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    Generali, CdA non ha trattato offerta di Mediobanca per Banca Generali

    (Teleborsa) – Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Generali, colosso italiano delle assicurazioni e dell’asset management, ha deliberato sull’attribuzione delle cariche sociali per il triennio 2025-27 eleggendo Presidente Andrea Sironi e Amministratore Delegato e Group CEO Philippe Donnet, cui sono state confermate le previgenti deleghe esecutive, il ruolo di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi ed è stata altresì conferita la nomina a Consigliere responsabile per l’Antiriciclaggio.Il Consiglio di Amministrazione ha istituito il Comitato per le Nomine e la Corporate Governance, nominando presidente Andrea Sironi e componenti Marina Brogi, Clara Furse, Patricia Estany Puig e Luisa Torchia. Questo Comitato proporrà la composizione degli altri Comitati endoconsiliari in occasione di una prossima adunanza consiliare.Giuseppe Catalano è stato confermato Segretario del Consiglio di Amministrazione, a condizione della positiva verifica del possesso dei requisiti da parte del Comitato per le Nomine e la Corporate Governance.Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della comunicazione effettuata da Mediobanca e relativa ad un’offerta pubblica di scambio promossa sulla totalità delle azioni di Banca Generali: tale comunicazione non è stata oggetto di trattazione nel corso dell’odierna riunione. Ogni valutazione al riguardo sarà assunta nei modi e nei tempi dovuti. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali: offerta Mediobanca né sollecitata né concordata

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali, riunitosi in data odierna nell’ambito di una seduta straordinaria, ha preso atto della comunicazione da parte di Mediobanca avente ad oggetto un’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria sulla totalità delle azioni di Banca Generali.Fermo restando che l’analisi più dettagliata dei termini e delle caratteristiche dell’Offerta è in corso, Banca Generali si esprimerà sull’offerta con le tempistiche e secondo le modalità previste dalla legge. L’offerta non è stata sollecitata né preventivamente concordata con Banca Generali. LEGGI TUTTO

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    OPS su Banco BPM, 798 adesioni il primo giorno

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 28 aprile 2025 sono state presentate 798 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 798, pari al 0,000053% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    UniCredit rispetta i requisiti MREL fissati dalle Autorità di risoluzione

    (Teleborsa) – A seguito della decisione del Single Resolution Board (SRB) e della comunicazione ricevuta da Banca d’Italia, a UniCredit su base consolidata si applicano i seguenti requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (MREL): 22,18 per cento dei Risk-Weighted Assets (RWA) – cui sommare il Combined Buffer Requirement (CBR); 5,98 per cento della Leverage Ratio Exposure (LRE).Il requisito di MREL subordinato – che considera già il beneficio della “senior allowance” concesso dalle autorità di risoluzione – è pari a: 14,49 per cento degli RWA – cui sommare il CBR; 5,98 per cento della LRE.UniCredit rispetta ampiamente i suddetti requisiti, con coefficienti MREL al 31 dicembre 2024 pari a: 32,73 per cento degli RWA; 10,33 per cento della LRE. Alla stessa data, i coefficienti di MREL subordinato erano pari a: 24,01 per cento degli RWA; 7,57 per cento della LRE. LEGGI TUTTO

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    Banca CRS, ok da soci a bilancio 2024: utile cala a 11 milioni di euro

    (Teleborsa) – L’Assemblea dei Soci di Banca CRS (Cassa di Risparmio di Savigliano) ha approvato il bilancio 2024, che si chiude con un utile netto di 11 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 12,2 milioni del 31 dicembre 2023. Al 31 dicembre 2024 i crediti netti verso clientela valutati al costo ammortizzato totalizzano 1.113,4 milioni ed esprimono un aumento del 3,13% rispetto a inizio periodo. La qualità del credito è in ulteriore miglioramento con gli indici NPE ratio lordo e netto, rispettivamente al 4,0% e al 1,9%. Gli investimenti finanziari ammontano a 554,8 milioni, palesando un aumento qualora raffrontati al 31/12/2023 (+9,42%). Nel periodo in commento, la raccolta diretta manifesta un incremento del 12,58% rispetto a dicembre 2023 mentre la raccolta indiretta segna un +4,74%.La gestione caratteristica ha dato luogo a proventi operativi per 47,30 milioni di euro, in aumento, anno su anno, per 0,36 milioni (+0,77%). In particolare, il margine d’interesse si è attestato a 37,27 milioni, più basso del dato del 2023 (-12,92%). Le commissioni nette si sono quantificate in 12,45 milioni, in incremento rispetto al periodo di raffronto per 0,57 milioni (+4,83%).L’attività finanziaria ha generato un utile di 0,53 milioni contro una perdita di 2,89 milioni del 30 dicembre 2023. Nel periodo in commento sono state iscritte “rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” per 2,896 milioni di euro. I costi operativi hanno complessivamente totalizzato 30,65 milioni; rispetto ai dodici mesi del 2023, l’aggregato evidenzia maggiori oneri per 1,86 milioni di euro (+6,45%). Per effetto degli andamenti sopra descritti, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è quantificato in 16,637 milioni, in calo rispetto ai 18,148 milioni del 2023. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Fidelity lima partecipazione al 2,855%

    (Teleborsa) – FMR LLC (Fidelity) ha una partecipazione pari al 2,855% in UniCredit. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 22 aprile 2025. In precedenza, al 18/12/2024, era pari al 3,102%. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM: OPS UniCredit non conveniente e corrispettivo non congruo

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM ha approvato all’unanimità il Comunicato dell’Emittente relativo all’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria sulla totalità delle proprie azioni promossa da UniCredit. Il CdA ha ritenuto l’OPS “non conveniente” e il corrispettivo “non congruo”.Citi e Lazard agiscono in qualità di advisor finanziari di Banco BPM e hanno fornito le rispettive opinion al Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione si è avvalso inoltre del supporto di Intermonte, in qualità di advisor finanziario e di Legance – Avvocati Associati, in qualità di advisor legale.Nel lungo e dettagliato Comunicato dell’Emittente, Banca BPM afferma che il corrispettivo, che incorpora un premio dello 0,5% rispetto al prezzo dell’azione al 22 novembre 2024 (ultimo Giorno di Borsa Aperta prima dell’annuncio dell’OPS), non riflette sostanzialmente alcun premio per il controllo. Tale considerazione risulta valida anche prendendo a riferimento le medie dei prezzi relative a diversi orizzonti temporali precedenti all’annuncio dell’OPS, che evidenziano premi estremamente contenuti. Inoltre, prendendo a riferimento i valori puntuali dei prezzi ufficiali 6 mesi e 12 mesi prima dell’annuncio dell’OPS, il corrispettivo riflette addirittura uno sconto, a tali date, rispettivamente pari al 3,4% e al 15,3%.”La sostanziale assenza di un premio non risulta coerente con un’operazione di questa rilevanza ed è una fattispecie ritenuta senza precedenti per operazioni di questo tipo”, viene sottolineato. Inoltre, dalla data di annuncio dell’OPS, il corrispettivo ha sempre riflesso uno sconto implicito rispetto al prezzo dell’azione Banca BPM. Infatti, in tale periodo non vi è stata alcuna seduta di Borsa in cui il rapporto di cambio implicito nei prezzi ufficiali di mercato sia stato pari o inferiore al corrispettivo.Secondo la banca guidata da Giuseppe Castagna, il corrispettivo favorisce gli azionisti di UniCredit, trasferendo loro valore dagli azionisti Banca BPM. Il corrispettivo implica un’attribuzione agli Azionisti Banca BPM di una partecipazione totale nell’entità combinata pari a circa il 14% (su base ex dividendo), una percentuale che non riflette la contribuzione di Banca BPM all’utile netto 2027 atteso dell’entità combinata (pari al 18% circa). La somma degli utili 2027 attesi di Banca BPM e UniCredit, prima delle sinergie, è pari a circa 12,15 miliardi di euro; pertanto sulla base del corrispettivo, agli azionisti Banca BPM spetterebbe una quota parte di utile pari a circa 1,7 miliardi. Tale dato è inferiore per circa 0,45 miliardi rispetto all’utile netto 2027 previsto nel Piano Industriale Banca BPM che spetterebbe agli azionisti Banca BPM nello scenario stand-alone. In termini di valore, moltiplicando tale differenza per un multiplo P/E illustrativo pari a circa 8x emergerebbe un trasferimento di valore a favore degli azionisti di UniCredit e a danno degli Azionisti Banca BPM pari a 3,64 miliardi.Viene anche fatto notare che il corrispettivo, integralmente in azioni UniCredit, fa sì che gli azionisti Banca BPM risultino esposti al raggiungimento degli obiettivi strategici di UniCredit. “Peraltro, in assenza di un vero e proprio piano industriale aggiornato di UniCredit, la realizzazione di tali obiettivi strategici è soggetta a molteplici variabili che rendono incerta la loro concreta attuazione e presenta caratteristiche che richiedono un’attenta e approfondita valutazione”, si legge nel documento.Sono anche elencati una serie di rischi derivanti dalla combinazione tra UniCredit e Banca BPM, e il conseguente raggiungimento degli obiettivi strategici dell’OPS: significative differenze nelle strategie perseguite da Banca BPM e da UniCredit, differente posizionamento di mercato delle due banche, attesa da parte di UniCredit di riduzione del contributo del business italiano, elementi di incertezza sul ruolo di Anima all’interno del gruppo UniCredit, rischio di execution intrinseco dell’integrazione, rischi di effettiva realizzazione della fusione tra Banca BPM e UniCredit, assenza di un piano industriale e strategico dettagliato di UniCredit.Nell’analizzare l’OPS il Consiglio di Amministrazione di Banca BPM ha rilevato “una limitata informativa e mancanza di chiarezza da parte dell’offerente su alcuni dei principali elementi della stessa OPS, rendendo particolarmente complesso valutarne i contenuti sia per il Consiglio di Amministrazione sia, di riflesso, per gli Azionisti Banca BPM”. In particolare, lamenta l’assenza di un’informativa adeguata su diversi elementi sostanziali, quali (i) i piani futuri di UniCredit su Banca BPM, (ii) il possibile ruolo di Anima in UniCredit, (iii) le sinergie prospettate, (iv) gli effetti sull’offerente delle prescrizioni stabilite dal Provvedimento Golden Power, (v) l’effettiva intenzione di perfezionare l’OPS, (vi) i termini finali di un’offerta non concordata, sostanzialmente senza premio e attualmente a sconto rispetto ai prezzi di mercato nonché (vii) i riflessi occupazionali. LEGGI TUTTO