ed ai territori. Lo ha spiegato0 il numero uno del Gruppo Philippe Donnet in un editoriale su Euractiv, sito di informazione specializzato su affari e politiche europee. “Il purpose di Generali è consentire alle persone di costruire un futuro più sicuro prendendosi cura delle loro vite e dei loro sogni”, afferma il Ceo di Generali, accennando alla strategia Partner di Vita ed all’impegno profuso dal Gruppo durante la “fase più critica” della crisi generata dalla pandemia di Covid-19. Donnet ha accennato al Fondo Straordinario Internazionale da 100 milioni di euro per combattere la pandemia ed al più recente programma di investimenti “Fenice 190”, che si propone di contribuire al rilancio dell’economia europea in un’ottica di sostenibilità. “Abbiamo già movimentato un miliardo di euro nel 2020” – ha detto – sui 3,5 miliardi complessivi. Donnet ripropone anche l’idea di un partenariato pubblico-privato per affrontare i rischi futuri. “Il rischio pandemico – sottolinea – non può essere sostenuto dal solo settore assicurativo e riassicurativo privato, il che significa che dobbiamo trovare soluzioni innovative e condivise. La nostra proposta è di sviluppare un fondo anti-pandemia (Pandemic Risk Pool) a più livelli, che riunisca istituzioni europee, Stati membri e le principali compagnie di assicurazione e riassicurazione per creare forme di partenariato pubblico-privato e futuri meccanismi di protezione dai rischi”.Un cenno anche la piano NextGenerationEU ed al Recovery Fund, che finisce una “soluzione storica e innovativa”, sui cui Generali “è pronta a impegnarsi” per “aiutare a stimolare la ripresa e rendere l’economia europea più forte, più resiliente e più sostenibile per molti anni a venire”. Donnet ha richiamato i grandi numeri delle mass del settore assicurativo europeo ed ha sottolineato che “la Direttiva Solvency II – attualmente in corso di revisione – è uno strumento chiave per liberare capitali e indirizzarli verso progetti in linea con l’agenda politica della Commissione come il Green Deal, l’Unione dei mercati di capitali e, più in generale, gli investimenti a lungo termine che possono supportare la ripresa economica”. Fra le proposte supportate da Generali l’ipotesi di “trattare separatamente” i Green Bond e fissare “requisiti di capitale decrescenti per periodi di detenzione più lunghi” in modo da scoraggiarne lo scambio e favorirne “un mantenimento in portafoglio più a lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Generali rafforza leadership raccolta con 25,6 miliardi (4%)

    (Teleborsa) – Generali Assicurazioni si conferma al top della raccolta premi in Italia, pur in un mercato che ha sofferto un calo del 5% a causa della pandemia. Il Gruppo guidato da Marco Sesana ha riportato infatti una crescita del 4%, confermandosi leader con 25,6 miliardi di raccolta premi (danni e vita) ed una quota di mercato del 16,93%.Al secondo posto Intesa Sanpaolo Vita, che tiene il passo con una raccolta premi di 21,8 miliardi, mentre Poste Vita raccoglie 16,9 miliardi. Fuori dal podio ma nell’elenco delle prime cinque il Gruppo Allianz cn 16,5 miliardi di raccolta e Gruppo Unipol a 12,1 miliardi. E’ quanto emerge dalla Graduatoria premi 2020 pubblicata dall’ANIA, che considera tutte le imprese che hanno risposto alla rilevazione – italiane, europee, extra-europee – rappresentative di una quota di mercato del 90%. LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni, Anthem registra utili migliori del previsto. Rivista la guidance

    (Teleborsa) – Anthem, colosso delle assicurazioni statunitense, ha riportato utili migliori del previsto nel primo trimestre (anche se i ricavi sono risultati sotto le attese di Wall Street) e ha rivisto al rialzo la guidance per il 2021. In particolare, i ricavi operativi sono stati di 32,1 miliardi di dollari, con un aumento di 2,7 miliardi (pari al 9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto per azione Adjusted è stato di 7,01 dollari nei primi tre mesi dell’anno, battendo le stime degli analisti di 50 centesimi per azione.Anthem ha migliorato le sue previsioni per l’intero anno: l’utile netto rettificato dovrebbe essere superiore ai 25,10 dollari per azione, rispetto ai 24,50 previsti in precedenza. “I nostri risultati nel primo trimestre riflettono una forte esecuzione e una continua attenzione al supporto delle nostre comunità durante la pandemia – ha affermato Gail K. Boudreaux, presidente e CEO – Ci aspettiamo che lo slancio positivo nel primo trimestre persista per tutto il resto dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    Generali Italia e Genertel fanno il pieno di sigilli ITQF per RC Auto e Rapporto Qualità-Prezzo

    (Teleborsa) – Generali Italia e Genertel, società del Gruppo Generali, confermano la loro eccellenza per innovazione e soddisfazione clienti, facendo incetta di sigilli nella consueta indagine dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (ITQF), un ente indipendente che conduce analisi di prodotti, aziende e servizi.L’edizione 2021 del sondaggio su RC Auto e su Rapporto Qualità-Prezzo premia le due compagnie per l’attenzione che riservano, da un lato, al rapporto umano e relazionale con il cliente, dall’altro alla cura e sviluppo dei rispettivi business.Generali Italia ottiene un giudizio “Ottimo” per innovazione – il punteggio più alto del mercato assicurativo -conquistando anche 6 sigilli “Top” per la soddisfazione dei clienti (protezione, assistenza, relazione, rapporto qualità-prezzo, comunicazione, offerta telematica).Fa il pieno di riconoscimenti anche Genertel, che si aggiudica un giudizio “Ottimo” per soddisfazione clienti, innovazione, comunicazione, offerta telematica ed un sigillo di “Top” per la protezione completa.Fra i 400 brand che formano la classifica delle aziende con il miglior Rapporto Qualità-Prezzo, sia Generali Italia che Genertel si aggiudicano il giudizio “Top Qualità-Prezzo” nella categoria finanza, rispettivamente nel settore assicurazioni con filiali e assicurazioni online. LEGGI TUTTO

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    Reale Group, nel 2020 utile in aumento a 155,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – La società assicurativa Reale Group ha chiuso il 2020 con un utile di 155,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 151,6 milioni del 2019. Migliora la redditività operativa Danni che si attesta al 95,3% rispetto al 97,6% del 2019, mentre l’indice di Solvibilità si conferma tra i più alti del mercato e in ulteriore crescita, dal 276% al 290%.I premi della gestione Danni crescono dell’1,2% a 3.319,6 milioni di euro, mentre il comparto Vita cala del 12%; complessivamente la raccolta premi risente delle conseguenze del Covid-19, subendo un decremento del 3,8%. Il patrimonio netto supera i 2,9 miliardi di euro.”Reale Group ha chiuso il 2020 con ottimi risultati e con la conferma di una grande solidità, nonostante un anno molto difficile a livello mondiale e italiano dal punto di vista sanitario, economico e sociale. Siamo contenti di questi risultati”, ha commentato Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua. LEGGI TUTTO

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    Cattolica, Bedoni e Ferraresi in audizione in commissione di inchiesta sulle banche

    (Teleborsa) – Dopo il segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis, saranno Paolo Bedoni e Carlo Ferraresi, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, ad essere ascoltati in commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario sulle “recenti vicende della società”.L’audizione, in programma nella mattinata di martedì 23 marzo, sarà focalizzata sulla governance della società, che è finita nel mirino dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, e i cui vertici sono sotto inchiesta della magistratura per illecita influenza sull’assemblea.Gran parte dell’audizione, così come successo con De Polis, dovrebbe essere secretata perché il procedimento sanzionatorio non si è ancora concluso e si tratta di una società quotata.Nel pomeriggio, si legge nell’avviso di convocazione, verranno invece ascoltati i commissari liquidatori di Veneto Banca, “in merito allo stato della procedura di liquidazione coatta amministrativa” dell’ex popolare veneta. LEGGI TUTTO