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    Banca Mediolanum vende l’intero 3,5% detenuto in Mediobanca tramite ABB

    (Teleborsa) – Banca Mediolanum, per conto proprio e di Mediolanum Vita, ha avviato un’operazione di vendita di circa massime 29,1 milioni di azioni ordinarie di Mediobanca di proprietà degli azionisti venditori, corrispondenti a circa il 3,5% del capitale sociale di Mediobanca, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding (ABB) riservata a investitori istituzionali.Le azioni di Mediobanca oggetto del collocamento rappresentano l’integrale partecipazione detenuta in Mediobanca dagli azionisti venditori. Morgan Stanley agisce in qualità di Sole Bookrunner in relazione al collocamento. LEGGI TUTTO

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    BAPS sceglie BlackRock per gestione di parte degli asset proprietari

    (Teleborsa) – Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS) sceglie di affidarsi a BlackRock, colosso statunitense del risparmio gestito, per la gestione di parte degli asset proprietari della banca. L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso evolutivo delineato dal Piano di Impresa Futura, che punta a rafforzare la capacità di generare valore nel tempo, attraverso l’adozione delle migliori pratiche nella gestione finanziaria, si legge in una nota.”Questa collaborazione rappresenta un tassello importante nella nostra visione di banca moderna e aperta al mondo – ha commentato Saverio Continella, AD di BAPS – Nel percorso di attuazione del Piano di Impresa Futura stiamo costruendo nuovi canali di dialogo con primari player nazionali e internazionali. Lavorare con BlackRock ci consentirà di elevare ulteriormente la qualità della nostra gestione finanziaria, in coerenza con l’impegno verso i nostri stakeholder e con l’ambizione di una crescita strutturata e di lungo periodo”. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Lajatico partecipa a rafforzamento patrimoniale BCP con 1 milione di euro

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lajatico ha deliberato di aderire, in qualità di investitore, all’operazione di rafforzamento patrimoniale lanciata dalla Banca di Credito Popolare (BCP), tramite la presentazione di un’offerta vincolante che prevede la sottoscrizione di: azioni di finanziamento, di nuova emissione, per complessivi 500 mila euro; una quota del Bond AT1 (Additional Tier 1) per un importo complessivo almeno pari a 500 mila euro.Il piano, che prevede un rafforzamento patrimoniale complessivo di 17 milioni di euro, ha ottenuto anche l’adesione di Athora Italia, NET Insurance e Banca Popolare del Cassinate.”L’intervento, di natura patrimoniale, rappresenta un’azione concreta per consolidare la stabilità della Banca di Credito Popolare, rafforzandone i mezzi propri e migliorandone le prospettive nel medio e lungo periodo, in linea con i principi cooperativi e mutualistici che da sempre contraddistinguono il settore del credito popolare”, ha commentato il Direttore Generale Barbara Ciabatti. LEGGI TUTTO

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    Pop Sondrio, adesione Unipol non influenza CdA: offerta BPER non riconosce reale valore

    (Teleborsa) – In relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria totalitariapromossa da BPER Banca sulle azioni di Banca Popolare di Sondrio, Unipol Assicurazioni (titolare di una partecipazione pari a circa il 19,7% del capitale sociale di BP Sondrio, nonché di una partecipazione equivalente pari a circa il 19,8% del capitale sociale di BPER), ha reso nota la propria decisione di portare in adesione all’offerta l’intera partecipazione detenuta in BP Sondrio.BP Sondrio, prende atto della comunicazione “largamente anticipata” effettuata da Unipol, specifica che la posizione del CdA di BP Sondrio “non è in alcun modo influenzata dalla comunicazione di Unipol e rimane invariata”.Secondo il board della banca valtellinese, la valorizzazione di BP Sondrio da parte di BPER non riconosce il reale valore di BP Sondrio e le sue prospettive di crescita e penalizza “sensibilmente” gli azionisti di BP Sondrio rispetto agli azionisti di BPER, nonostante il corrispettivo sia congruo sotto il profilo finanziario. BP Sondrio fa presente poi che il corrispettivo implicito offerto da BPER sulla base del rapporto di scambio (1,450 azioni BPER per ogni azione BP Sondrio) è ancora a sconto rispetto agli attuali prezzi di borsa dell’azione BP Sondrio (oltre il 5,5%). LEGGI TUTTO

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    Mediobanca ribadisce: offerta MPS priva di razionale industriale e finanziario, con elevati rischi

    (Teleborsa) – Il “percorso virtuoso” di crescita di Mediobanca sarà “ulteriormente rafforzato” dall’offerta su Banca Generali. Lo sottolinea Piazzetta Cuccia nell’aggiornamento del piano al 2028.L’operazione, che mira all’integrazione di Banca Generali nella divisione WM di Mediobanca, imprime una forte accelerazione alla trasformazione del Gruppo Mediobanca e realizza l’obiettivo del Piano “One Brand – One Culture” di affermare definitivamente il Gruppo come Wealth Manager, distintivo per posizionamento (Private & Investment Bank), brand, capacità di attrarre talenti professionali e remunerare gli azionisti. La combinazione crea un leader di mercato, secondo in Italia per totali attivi e rete distributiva (circa 3.700 professionisti), con la maggiore capacità di crescita organica (oltre 15 miliardi di euro di NNM annue) nella fascia alta del mercato del risparmio gestito italiano. Il comune DNA di eccellenza e la forte complementarità manageriale e di competenze tra Mediobanca e Banca Generali rafforzano ulteriormente il razionale industriale dell’operazione, rendendo il conseguimento delle sinergie visibile e a basso rischio di esecuzione.Invece, l’offerta di scambio di MPS per gli azionisti Mediobanca “è priva di razionale industriale e finanziario ed è caratterizzata da evidenti elevati rischi di esecuzione”, viene sottolineato.In particolare per: avere la realtà aggregata un profilo di banca commerciale di medie dimensioni indifferenziata, ad elevato assorbimento di capitale, altamente sensibile al contesto macroeconomico, senza rafforzamento in alcuno dei segmenti di attività di Mediobanca e rimanendo viceversa immutati i rischi insiti nel bilancio di MPS; la riduzione a doppia cifra dell’EPS, per le limitate sinergie da funding, la presenza di cospicue dissinergie di ricavo e la sostanziale assenza di reali sinergie di costo; prevedibile invece l’emergere di un cospicuo costo di retention legato ai promotori finanziari e ai private & investment bankers.E ancora: la difficoltà di stimare livelli di ROTE, CET1 e quindi pay-out sostenibili della nuova entità per le criticità legate alla tenuta del franchise, per le componenti non ricorrenti presenti nel bilancio MPS (fiscalità e rischi legali), per l’elevata sensitivity ai tassi di interesse ed al rischio di credito soprattutto per le SMEs; la difficoltà ad usare le DTA nell’ammontare e nei tempi ipotizzati; la non comparabilità della politica di remunerazione degli azionisti che è a rischio di esecuzione basso in Mediobanca ed elevato in MPS per effetto delle predette difficoltà di integrazione; il forte sconto implicito nel prezzo dell’offerta rispetto al valore intrinseco di Mediobanca, delle sue attività, nonché delle sue prospettive di crescita e di creazione di valore. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Nagel: entusiasmante crescita stand-alone potenziata da Banca Generali

    (Teleborsa) – “L’estensione al 2028 del piano “ONE BRAND – ONE CULTURE”, dimostra come Mediobanca sia in grado di realizzare, pur in un contesto macroeconomico complesso, un’ulteriore solida crescita di ricavi, utili e redditività, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e di execution nonché a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti”. Lo ha dichiarato Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca.”Questo entusiasmante percorso di crescita stand-alone, compiuto rimanendo ancorati alla “scuola di banca responsabile” radicata nel DNA della Banca, verrà ulteriormente potenziato dalla combinazione con Banca Generali, operazione in grado di creare un leader Europeo nel Wealth Management per dimensioni, capacità di crescita e remunerazione degli azionisti, il cui closing è previsto per il prossimo mese di ottobre”. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca aggiorna piano al 2028: 4,9 miliardi di euro agli azionisti, pay-out al 100%

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato l’aggiornamento delle proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”. Confermata la visione strategica, che vede il Wealth Management (“WM”) come segmento prevalente e prioritario di sviluppo, il Corporate & Investment Banking (“CIB”) sinergico al suo sviluppo in una logica, unica in Italia, di Private & Investment Banking (“PIB”) ed il Credito al Consumo (“CF”) quale segmento di diversificazione del rischio macro/controparte ad elevata e sostenibile redditività.Viene prevista una crescita dei ricavi ad oltre 4,4 miliardi di euro (+20% nel triennio, +6%2) con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti. Il WM registrerà la maggior crescita (oltre 0,2 miliardi nel triennio sino a 1,2 miliardi) divenendo il primo contributore alla crescita dei ricavi di Gruppo oltreché di commissioni, in via complementare al CIB, la cui crescita nei ricavi è attesa essere di oltre 0,1 miliardi1 sino a 1,0 miliardi; il CF manterrà la sua funzione di motore della crescita del margine di interesse di Gruppo con uno sviluppo dei ricavi complessivi per 0,2 miliardi (a circa 1,5 miliardi); il segmento Insurance (“INS”) confermerà la sua contribuzione positiva al Gruppo con ricavi in crescita di 0,2 miliardi1 (a circa 0,7 miliardi).La crescita degli utili è prevista a 1,9 miliardi di euro (+45% nel triennio, +14%) e dell’utile per azione a 2,4 (+14%) considerando il solido sviluppo degli utili ordinari a 1,7 miliardi (+30% o +9%) e il conseguimento di utili derivanti dalla progressiva valorizzazione del progetto immobiliare nel Principato di Monaco7 per un apporto lordo cumulato di 500 milioni nel triennio (30% nel es.27 e 70% nel es.28).È prevista una crescita nella remunerazione degli azionisti fino a 4,9 miliardi di euro nel triennio di cui 4,5 miliardi in dividendi e 0,4 miliardi tramite il completamento del piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie previsto nel BP26 presentato nel maggio 2023. L’aumento della distribuzione è consentito dalla maggiore generazione di capitale (280pb annui, +30% da 220pb) derivante dall’elevata redditività e dall’assenza di impatti regolamentari negativi nei prossimi anni.La politica di distribuzione del triennio (es.26/27/28) “sarà interamente per cassa, basata sugli utili ricorrenti e sarà affiancata nel es.26 dal completamento del programma di acquisto di azioni proprie previsto nel BP23-26”, si legge nella nota di Mediobanca. La politica di degli utili ricorrenti per gli es.26/27/28; il DPS è : 1.125 euro nel es.25, +50% nel es.26, in crescita fino al raddoppio a 2,1 euro nel es.28.La distribuzione complessiva è quindi di circa 5 miliardi cumulati nei tre anni, pari a circa il 30% della capitalizzazione di mercato e derivante da: monte dividendi complessivo di circa 4,5 miliardi; conclusione per 0,4 miliardi del programma annuale di riacquisto di azioni proprie annunciato nel BP23-26 per un controvalore complessivo di 1 miliardo (che saranno interamente dedotti dal CET1 a giugno 2025) e per il 60% eseguito negli esercizi 23/24 e 24/25.Relativamente alle poste patrimoniali, gli impieghi cresceranno da 54 a quasi 63 miliardi (+5%) per effetto della crescita di tutti comparti; la raccolta salirà da 69 a 82 miliardi, per la crescita dei depositi (da 30 a 33 miliardi, con costo in calo da 1,8% a 1,5%), e l’importante attività di emissioni cartolari (circa 20 miliardi, dopo rimborsi per 18 miliardi); le Total Financial Assets (TFA) saliranno da oltre 110 a 143 miliardi (+9%), con la componente AUM/AUA in crescita dell’11%. LEGGI TUTTO