More stories

  • in

    Banco BPM, Maioli: non presenteremo liste per il CdA

    (Teleborsa) – “Premesso che non è ancora il tempo, non abbiamo intenzione di presentare liste per il rinnovo del CdA di Banco BPM, faremo tutto il possibile per evitare liste che possano andare in competizione tra di loro”. A dirlo Giampiero Maioli, responsabile di Credit Agricole Italia, a margine della presentazione della partnership tra Crèdit Agricole e RCS Sport, a proposito della presentazione di una eventuale lista di minoranza per il rinnovo del board di Piazza Meda, di cui l’istituto francese è azionista con il 9,2%.”Non è il nostro scenario – aggiunge Maioli – abbiamo sempre detto che abbiamo una partnership di lungo corso con BPM che abbiamo voluto rafforzare entrando nel capitale, firmando l’accordo di bancassurance. “Lungi da noi l’idea di presentare situazioni ostili”. LEGGI TUTTO

  • in

    Popolare di Sondrio, associazione piccoli azionisti vicina al 4%

    (Teleborsa) – L’Associazione Insieme per la Popolare è arrivata a contare più di 1.300 soci e si avvicina a rappresentare il 4% del capitale sociale della Banca Popolare di Sondrio. “I numeri sono ancora in crescita, seppur limitatamente, mentre è prevista una ulteriore spinta alla fine del primo trimestre dell’anno, in coincidenza con l’assemblea annuale della banca”, si legge in una nota diffusa al termine della prima assemblea pubblica, in cui è stata confermata l’intera governance con la nomina a vicepresidente del consigliere e segretario Francesco Grimaldi.Giacomo Pedranzini, amministratore delegato di Kometa e socio della banca, è intervenuto auspicando che l’Associazione riesca a raggiungere il traguardo almeno del 10% del capitale in vista della prossima assemblea della Popolare di Sondrio.”E se noi crediamo che questo modello di banca non sia solo possibile, ma sia anche migliore, il futuro a cui abbiamo la responsabilità di ambire è ancora più importante: essere da esempio ad altre realtà vicine e lontane da noi, e permettere alle comunità, dovunque esse siano locate, Sondrio, Lecco, Milano o Roma, di poter contare su istituti di credito che aiutino le persone e le aziende a prosperare e crescere, in maniera sostenibile e coerente”, ha affermato il presidente Matteo Lorenzo De Campo. LEGGI TUTTO

  • in

    Credem, Equita aumenta target price in attesa dei risultati

    (Teleborsa) – Equita ha aumentato a 9,3 euro per azione (+15%) il target price su Credem, confermando il giudizio Buy sul titolo della banca emiliana. Gli analisti si aspettano un quarto trimestre del 2022 “molto solido guidato dal margine d’interesse”. Credem pubblicherà i risultati trimestrali il prossimo 6 febbraio.Il broker si aspetta: un NII in crescita grazie a tassi più alti e un ulteriore miglioramento dello spread commerciale; commissioni di asset management e bancarie in leggero miglioramento; tassi di default su livelli molto bassi, ma con un peggioramento del costo del rischio per catturare prudenzialmente il peggioramento dello scenario macro.Buona la performance di Credem, che si attesta a 7,52 euro, con un aumento del 3,44%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 7,583 e successiva a 7,753. Supporto a 7,413. LEGGI TUTTO

  • in

    State Street, utili trimestrali in aumento. Nuovo buyback

    (Teleborsa) – State Street, leader a livello mondiale nella fornitura di servizi finanziari per investitori istituzionali, ha chiuso il quarto trimestre del 2022 con ricavi totali in aumento del 3% a 3,16 miliardi di dollari, trainati principalmente da un maggiore reddito netto da interessi (NII), parzialmente compensato da minori ricavi da commissioni e dall’impatto della conversione valutaria. In particolare, il NII è aumentato del 63%, riflettendo l’aumento dei tassi di interesse globali lungo la curva dei rendimenti e un bilancio ben strutturato. L’utile netto è stato di 733 milioni di euro, in aumento del 5%.”La nostra proposta di valore distintiva e le offerte di servizi diversificati ci hanno permesso di ottenere buoni risultati nel 4Q22 e nell’intero anno nonostante un ambiente difficile che comprendeva mercati globali volatili, tensioni geopolitiche, aumento dell’inflazione e importanti azioni delle banche centrali”, ha commentato il CEO Ron O’Hanley.La banca ha approvato un’autorizzazione al riacquisto di azioni ordinarie fino a 4,5 miliardi di dollari nel 2023.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Jefferies rivede i target price sulle maggiori banche italiane

    (Teleborsa) – Sono arrivate revisioni delle raccomandazioni sulle principali banche italiano dagli analisti di Jefferies. Il target price su Intesa Sanpaolo è passato a 2,40 euro per azione (da 2,25 euro), con giudizio Hold. Il prezzo obiettivo su UniCredit è stato alzato a 21 euro per azione (da 19 euro), con consiglio Buy. Limato l’obiettivo su Mediobanca, che passa a 9,30 euro per azione (da 9,70 euro), con rating Hold.Intanto, migliora l’andamento di Intesa Sanpaolo, che si attesta a 2,234 euro, con un aumento dello 0,47%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 2,246 e successiva a 2,27. Supporto a 2,222.Discreta la performance di Unicredit, che si attesta a 14,81 euro, inaumento dell’1,31%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 14,85 e successiva a 14,96. Supporto a 14,74.Migliora l’andamento di Mediobanca, che si attesta a 9,52 euro, con un aumento dello 0,93%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 9,57 e successiva a 9,67. Supporto a 9,48. LEGGI TUTTO

  • in

    UE, record di banchieri che guadagnano più di 1 milione dopo Brexit

    (Teleborsa) – Nel 2021 c’è stata un aumento significativo del numero di dipendenti di banche e società d’investimento dell’UE che hanno ricevuto una remunerazione superiore a 1 milione di euro. Questa crescita è legata al buon andamento complessivo degli istituti, in particolare nel settore dell’investment banking, del trading e delle vendite, ma anche ai continui trasferimenti di personale dal Regno Unito all’UE e all’aumento generale delle retribuzioni.Nel 2021, secondo i dati dell’Autorità bancaria europea (EBA), il numero di persone ad alto reddito che hanno ricevuto una remunerazione superiore a 1 milione di euro è aumentato del 41,5%, passando da 1.383 nel 2020 a 1.957 nel 2021. Si tratta del valore più alto per l’UE27/SEE da quando l’EBA ha avviato la raccolta dei dati nel 2010.Il rapporto medio tra remunerazione variabile e fissa per tutti i redditi più alti è aumentato dall’86,4% nel 2020 al 100,6% nel 2021. Poiché la remunerazione variabile è legata alla performance dell’ente, della linea di business e del personale, “la buona performance finanziaria degli enti ha spinto l’aumento di alcuni bonus”, sottolinea l’EBA. Altri fattori rilevanti a sostegno di questa tendenza possono essere individuati nell’eliminazione delle restrizioni Covid-19 e nella prosecuzione del trasferimento del personale verso le attività dell’UE nel contesto della Brexit.La Germania conta 589 banchieri che hanno guadagnato più di un milione di euro all’anno (30% del totale di tutti i paesi), seguita dalla Francia (371, 19% del totale) e dall’Italia (351, 18% del totale). Il banchiere meglio pagato dell’UE era in Spagna, con un guadagno compreso tra 14 e 15 milioni di euro, secondo l’EBA. “Un importo significativo della remunerazione variabile corrisponde a un’indennità di licenziamento”, ha affermato, senza identificare l’individuo.Dei tedeschi, 481 sono nella fascia da 1 a 2 milioni, 64 da 2 a 3 milioni e 14 da 3 a 4 milioni, con 30 banchieri sopra questa cifra. Dei francesi, 256 sono nella fascia da 1 a 2 milioni, 72 da 2 a 3 milioni e 29 da 3 a 4 milioni, con 14 banchieri sopra questa cifra. Degli italiani, 277 sono nella fascia da 1 a 2 milioni, 43 da 2 a 3 milioni e 17 da 3 a 4 milioni, con 14 banchieri sopra questa cifra.Complessivamente il 70% dell’aumento in termini di numero di banchieri deriva da Italia, Francia e Spagna, il che è correlato all’aumento del RoE in questi Stati membri. In Italia, la crescita dei redditi elevati da 187 nel 2020 a 351 nel 2021 (+88%) rappresenta il 29% dell’aumento totale in tutti gli Stati membri.Dei 1.957 banchieri che hanno guadagnato più di un milione di euro, 12 avevano mansioni riguardanti la vigilanza, 599 erano nel management, 749 erano nell’Investment banking, 187 nel Retail banking, 122 nell’Asset management, 152 in mansioni corporate, 42 in mansioni di controllo indipendenti e 94 in altre aree.(Foto: Foto di Hunters Race su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Pagamenti digitali, sui POS di Banca Sella arriva Satispay

    (Teleborsa) – Banca Sella amplia ulteriormente l’accettazione degli strumenti di pagamento elettronici nei negozi fisici grazie all’integrazione nei propri POS del network di pagamento Satispay, l’app che permette agli utenti di pagare nei negozi fisici e online e scambiarsi denaro tra amici. L’obiettivo è mettere a disposizione degli esercenti una nuova modalità a supporto del processo di digitalizzazione dei pagamenti e della propria attività quotidiana, consentendo ai clienti di includere un’app con oltre 3,2 milioni di utenti.La funzionalità viene resa disponibili su terminali POS Android evoluti con fotocamera integrata e display touch in grado di connettersi via wifi, alla rete 4G o tramite Bluetooth e di utilizzare anche altre app gestionali.L’integrazione di Satispay rientra nel nostro costante percorso per favorire la digitalizzazione dei pagamenti degli esercenti e offrire nuovi strumenti elettronici alle persone che per i loro acquisti, oltre le carte, utilizzano sempre di più applicazioni e servizi via smartphone”, ha commentato Andrea Pozzi, Head of Banking and Payments di Banca Sella. LEGGI TUTTO

  • in

    Orcel (UniCredit): recessione non inevitabile, su MPS vedremo

    (Teleborsa) – “La nostra visione era di una lieve recessione per quest’anno, ma da allora, se osserviamo tutti gli indicatori che vediamo, probabilmente notiamo un rischio al rialzo, quindi stiamo guardando a qualcosa che potrebbe anche non essere una recessione”. Lo ha detto Andrea Orcel, amministratore delegato in Unicredit, in una intervista a CNBC in occasione del World Economic Forum a Davos. “Non sappiamo davvero come si sta delineando la guerra, c’è sempre un ritardo tra l’aumento dei tassi e l’impatto sull’economia e quindi non sappiamo esattamente come il rapido aumento dei tassi impatterà e c’è probabilmente uno dei più grandi cambiamenti nelle catene del valore e nella geopolitica che abbiamo visto dalla seconda guerra mondiale”, ha aggiunto.Lo scenario della BCEStimolato sul fronte della politica monetaria, il CEO ha detto che quello delle banche centrali “è un lavoro difficile”, spiegando che “l’Europa ha un’inflazione differente rispetto a quella americana, è legata soprattutto alle forniture, all’energia e a quella alimentare”. “Quello che stanno cercare di fare per combatterla” è calmare tutti i prezzi “e questo ovviamente ha un impatto sproporzionato sull’economia lontana da queste commodity”, ha sottolineato.Inoltre, “dato l’effetto ritardo e tutto il resto e il fatto che l’economia europea è piuttosto sticky e poi cede, temevamo che se si restringesse sostanzialmente al di sopra del 2%, ci potessero essere effetti indesiderati in seguito”.Le distribuzioni ai sociNessun cambiamento nell’approccio alle distribuzioni per gli azionisti derivante dallo scenario generale dell’economia e dei tassi d’interesse. “Abbiamo sempre detto che il piano nel nostro scenario era quello di dare una certa generazione di capitale ogni anno che era sopra il nostro net income e che eravamo impegnati a distribuire questo capitale che generavamo senza dipendere da capitale in eccesso: lo abbiamo fatto nel 2020-21 e dovremmo farlo anche nel 2021-22”. “Nel 2022 abbiamo performato molto meglio del previsto: stiamo andando meglio del nostro piano se si guardano i numeri a nove mesi – ha proseguito – Abbiamo presto delle cautele per i rischi in modo di avere nel 2022-23 sufficienti ammortizzatori in modo di potere assorbire eventuali shock che dovessero arrivare dal punto di vista economico, sempre bene essere preparati”.La partita MPSLe domande hanno toccato anche alcune questioni italiane, come il rilancio di MPS: “Credo che Monte dei Paschi abbia preso una direzione diversa nella strategia. Al momento stanno andando avanti da soli. Hanno aumentato il capitale, stanno razionalizzando la banca, la stanno ristrutturando”, ha detto Orcel. “Stanno facendo un buon lavoro. E questo è quanto. Quindi devono fare questo, e poi vedremo”, ha aggiunto, quando gli è stato chiesto se UniCredit potesse ancora essere vista come un potenziale acquirente della banca senese.Il governo italianoCon riguardo ai primi mesi di esecutivo Meloni, il banchiere ha detto che “è un governo che fin dall’inizio ha preso decisioni difficili sulle misure economiche, anche in campagna elettorale. E ora, se si guarda al bilancio, il bilancio è abbastanza solido e prudente. E questo è un governo che si è impegnato a seguire le politiche di Draghi in termini di razionalizzazione del settore pubblico e di spesa per la prossima generazione”.Secondo Orcel, “probabilmente c’è stata un’idea sbagliata di cosa fosse in realtà questo governo di centro-destra, e da lì sono nate molte preoccupazioni. Questo è un aspetto. In secondo luogo, l’Italia cambia governo un po’ spesso. E quando cambia, c’è sempre un livello di incertezza. Ma credo che alla gente sfugga il lato positivo. E gli aspetti positivi sono che questa è probabilmente una delle maggioranze più ampie che abbiamo avuto”. LEGGI TUTTO