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    A Banca Ifis il premio “Welcome” di UNHCR per l’inserimento in azienda di due rifugiati

    (Teleborsa) – L’UNHCR ha conferito a Banca Ifis il premio “Welcome – Working for Refugee Integration” per l’impegno a favore dell’integrazione lavorativa dei rifugiati. Il riconoscimento è stato assegnato dal rappresentante UNHCR per l’Italia, Chiara Cardoletti, in occasione della quinta edizione del progetto “Welcome” tenutosi a Roma il 26 giugno presso l’Auditorium della Tecnica. Banca Ifis è la prima banca italiana a ottenere il prestigioso premio dell’Agenzia ONU per i Rifugiati. Il riconoscimento è stato assegnato, in particolare, per aver inserito i due colleghi all’interno di funzioni strategiche per la Banca e per averlo fatto attivando un corridoio universitario diretto, prima azienda in Italia a percorrere questa strada.”Siamo felici di aver ottenuto il premio ‘Welcome’, che – ha dichiarato Mauro Baracchi, direttore Risorse Umane Banca Ifis – testimonia l’impegno di Banca Ifis per favorire l’inclusione e la diversità a tutti i livelli. L’iniziativa per cui siamo premiati, che rientra nelle attività di ‘Kaleidos’, il Social Impact Lab della Banca che ha l’obiettivo di sviluppare progetti a elevato impatto sociale a favore di persone e comunità, grazie alla cooperazione con UNHCR, ci ha permesso di inserire due ragazzi di nazionalità eritrea, creando valore per tutti i colleghi. Si tratta di uno dei tanti progetti che la Banca ha realizzato in quest’ambito, sul quale crediamo profondamente e continueremo a lavorare per costruire nuove iniziative”.Il premio dall’UNHCR si inserisce tra le iniziative di Kaleidos, il Social Impact Lab di Banca Ifis creato per promuovere progetti a elevato impatto sociale. Tramite Kaleidos, la Banca realizzerà un piano di investimenti di 6 milioni di euro nel triennio 2022-24 finalizzato a promuovere iniziative sociali – di queste ben 25 sono già state realizzate nel 2022 – in tre aree: diversità e Inclusione per sostenere la crescita collettiva e collaborativa tramite progetti di valorizzazione della diversity e di re-inclusione sociale; cultura e territorio per investire nella cultura come driver di sviluppo sostenibile e acceleratore di inclusione sociale; ricerca e prevenzione per assicurare l’accesso al diritto primario alla salute nei territori in cui la Banca opera. LEGGI TUTTO

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    Banche, UE raggiunge accordo su regole Basilea III

    (Teleborsa) – I negoziatori della presidenza del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sull’attuazione delle riforme di Basilea III, che toccano principalmente il regolamento sui requisiti patrimoniali delle banche. Gli accordi di Basilea III sono stati raggiunti dall’UE e dai suoi partner del G20 in sede di Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria con l’obiettivo di rendere le banche più resilienti a possibili shock economici. Basilea III comprende una serie di misure volte a migliorare le norme prudenziali, la vigilanza e la gestione dei rischi delle banche in risposta alla crisi finanziaria mondiale del 2007-2008.In base all’accordo provvisorio, i negoziatori hanno concordato come implementare il cosiddetto “output floor”, limitando la variabilità dei livelli patrimoniali delle banche calcolati utilizzando modelli interni, e le opportune disposizioni transitorie per consentire agli operatori di mercato un tempo sufficiente per adattarsi.I negoziatori hanno inoltre convenuto di apportare miglioramenti alle aree del rischio di credito, del rischio di mercato e del rischio operativo. Hanno inoltre convenuto di prevedere un’ulteriore proporzionalità nelle norme, in particolare per gli enti piccoli e non complessi.L’accordo per l’attuazione delle regole di Basilea III arriva a pochi mesi di distanza dal fallimento di alcune banche statunitensi, tra cui Silicon Valley Bank, e dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. “Si tratta di un importante passo avanti che contribuirà a garantire che le banche europee possano continuare a operare anche in caso di shock esterni, crisi o emergenze”, ha detto Elisabeth Svantesson, ministra delle Finanze della Svezia, che detiene la presidenza di turno dell’UE.L’accordo include anche un quadro armonizzato di “competenza e onorabilità” per valutare l’idoneità dei membri degli organi di gestione delle istituzioni e dei titolari di funzioni chiave. Analogamente, è stato anche raggiunto un accordo sulle norme per salvaguardare l’indipendenza della vigilanza, in particolare prevedendo un cooling-off period minimo per il personale e i membri degli organi di governo delle autorità competenti prima che possano assumere incarichi negli enti vigilati e un limite al tempo in carica per i componenti degli organi di governo.I negoziatori hanno inoltre concordato un regime prudenziale transitorio per le criptovalute e modifiche per migliorare la gestione dei rischi ESG da parte delle banche.In base all’accordo provvisorio, i negoziatori hanno deciso di armonizzare i requisiti minimi applicabili alle succursali di banche di paesi terzi e la supervisione delle loro attività nell’UE.L’accordo è stato concordato “ad referendum” ed è quindi provvisorio in quanto deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento prima di poter essere formalmente adottato. LEGGI TUTTO

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    Call for Education 2023, da UniCredit Foundation 3 milioni di euro

    (Teleborsa) – Sostenere programmi di contrasto alla povertà educativa in tutti i Paesi in cui opera il Gruppo Unicredit (ad eccezione di Bulgaria e Romania dove la Call si è appena conclusa con successo). Con questo obiettivo UniCredit Foundation, in linea con il proprio purpose di sprigionare il potenziale delle prossime generazioni europee, lancia la “Call for Education 2023″. A questa iniziativa, che coinvolgerà Austria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Germania, Italia, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, UniCredit Foundation destinerà un contributo complessivo di 3 milioni di euro. L’iniziativa è volta a individuare e sostenere programmi a favore degli studenti della scuola secondaria inferiore e superiore (fascia di età 11-19 anni), realizzati da organizzazioni senza scopo di lucro, con particolare attenzione a:contrastare l’abbandono scolastico; facilitare l’accesso e il completamento degli studi universitari; favorire l’acquisizione di competenze adeguate all’inserimento nel mercato del lavoro.”L’istruzione è il motore fondamentale per il futuro dell’Europa e sono convinto che sia nostra responsabilità, in quanto – ha dichiarato Andrea Orcel, presidente di UniCredit Foundation – istituzione europea, individuare e sostenere costantemente i giovani talenti delle comunità in cui operiamo, poiché loro getteranno le basi per il progresso e il successo del nostro continente negli anni a venire. Sono pertanto orgoglioso di aver annunciato questa Call for Education 2023, che coinvolgerà ben 10 dei Paesi in cui siamo presenti. Questa iniziativa si sposa perfettamente con l’impegno del Gruppo rivolto a dare costantemente la possibilità alle nostre comunità di progrediree migliorare negli aspetti sociali, in linea con la strategia ESG e il piano strategico della Banca”.Entro l’8 settembre 2023 le organizzazioni non-profit dovranno presentare la propria candidatura sulla piattaforma dedicata. Entro fine ottobre 2023, un Comitato di valutazione istituito ad hoc selezionerà circa 20 progetti vincitori, indicando anche l’importo del sostegno stesso. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, Equita conferma Buy e target price a 11 euro

    (Teleborsa) – Equita ha confermato la raccomandazione (Buy) e il target price (11 euro per azione) sul titolo BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, in vista del Capital Markets Day del 29 giugno.Secondo gli analisti, la società delineerà una strategia in continuità con il percorso seguito negli ultimi anni, con ulteriore focus sullo sviluppo dei volumi nel Factoring & Lending e identificando nuove aree di sviluppo per la crescita dei business commissionali. Inoltre, si aspettano che venga fornita maggiore visibilità sull’evoluzione dell’NII nell’attuale contesto di tassi di interesse, alla luce della differente dinamica di repricing di attivi e passivi.”Il titolo tratta a multipli interessanti (2024E P/E = 8,8x), offrendo un profilo rischio rendimento attraente – si legge nella ricerca – Inoltre BFF si caratterizza per una delle remunerazioni più alte e visibili all’interno del nostro coverage, con dividend yield strutturalmente superiore al 10%”. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank, ulteriori accantonamenti per mBank dopo sentenza tribunale

    (Teleborsa) – Commerzbank ha comunicato che registrerà un ulteriore accantonamento di circa 342 milioni di euro a causa della sua controllata polacca mBank (per il suo portafoglio di prestiti in CHF). Il risultato operativo del secondo trimestre di Commerzbank sarà gravato da un importo corrispondente che sarà contabilizzato come ricavi negativi in “Altri proventi netti”. L’accantonamento aggiuntivo deriva da un adeguamento dei modelli di accantonamento principalmente in conseguenza di una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea relativa ai prestiti in valuta estera di un concorrente di mBank.Nonostante questo onere, Commerzbank mira ancora a un risultato netto nel 2023 “ben superiore” a quello del 2022. Le prospettive dipendono dall’ulteriore sviluppo dei mutui in franchi svizzeri di mBank e si basano sull’ipotesi di una lieve recessione in Germania. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Goldman Sachs ha quota potenziale del 6,96%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs continua a muoversi sul capitale di UniCredit, sia tramite acquisti di azioni che altri strumenti. Secondo le comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti, con riferimento al 15 giugno, la banca d’affari statunitense ha una quota potenziale 6,96% del capitale. La partecipazione è detenuta tramite Goldman Sachs International e altre 12 società controllate.Scendendo nei dettagli, lo 0,84% sono diritti di voto riferibili ad azioni. Lo 0,32% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento.L’1,93% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e “Future” e obbligazioni convertibili con date di scadenza comprese tra il 15/06/2023 ed il 15/12/2050.Il restante 3,87% è: per l’1,69% contratto “Future” con date di scadenza comprese tra 16/06/2023 ed il 17/12/2032; per l’1,25% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 16/06/2023 ed il 31/03/2035; per lo 0,94% altri contratti di opzione “Swap”, “Put”, “Forward” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 16/06/2023 ed il 14/03/2033. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Goldman Sachs ha quota potenziale dello 0,85%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs si muove sul capitale di Intesa Sanpaolo, sia tramite compravendita di azioni che altri strumenti. Secondo le comunicazioni della Consob relative alle partecipazioni rilevanti, con riferimento al 16 giugno, la banca d’affari statunitense ha una quota potenziale dello 0,85% del capitale.Scendendo nei dettagli, lo 0,41% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,10% è una partecipazione potenziale, lo 0,01% posizioni lunghe con regolamento fisico e lo 0,33% posizioni lunghe con regolamento in contanti.L’ultima posizione dichiarata era complessivamente del 6,13% ed era relativa al 12 giugno. LEGGI TUTTO

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    Lovaglio: MPS è grande opportunità a quotazioni attuali, mercato deve consolidarsi

    (Teleborsa) – “È molto importante far emergere il valore di questa banca e l’anno scorso abbiamo fatto una grande trasformazione. La situazione sarà evidente andando avanti e la banca sarà valorizzata per quello che è. La banca alle quotazioni attuali è una grande opportunità e diventa molto più facile pensare operazioni di integrazione”. Lo ha affermato Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, nel corso di un convegno sugli NPL organizzato da Il Sole 24 Ore. “L’estrazione di valore è continua e questa sarà una banca quest’anno farà un Return on tangible double digit”, ha aggiunto.Sollecitato sul fronte M&A, l’AD ha detto che “in un paese che sta cercando di cambiare alcuni indirizzi, servono banche grandi. Non è una necessità ora, ma credo che in un’ottica prospettiva il mercato debba consolidarsi. La concentrazione è indispensabile per servire meglio il paese, ma non è solo una questione di MPS e credo che queste questioni debbano essere sul tavolo anche di altri player”.Analizzando la situazione di MPS, ha detto che “la cosa che ci fa stare tranquilli è la strada che abbiamo intrapreso, e non ci distrare da una situazione che potrebbero farci abbassare la guardia, come i benefici dai tassi di interesse, un trend che però è destinato a mutare. Quindi le banche devono essere pronte a generare la redditività con altre voci del conto economico e la guardia deve essere molto alta”.”L’aumento dei tassi e dell’inflazione sono fattori che fanno pensare a nuvole all’orizzonte e dobbiamo essere focalizzati sulle tre fasi che interessano l’attività della banca: l’erogazione, il monitoraggio e il recupero – ha detto Lovaglio – È molto saggio evitare di celebrare momenti così favorevoli, mettendo fieno in cascina come stiamo facendo. Abbiamo dato una guidance sul costo del rischio che conferma i livelli del 2022, anche se i segnali di inizio anno potevano suggerisce un valore più basso”.”Dobbiamo accelerare nell’attuazione del piano ed è molto importante la specializzazione”, ha detto il numero uno di MPS, aggiungendo che “è importante essere time to market e avere costi bassi” e che “questo effetto esogeno dei tassi deve far riflettere sul fare gli investimenti che altrimenti non avremmo potuto fare”. LEGGI TUTTO