Goldman Sachs, utile in calo nel primo trimestre con crollo investment banking
(Teleborsa) – Goldman Sachs ha registrato ricavi netti per 12,22 miliardi di dollari (-5% sul 1° trim 2022 e +15 del 4° trim 2022) e utili netti per 3,23 miliardi di dollari (-18% sul 1° trim 2022 e +144 del 4° trim 2022) nel primo trimestre del 2023. L’utile per azione (EPS) è stato di 8,79 dollari, rispetto a 10,76 dollari per il primo trimestre del 2022 e 3,32 dollari per il quarto trimestre del 2022.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 8,10 dollari su ricavi per 12,79 miliardi di dollari.I ricavi netti includono una perdita di circa 470 milioni relativa a una vendita parziale del portafoglio di prestiti Marcus e al trasferimento del resto del portafoglio a “held for sale” (in gran parte controbilanciato da una riduzione degli accantonamenti per perdite su crediti di circa 440 milioni).Il ROE è stato dell’11,6% e il ROTE è stato del 12,6% per il primo trimestre del 2023.”Gli eventi del primo trimestre hanno agito come un altro stress test nella vita reale, dimostrando la resilienza di Goldman Sachs e delle maggiori istituzioni finanziarie della nazione – ha commentato il CEO David Solomon – La nostra cultura di gestione del rischio profondamente radicata, la forte liquidità e la solida posizione patrimoniale ci hanno permesso di continuare a supportare i nostri clienti e fornire solide performance”.”Operiamo da una posizione di forza e rimaniamo concentrati sull’esecuzione della nostra strategia per far crescere ulteriormente le nostre principali franchigie di Global Banking & Markets e Asset & Wealth Management”, ha aggiunto.Le commissioni di Investment banking sono state pari a 1,58 miliardi di dollari, il 26% in meno rispetto al primo trimestre del 2022, principalmente a causa di ricavi netti significativamente inferiori nell’Advisory, che riflette un calo significativo delle operazioni di M&A completate a livello di settore, e nel Debt underwriting, che riflette un calo nel settore.I ricavi netti in FICC (fixed income, currencies and commodities) sono stati di 3,93 miliardi, il 17% in meno rispetto al primo trimestre del 2022, riflettendo ricavi netti significativamente inferiori nell’intermediazione FICC, guidati da ricavi netti significativamente inferiori in valute e materie prime, parzialmente compensati da ricavi netti significativamente più elevati in prodotti su tassi di interesse e maggiori ricavi netti su mutui e prodotti di credito.I ricavi netti in Equities sono stati di 3,02 miliardi, il 7% in meno rispetto al primo trimestre del 2022, a causa di ricavi netti significativamente inferiori nell’intermediazione azionaria sia in derivati che in prodotti cash. I ricavi netti nel finanziamento azionario sono stati significativamente più elevati, riflettendo principalmente l’aumento degli spread. LEGGI TUTTO