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    Banca Popolare Sondrio, Fitch conferma rating lungo termine al livello investment grade “BBB-“

    (Teleborsa) – Banca Popolare di Sondrio informa che, in data odierna, l’agenzia Fitch, al termine del processo di revisione annuale del giudizio, ha mantenuto invariati tutti i rating assegnati alla Banca.In particolare, si legge in una nota, il rating emittente a lungo termine è stato confermato al livello investment grade “BBB-” e posto in “rating watch positivo”. LEGGI TUTTO

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    illimity, lancio del business dei Certificates dal 2026: stock di 900 milioni nel 2028

    (Teleborsa) – illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, spinge sul comparto dell’Investment Banking all’interno delle nuove Linee Guida Strategiche 2026-2028 in scenario stand-alone, cioè che non considera l’OPAS annunciata da Banca Ifis.Il comparto dell’Investment Banking si focalizzerà nel supportare le aziende in operazioni finanziarie complesse, come l’accesso ai mercati dei capitali, la gestione dei rischi finanziari e operazioni di cartolarizzazione sottoscritte nell’ambito di operazioni di finanziamento e ottimizzazione della struttura di capitale delle imprese clienti. Con riferimento a queste ultime illimity è ben posizionata per cogliere le opportunità di un mercato in forte crescita – che a fine 2024 contava crediti cartolarizzati per 132 miliardi di euro – grazie a elevate expertise interne e track record riconosciuti sul mercato.I crediti verso clientela sono previsti infatti in forte crescita a 1,5 miliardi di euro nel 2028 da 0,3 miliardi nel 2024 (CAGR 24-28 del 54%). La redditività del comparto sarà inoltre supportata dall’aumento di attività fee-based derivanti sia dalla maggiore azione di cross selling per operazioni di copertura del rischio tasso sui clienti corporate degli altri comparti di business, sia grazie ad un ampliamento delle fonti di ricavo commissionali anche tramite il business dei Certificates.Nell’ambito delle strategie volte a incrementare i ricavi del Gruppo, si prevede infatti il lancio del business dei Certificates a partire dal 2026. L’offerta di tali strumenti finanziari è in linea con le strategie di sviluppo e ampliamento della gamma prodotti offerta dalla Divisione Investment Banking, coerentemente con l’approccio seguito nel triennio 2022-2024 di scale-up progressivo del business e attraverso investimenti mirati a rafforzare il posizionamento sul mercato della Divisione stessa. Lo stock di Certificates emessi è atteso raggiungere un intorno di 900 milioni di euro nel 2028. LEGGI TUTTO

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    illimity, Passera: ripartiamo su posizioni patrimoniali e di liquidità molto solide

    (Teleborsa) – “Ci presentiamo con una illimity con un posizionamento chiaro, solida e con buone prospettive di sviluppo e redditività. In questi anni abbiamo continuato a sostenere l’economia reale, anche in un contesto in cui, a livello di sistema, il credito alle imprese era in contrazione: i nostri impieghi alle PMI sono passati da 500 milioni di euro nel 2019 a 3,3 miliardi di euro a fine 2024″. Lo ha affermato Corrado Passera, CEO e Fondatore di illimity, dopo che il CdA ha approvato le Linee Guida Strategiche 2026-2028 in scenario stand-alone.”Alcuni presupposti del piano iniziale sono venuti meno – dall’andamento dei tassi di mercato oggettivamente imprevedibile, alla molto minore attrattività del mondo NPE e alla visibile disaffezione dei mercati per talune tipologie di fintech (quali ad esempio le iniziative lendtech)”, ha aggiunto.”Abbiamo reagito concentrandoci nel credito e nei servizi di investment banking alle PMI dove abbiamo una competenza distintiva e il mercato ha un grande potenziale – ha spiegato Passera – Abbiamo interrotto l’attività di investimento in portafogli NPE: accettando un costo molto significativo e posticipando il raggiungimento della nostra massa critica target, e avviato un deciso intervento di efficientamento”.”Oggi ripartiamo su posizioni patrimoniali e di liquidità molto solide, su un portafoglio di partecipazioni di valore molto considerevole. Ci siamo dati una organizzazione più semplice e, soprattutto, abbiamo in azienda persone appassionate e di qualità non comuni, pronte alle nuove sfide”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    illimity approva strategia stand-alone: utile netto ricorrente a 80 milioni nel 2028

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha approvato le Linee Guida Strategiche 2026-2028 in scenario stand-alone, che mirano a consolidare il posizionamento distintivo come banca specializzata nel credito e servizi di investment banking alle PMI, raggiungendo una solida redditività organica e supportata da una robusta situazione di capitale e di liquidità.La strategia si articola su quattro pilastri chiave: focalizzazione del Core Business su segmenti ad alto potenziale di crescita (crediti verso clientela previsti in crescita dai 3 miliardi di euro nel 2024 a 4,3 miliardi di euro nel 2026 e 6,3 miliardi di euro nel 2028, con un CAGR 24-28 del 20%); razionalizzazione della base costi e miglioramento dell’efficienza operativa (calo strutturale dei costi operativi di circa 50 milioni di euro da realizzarsi già entro il 2026, -26% rispetto al 2024); separazione e progressiva riduzione degli attivi non-core (chiara separazione del perimetro composto da attività NPE, pari a 1,3 miliardi di euro nel 2024, che saranno oggetto di progressivo calo a fronte delle previsioni di rimborso, con l’obiettivo di una riduzione di circa l’80% entro il 2028); valorizzazione di attivi e partecipazioni non strategiche a supporto della crescita del core business (alcune partecipazioni – oggi al 100% – di particolare successo come ARECneprix e illimity SGR potrebbero considerare partnership).Al fine di implementare con maggiore efficacia tutte le misure di crescita ed efficientamento previste dalla Linee Guida, come già annunciato, la banca si è dotata di una struttura organizzativa, già operativa, che ha visto la nomina di due Deputy CEO quali Enrico Fagioli, già a capo della divisione Corporate Banking e Presidente di illimity SGR, a presidio di tutti gli ambiti di business del Gruppo tra cui anche le attività non-core poste in run-off e Giovanni Lombardi, già General Counsel del Gruppo e Segretario del Consiglio di Amministrazione, a presidio e coordinamento delle funzioni centrali e delle operations.La raccolta totale è prevista stabile a 7,2 miliardi di euro nel 2026 e in aumento a 8,4 miliardi nel 2028 in linea con l’atteso sviluppo degli impieghi. Si conferma l’obiettivo di un funding mix ben bilanciato tra fonti retail e wholesale. Il costo del funding è atteso in progressivo calo dal 4% ad un livello medio annuo del 3,3%. Le Linee Guida prevedono il mantenimento di una robusta posizione di capitale, stimato rimanere largamente al di sopra dei requisiti regolamentari, in un range tra il 13% ed il 14% di CET1 ratio, in funzione della eventuale emissione di strumenti subordinati.L’utile netto ricorrente è previsto a circa 30 milioni di euro nel 2026 e circa 80 milioni di euro nel 2028. In particolare, l’utile ricorrente – previsto come detto in calo nel 2025 – è atteso accelerare già a partire dal 2026 beneficiando di importanti risparmi di costo e dello sviluppo del core business. LEGGI TUTTO

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    MPS, Morningstar DBRS alza rating a livello investment grade

    (Teleborsa) – Morningstar DBRS ha alzato in area investment grade a “BBB (low)” il Long-Term Issuer rating, il Long-Term Senior Debt rating e il rating standalone Intrinsic Assessment (IA) di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS); contestualmente, il Long-Term Deposit rating è stato portato a “BBB”.Gli upgrade hanno considerato la migliore generazione di capitale interno di MPS e i suoi solidi buffer di capitale, che forniscono alla banca una maggiore flessibilità finanziaria per resistere a un potenziale deterioramento dell’ambiente economico e svolgere un ruolo attivo nel consolidamento in corso del sistema bancario italiano attraverso potenziali acquisizioni.A gennaio 2025, MPS ha lanciato un’offerta pubblica di scambio volontaria per acquistare il 100% delle azioni di Mediobanca. MPS ha convocato un’assemblea generale straordinaria il 17 aprile per approvare l’aumento di capitale riservato all’offerta. Secondo Morningstar DBRS, l’acquisizione di Mediobanca potrebbe essere positiva per l’affidabilità creditizia di BMPS, dati i punti di forza del franchising di Mediobanca e il suo solido bilancio. Tuttavia, l’operazione comporta rischi di esecuzione considerando la natura ostile dell’offerta, che è stata respinta dal consiglio di amministrazione di Mediobanca. L’operazione, che richiede approvazioni normative, dovrebbe concludersi nel terzo trimestre del 2025.Inoltre, l’azione di rating di Morningstar DBRS ha preso in considerazione i risultati di MPS nel rispettare gli impegni stabiliti dalla Commissione Europea come parte della ricapitalizzazione precauzionale sostenuta dallo Stato nel 2017. Secondo Morningstar DBRS, questo posiziona MPS per competere su un campo di gioco più equo. LEGGI TUTTO

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    Banca di Credito Popolare torna in utile per 4,7 milioni di euro nel 2024

    (Teleborsa) – Banca di Credito Popolare (BCP), istituto di credito di Torre del Greco, ha chiuso il 2024 con un utile netto di 4,68 milioni di euro, a fronte della perdita di 16,5 milioni registrata nell’anno precedente. I ricavi tipici, rappresentati dal margine da interessi e da servizi, superano i 100 milioni di euro (rispetto ai 85,7 milioni di euro del 2023). Il margine di interesse registra un incremento del 2,3%. Il margine da servizi, al netto di 2,1 milioni di euro di costi legati al piano di salvataggio della compagnia Eurovita (349 mila euro nel 2023), è pari a 41 milioni di euro.L’attività caratteristica di BCP ha fatto registrare una tenuta delle masse intermediate, che si sono attestate a 5,2 miliardi di euro, in linea con il 2023 (-0,4% a/a). Più in particolare, la raccolta complessiva si attesta ai 3,4 miliardi di euro, in lieve crescita rispetto all’anno precedente e con una redistribuzione delle masse in favore della componente indiretta.Il totale dei prestiti lordi alla clientela si attesta a 1,8 miliardi di euro (-1,4% rispetto al 2023) e si compone di 1,6 miliardi di euro di esposizioni in bonis, in linea con l’anno precedente, e di 143,7 milioni di euro di esposizioni deteriorate, in diminuzione del 12,1% rispetto ai 163,4 milioni di euro del 2023.Per quel che riguarda gli indicatori di rischiosità, l’NPE ratio lordo si attesta all’8,10%, in riduzione rispetto al dato di fine 2023 (9,08%); l’NPE ratio netto è pari al 4,99% (5,96% a fine 2023). Il tasso di copertura complessivo dei crediti deteriorati aumenta di 377 punti base al termine del 2024 e raggiunge il 41%, contro il 37,2% rilevato alla fine del 2023. Migliora il Cost/Income ratio, che si attesta al 75,4%, rispetto al 85,7% di dicembre 2023. Tale indice beneficia principalmente dei proventi operativi netti che crescono del 17%.”La banca prosegue nel percorso di rafforzamento patrimoniale, finalizzato a sostenere lo sviluppo del business in un’ottica stand-alone – ha commentato il presidente Mauro Ascione – Il 2024 è stato un anno intenso per la BCP e i dati di fine anno rispecchiano quanto annunciato nelle diverse comunicazioni periodiche. Questi risultati ci aiutano a capire che la direzione intrapresa è quella giusta”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit: già operativa la nuova garanzia Sace Growth

    (Teleborsa) – UniCredit ha aderito subito alla nuova versione di garanzia Sace Growth, operativa da ieri e destinata alla crescita delle imprese italiane. La nuova garanzia sostituisce il framework di Sace Futuro, Sace Green e parte di Sace Archimede, che hanno supportato finora il tessuto produttivo italiano.La banca e il gruppo finanziario-assicurativo controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno rafforzato la partnership esistente siglando un ulteriore accordo che consente a UniCredit di mettere a disposizione immediatamente la nuova misura alle imprese. L’accordo, finalizzato a sostenere lo sviluppo delle imprese del nostro Paese non solo sui mercati globali, ma anche in Italia, prevede il supporto agli investimenti nelle infrastrutture, nelle filiere strategiche e nelle aree economicamente svantaggiate per le PMI, nei servizi e nella transizione sostenibile e digitale per le grandi imprese. Un focus particolare è dedicato al sostegno per gli investimenti green.La garanzia è modulata in base alle esigenze delle imprese e alla dimensione delle stesse, prevedendo una copertura fissa del 70% con tempi di rilascio della stessa garanzia in tempi veloci e automatizzati.La nuova garanzia si applicherà su finanziamenti di importo tra un minimo di 50 mila e un massimo di 50 milioni di euro anche realizzati in pool. I prestiti potranno essere destinati a finanziare sia le spese da sostenere che i costi già sostenuti per investimenti fino a 60 mesi antecedenti alla data della richiesta di finanziamento. È previsto anche il sostegno al circolante aziendale.Con il nuovo accordo UniCredit consolida la proficua collaborazione con Sace che ha visto da gennaio 2024 a oggi erogati alle imprese oltre 2,5 miliardi di euro. Dal 2020 la partnership ha consentito finora di supportare le imprese italiane nelle loro varie fasi di crescita con finanziamenti per oltre 13 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Centerbridge fa causa a Oaktree per non acquistare Banca Progetto

    (Teleborsa) – Centerbridge Partners sta cercando di rescindere l’accordo per acquistare Banca Progetto da Oaktree Capital Management, firmato poco prima che la banca precipitasse in una crisi che ha portato la Banca d’Italia a metterla in amministrazione straordinaria. Lo scrive Bloomberg, secondo cui Red UK Holdco Ltd., un’entità affiliata a Centerbridge, ha chiesto a un giudice di Londra di dichiarare di avere il diritto di rescindere l’accordo per acquistare Banca Progetto “con effetto immediato”.Nella documentazione, Centerbridge ha affermato che le condizioni per l’accordo non erano state soddisfatte perché la banca non aveva affrontato le carenze relative ai controlli antiriciclaggio prima della firma di settembre. Poco più di un mese dopo la conclusione dell’accordo, un tribunale di Milano ha sottoposto Banca Progetto ad amministrazione giudiziaria su richiesta della DDA di Milano, perché la banca avrebbe fornito prestiti garantiti da garanzie statali a società gestite indirettamente da persone legate alla ‘ndrangheta.Lo scorso mese Banca d’Italia ha adottato una misura di intervento precoce nei confronti di Banca Progetto con l’obiettivo di assicurare un adeguato presidio dell’operatività della banca e di ripristinare condizioni di sana e prudente gestione. Pertanto, è stato disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca Progetto, che dal 21 marzo 2025 è in amministrazione straordinaria. LEGGI TUTTO