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    Mediobanca Premier punta a 50 miliardi di euro di masse entro il 2026

    (Teleborsa) – Mediobanca ha lanciato oggi Mediobanca Premier, la banca specializzata nella gestione del risparmio e degli investimenti delle famiglie italiane. Il rebranding di CheBanca! si inserisce all’interno del Piano Strategico 2023-26 “One Brand – One Culture”, che vede come obiettivo prioritario lo sviluppo della divisione Wealth Management.Mediobanca Premier, che ha l’ambizione di diventare leader nella fascia medio-alta del mercato, svilupperà un’offerta di consulenza, gestione e protezione dei patrimoni avvalendosi di prodotti di Asset Management e – tratto distintivo sul mercato – dell’offerta unica di prodotti di Capital Market e di Corporate & Investment Banking di Mediobanca. Un’interazione che consentirà di ampliare e rinnovare l’offerta di prodotti e servizi rispondendo ai bisogni finanziari di una clientela con esigenze più evolute. La crescita di Mediobanca Premier darà un impulso allo sviluppo della divisione Wealth Management, di cui fanno parte anche le reti Private (Mediobanca Private Banking in Italia e CMB nel Principato di Monaco) e le fabbriche prodotto, raccolte in Mediobanca Asset Management (Mediobanca Sgr in Italia, Polus Capital Management per il credito illiquido e Ram Active Investment per i fondi equity sistematici). Il Wealth Management, sotto la responsabilità del direttore generale Francesco Saverio Vinci, diventerà entro il 2026 primo contributore per commissioni e secondo in termini di ricavi, con elevati livelli di redditività.Mediobanca Premier farà leva sulle competenze dei circa 1.100 professionisti (equamente divisi tra banker e consulenti finanziari) presenti sul territorio nazionale attraverso circa 200 punti vendita, tra filiali e uffici di consulenza finanziaria. Il rinnovamento dell’offerta e l’utilizzo di un nuovo brand farà da volano a un piano di reclutamento che porterà nell’arco del piano 23-26 le reti di vendita di Mediobanca Premier a crescere da 1.100 a 1.350 professionisti. Tale incremento supporterà l’obiettivo di aumentare del 25% le masse totali: da 39 a 50 miliardi di euro entro la fine del Piano al 2026.”Mediobanca Premier continuerà a gestire i 40 miliardi di euro di raccolta della clientela che ci ha dato fiducia in questi anni e si svilupperà con l’obiettivo di diventare uno dei player più importanti nel segmento Premier, per la gestione di patrimoni sino a 5 milioni di euro – dichiara Lorenzo Bassani, Direttore Generale di Mediobanca Premier – Rafforzare le sinergie con tutte le società del Gruppo, e in particolare con il Corporate & Investment Banking, significa per noi diventare un interlocutore d’eccellenza non solo per il risparmio delle famiglie, ma anche per quello di professionisti e imprenditori”. LEGGI TUTTO

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    BPER e Gardant perfezionano partnership per gestione crediti deteriorati

    (Teleborsa) – BPER Banca e il Gruppo Gardant hanno perfezionato un’operazione finalizzata a costituire una partnership strategica per la gestione di crediti deteriorati di titolarità di BPER Banca e Banco di Sardegna.La partnership tra il Gruppo BPER e il Gruppo Gardant è realizzata mediante: la creazione di una piattaforma di servicing partecipata al 70% da Gardant Bridge, società del Gruppo Gardant, e al 30% da BPER; e la sottoscrizione di due accordi di servicing relativi alla gestione e al recupero dei crediti classificati sia ad inadempienze probabili (UTP – Unlikely to Pay), sia a sofferenza (NPL – Non Performing Loans) di titolarità di BPER e BdS.La valorizzazione della transazione genererà una plusvalenza complessiva di circa 150 milioni di euro al lordo delle imposte e sarà contabilizzata nel primo trimestre del 2024. LEGGI TUTTO

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    BCC, Fisac Cgil: via ad assemblee lavoratori per rinnovo contratto

    (Teleborsa) – Sono partite le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori del Credito cooperativo sulla piattaforma per il rinnovo del contratto, secondo quanto reso noto dalla Fisac Cgil. Dopo l’approvazione della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL degli oltre 36 mila addetti del Credito Cooperativo da parte degli organismi della Fisac Cgil e delle altre organizzazioni, si è svolto oggi l’attivo unitario, alla presenza dei dirigenti sindacali delle organizzazioni di categoria, per dare avvio alle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori.In estrema sintesi la piattaforma che sarà poi, dopo la validazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, alla base del confronto con Federcasse, prevede: “Oltre al fondamentale recupero salariale – commentano Fabrizio Petrolini, coordinatore nazionale Fisac Cgil BCC, e Riccardo Sanna, segretario nazionale Fisac Cgil -, ovvero 435 euro a regime per la figura media e la rivalutazione di tutte le voci retributive, oltre a due scatti di anzianità e altre richieste economiche, prosegue la volontà di aggiornamento, adeguamento e innovazione che da sempre ha caratterizzato l’impegno delle organizzazioni sindacali verso le peculiarità della cooperazione di credito. I risultati molto positivi del credito cooperativo consentono di svolgere a pieno la trattativa”In tal senso, proseguono i due dirigenti sindacali, “i punti qualificanti sono: la stabilità occupazionale, lo sviluppo professionale, l’ampliamento dell’area contrattuale, la limitazione della esternalizzazione di rami aziendali al fine di difendere la specificità e professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, le politiche di genere, la centralità della persona e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, l’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale, la realizzazione della transizione digitale e generazionale con gli adeguati strumenti, a partire dalla formazione continua e certificata e dal riconoscimento di adeguati profili professionali”. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, collocato covered bond per 500 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Sondrio ha collocato con successo presso investitori istituzionali una nuova emissione di covered bond per un importo benchmark pari a 500 milioni di euro e durata di 5,5 anni. Il collocamento è stato realizzato nell’ambito del programma di obbligazioni bancarie garantite da 5 miliardi di euro, assistito interamente da mutui residenziali.L’operazione ha riscosso richieste per circa 1 miliardo di euro e sottoscrizioni finali distribuite in maniera pressoché uguale tra gli investitori istituzionali esteri e quelli domestici. Lo spread del prestito obbligazionario, inizialmente annunciato pari a mid-swap +80 punti base, è stato di conseguenza ridotto fino al livello finale di 77 punti base sopra il tasso mid-swap. La cedola fissa annuale è pari al 3,25%, con un prezzo di emissione dell’obbligazione stabilito a 99,533% e scadenza il 22 luglio 2029. Il titolo, riservato agli investitori istituzionali, sarà quotato presso il Luxembourg Stock Exchange.In qualità di Global Coordinator dell’emissione hanno agito Intesa Sanpaolo e UniCredit mentre in qualità di Joint Bookrunners hanno operato Intesa Sanpaolo, LBBW, Raiffeisen Bank, Santander, Societe Generale e UniCredit. LEGGI TUTTO

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    MPS, Zurcher Kantonalbank ha il 2,107%

    (Teleborsa) – Zuercher Kantonalbank, la più grande banca cantonale della Svizzera, ha una partecipazione pari al 2,107% in Banca Monte dei Paschi di Siena.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 10 gennaio 2024.La quota era al 3,005% il giorno prima, mentre non era segnalata in precedenza. LEGGI TUTTO

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    Cure palliative, Intesa Sanpaolo sostiene il progetto “Non Solo Hospice”

    (Teleborsa) – Realizzare un nuovo punto di riferimento per le cure palliative a Cuneo che, parallelamente alla creazione di un hospice, offra servizi di sollievo e formazione. Questo l’obiettivo del progetto “Non Solo Hospice” della Fondazione ADAS Onlus che può ora contare sul sostegno di Intesa Sanpaolo che, coadiuvata nella scelta da Fondazione CESVI, ha deciso di supportarlo attraverso il Programma Formula, accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding, creato per promuovere in tutto il territorio italiano sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.Non Solo Hospice nasce per iniziativa della Congregazione delle Suore di San Giuseppe, che ha messo a disposizione della Fondazione ADAS di Cuneo un edificio storico, restituendolo così alla città e mantenendone la finalità sociale. Il nuovo centro di cure palliative potrà diventare un punto di riferimento sia per gli operatori sanitari che per la comunità. La struttura sarà così rinnovata: al piano terra, il primo lotto realizzabile, sarà realizzato un centro incontri aperto alla popolazione e un giardino terapeutico dedicato non solo agli ospiti della struttura, ma anche ad altri malati che possano trarne beneficio; al primo piano, un hospice; infine, al secondo piano, l’unità di coordinamento dell’attività domiciliare e un centro formativo rivolto sia a professionisti che alla cittadinanza.Su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, è attiva una raccolta fondi che punta al traguardo di 100mila euro entro il 30 aprile. La Banca fa sapere che parteciperà attivamente al crowdfunding devolvendo 2 euro per molti dei prodotti acquistati dai clienti in modalità online e con la compartecipazione alle donazioni di diverse società del Gruppo. La raccolta fondi resterà attiva fino al 30 aprile su For Funding, la piattaforma di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà.I fondi raccolti saranno utilizzati per la riqualificazione degli spazi dell’attuale cortile e alla realizzazione del giardino terapeutico aperto alla popolazione. Il progetto è rivolto a pazienti, famiglie ed operatori, nell’ambito territoriale dell’ASL CN1, costretti a confrontarsi con malattie evolutive a esito infausto. In particolare, gli spazi dell’area sociale potranno garantire la presenza di uno sportello di informazioni per la popolazione in modo da facilitare l’accesso ai servizi del territorio, la possibilità di organizzare gruppi di auto-mutuo aiuto e un punto di riferimento e di sollievo per questa categoria di pazienti e famiglie.”Da oltre 30 anni la nostra Fondazione è impegnata nell’erogazione di Cure Palliative ponendosi l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei malati e delle loro famiglie costretti ad affrontare situazioni estremamente difficili – dichiara Emanuele Salvini, direttore sanitario della Fondazione ADAS –. Tutto questo grazie al costante ed importante supporto delle Fondazioni bancarie, delle banche, delle aziende e dei privati. Nella ferma convinzione dell’importanza di tale obiettivo e nella consapevolezza del mutare dei bisogni della popolazione, l’Adas ha elaborato il progetto ‘Non solo hospice’ per poter garantire ancora con maggior efficacia il sollievo alla sofferenza”.”Anche quest’anno, forte dei significativi risultati degli anni precedenti, Intesa Sanpaolo – commenta Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo – riprende il programma Formula. Fondazione Cesvi ci supporterà come sempre per individuare i migliori progetti, come questo della Fondazione ADAS, che intende offrire conforto in un frangente di vita particolarmente delicato. Negli ultimi due anni abbiamo dato vita in tutto il Paese a 122 iniziative dedicate a giovani, famiglie, anziani, luoghi di aggregazione, progetti di rigenerazione urbana, recupero delle periferie e molte altre priorità, sostenute da donazioni per 16 milioni di euro, anche grazie al contributo diretto del Gruppo al crowdfunding; 13 hanno riguardato il Piemonte, per un totale di oltre 1,5 milioni di euro raccolti. La provincia di Cuneo resta al centro delle nostre attenzioni, anche per quanto riguarda le iniziative d’impatto”. LEGGI TUTTO

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    EBA: “Banche robuste ma i tassi alti pesano sui debitori”

    (Teleborsa) – Le banche europee restano altamente redditizie, ben capitalizzate e con una robusta liquidità, pur attendendosi, per effetto degli alti tassi di interesse che gravano sui debitori, un deterioramento della qualità del credito. È quanto emerge dal Risk Dashboard del terzo trimestre 2023 e dal questionario sulla valutazione del rischio pubblicati dall’Eba, l’Autorità bancaria europea. Le banche dell’Eurozona e dell’area economica europea (Eea) – si legge nel report – dispongono di una “robusta” capitalizzazione, con un Cet1 fully loaded in media al 15,8%, 10 punti base sotto il massimo storico del trimestre precedente ma 100 punti base sopra i livelli di settembre 2022. “Livelli alti” anche per gli indicatori di liquidità, nonostante una “leggera” riduzione, con le condizioni di funding sul mercato che “restano benevole” e hanno consentito alle banche di emettere, fino a novembre 2023, più debito che nel 2022. L’irrigidimento degli standard sui prestiti osservati in tutta l’eurozona non hanno per ora portato a una riduzione dei prestiti alle imprese e alle famiglie anche se la loro crescita “resta debole” e le banche si sono dette “riluttanti ad aumentare la loro esposizione”. La qualità degli asset resta “robusta” anche se le esposizioni all’immobiliare, sia residenziale che commerciale, appaiono “più vulnerabili”, con una percentuale maggiore di banche, rispetto al precedente sondaggio, che “si attende un deterioramento di questi portafogli”. LEGGI TUTTO

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    Citigroup, perdita da 1,8 miliardi di dollari nel quarto trimestre

    (Teleborsa) – Citigroup ha registrato una perdita netta per il quarto trimestre 2023 di 1,8 miliardi di dollari, o 1,16 di dollari per azione, su ricavi di 17,4 miliardi di dollari. Ciò si confronta con un utile netto di 2,5 miliardi di dollari, ovvero 1,16 dollari per azione, su ricavi di 18 miliardi di dollari per il quarto trimestre 2022.Come precedentemente comunicato, i risultati del quarto trimestre includevano diverse voci degne di nota, tra cui: spese associate al fondo speciale della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) per circa 1,7 miliardi di dollari al lordo delle imposte; un accumulo di riserve di 1,3 miliardi di dollari associato al rischio di trasferimento in Russia e Argentina; l’impatto sui ricavi al lordo delle imposte derivante dalla svalutazione del peso argentino nel quarto trimestre del 2023 di circa 880 milioni di dollari; un onere di ristrutturazione di circa 780 milioni di dollari relativo alle azioni intraprese nell’ambito della semplificazione organizzativa di Citi. La combinazione di questi elementi ha avuto un impatto negativo sull’utile per azione di circa 2,00 dollari. Escludendo queste voci, l’utile per azione sarebbe stato pari a 0,84 dollari per il trimestre.I ricavi sono diminuiti del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo gli impatti legati alle dismissioni e l’impatto ante imposte della svalutazione dell’Argentina, i ricavi sono aumentati del 2%, guidati dalla forza di Services, del Personal Banking statunitense (USPB) e dell’Investment Banking, parzialmente controbilanciati dai minori ricavi in Markets e in Wealth. LEGGI TUTTO