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    Abi: i consigli utili per operare online ancora più protetti e sicuri

    (Teleborsa) – Aumenta l’impegno del mondo bancario e finanziario nella lotta ai crimini informatici. In un contesto sempre più digitale, navigare online in sicurezza è fondamentale. Proteggere i propri dati, riconoscere le minacce e adottare comportamenti responsabili è la chiave per vivere l’esperienza digitale in modo più sicuro e consapevole. Questo il messaggio lanciato dall’Abi.Abi evidenzia alcune semplici regole da tenere per operare online in modo comodo e sicuro: usare password diverse e sufficientemente lunghe, con caratteri alfanumerici e caratteri speciali; accedere a Internet tramite i propri dispositivi, evitando reti pubbliche e/o aperte; installare un antivirus e mantenerlo costantemente aggiornato; limitare la diffusione delle proprie informazioni personali online; verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire eventuali link e allegati presenti nelle mail o nei messaggi; in caso di telefonate “sospette”, verificare online il numero di telefono o confrontarlo con i contatti ufficiali della propria banca. In ogni caso, non fidarsi se vengono chiesti dati bancari o altri dati riservati; se si pensa di essere rimasti vittima di una truffa o di aver indebitamente condiviso i propri dati bancari o delle carte di pagamento, contattare immediatamente la propria banca; è sempre possibile denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine o alla Polizia Postale e delle Comunicazioni. LEGGI TUTTO

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    Risiko bancario, Giorgetti: “Vedo solo carta. Soldi non ne ha messi nessuno”

    (Teleborsa) – “Tutte le operazioni che vedo io sono fatte di carta. Soldi non li ha messi nessuno, è una cosa abbastanza singolare, ma ne prendo atto”. Così il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha tracciato una estrema sintesi del risiko bancario, che nell’ultimo periodo ha visto partire numerose operazioni, talvolta contrastanti fra loro, con o senza premio sui corsi attuali.”Sono coloro che devono essere chiamati a vendere che dovranno valutare, se sono interessati o no”, ha aggiunto Giorgetti a margine dell’audizione al Copasir. Lo stesso concetto il titolare del MEF lo ha espresso a proposito dell’offerta presentata da Banca Monte dei Paschi di Siena per Mediobanca, nel giorno in cui la BCE ha dato il suo via libera all’OPS. “La BCE fa il suo mestiere”, ha detto il Ministro, aggiungendo che, se l’operazione è in discesa, “lo deciderà il mercato”. Allo stesso modo, “se è conveniente” per gli azionisti, “come in tutte le operazioni alla fine decide il mercato”. A proposito della contestata vendita della quota 15% di MPS ad un gruppo di investitori nazionali, su cui indagano la Procura e la Commissione UE, il titolare del MEF ha ribadito “l’assoluta correttezza dell’operato” dello staff del Ministero, affermando che “è assolutamente identica in termini di procedura a quelle fatte precedentemente”. “Faccio presente che l’uscita da Mps si è chiusa con una lettera della Commissione europea che ha dato l’OK e ha detto che abbiamo puntualmente rispettato tutte le condizioni poste nel 2017 per perdere il controllo di MPS. – ha sottolineato Giorgetti -. Questa lettera è arrivata all’inizio del 2025 ed eravamo molto contenti di questo”. Per questo – ha concluso – “siamo assolutamente tranquilli”.Anche il sottosegretario di Stato al MEF, Federico Freni, nel corso di una interrogazione parlamentare, ha precisato che “il Governo non ha mai esercitato un ruolo di regista” nell’OPS di Montepaschi su Mediobanca, ma “al contrario l’OPS si configura come un’operazione di mercato ed è pertanto soggetta a dinamiche e valutazioni che esulano dalla sfera di competenza del governo”. E, a proposito dell collocamento del famoso 15% di MPS, Freni ha ribadito che “è stato condotto secondo le usuali prassi di mercato e in totale conformità con la procedura già seguite dal MEF in precedenti analoghe operazioni”. LEGGI TUTTO

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    Jefferies, utili in calo più delle attese nel 2° trimestre per debolezza equity underwriting

    (Teleborsa) – La banca di investimento statunitense Jefferies ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio 2025 (al 31 maggio 2025) con un utile netto attribuibile agli azionisti ordinari di 88 milioni di dollari, pari a 0,40 dollari per azione, rispetto ai 145,7 milioni di dollari, pari a 0,64 dollari per azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti si aspettavano in media un utile di 44 centesimi per azione, secondo le stime di LSEG. Il rendimento del patrimonio netto tangibile rettificato derivante dalle attività continuative è stato del 5,5%, contro il 9,1% dello scorso anno.”I ricavi netti di 1,63 miliardi di dollari per il secondo trimestre riflettono la resilienza dell’attività di investment banking e capital market a servizio completo, in un contesto di significativa incertezza legata alla politica statunitense e agli eventi geopolitici, che hanno rallentato significativamente i livelli di attività nei primi due mesi del trimestre – ha detto il CEO Richard Handler – A maggio, l’economia e i mercati hanno iniziato a fare chiarezza, ripristinando la fiducia degli investitori, e abbiamo registrato un notevole aumento dello slancio”.”Dato il solido portafoglio ordini attuale, i livelli di attività complessivi e l’abbondanza di discussioni con i clienti in merito alla formazione di capitale, alle opportunità strategiche e alla loro necessità di effettuare transazioni, siamo sempre più ottimisti per la seconda metà del 2025″, ha aggiunto.”I ricavi netti dell’Investment Banking derivanti da Advisory, Equity Underwriting e Debt Underwriting, pari a 786 milioni di dollari per il secondo trimestre, sono aumentati del 6,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente – ha sottolineato Handler – La solida performance del settore Advisory, in crescita del 61%, dovuta principalmente al continuo aumento delle quote di mercato, è stata compensata dai ricavi netti da sottoscrizione di azioni, in calo del 51%, in linea con una riduzione dell’attività di negoziazione attribuibile alla volatilità del mercato azionario, in particolare nei primi due mesi del trimestre, quando l’attività è stata fortemente limitata. I ricavi netti da sottoscrizione di obbligazioni sono rimasti invariati nel secondo trimestre rispetto al trimestre dell’anno precedente”.(Foto: Arthur A su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    illimity, sciolto accordo di consultazione sul 27,2% del capitale per OPAS Ifis

    (Teleborsa) – In relazione all’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) promossa da Banca Ifis sulla totalità delle azioni di illimity Bank, gli azionisti partecipanti al patto di consultazione avente ad oggetto circa il 27,2% del capitale sociale di illimity Bank hanno comunicano l’avvenuto scioglimento del patto per mutuo consenso.La comunicazione arriva “anche a seguito di quanto comunicato da Banca Ifis in data 24 giugno 2025” in relazione all’offerta, ovvero un premio extra del 5% in contanti se le adesioni superano il 90%. LEGGI TUTTO

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    MPS, collocato bond Tier 2 per 500 milioni di euro. Ordini per 1,25 miliardi

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha concluso con successo il collocamento di un’emissione subordinata di tipo Tier 2 con scadenza ottobre 2035 e possibilità di rimborso anticipato a ottobre 2030, per un ammontare pari a 500 milioni di euro. L’operazione, con cui la banca ritorna a distanza di cinque anni sul mercato delle emissioni di tipo Tier 2, si inserisce nell’ambito delle attività inerenti alle strategie di ottimizzazione del capitale.Gli ordini sono cresciuti rapidamente nel corso della mattinata superando 1,25 miliardi di euro, riferisce la banca in una nota. L’obbligazione è stata emessa ad un prezzo pari a 99,769% e paga una cedola annua del 4,375% fino a ottobre 2030. Qualora l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap in euro a 5 anni al momento della data di ricalcolo, aumentato di uno spread pari a 215 bps. L’emissione è stata collocata presso un ampio panel di investitori istituzionali: la distribuzione geografica evidenzia un diffuso interesse a livello nazionale e internazionale, con Regno Unito e Irlanda al 43%, Italia al 27%, Francia al 15% e altri Paesi al 15%.Banca Monte dei Paschi di Siena, Barclays, Citi, Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Morgan Stanley, NatWest e UBS hanno agito in qualità di Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Banca Asti autorizzata da Bankitalia a utilizzo rating interni per misurazione requisito patrimoniale

    (Teleborsa) – Banca di Asti ha reso noto che Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo all’utilizzo del sistema interno di misurazione del rischio di credito A-IRB (esposizioni “al dettaglio” e “verso imprese”) a partire dalle segnalazioni di vigilanza del 30 giugno 2025. L’autorizzazione all’utilizzo del sistema A-IRB costituisce un significativo punto di arrivo di un lungo percorso, nel quale Banca di Asti – nell’ambito di un innovativo Progetto di Pool frutto della collaborazione con due altre banche del territorio e la società fornitrice di servizi informatici Cedacri – ha progressivamente migliorato i propri sistemi di misurazione e gestione dei rischi creditizi.Gli impatti positivi attesi sui coefficienti patrimoniali del Gruppo – a partire dalla segnalazione di vigilanza del 30 giugno 2025 – rafforzeranno ulteriormente la solidità del Gruppo.”Da oggi la nostra banca raggiunge una migliorata capacità in materia di presidio dei rischi creditizi e potrà anche beneficiare di un ulteriore miglioramento dei coefficienti patrimoniali obbligatori, conseguente all’adozione dei nuovi modelli di rating – ha commentato l’AD Carlo Demartini – Questo si traduce in una maggiore competitività e capacità di perseguire obiettivi di crescita sia per linee interne che per linee esterne. Un particolare ringraziamento va a tutti i collaboratori che si sono impegnati per questo importante traguardo”. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio autorizzato da Bankitalia a utilizzo sistema interno di rilevamento dei rischi

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha reso noto che Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo all’utilizzo del sistema interno di misurazione del rischio di credito A-IRB (esposizioni “al dettaglio” e “verso imprese”) a partire dalle segnalazioni di vigilanza del 30 giugno 2025.L’autorizzazione costituisce “un significativo punto di arrivo di un lungo percorso, nel quale il Gruppo Banco Desio – nell’ambito di un innovativo Progetto di Pool frutto dell’eccellente collaborazione con due altre importanti banche del territorio e l’outsourcer Cedacri – ha progressivamente migliorato i propri sistemi di misurazione e gestione dei rischi creditizi”, si legge in una nota.Gli impatti positivi attesi sul Core Tier 1 del Gruppo – a partire dalla segnalazione di vigilanza del 30 giugno 2025 – rafforzeranno ulteriormente la già elevata solidità patrimoniale del Gruppo. LEGGI TUTTO

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    OPS BPER su Pop Sondrio, adesioni allo 0,12%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da BPER Banca su azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio, risulta che oggi 25 giugno 2025 sono state presentate 103.573 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 554.115, pari allo 0,122636% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 16 giugno 2025 e terminerà l’11 luglio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio acquistate sul mercato nei giorni 10 e 11 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO