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    MPS, Delfin sale al 9,78% del capitale

    (Teleborsa) – Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, sale ancora nel capitale di MPS fino ad arrivare al 9,78%. E’ quanto emerge dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti. In precedenza Delfin deteneva il 3,5% del capitale della banca senese, acquisito lo scorso novembre in occasione della vendita del 15% di MPS da parte del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze). L’ulteriore salita nel capitale, poco sotto la soglia rilevante del 10%, è datata 27 dicembre, a seguito – si legge nella nota Consob – dell’acquisto di azioni nell’ambito di una complessiva operazione di “share forward” e “collar share forward”. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank chiude a -8,3% con downgrade analisti e movimenti settore

    (Teleborsa) – Seduta da dimenticare a Piazza Affari per il titolo BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan. Le azioni hanno chiuso la giornata odierna a quota 8,15 euro per azione, con un calo dell’8,32%. Sopra la media i volumi, con un controvalore giornaliero di circa 23 milioni di euro (non ha mai superato quota 4 milioni di euro giornalieri nell’ultimo mese).Sull’andamento del titolo pesa il downgrade di Exane BNP Paribas (ricerca datata 07/01/2025), che è passato a “Underperform” da “Neutral” con un target price ridotto a 8,60 euro per azione dai precedenti 10 euro.Allargando lo sguardo al settore della specialty finance, il calo è arrivato nella giornata in cui Banca Ifis ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sulla totalità delle azioni di illimity per 298 milioni di euro, con l’obiettivo di delistare la società da Piazza Affari e creare un player leader nel settore della finanza specializzata per le PMI. Il corrispettivo offerto incorpora un premio del 5,8% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni illimity alla chiusura di ieri, e del 7,9% rispetto alla media ponderata dell’ultimo mese. Le azioni illimity sono in calo di circa il 30% nell’ultimo anno e di circa il 50% da quando è quotata in Borsa (da marzo 2019). LEGGI TUTTO

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    illimity chiude a 3,75 euro: ben sopra il prezzo dell’OPAS di Banca Ifis

    (Teleborsa) – illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha chiuso la giornata in Borsa ben sopra il prezzo offerto da Banca Ifis. Le azioni hanno terminato la seduta a quota 3,746 euro per azione, in rialzo del 10,63%, mentre il corrispettivo offerto da Banca Ifis, tra azioni e cash, è di 3,55 euro.Banca Ifis ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sulla totalità delle azioni di illimity per 298 milioni di euro con l’obiettivo di delistare la società da Piazza Affari e creare un player leader nel settore della finanza specializzata per le PMI. Il corrispettivo offerto incorpora un premio del 5,8% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni illimity alla chiusura di ieri, e del 7,9% rispetto alla media ponderata dell’ultimo mese.Le azioni illimity avevano subito un pesante calo negli ultimi tre anni (-30% solamente negli ultimi 12 mesi) e l’istituto stava attraversando un periodo di significativo cambiamento, con il disimpegno dal business degli NPL (dopo anni di magra per il settore) e l’impegno in diverse iniziative tecnologiche.Durante la conference call di presentazione dell’operazione, il CEO di Banca Ifis, Frederik Geertman, ha detto agli analisti che il prezzo messo sul piatto per illimity è “fair” e “riflette in modo adeguato il valore della società”. Per illimity questa è “un’opportunità rispetto al suo percorso stand-alone e considerando la sua esposizione debitoria e la maggiore capacità di reperire liquidità con la fusione con Banca Ifis”, ha sottolineato Geertman. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Bank of America ha partecipazione potenziale del 6,852%

    (Teleborsa) – Il colosso bancario statunitense Bank of America ha una quota potenziale pari al 6,852% nel capitale di Banco BPM, istituto di credito italiano che fa parte del FTSE MIB. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 19 dicembre 2024.In particolare, l’1,168% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,132% sono right to recall senza data di scadenza.La restante quota è rappresentata da Call Option con data di scadenza compresa tra il 19/06/2025 ed il 18/06/2026, Put Option con data di scadenza compresa tra il 21/03/2025 e il 18/12/2025, OTC Option con data di scadenza 19/12/2025. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, JP Morgan ha una partecipazione del 3,057%

    (Teleborsa) – JP Morgan Chase & Co. ha una partecipazione pari al 3,057% in Banco BPM. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 30 dicembre 2024.La partecipazione è classificata come gestione non discrezionale del risparmio. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, accordo di consultazione tra soci sale al 6,51% del capitale

    (Teleborsa) – Piccole variazioni all’accordo di consultazione tra soci di Banco BPM, che risulta ora complessivamente titolare di 98.950.584 azioni ordinarie, pari al 6,51% del capitale sociale della banca, dopo le variazioni del numero di azioni di Banco BPM detenute dai alcuni soggetti aderenti al patto.Alla data del 31 dicembre 2024: Inarcassa – Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti è titolare di 15.631.374 azioni ordinarie Banco BPM, pari all’1,03% del capitale, in ragione di incrementi intervenuti nel corso del 2022 e 2024 rispettivamente di 6.554.000 azioni ordinarie (+0,4365%) e 835.000 azioni ordinarie (+0,053%); Fondazione ENPAM è titolare di 30.288.919 azioni, pari all’1,999% del capitale, in ragione di un incremento intervenuto nel corso del 2023 di 811.000 azioni ordinarie (+0,04%); Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi è titolare di 1.019.698 azioni, pari allo 0,067% del capitale, in ragione di un decremento intervenuto nel corso del 2024 di 509.849 azioni ordinarie (-0,034%).Pertanto, alla data del 31 dicembre 2024, partecipano al patto 7 azionisti: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (1,240% del capitale sociale); Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (0,50%); Fondazione ENPAM (1,99%); Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (0,067%); Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori (0,0293%); Inarcassa – Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti (1,03%); Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense (1,66%). LEGGI TUTTO

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    MPS rimborsa in anticipo bond subordinato Tier 2 da 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena, in linea col funding plan e avendo ricevuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea, eserciterà in data 22 gennaio 2025 l’opzione di rimborso integrale in via anticipata dell’obbligazione subordinata Tier 2 denominata “€400.000.000 8,000 per cent. Reset Callable Subordinated Notes” e avente codice ISIN XS2106849727.I titoli, interamente collocati a investitori istituzionali, saranno rimborsati integralmente alla pari, insieme agli eventuali interessi maturati e non corrisposti alla data di rimborso anticipato. LEGGI TUTTO

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    Emissioni, anche Morgan Stanley lascia la Net-Zero Banking Alliance

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha deciso di lasciare la Net-Zero Banking Alliance, l’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di accelerare la transizione sostenibile del settore bancario internazionale per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050.La banca non ha fornito alcuna motivazione per la sua decisione, ma è solo l’ultimo colosso del settore bancario USA a effettuare una mossa del genere, in quanto sotto pressione da parte di alcuni politici repubblicani statunitensi, i quali hanno suggerito che la limitazione dei finanziamenti alle società di combustibili fossili potrebbe violare le norme antitrust.”Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla decarbonizzazione dell’economia reale fornendo ai nostri clienti la consulenza e i capitali necessari per trasformare i modelli di business e ridurre l’intensità di carbonio”, ha comunque affermato Morgan Stanley.La mossa di Morgan Stanley segue quelle simili – degli ultimi giorni e settimane – da parte di Citigroup, Bank of America, Wells Fargo e Goldman Sachs. LEGGI TUTTO