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    Avvera (Credem), semestre record con utile di 15,3 milioni di euro

    (Teleborsa) – Avvera, la società del Gruppo Credem specializzata nel credito al consumo e nell’intermediazione di mutui, ha registrato un utile netto pari a 15,3 milioni di euro nel primo semestre del 2025, evidenziando un incremento del 57% rispetto ai 9,7 milioni di euro del medesimo periodo nell’anno precedente. Nel dettaglio, il Margine di Interesse si attesta a 28,5 milioni di euro, in aumento del 69% (+11,6 milioni di euro) rispetto a giugno 2024. Le Commissioni Nette sono pari a 25 milioni di euro e crescono del 17% (+3,6 milioni di euro) rispetto a giugno 2024.Il costo del credito si posiziona in maniera favorevole, attestandosi allo 0,72%, con un rapporto NPL del 1,33%. Il Cost Income Ratio, pari al 35%, è in netto miglioramento rispetto a giugno 2024 (-10p.p.) grazie al progressivo efficientamento.”Sono molto soddisfatto dei risultati che abbiamo ottenuto in questa prima metà del 2025 – ha dichiarato Lorenzo Montanari, AD di Avvera – Abbiamo registrato una solida performance su tutti i prodotti, con un picco significativo per i mutui, che hanno superato a livello di operazioni intermediate, il nostro anno record del 2023. Questi eccellenti risultati confermano la bontà delle nostre scelte strategiche in tutte le nostre divisioni, nonostante le incertezze e le sfide del contesto economico e di mercato. Ancora una volta, abbiamo dimostrato la nostra capacità di adattamento e crescita, oltre alla qualità del nostro modello di business diversificato e multicanale”.L’ammontare complessivo dei volumi di business erogati e intermediati dalla società nei primi sei mesi del 2025 ha raggiunto 1,3 miliardi di euro, registrando un aumento del +20% rispetto a giugno 2024. I premi assicurativi collocati si sono attestati a 26 milioni di euro (+21% in confronto ai 21 milioni di euro di fine giugno 2024).Nello specifico, per quanto concerne il comparto dei mutui, Avvera ha concluso il primo semestre 2025 con 447 milioni di euro di nuove operazioni intermediate. Tale dato attesta un eccezionale primo semestre 2025 (+38% anno su anno), superando in termini di crescita percentuale anche il 2023. Il valore dell’intermediato medio per singolo agente ha raggiunto 1,8 milioni di euro e nei primi sei mesi dell’anno sono stati reclutati 16 nuovi professionisti, portando a 242 il numero totale degli agenti attivi su tutto il territorio nazionale.La produzione complessiva dei prestiti personali nel primo semestre si è attestata a 188 milioni di euro erogati (+14% anno su anno), sostenuta, in particolare, dalle consolidate partnership con diversi istituti bancari. Il canale dedicato ai prestiti finalizzati ha raggiunto circa 385 milioni di euro di finanziamenti erogati nel semestre (+15% anno su anno), grazie a 31 agenti in organico, cui si aggiungono circa 87 collaboratori.Con una rete specializzata di 324 tra agenti e collaboratori distribuiti su tutto il territorio nazionale, il canale dedicato ai prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione registra 249 milioni di euro di montante, in aumento rispetto al primo semestre 2024 (+5% anno su anno), con una quota di mercato pari al 4,9%. LEGGI TUTTO

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    BBVA, offerta su Banco Sabadell al via lunedì. Sinergie ritardate al 2029

    (Teleborsa) – La CNMV, l’equivalente spagnolo della Consob, ha approvato l’operazione tra BBVA e Banco Sabadell, con il periodo di adesione che partirà lunedì 8 settembre 2025. L’offerta prevede lo scambio di un’azione ordinaria di BBVA più 0,70 euro in contanti per ogni 5,5483 azioni di Banco Sabadell, il che attribuirebbe agli azionisti di Banco Sabadell una partecipazione del 13,6% in BBVA.”L’unione di due banche altamente complementari nel loro momento migliore ha una logica innegabile ed è vantaggiosa per gli azionisti, i clienti e i dipendenti di entrambe le entità, nonché per la società nel suo complesso – ha dichiarato il presidente di BBVA, Carlos Torres Vila – Invitiamo gli azionisti di Banco Sabadell ad aderire a questo progetto di integrazione con BBVA, il miglior partner possibile e leader europeo in termini di crescita e redditività. Ora è il momento”.L’attuale controvalore dell’offerta è aumentato del 43% dal giorno precedente la pubblicazione dei colloqui di fusione, il 29 aprile 2024, passando dall’offerta iniziale di 12,2 miliardi di euro agli attuali 17,4 miliardi di euro.BBVA prevede ora che la fusione porterà a risparmi pari a 900 milioni di euro, in aumento rispetto alla stima iniziale di 850 milioni di euro, ma ha anche affermato che tali sinergie saranno ritardate di un anno, fino al 2029, dopo che il governo spagnolo ha bloccato la fusione completa delle due banche per almeno tre anni.Secondo BBVA, l’operazione creerà un significativo valore futuro per gli azionisti di Banco Sabadell, che otterranno un utile per azione (EPS) superiore del 25% rispetto a quanto avrebbero potuto ottenere con una Sabadell indipendente. Per gli azionisti di BBVA, questa operazione comporta anche un incremento dell’utile per azione a partire dal primo anno successivo alla fusione, con un miglioramento di circa il 57% e un elevato ritorno sull’investimento (ROIC incrementale superiore al 20%). Tutto ciò con un impatto limitato sul coefficiente patrimoniale CET1 di circa -34 punti base al closing dell’operazione, che si tradurrebbe in +26 punti base una volta completata la chiusura della filiale britannica TSB e distribuito il dividendo straordinario approvato da Banco Sabadell. LEGGI TUTTO

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    Revolut, l’ex CEO di SocGen Frederic Oudea nominato presidente dell’Europa occidentale

    (Teleborsa) – Revolut, banca che serve oltre 60 milioni di clienti in tutta Europa e oltre, ha annunciato la nomina di Frédéric Oudéa a Presidente di Revolut Western Europe. La nomina di Frédéric Oudéa, che ha guidato Société Générale per oltre 15 anni, porta con sé una leadership di livello mondiale e una profonda esperienza nella crescita di grandi istituti finanziari.All’inizio di quest’anno, Revolut ha annunciato Parigi come sede per l’Europa occidentale, supportata da un piano di investimenti da 1 miliardo di euro e dall’intenzione di richiedere una licenza bancaria francese. Inoltre, ha nominato Béatrice Cossa-Dumurgier CEO per l’Europa occidentale.”La nomina di Frédéric segna un momento cruciale per Revolut in Europa – ha detto Nik Storonsky, CEO e Co-founder di Revolut – Come leader di Société Générale, ha guidato una delle più grandi banche tradizionali d’Europa, promuovendo al contempo l’innovazione e trasformando Boursobank, tra le altre, in un pioniere del digital banking in Francia”.La nomina di Frédéric Oudéa arriva in un momento in cui Revolut accelera la sua strategia di localizzazione delle operazioni e di miglioramento dell’allineamento normativo nei suoi mercati chiave dell’Europa occidentale, tra cui Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna. Nell’ambito di questa trasformazione, l’azienda sta finalizzando la creazione di un Consiglio di Amministrazione per l’Europa occidentale, composto da figure di esperienza nei settori finanziario, normativo e digitale. I primi membri includono: Frédéric Oudéa – Presidente del Consiglio di Amministrazione, Brigitte Cantaloube – Membro indipendente non esecutivo del consiglio di amministrazione, Béatrice Cossa-Dumurgier – CEO Western Europe di Revolut, Pierre Décoté – Group Chief Risk & Compliance Officer di Revolut, Siddhartha Jajodia – Group Chief Banking Officer di Revolut, Pascal Pincemin – Membro indipendente non esecutivo del consiglio di amministrazione.Allo stesso tempo, Revolut sta istituendo un Comitato Esecutivo dedicato all’Europa Occidentale per definire la strategia a lungo termine di Revolut in tutta la regione e implementarla in modo efficace e responsabile. I membri iniziali includono: Béatrice Cossa-Dumurgier – CEO Western Europe (ex Société Générale, BNP Paribas), Jean Lecomte – Deputy CEO & Chief Operating Officer (ex Younited, McKinsey), Kawtar Adlani – Chief Financial Officer (ex CCF), Jean-Sebastien Goetschy – Chief Information Officer (ex Société Générale, Caisse d’Épargne, BPCE), Marion Goyenetche – Head of Legal (ex ACPR, ECB), Bastien Moreno – Head of Internal Audit (ex bunq, BNP Paribas), Aurélie Ranouil – Chief Compliance Officer (ex N26, Deutsche Bank). Revolut sta inoltre nominando un Chief Risk Officer, che entrerà a far parte del Comitato una volta nominato. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, i Gavio vendono azioni per 12,8 milioni di euro

    (Teleborsa) – Aurelia, la holding della famiglia Gavio, ha venduto 470.000 azioniMediobanca il 4 settembre 2025. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 19,2216 euro, per un controvalore di circa 9 milioni di euro.Inoltre, sempre il 4 settembre, ha acquistato opzioni call su 375.000 azioni con un prezzo strike di 19,50 euro e scadenza al 19 settembre 2025. Si tratta di un contratto a termine che attribuisce al compratore il diritto di decidere se acquistare oppure no un’attività sottostante a una certa data a un prezzo prefissato.Beniamino Gavio ha invece direttamente venduto 200.000 azioni Mediobanca, sempre il 4 settembre 2025. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 19,2360 euro, per un controvalore di circa 3,8 milioni di euro.Inoltre, sempre il 4 settembre, ha venduto opzioni put su 250.000 azioni con un prezzo strike di 20 euro e scadenza al 19 settembre 2025. Si tratta di un contratto che attribuisce al possessore la facoltà di vendere una determinata attività sottostante a un prezzo predeterminato.Il Gruppo Gavio, secondo l’ultimo aggiornamento al 30 agosto, aderiva al patto di consultazione dei soci Mediobanca con complessive 1.112.500 azioni, pari all’1,98% del patto e allo 0,14% del capitale sociale della banca. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Gruppo Lucchini vende azioni per 14,8 milioni di euro

    (Teleborsa) – Gilpar, società del Gruppo Lucchini, ha venduto 170.457 azioniMediobanca il 4 settembre 2025. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 19,28447 euro, per un controvalore di circa 3,3 milioni di euro.Sinpar, altra società del Gruppo Lucchini, ha venduto 597.018 azioni Mediobanca, sempre nella seduta di ieri. Il prezzo medio ponderato è stato pari 19,26453 euro, per un controvalore di circa 11,5 milioni di euro.Il Gruppo Lucchini, secondo l’ultimo aggiornamento al 30 agosto, aderiva al patto di consultazione dei soci Mediobanca con complessive 3.037.805 azioni, pari al 5,40% del patto e allo 0,37% del capitale sociale della banca. Il 3 settembre ha poi venduto 1,2 milioni di azioni. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Gruppo Pittini vende azioni per 30,9 milioni di euro

    (Teleborsa) – Fin. Fer. S.p.A., società del Gruppo Pittini, ha venduto 1.600.000 azioni Mediobanca il 4 settembre 2025, per un controvalore di circa 30,9 milioni di euro.Il Gruppo Pittini, secondo l’ultimo aggiornamento al 30 agosto, aderiva al patto di consultazione dei soci Mediobanca con complessive 3.518.728 azioni, pari al 6,26% del patto e allo 0,43% del capitale sociale della banca. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Valsabbia Investimenti vende l’intera quota per 23 milioni di euro

    (Teleborsa) – Valsabbia Investimenti ha venduto 1.200.000 azioniMediobanca il 4 settembre 2025. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 19,24 euro, per un controvalore di circa 23 milioni di euro.Si tratta dell’intera quota con cui Valsabbia Investimenti aderiva al patto di consultazione dei soci Mediobanca, pari al 2,13% del patto e allo 0,15% del capitale sociale della banca. LEGGI TUTTO

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    OPAS MPS su Mediobanca, le adesioni salgono al 40,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 4 settembre 2025 sono state presentate 15.518.526 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 328.771.243, pari al 40,4254% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 39,6369% sulle eventuali massime 829.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO