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    OPS di Unicredit su Banco BPM, adesioni allo 0,127%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 9 luglio 2025 sono state presentate 44.022 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 1.925.342, pari allo 0,127070% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 luglio 2025. CONSOB aveva sospeso l’OPS per un periodo di 30 giorni. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 22 e 23 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPS BPER su Pop Sondrio, adesioni al 26,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da BPER Banca su azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio, risulta che oggi 9 luglio 2025 sono state presentate 20.519.174 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 121.290.712, pari al 26,843981% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 16 giugno 2025 e terminerà l’11 luglio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Credem, Stefano Morellini nominato Direttore Generale

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione Credem ha nominato Direttore Generale Stefano Morellini, già Condirettore Generale della Banca. Morellini subentra ad Angelo Campani, prematuramente scomparso nei giorni scorsi. Entrato nel Gruppo Credem nel 1990, diviene Dirigente nel 1999 e Vice Direttore Generale nel 2017. Condirettore Generale dal febbraio 2023, ha ricoperto, tra gli altri, gli incarichi di Responsabile della Business Unit Corporate, Responsabile Servizio Crediti e, da ultimo, Responsabile Business Unit Banking Commerciale. Numerosi e pluriennali, inoltre, gli incarichi ricoperti negli Organi Amministrativi delle società del Gruppo quale Consigliere, tra le altre società, di Credemleasing, Credemfactor, Avvera, Credemvita, Credemassicurazioni, Credem-Euromobiliare Private Banking, Credem Private Equity SGR.”Il Consiglio di Amministrazione, in seguito all’improvvisa scomparsa di Angelo Campani, ha nominato Stefano Morellini che, nel segno della piena continuità che è da sempre punto di forza del Gruppo, guiderà con competenza e visione strategica la Banca nei prossimi anni, confermandola ai vertici del settore bancario”, ha dichiarato il presidente Lucio Igino Zanon di Valgiurata. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, sentenza TAR entro il 16 luglio. Commissione UE non ha preso alcuna decisione

    (Teleborsa) – Il Tar del Lazio pubblicherà “entro il 16 luglio” il dispositivo della sentenza relativa al ricorso di UniCreditcontro il Dpcm che contiene le prescrizioni del Golden Power poste dal Governo italiano riguardo all’offerta pubblica di scambio (OPS) su Banco BPM Lo si e’ appreso in seguito all’udienza odierna del Tar. Il presidente della I sezione del TAR ha precisato che il dispositivo della sentenza, o anche la motivazione, sarà pubblicato entro il 16 luglio pur non escludendo la possibilità di tempi più contenuti.”Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto”, ha detto ai giornalisti l’avvocato di UniCredit, Fabio Cintoli, dopo l’udienza, citando in inglese una battuta del musical “Jesus Christ Superstar” per descrivere l’uso di poteri speciali da parte dell’Italia per stabilire i termini dell’accordo.L’avvocatura dello Stato ha invece sottolineato di ritenere “inattaccabile” il provvedimento del governo sulle prescrizioni del Golden Power, chiedendo, in presenza di eventuali “profili di incertezza”, che la questione venga portata all’attenzione della Corte di Giustizia della Ue. “A noi pare che la motivazione del provvedimento sia inattaccabile sotto tutti i profili. Si tratta di capire entro e con quali limiti il governo possa intervenire. Ci auguriamo che si arrivi alla conclusione che l’impostazione non possa essere messa in discussione – ha affermato uno degli avvocati dello Stato nel corso dell’udienza – Se ritenete che ci siano profili di incertezza chiediamo che la vicenda sia rimessa alla Corte di giustizia UE”.Sull’uso del Golden Power da parte del governo italiano, la Commissione europea non ha preso ancora alcuna decisione e non ha inviato alcuna lettera all’Italia, ma sta ancora conducendo un’analisi preliminare, dopo aver ricevuto una riposta dal governo alle domande che l’esecutivo comunitario aveva inviato a fine maggio, ha detto oggi pomeriggio una portavoce per la Concorrenza della Commissione. A una domanda sulla contraddizione tra, da una parte, i progetti dell’UE di realizzare una vera Unione bancaria europea, e una Unione del risparmio e degli investimenti, e d’altra parte l’uso della Golden Power da parte dei governi per impedire progetti di concentrazione non solo transfrontalieri, ma anche nazionali, la portavoce ha replicato: “Ho detto che la valutazione è in corso. Per chiarire di cosa sto parlando: si tratta dell’articolo 21 del Regolamento Ue sulle concentrazioni. Com’è noto, la Commissione ha poteri esclusivi per esaminarle. Ma in circostanze eccezionali – ha spiegato – uno Stato membro potrebbe imporre alcune condizioni o potrebbe persino porre il veto a una concentrazione, per motivi non legati alla concorrenza, più in generale per motivi di interesse pubblico. Quindi ora stiamo valutando se le condizioni che l’Italia ha posto rispetto a questa fusione siano effettivamente giustificate o meno da questo punto di vista; ovvero se fosse possibile” il ricorso al Golden Power “a causa di queste circostanze eccezionali. Questo è ciò che sta accadendo ora”. Il portavoce per il Commercio e i Servizi finanziari ha poi aggiunto: “Vorrei spiegare un po’ la prospettiva della Commissione su questo argomento. Abbiamo detto molte volte che, come principio generale, crediamo che il consolidamento del settore bancario attraverso fusioni nazionali e transfrontaliere potrebbe contribuire a migliorare l’efficienza e la redditività delle banche, a beneficio dell’economia europea nel suo complesso, e in particolare dei nostri consumatori. Il consolidamento bancario viene valutato da due prospettive: quella prudenziale, quindi da parte della Banca centrale europea o talvolta delle autorità di vigilanza delle banche nazionali, e quella della concorrenza. Se si dà il via libera su entrambi questi fronti, allora nel mercato unico, e a maggior ragione nell’Unione bancaria, non vi è alcuna base per bloccare un’operazione a causa di una decisione discrezionale del governo di uno Stato membro”.A chi faceva notare notare che l’OPS su Banco BPM ha una scadenza che è il 23 luglio, è stato replicato: “Siamo ben consapevoli di questo contesto e stiamo lavorando davvero il più velocemente possibile. Volevamo chiarire che non ci sono scadenze vincolanti entro cui dovremmo prendere la decisione”.Intanto, il governo tedesco ha criticato nuovamente l’approccio “ostile” di UniCredit dopo che ieri la banca italiana ha comunicato di aver convertito in azioni una parte della propria posizione in Commerzbank, salendo a circa il 20% dei diritti di voto. “La posizione del governo tedesco rimane invariata: respinge l’approccio ancora una volta non coordinato e non amichevole di Unicredit” e “sostiene la strategia di indipendenza di Commerzbank”, ha detto una portavoce del Ministero delle Finanze tedesco. Per questo motivo, il governo non venderà il resto della sua partecipazione. LEGGI TUTTO

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    Mediocredito Centrale, Morningstar DBRS conferma rating BBB e trend Positivo

    (Teleborsa) – Morningstar DBRS ha confermato tutti i rating creditizi di Mediocredito Centrale, incluso il Long-Term Issuer Rating a “BBB” e il Short-Term Issuer Rating a “R-2 (high)”. L’agenzia di rating ha inoltre confermato il trend “Positivo”.Viene evidenziato che, MCC, una piccola banca pubblica con circa 14,5 miliardi di euro di attività totali a fine marzo 2025, è responsabile del supporto alle piccole e medie imprese (PMI) e alle famiglie, in particolare nel Sud Italia, principalmente attraverso finanziamenti e partnership strategiche, gestendo e fornendo incentivi pubblici e sussidi. Morningstar DBRS si aspetta che lo Stato italiano fornisca supporto a MCC in caso di necessità, grazie alla proprietà della banca e alla sua missione pubblica, che Morningstar DBRS ritiene siano i pilastri fondamentali alla base del rating creditizio di MCC. Dal 2017, MCC è interamente di proprietà dello Stato italiano tramite proprietà indiretta tramite Invitalia, a sua volta interamente di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze. In collaborazione con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (IFTD), MCC ha partecipato al salvataggio di BdM Banca (BdM; precedentemente Banca Popolare di Bari) nel 2020 ed è diventata la capogruppo del Gruppo Mediocredito Centrale, un gruppo bancario composto da MCC, BdM e Cassa di Risparmio di Orvieto (CRO), ex controllata di BdM e successivamente scorporata. Tuttavia, MCC sta cedendo l’intera partecipazione detenuta in CRO a Banca del Fucino.La redditività di MCC è migliorata dall’acquisizione di BdM, sostenuta da tassi di interesse più elevati, dalla crescita dei prestiti e dalla diversificazione dei ricavi, nonché da una maggiore disciplina dei costi, da minori accantonamenti per perdite su crediti e da minori rischi legali. Secondo Morningstar DBRS, la diversificazione dei ricavi, unita ai risparmi sui costi e alle sinergie derivanti dalla progressiva integrazione di BdM, dovrebbe aiutare MCC a compensare l’impatto negativo sulla redditività derivante dal calo dei tassi di interesse, dai maggiori investimenti digitali, dai potenziali maggiori costi del credito dovuti all’ulteriore ristrutturazione dei prestiti di BdM e alle tensioni commerciali, nonché dallo scorporo di CRO. MCC ha registrato un utile netto attribuibile di 29 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, in crescita del 14% su base annua, principalmente grazie al miglioramento della redditività di BdM e ad alcuni effetti positivi di consolidamento. I ricavi totali sono aumentati del 26% su base annua nel primo trimestre del 2025, sostenuti da tutte le fonti di ricavo. Il margine di interesse netto è aumentato del 5% su base annua nel primo trimestre del 2025, poiché i bassi tassi di interesse sono stati più che compensati dai maggiori volumi di prestiti, dal maggiore contributo dei titoli a reddito fisso e dall’ottimizzazione dei costi di finanziamento. Le commissioni nette, che rappresentano il 34% del mix di ricavi di MCC, sono aumentate del 21% su base annua nel primo trimestre del 2025, mentre l’attività di trading e la rivalutazione positiva di alcuni investimenti hanno ulteriormente sostenuto i ricavi. L’efficienza operativa di MCC è notevolmente migliorata, con un rapporto costi/ricavi sceso a circa il 62% nel primo trimestre del 2025 dal 77% del primo trimestre del 2024. Il costo del rischio annualizzato (COR) di MCC si è attestato a ben 95 punti base (bps) nel primo trimestre del 2025, in aumento rispetto agli 80 bps del 2024; Tuttavia, il COR sottostante, esclusi gli accantonamenti per il derisking, è rimasto pressoché invariato a circa 52 punti base nel primo trimestre del 2025.Morningstar DBRS ritiene che il profilo di rischio di MCC sia debole, seppur in miglioramento, considerando il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde (NPE) e crediti deteriorati (NPE) del 6,4%, come riportato dalla banca a fine marzo 2025, inclusi i titoli deteriorati garantiti dal Fondo di Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze, in calo rispetto al 9,2% registrato a fine 2021. Su base netta, il rapporto NPE era del 4% a fine marzo 2025, in calo rispetto al 5,6% registrato a fine 2021. La copertura totale degli NPE è aumentata al 48% a fine marzo 2025, rispetto al 46% circa registrato a fine 2024. I prestiti lordi stage 2 (prestiti il ??cui rischio di credito è aumentato dall’origination) rappresentavano circa l’11% dei prestiti lordi di MCC alla fine del 2024, in aumento rispetto al 9% alla fine del 2023. La maggior parte del portafoglio prestiti di MCC è concentrata in PMI e famiglie, il che implica una bassa concentrazione single-name. Inoltre, una parte significativa del portafoglio prestiti di MCC beneficia di garanzie statali. Morningstar DBRS prevede un aumento dei rischi per la qualità degli attivi in ??futuro a causa delle tensioni commerciali globali e della stagnazione dell’attività economica. La concentrazione delle esposizioni di MCC nelle PMI, in particolare nel Sud Italia più vulnerabile, aggiunge ulteriore rischio alla qualità degli attivi. Tuttavia, i criteri di erogazione del credito di MCC si sono recentemente inaspriti, portando a nuove origination di migliore qualità. Questo, unito a un ulteriore derisking e a un certo supporto all’espansione del credito, con l’allentamento dei tassi di interesse e il progresso della ristrutturazione commerciale di BdM, dovrebbe contribuire a mitigare l’impatto negativo sulla qualità degli attivi della Banca. MCC continua ad avere rischi legali significativi, seppur ridotti, principalmente attribuibili alle attività di BdM prima della sua acquisizione da parte di MCC.MCC è esposta al rischio sovrano attraverso i suoi titoli di Stato italiani, che ammontavano a circa 2,2 miliardi di euro a fine marzo 2025, in calo del 28% rispetto alla fine del 2023 e pari a circa il 15% del suo totale attivo. Alla fine del 2024, il portafoglio di titoli di Stato di MCC rappresentava circa 2,1 volte il suo capitale CET1, significativamente inferiore rispetto al passato, a causa di una riduzione dell’esposizione e dell’accumulo di capitale. Il portafoglio è stato interamente classificato come “hold to collect and sell”, con un conseguente impatto diretto sul patrimonio netto della banca dovuto alla volatilità degli spread creditizi. LEGGI TUTTO

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    UniCredit sale al 20% dei diritti di voto in Commerzbank

    (Teleborsa) – Dopo aver ricevuto tutte le necessarie approvazioni legali e regolamentari – comprese quelle della Banca Centrale Europea (BCE), dell’Autorità federale tedesca per la concorrenza (Bundeskartellamt) e della Federal Reserve (FED), UniCredit ha convertito in azioni circa il 10% della sua posizione sintetica in Commerzbank, portando la propria quota in azioni e i relativi diritti di voto effettivi a circa il 20%.UniCredit intende convertire in azioni la restante posizione sintetica di circa il 9% a tempo debito, raggiungendo circa il 29% dei diritti di voto in Commerzbank.Con questi passi, UniCredit diventa il maggiore azionista di riferimento di Commerzbank. LEGGI TUTTO

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    OPS BPER su Pop Sondrio, adesioni al 22,3%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da BPER Banca su azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio, risulta che oggi 8 luglio 2025 sono state presentate 4.535.233 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 100.771.538, pari al 22,302691% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 16 giugno 2025 e terminerà l’11 luglio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, emesso bond da 400 milioni di euro. Sottoscritto per 1,5 volte

    (Teleborsa) – Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, ha completato il collocamento di un prestito obbligazionario di tipo Senior Preferred destinato ad investitori istituzionali per un ammontare di 400 milioni di euro. L’operazione rientra nell’ambito del programma di emissioni EMTN da 5 miliardi di euro. Nel dettaglio, l’emissione obbligazionaria ha una scadenza prevista nel mese di novembre 2029. Il reoffer price è stato fissato a 99,758 con una cedola pagabile annualmente del 3,625%. L’offerta è stata sottoscritta per 1,5 volte rispetto all’ammontare emesso. Il risultato “dimostra l’apprezzamento da parte degli investitori verso il progetto di sviluppo di Banca Ifis, anche a seguito del risultato dell’OPAS su illimity Bank”, si legge in una nota. L’emissione è stata sottoscritta in misura paritaria tra investitori domestici e internazionali. Per Banca Ifis, si tratta dell’emissione obbligazionaria col minore spread di credito della propria quarantennale storia.L’obbligazione emessa da Banca Ifis sarà quotata presso il Luxembourg Stock Exchange, con un rating atteso di Baa3 da parte di Moody’s e di BB+ da parte di Fitch. Nell’operazione, Banca Ifis si è avvalsa del supporto di Banco Santander, UniCredit, Natixis, Equita, Intesa SanPaolo, Citigroup in qualità di joint bookrunners. LEGGI TUTTO