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    Volksbank, S&P conferma rating e migliora outlook a positivo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha rivisto e incrementato l’outlook di Volksbank da stabile a positivo, e ha confermato i rating short-term e long-term BB+/B.Il miglioramento, riporta una nota, è giustificato dal fatto che secondo l’agenzia di rating nei prossimi 12-24 mesi l’affidabilità creditizia della banca è prevista in ulteriore miglioramento. Inoltre, S&P Global Ratings evidenzia una visione più positiva dei rischi economici a cui sono esposte le banche in Italia, con benefici sulla solvibilità degli istituti finanziari.La prudente gestione dei rischi ha consentito a Volksbank di ridurre del 58% il costo del rischio, che si attesta a 30 punti base, e di ridurre del 15% la quota netta del portafoglio dei crediti deteriorati sul portafoglio complessivo (NPL Ratio netto) al 2,26%.”Volksbank ha livelli di solidità e redditività di eccellenza nel contesto bancario europeo e questo ci permette di continuare a supportare efficacemente le famiglie e le imprese del nostro territorio del Nord Est”, commenta Georg Mair am Tinkhof, Chief Financial Officer e vicedirettore generale di Volksbank. LEGGI TUTTO

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    Fed, Bowman: considerare aggiustamenti mirati a regolamentazione banche

    (Teleborsa) – “Siamo oggi nello stesso posto in cui eravamo all’inizio della crisi finanziaria del 2008? Ovviamente no. Sebbene abbiamo assistito a stress in alcune parti del sistema bancario, nel complesso il sistema è forte e resiliente. Le banche statunitensi hanno livelli elevati di capitale e liquidità e le banche di tutte le dimensioni continuano a sostenere l’economia”. Lo ha affermato Michelle Bowman, che fa parte del Board of Governors della Federal Reserve, in un evento a San Antonio (Texas, USA).”Il solido insieme di leggi e regolamenti di cui disponiamo oggi suggerisce che i problemi del sistema bancario richiedono una soluzione mirata, incentrata sui rischi effettivi, sul miglioramento della vigilanza e della gestione dei rischi e sul tempestivo rimedio dei problemi di vigilanza”, ha aggiunto.Analizzando le azioni da intraprendere, ha evidenziato la necessità che la Federal Reserve coinvolga una terza parte indipendente per preparare un rapporto sui recenti fallimenti bancari.Inoltre, “credo che dobbiamo fare un lavoro migliore identificando i problemi più critici e muovendoci rapidamente per porvi rimedio”, ha detto, spiegando che “è evidente che sia le autorità di vigilanza che i vertici delle banche hanno trascurato fattori di rischio chiave e di lunga data che dovrebbero essere un’area di attenzione in ogni esame. Questi includono il rischio di concentrazione, il rischio di liquidità e il rischio di tasso di interesse”.Infine, “dovremmo considerare se ci sono aggiustamenti necessari e mirati che dovremmo apportare alla regolamentazione bancaria – ha proseguito – Ciò includerà probabilmente un’ampia gamma di argomenti, tra cui l’esame ravvicinato della riforma dell’assicurazione dei depositi, il trattamento dei depositi non assicurati e una riconsiderazione degli attuali limiti di assicurazione dei depositi”. LEGGI TUTTO

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    Deutsche Bank paga 75 milioni di dollari a vittime di Jeffrey Epstein per risolvere causa

    (Teleborsa) – Deutsche Bank ha accettato di pagare 75 milioni di dollari per risolvere una causa intentata da donne che affermano di essere state abusate dal defunto finanziere Jeffrey Epstein e hanno accusato la banca tedesca di facilitare i suoi traffic sessuali.Lo riporta Reuters, citando gli avvocati degli accusatori di Epstein, i quali avevano avviato una class action presso il tribunale federale di Manhattan. È necessaria l’approvazione del tribunale per l’accordo.Epstein, che è stato un cliente di Deutsche Bank dal 2013 al 2018, è morto nell’agosto 2019 in prigione in attesa del processo per traffico sessuale, in quello che il medico legale di New York City ha definito un suicidio.Il Wall Street Journal ha scritto che la banca non ha ammesso illeciti, citando persone che hanno familiarità con la questione. Secondo quello che hanno riferito fonti a CNBC, le vittime di Epstein avrebbero ricevuto almeno 75.000 dollari e fino a 5 milioni dollari, a seconda dei casi, nell’accordo con Deutsche Bank. LEGGI TUTTO

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    MPS, DBRS Morningstar alza rating lungo termine a BB con trend stabile

    (Teleborsa) – DBRS Morningstar ha alzato il Long-Term Issuer Rating di Banca Monte dei Paschi di Siena a “BB” (low). Contestualmente, ha confermato a “R-4” lo Short-Term Issuer Rating. Il trend su tutti i rating è “Stabile”. L’upgrade dei rating tiene conto dei miglioramenti dei fondamentali di MPS negli ultimi anni, si legge in una nota. In particolare, DBRS Morningstar ritiene che l’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro del novembre 2022 abbia adeguatamente ripristinato i livelli di capitale e fornito alla banca spazio per l’esecuzione del suo ultimo piano strategico, che ha già portato a miglioramenti strutturali nella capacità di generazione di utili. La redditività è stata alquanto debole, ancora influenzata dai costi di ristrutturazione nel 2022 per preparare la sostanziale riduzione dell’organico di 4.000 dipendenti nel dicembre 2022. Tuttavia, quest’ultima è stata la chiave per un miglioramento strutturale dell’efficienza operativa, che si è concretizzato nel primo trimestre del 2023.Inoltre, l’azione sul rating incorpora un miglioramento delle prospettive dei ricavi, poiché si prevede che MPS beneficerà dell’aumento dei tassi di interesse nel 2023. Sebbene sia previsto un certo deterioramento nell’attuale contesto, DBRS Morningstar ritiene che MPS abbia una posizione molto migliore rispetto al passato.I rating continuano ad essere sostenuti dal profilo di finanziamento e liquidità stabilizzato, sebbene MPS non abbia avuto accesso ai mercati dei capitali wholesale nel 2021-2022 poiché le emissioni sono diventate costose. Tuttavia, a seguito dell’aumento di capitale, MPS ha ripreso le emissioni sul mercato nel febbraio 2023. I rating continuano inoltre a tenere conto del franchise della banca come una delle maggiori banche italiane con una buona footprint domestica, sebbene la reputazione di MPS abbia risentito di problemi di condotta legacy. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Goldman Sachs ha quota potenziale del 6,45%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs si muove sul capitale di Intesa Sanpaolo, sia tramite acquisti di azioni che altri strumenti. Secondo le comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, con riferimento al 10 maggio 2023, la banca d’affari statunitense ha una quota potenziale 6,45% del capitale. La partecipazione è detenuta tramite Goldman Sachs International (5,18%) e altre 13 società controllate.Scendendo nei dettagli, lo 0,64% sono diritti di voto riferibili ad azioni. Lo 0,41% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento.L’1,54% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e “Future” con date di scadenza comprese tra il 17/05/2023 e il 20/12/2024.Il restante 3,85% è composto da: 1,53% contratto “Future” con date di scadenza comprese tra 16/06/2023 ed il 19/12/2031; 0,99% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 15/05/2023 ed il 31/03/2035; 1,03% contratto di tipo “Swap” con date di scadenza comprese tra il 16/06/2023 ed il 20/05/2033; 0,32% altri contratti di opzione “Put”, “Forward” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 12/05/2023 ed il 31/12/2030. LEGGI TUTTO

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    Cartolarizzazioni Esg: Intesa Sanpaolo migliore banca innovativa in Europa

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo è la migliore banca innovativa in Europa nel settore delle cartolarizzazioni Esg. Il riconoscimento è arrivato da Structured Credit Investor, testata di riferimento a livello internazionale per l’informazione finanziaria, che ha nominato Intesa Sanpaolo vincitrice della categoria “Innovation of the year” agli Esg Securitisation Awards. Structured Credit Finance ha preso in esame le principali banche in decine di Paesi in tutto il mondo e, grazie alla collaborazione di analisti finanziari indipendenti e attraverso una raccolta di opinioni tra qualificati investitori istituzionali, ha premiato Intesa Sanpaolo tenendo conto dello sviluppo di nuovi segmenti di attivi Esg (Environmental, social and governance), della capacità di innovazione in termini di strutturazione, del volume di transazioni effettuate e del modello di gestione attiva del rischio di credito.”Il premio – sottolinea Intesa Sanpaolo in una nota – costituisce un importante riconoscimento degli impegni e dei risultati ottenuti da Intesa Sanpaolo in ambito Esg e conferma l’elevato livello raggiunto nella gestione attiva del rischio di credito attraverso le attività della Direzione Centrale Active Credit Portfolio Steering – parte dell’Area Chief Financial Officer diretta da Stefano del Punta –, che continua a rafforzare le proprie attività nell’ambito delle iniziative incluse nel Piano d’Impresa 2022-2025. Intesa Sanpaolo è tra le banche più attive nel contesto europeo per la gestione dinamica del rischio di credito, realizzata attraverso strategie creditizie mirate e operazioni di trasferimento del rischio di credito che hanno l’obiettivo di ottimizzare il profilo rischio-rendimento del portafoglio a livello di Gruppo. Le attività di credit portfolio management sono state progressivamente sviluppate per includere nuove tipologie di attivi coerenti con la Eu Taxonomy e i processi di Green Economy e Circolar Economy, come i finanziamenti che prevedono condizioni legate a criteri di riduzione o azzeramento dell’impatto ambientale. L’obiettivo è quello di incentivare le nuove erogazioni a favore di clienti con un elevato Esg score, in coerenza con il modello interno sviluppato nell’ambito della Direzione Centrale Financial Market Coverage diretta da Andrea Tamagnini e Marco Del Frate, e – si legge nella nota – di allargare la base degli investitori più sensibili ai temi della sostenibilità finanziaria, sempre più coinvolti nelle operazioni di cartolarizzazione sintetica finalizzate dal Gruppo sul mercato dei capitali”.”Dall’avvio delle attività del Programma Garc, Gestione Attiva Rischio di Credito, sono state realizzate operazioni di trasferimento del rischio di credito per un ammontare complessivo di oltre 50 miliardi di euro, che hanno permesso a Intesa Sanpaolo di liberare capitale per erogare nuovi prestiti a sostegno della crescita delle imprese italiane” – spiega Biagio Giacalone, responsabile della Direzione Centrale Active Credit Portfolio Steering –. L’Esg Securitisation Award ‘Innovation of the year’ assegnatoci da Structured Credit Investor, la testata che con più attenzione segue le cartolarizzazioni a livello globale, conferma il buon lavoro svolto finora e ci motiva a procedere con ulteriore slancio verso la conclusione di altre operazioni innovative in cantiere”. LEGGI TUTTO

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    Bce, Tajani: “Continuare ad alzare i tassi sarebbe un errore”

    (Teleborsa) – Continuare ad alzare i tassi di interesse ufficiali “sarebbe un errore” da parte della Bce, perché nell’area euro l’inflazione “non ha una origine interna, quindi il problema non si risolve alzando i tassi”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani rispondendo una domanda al termine della sua vista all’Abi, in occasione del Comitato esecutivo. La Bce ha manifestato l’intenzione di aumentare ancora il costo del denaro. “Mi auguro che questo non accada – ha detto Tajani – perché sarebbe un errore. L’ho detto più volte. Nella sua libertà la Banca centrale può fare quello che vuole. Però già essere passati da 0,50 a 0,25 è un passo in avanti”. Il riferimento è al fatto che l’ultimo aumento deciso dalla Bce ha marcato una moderazione del ritmo della stretta, con 25 punti in base in più sui tassi invece dei 50 punti base dei precedenti rialzi. “L’inflazione italiana ed europea è un’inflazione che non ha una origine interna, come quella americana, quindi il problema non si risolve alzando i tassi di interesse. Poi, alla fine ne fanno le spese solo le famiglie e le imprese”. Sul Mes “il dibattito è aperto” ha detto il vicepremier in merito al Meccanismo europeo di stabilità.Con le banche italiane “abbiamo affrontato tutta la questione che riguarda l’internazionalizzazione delle le nostre imprese, il ruolo che il sistema bancario italiano può svolgere per rafforzare la politica estera del nostro paese – ha riferito Tajani interpellato –. La politica estera non la fa soltanto il ministro con i diplomatici, la fa tutto il sistema Italia e non si può, per esempio, lavorare sulle esportazioni, che noi vogliamo incrementare, ci sono state esportazioni per 600 miliardi lo scorso anno e vogliamo fare ancora di più. Ma le imprese per esportare devono essere garantite devono essere sostenute dal sistema bancario. L’Italia può essere presente grazie a una rete di politiche commerciali, industriali, bancaria che può portare a risultati migliori di quelli che abbiamo avuto fino ad oggi”. LEGGI TUTTO

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    ABI: “Calano gli attacchi ad ATM e accettatori di banconote presso i distributori di carburante”

    (Teleborsa) – Diminuiscono del 38% i furti commessi in Italia nell’ultimo decennio, passando dagli oltre 1,5 milioni del 2013 ai circa 958 mila del 2022. Lo stesso andamento ha caratterizzato anche l’incidenza che, dopo il picco registrato nel 2014 con 2.607 furti ogni 100 mila abitanti, è scesa fino al valore di 1.622 furti ogni 100 mila abitanti nel 2022. Questi i principali risultati del “Rapporto sugli attacchi agli ATM di banche e poste e agli OPT dei distributori di carburante” condotto da Ossif, il Centro di ricerca Abi sulla Sicurezza Anticrimine, e dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione di Poste Italiane, Unem ed Italiana Petroli e presentato oggi nel corso del convegno Banche e Sicurezza 2023, la due giorni di lavoro sui temi chiave della sicurezza.Più nel dettaglio, anche l’andamento del numero complessivo degli attacchi agli ATM e agli accettatori di banconote presso i distributori di carburante (OPT – Outdoor Payment Terminals) fa rilevare un trend decrescente. In particolare, nel 2021 gli attacchi complessivi si sono più che dimezzati rispetto al 2020 ed anche nel 2022 (382 episodi) è stata registrata un’ulteriore riduzione (-8,8%). I dati positivi dell’ultimo biennio hanno caratterizzato tutte e tre le diverse tipologie di reato (gli attacchi agli ATM delle banche, degli uffici postali e gli attacchi agli OPT) che, proprio nel 2021 e nel 2022, hanno fatto registrare i valori più bassi mai avuti, sia in termini assoluti che in relazione al numero di punti operativi. “In tema di sicurezza – ha detto il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini – l’azione dell’Abi di implementazione del rapporto con le Autorità di sicurezza (Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Prefetture, Forze di polizia) ha consentito di realizzare, in stretta collaborazione, iniziative congiunte che hanno favorito il contrasto alle rapine e ai furti alle dipendenze bancarie, nonché ad altre forme di criminalità, rendendo al contempo più agevole approcciare le tematiche della sicurezza, attraverso il coinvolgimento delle Autorità preposte nelle strategie di prevenzione. Centrale è il ruolo di OSSIF in termini di gestione di dati e informazioni che vengono raccolti in un apposito database anticrimine, che si sta rivelando sempre più essenziale nell’orientare le scelte nelle rispettive attività di rafforzamento delle misure di sicurezza, di controllo del territorio e investigative”.”Il rapporto di collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Associazione Bancaria Italiana, consolidatosi nel tempo, è sempre più esteso e mirato e rappresenta un’eccellenza nel panorama europeo. Consente di disporre di dati, elementi di analisi e di valutazione dei rischi con una tempestività non comune presso altri Paesi. Tramite la partecipazione all’Osservatorio per la Sicurezza Fisica (OSSIF), – ha detto Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale – si è di fatto realizzata una efficace sinergia finalizzata allo scambio di dati attinenti ai reati predatori in danno non solo delle banche, ma anche di altri operatori e soggetti economici ed ha consentito di sviluppare nel tempo nuove forme di prevenzione e contrasto al crimine diffuso. Il costante, tendenziale decremento della criminalità predatoria in tale ambito oltre a testimoniare la validità degli sforzi profusi, rappresenta uno stimolo in più nel proseguire in questo impegno collaborativo”. LEGGI TUTTO