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    MPS, risultati stress test 2023 i migliori di sempre

    (Teleborsa) – “I risultati, i migliori di sempre negli esercizi di Stress Test, confermano la forte solidità raggiunta” da Banca Monte Paschi Sienae “la sua capacità di generare una redditività sostenibile evidenziata da risultati netti positivi negli anni 2024 e 2025, anche nello scenario avverso, fattorizzando la riduzione dei costi del personale”. Lo afferma l’istituto guidato da Luigi Lovaglio dopo la diffusione dei risultati degli stress test BCE ed EBA.Il Common Equity Tier 1 ratio (CET1%) fully loaded al 2025 risultante dallo stress test (fra parentesi la variazione rispetto al dato di 15,64% del 31 dicembre 2022) è pari a: nello scenario base 18,61% (+297bps) che sale a 19,83% (+419bps) fattorizzando l’effetto della riduzione dei costi del personale; nello scenario avverso 10,13% (-551bps) che sale a 11,98% (-366bps) fattorizzando l’effetto della riduzione dei costi del personale. LEGGI TUTTO

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    Stress test, UniCredit: risultato significativamente migliore rispetto a 2021

    (Teleborsa) – Nonostante lo scenario di stress più severo applicato quest’anno, la riduzione del livello di capitale di UniCredit è “significativamente minore che nei risultati dello stress test del 2021, grazie ad un punto di partenza molto più robusto basato su un miglioramento significativo nella generazione di capitale, una solida qualità dell’attivo e prudenti overlays”. Lo afferma l’istituto guidato da Andrea Orcel dopo la diffusione dei risultati degli stress test BCE ed EBA. “Tutto ciò pone UniCredit in una buona posizione rispetto a potenziali shock macroeconomici”, viene sottolineato.I risultati di UniCredit per lo scenario base sono i seguenti: nel 2025 un CET1r fully loaded al 19,97%, 397pb in più rispetto al CET1r fully loaded a fine dicembre 2022; nel 2025 un CET1r transitional al 19,97%, 329pb in più rispetto al CET1r transitional a fine dicembre 2022.I risultati di UniCredit per lo scenario avverso sono i seguenti: nel 2025 un CET1r fully loaded al 12,51%, 349pb in meno rispetto al CET1r fully loaded a fine dicembre 2022; nel 2025 un CET1r transitional al 12,51%, 417pb in meno rispetto al CET1r transitional a fine dicembre 2022. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, CET1 ampiamente sopra limiti regolamentari in scenario avverso

    (Teleborsa) – Anche nello scenario avverso il Common Equity Tier 1 Fully loaded di Mediobanca “è ampiamente superiore ai limiti regolamentari”. Lo scrive la banca dopo il 2023 EU-wide stress test condotto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea (BCE) e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).Il coefficiente Common Equity Tier 1 Fully loaded risultante nell’anno finale dell’esercizio (2025), tenuto conto dell’applicazione permanente del Danish Compromise, è pari a: 15,42% nello scenario base; 10,22% nello scenario avverso. LEGGI TUTTO

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    Intesa, risultati stress test confermano solidità anche in scenari complessi

    (Teleborsa) – I risultati dello stress test dell’EBA “evidenziano la capacità di Intesa Sanpaolo di confermare la propria solidità anche in scenari complessi, grazie al modello di business ben diversificato e resiliente”. Lo si legge in una note dell’istituto dopo la diffusione dei risultati da parte dell’Autorità bancaria europea.Il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) fully loaded risultante dallo stress test per Intesa Sanpaolo è pari a – rispettivamente per gli anni 2023, 2024 e 2025 – nello scenario base 14,02%, 14,47% e 14,85%, mentre nello scenario avverso 10,36%, 10,78%, 10,85%. LEGGI TUTTO

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    Stress test EBA, banche europee restano resilienti anche in scenario avverso

    (Teleborsa) – I risultati dello stress test dell’Autorità bancaria europea (EBA) mostrano che le banche europee rimangono resilienti in uno scenario avverso che combina una grave recessione dell’UE e globale, tassi di interesse in aumento e spread di credito più elevati. Lo stress test ha coinvolto 70 banche di 16 paesi dell’UE e del SEE, coprendo il 75% delle attività del settore bancario dell’UE.Le banche europee rimangono resilienti nello scenario avverso, quando assorbono più di 496 miliardi di euro di perdite. I risultati dello stress test indicano che in media le banche terminano l’esercizio nello scenario avverso con un Common Equity Tier 1 (CET1) superiore al 10% e mostrano che le banche possono continuare a sostenere l’economia anche in periodi di forte stress. “L’attuale incertezza nel il contesto macroeconomico mostra l’importanza di rimanere vigili e la necessità che le autorità di vigilanza e le banche siano preparate a qualsiasi potenziale peggioramento delle attuali condizioni economiche”, si legge nel report.Lo scenario avverso nello stress test a livello di UE del 2023 implica un’inflazione persistente e più elevata nell’UE, tassi di interesse e differenziali di credito in aumento, gravi recessioni nell’UE e nel mondo, con un tasso di disoccupazione notevolmente elevato e un calo sostanziale dei prezzi degli asset. Lo scenario avverso presuppone che il PIL reale nell’UE diminuisca cumulativamente del 6% nell’orizzonte di tre anni. Questo è più grave rispetto ai precedenti stress test EBA.Nello scenario avverso, il capitale CET1 fully loaded diminuisce di 271 miliardi di euro nel periodo di tre anni dell’esercizio e dovrebbe attestarsi a 1.011 miliardi di euro alla fine del 2025. Il coefficiente patrimoniale CET1 weighted average scende dal 15% fully loaded della fine del 2022 al 10,4% alla fine del 2025. “Mentre quest’anno il calo del coefficiente patrimoniale aggregato è inferiore rispetto allo stress test precedente, la dispersione tra le banche è aumentata”, viene puntualizzato.La capital depletion nello scenario avverso dello stress test è di 459 punti base, risultando in un coefficiente CET1 fully loaded alla fine dello scenario del 10,4%. “Utili più elevati e una migliore qualità degli asset all’inizio del 2023 contribuiscono entrambi a moderare l’esaurimento del capitale nello scenario avverso”, viene osservato. LEGGI TUTTO

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    MPS, Equita riavvia copertura con Hold e TP a 3,2 euro

    (Teleborsa) – Equita ha ripreso il full coverage di Banca Monte dei Paschi di Siena con raccomandazione Hold e target price a 3,2 euro per azione.”Siamo consapevoli che il titolo tratta a multipli compressi e che, qualora la banca dovesse continuare a conseguire una buona performance operativa, vi sia spazio per rerating – si legge nella ricerca – D’altra parte, in un contesto di mercato che si sta mostrando supportive per il settore nel suo complesso e in cui non ci attendiamo necessariamente un’accelerazione dell’M&A nel breve termine, preferiamo partire con Hold su base relativa, considerando che l’intero settore tratta a multipli ancora attraenti”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit: erogato impact financing di 800mila euro alla Cooperativa Lago e Nuraghe

    (Teleborsa) – UniCredit ha erogato in Sardegna un finanziamento a impatto sociale di 800mila euro alla Cooperativa Lago e Nuraghe, finalizzato all’acquisto di una struttura residenziale per anziani a Quartu Sant’Elena (CA). La Cooperativa Lago e Nuraghe eroga da oltre trent’anni servizi socio assistenziali, psico-sociali ed educativi a soggetti fragili attraverso la gestione di 8 residenze comunali per anziani dislocate nel sud dell’isola. Grazie al finanziamento erogato dalla banca a condizioni agevolate ha acquistato all’asta una struttura residenziale per anziani a Quartu Sant’Elena (CA) con l’obiettivo di apportare, attraverso l’esperienza maturata in questi anni di lavoro, un contributo importante al Welfare Sociale di Quartu Sant’Elena e dell’hinterland, fornendo un supporto utile e concreto alle politiche pubbliche nell’erogazione di prestazioni e servizi a tutela dei più fragili.”ll nostro finanziamento permetterà di preservare la continuità di una struttura strategica sul territorio del cagliaritano, salvaguardando gli ospiti, la forza lavoro e i caregivers – ha dichiarato Roberto Fiorini regional manager Region Centro Italia di UniCredit –. Il nostro Gruppo vuole contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva e sente forte la responsabilità e la necessità di fare la propria parte supportando i progetti delle comunità e dei territori in cui opera”.Trattandosi di una società Non Profit che opera in un settore importante per il benessere delle persone con fragilità, UniCredit ha inoltre previsto una liberalità di 10mila euro (suddivisa in due tranche da erogarsi nel 2025 e nel 2026) da utilizzare per l’acquisto di macchinari e attrezzature per i servizi riabilitativi e rieducativi degli ospiti. LEGGI TUTTO

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    BNL, utile ante imposte sale a 171 milioni di euro nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – BNL, parte del gruppo BNP Paribas, ha generato un utile ante imposte di 171 milioni di euro nel secondo trimestre 2023, in aumento del 22,6% rispetto al secondo trimestre 2022, dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking alla linea di business Wealth Management.Il margine di intermediazione è in aumento del 2,3% rispetto al secondo trimestre 2022, attestandosi a 687 milioni di euro. Il margine di interesse è in aumento (6,2%), sostenuto dal continuo aggiustamento dei tassi e dalla buona tenuta dei margini sui depositi. Le commissioni sono in calo del 2,9%, soprattutto a causa della flessione delle commissioni finanziarie.Gli impieghi sono in calo del 2,2% rispetto al secondo trimestre 2022 e in lieve flessione dello 0,5% sul perimetro, al netto dei crediti deteriorati. La crescita dei prestiti a medio e lungo termine è compensata dal calo dei prestiti a breve termine nel segmento imprese. I depositi diminuiscono dell’1% rispetto al secondo trimestre 2022 e sono in crescita del 2,4% rispetto al primo trimestre 2023. I conti deposito e i conti correnti crescono. La raccolta netta del Private Banking è di 0,8 miliardi di euro ed è sostenuta dalle sinergie con il Corporate Banking. LEGGI TUTTO