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    Banche europee resilienti all’impatto dei dazi USA: focus su esposizioni a clientela corporate

    (Teleborsa) – Le banche europee sono ben posizionate per affrontare il contesto operativo più difficile causato dall’aggiornamento dei dazistatunitensi sulle importazioni da UE, Regno Unito e Svizzera, entrato in vigore il 7 agosto. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo rapporto, evidenziando che la maggior parte dei rating delle banche europee ha un margine di manovra sufficiente per assorbire gli effetti dell’adeguamento delle economie al nuovo paradigma commerciale.I dazi peseranno sulle prospettive di crescita economica, incidendo sulla redditività e sulla qualità degli attivi in tutti i settori bancari europei. Tuttavia, le banche dovrebbero essere in grado di assorbire queste pressioni dopo diversi anni di miglioramento degli utili, buona qualità degli attivi e solida capitalizzazione, afferma l’agenzia di rating.L’impatto diretto della politica commerciale statunitense sulle banche europee è “limitato”, secondo Fitch. Al contrario, “gli effetti indiretti sulla domanda di prestiti e sulla qualità degli attivi potrebbero essere significativi, a seconda di come i dazi influenzeranno la crescita economica e i tassi di interesse”. Le prospettive delle banche focalizzate sul mercato interno dipenderanno in larga misura dall’andamento delle loro economie nazionali. Fitch prevede che la Germania sarà la più colpita tra le principali economie europee, sebbene l’aumento degli investimenti pubblici dovrebbe mitigarne l’impatto.Nel report viene evidenziato che la maggior parte delle grandi banche europee diversificate a livello internazionale non dovrebbe essere colpita in modo significativo. Sebbene alcune abbiano un’esposizione eccessiva verso paesi extraeuropei che affrontano dazi particolarmente elevati, la diversificazione del loro modello di business dovrebbe consentire loro di assorbire l’impatto.Le banche focalizzate sulla clientela corporate, in particolare quelle dei settori più colpiti, saranno probabilmente sottoposte alla pressione maggiore. Fitch prevede che le attività bancarie retail non subiranno grandi ripercussioni, a meno che i tassi di disoccupazione non aumentino significativamente, il che non rappresenta lo scenario di base.”È probabile che i dazi abbiano un effetto moderato sulla redditività delle banche – si legge nel documento – I tassi di interesse più bassi e la debolezza della domanda di credito alle imprese peseranno sul margine di interesse netto, e le rettifiche di valore sui crediti potrebbero aumentare rispetto ai bassi livelli del primo semestre del 2025″. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out all’8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 26 agosto 2025 sono state presentate 15.273 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 508.002 adesioni, pari al 8,043983% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    Antitrust, via libera ad acquisizione compendio Cronos da parte di Poste e Fideuram

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato di non avviare l’istruttoria su Poste Vita (controllata al 100% da Poste Italiane) e Fideuram Vita (compagnia di assicurazioni controllata in via esclusiva da Intesa Sanpaolo) per l’acquisizione del Compendio di Cronos.Il capitale sociale di Cronos è detenuto dalle società Allianz (10%), Intesa Sanpaolo Assicurazioni (22,5%), Generali Italia (22,5%), Poste Vita (22,5%) e Unipol (22,5%). Nessuna delle compagnie detiene il controllo a fini Antitrust su Cronos.Cronos è stata costituita in data 3 agosto 2023 dalle compagnie, nel contesto di un’operazione di sistema finalizzata alla salvaguardia dei clienti di Eurovita, avviata a seguito della sottoposizione della stessa ad un’operazione di dismissione per via del commissariamento da parte dell’IVASS in data 31 gennaio 2023 e della messa in amministrazione straordinaria in data 29 marzo 2023 da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, per problemi di solvibilità e di requisiti patrimoniali sottosoglia rispetto a quelli minimi previsti dalla regolazione.L’operazione di Poste e Fideuram non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out al 7,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 25 agosto 2025 sono state presentate 384.095 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 492.729 adesioni, pari al 7,802142% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    illimity, Intesa: urgenza per Banca Ifis di avviare processo di riorganizzazione e derisking

    (Teleborsa) – La perdita significativa di illimity per il primo semestre 2025 “era già stata annunciata e non rappresenta una sorpresa”, ma “i risultati annunciati hanno mostrato una performance operativa molto debole”. Lo scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo, ritenendo che Banca IFIS abbia “urgenza di avviare il processo di riorganizzazione e derisking, al fine di conseguire le sinergie pianificate e ripristinare una redditività positiva”.Viene ricordato che, a inizio agosto, illimity ha pubblicato i risultati del secondo trimestre 2025, con una perdita netta di 118 milioni di euro, confermando il dato preliminare pubblicato il 4 agosto (perdita di circa 120 milioni di euro). La perdita è principalmente attribuibile all’esito delle attività di valutazione effettuate su attività ed esposizioni creditizie, che hanno portato all’iscrizione di ulteriori accantonamenti e svalutazioni su crediti per 106 milioni di euro. Escludendo gli accantonamenti straordinari, la società ha registrato una perdita anche a livello pre-accantonamenti (-4 milioni di euro), a seguito di un calo dei ricavi (-18% su base trimestrale), penalizzato da una flessione del margine di interesse (-19% su base trimestrale), e di costi in aumento (+16% su base trimestrale, in parte influenzati da effetti non ricorrenti).La tempistica prevista per il completamento del consolidamento di illimity da parte di Banca Ifis prevede: il 29 agosto la conclusione del periodo di sell-out; a settembre il delisting di illimity; il 25 settembre l’assemblea degli azionisti per la nomina dei nuovi organi sociali di illimity; a dicembre il completamento della due diligence su illimity richiesta dalla BCE.”Ci aspettiamo che il nuovo piano industriale di Banca IFIS, la cui pubblicazione è prevista per il primo semestre del 2026, fornisca ulteriore chiarezza sul percorso per realizzare sinergie, semplificare e ridurre i rischi della struttura di illimity, nonché sull’attivazione della strategia di co-investimento in NPL, con l’obiettivo di mitigare l’impatto del calendar provisioning sui nuovi portafogli acquisiti”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank vicina ad accordo con Comitato aziendale su tagli ai posti di lavoro

    (Teleborsa) – Anche il Comitato aziendale di Commerzbank ha criticato l’aumento della partecipazione di Unicredit. “Nonostante tutte le resistenze politiche, la banca italiana continua il suo aggressivo tentativo di acquisire Commerzbank e, in ultima analisi, di acquisirne il controllo completo”, ha dichiarato in una lettera interna ai dipendenti ottenuta dal giornale tedesca Handelsblatt. Il comitato aziendale ha ribadito che “il più grande, ma ovviamente il più impopolare azionista di sempre” deve prepararsi a una feroce resistenza da parte dei lavoratori contro un’acquisizione.Il successo della sua strategia fino ad oggi e l’ampio sostegno dei suoi stakeholder hanno incoraggiato la banca a continuare ad attuarla, scrive l’Handelsblatt. “Commerzbank è posizionata in modo eccellente ed è sulla buona strada per affermarsi come uno dei principali attori tra le banche europee.” La banca mira a soddisfare i propri azionisti con dividendi elevati e profitti in crescita. A febbraio, ha fissato obiettivi ambiziosi nell’ambito di una nuova strategia e ha annunciato la soppressione di 3.900 posti di lavoro, la maggior parte dei quali in Germania. Le discussioni sui dettagli dei tagli di posti di lavoro sono andate a buon fine, ha dichiarato a Handelsblatt il presidente del Comitato aziendale Sascha Uebel. “L’ultima riunione di negoziazione sulla parziale conciliazione degli interessi si è tenuta la scorsa settimana e ora abbiamo ampiamente concluso la questione – ha spiegato – Sono fiducioso che il Comitato aziendale sosterrà il pacchetto concordato con il management nella sua prossima riunione”. LEGGI TUTTO

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    Germania: mosse UniCredit su Commerzbank “non coordinate e poco amichevoli”

    (Teleborsa) – La Germania ha ribadito la sua contrarietà ai piani di UniCredit su Commerzbank e ha accusato la banca guidata da Andrea Orcel di mosse “non coordinate e poco amichevoli”, secondo quanto affermato dal portavoce del Ministero delle Finanze tedesco, dopo che questa mattina UniCredit ha convertito in azioni un’ulteriore porzione della propria posizione in Commerzbank, salendo a circa il 26% dei diritti di voto. Il governo tedesco riconosce la strategia di indipendenza di Commerzbank, ha spiegato il portavoce, e non intende vendere le proprie azioni.Dal canto suo, Commerzbank ha ribadito il proprio impegno “a perseguire con coerenza” la strategia di crescita intrapresa dalla banca come evidenziato anche dai risultati finanziari positivi del primo semestre che ha portato alla revisione al rialzo della guidance sull’intero esercizio. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out all’1,72%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 22 agosto 2025 sono state presentate 2.020 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 108.634 adesioni, pari all’1,720171% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO