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    Anima, cassa positiva a fine 2024. Significative plusvalenze su titoli, in particolare su MPS

    (Teleborsa) – La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2024 di Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, risulta positiva (cassa netta) per 251,5 milioni di euro (rispetto ai 13,2 milioni di euro di debito netto alla fine dell’esercizio 2023). È quanto emerge dalla nota sui conti 2024, chiuso con un significativo aumento dell’utile.Il dato include il pagamento di dividendi per 79,5 milioni di euro, l’esborso di 40,0 milioni di euro per acquisto azioni proprie, e significative plusvalenze su titoli, in particolare sulla partecipazione in Banca Monte dei Paschi di Siena. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Equita incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha aumentato a 4,90 euro per azione (+7%) il target price su Intesa Sanpaolo, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo all’indomani dei conti del 2024. Gli analisti parlano di risultati del quarto trimestre del 2024 leggermente migliori delle attese principalmente per commissioni e CoR.Alla luce delle indicazioni emerse durante la call, il broker ha rivisto le stime di utile 2025 del +2% principalmente per riflettere una più forte dinamica delle commissioni da investimento. Stime 2026 +6% riflettendo anche un NII più resiliente (sebbene ancora atteso in calo YoY). Per il 2025-26 viene stimato dunque che Intesa Sanpaolo sia in grado di sostenere una bottom line in area 9,3 miliardi di euro.Confermato il Buy, in quanto Equita vede Intesa Sanpaolo “ottimamente posizionata per eccellere anche in un contesto di mercato con tassi meno favorevoli”. Viene sottolineato che Intesa Sanpaolo continua a trattare a valutazioni più che ragionevoli (2026 P/E adj. 7,9x, sostanzialmente in linea con la media di settore), considerando i) l’elevata redditività attesa (ROTE superiore al 19%) ii) l’eccellente qualità degli attivi e iii) un business model diversificato in grado di fornire elevata visibilità sulla delivery anche in condizioni di mercato meno favorevoli. Alla luce della remunerazione attraente e visibile (dividend yield al 9% + buyback), Intesa Sanpaolo “continua a rappresentare un profilo attraente dal punto di vista rischio/rendimento”. LEGGI TUTTO

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    Generali, Consob ufficializza il 4,1% UniCredit

    (Teleborsa) – La Consob ufficializza la quota di UniCredit in Generali. Dal 2 febbraio, secondo emerge dalle comunicazioni di Consob sulle partecipazioni rilevanti, la banca di Piazza Gae Aulenti risulta detenere il 4,09% del Leone (diretta proprietà pegno e indiretta proprietà), di cui lo 0,036% in mano a UniCredit BANK GMBH.Il 2 febbraio, in risposta alle indiscrezioni di stampa emerse il giorno precedente, UniCredit aveva comunicato di detenere il 4,1% circa di Generali, spiegando che la quota è “un puro investimento finanziario della banca” che “non ha un interesse strategico in Generali”, rimanendo “pienamente concentrata sull’esecuzione del piano UniCredit Unlocked, sull’offerta di scambio in corso su Banco BPM e sull’investimento in Commerzbank”. LEGGI TUTTO

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    Fineco, Wellington Management ha quota potenziale del 4,96%

    (Teleborsa) – Wellington Management, uno dei principali gestori patrimoniali indipendenti al mondo, ha una partecipazione potenziale del 4,96% in Fineco. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 28 gennaio 2025.In particolare, il 4,91% sono diritti di voto riferibili ad azioni, mentre lo 0,05% sono altre posizioni lunghe. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Jefferies ha partecipazione potenziale del 4,665%

    (Teleborsa) – Jefferies ha una quota potenziale pari al 4,665% nel capitale di Banco BPM, istituto di credito italiano che fa parte del FTSE MIB. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 20 novembre 2024.In particolare, lo 0,535% è una partecipazione potenziale, il 3,338% sono posizioni lunghe con regolamento fisico e lo 0,792% sono posizioni lunghe con regolamento in contanti. LEGGI TUTTO

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    Fideuram Direct, raggiunti 77.000 clienti e 2,9 miliardi di euro di attività finanziarie

    (Teleborsa) – Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram), ha già raggiunto circa 77.000 clienti e 2,9 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela al 31 dicembre 2024. Lo si legge nella nota sui conti per l’intero 2024 del gruppo Intesa Sanpaolo.Viene segnalata la collaborazione con BlackRock per l’estensione della piattaforma ai clienti europei Private e Affluent iniziando con Belgio e Lussemburgo.La Divisione Private Banking del gruppo – che serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, SIREF Fiduciaria, Intesa Sanpaolo Wealth Management, Reyl Intesa Sanpaolo, Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland – ha chiuso il quarto trimestre del 2024 con un risultato netto di 321 milioni di euro (vs 348 milioni di euro nell’ultimo trimestre del 2023). Nell’intero anno il risultato netto è stato pari a 1.462 milioni di euro (vs 1.366 milioni di euro nel 2023). LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Gavio vende opzione put su 250 mila azioni

    (Teleborsa) – Aurelia, la holding della famiglia Gavio, ha venduto un’opzione put su 250 mila azioniMediobanca il 3 febbraio 2025. La scadenza è il 19 dicembre, lo strike a 14 euro, il prezzo medio ponderato pari a 1,02 euro.Aurelia fa parte dell’accordo di consultazione tra soci Mediobanca con 4,3 milioni di azioni. L’operazione, non la prima in questi giorni, è stata resa nota per rispettare la normativa dopo l’offerta pubblica di scambio totalitaria volontaria annunciata da Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. LEGGI TUTTO

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    Fitch, l’OPS di MPS pone rischi per la rete di Mediobanca

    (Teleborsa) – L’OPS di MPS su Mediobanca, “se andasse a buon fine, porrebbe rischi di esecuzione e potrebbe danneggiare la rete di Mediobanca”. Lo scrive Fitch Ratings in una nota sull’operazione, in cui sottolinea che l’offerta “deve affrontare molti ostacoli, il che rende l’accordo altamente incerto”. Secondo Fitch “è troppo presto per valutare appieno le implicazioni per i rating”. LEGGI TUTTO