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    UniCredit, ok dal 66,5% dei soci presenti in assemblea alla politica di remunerazione

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di UniCredit ha approvato la Relazione sulla Politica 2025 di Gruppo in materia di remunerazione con voti favorevoli pari al 66,5% del capitale sociale presente (contrari allo 33,3%, astenuti allo 0,09%). Si tratta di percentuali sugli azionisti presenti, che rappresentano circa il 67% del capitale. L’anno scorso aveva votato in maniera favorevole quasi l’88% del capitale sociale presente e avente diritto al voto.La Relazione sui compensi corrisposti è stata approvata con il 65,6% dei voti favorevoli (contrari 34,3%, astenuti 0,09%), contro l’88% dello scorso anno. Il Sistema Incentivante di Gruppo 2025 è stato approvato con il 74,5% dei voti favorevoli (contrari 25,5%, astenuti 0,01%), contro il 98% dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Orcel: effetto positivo per azionisti anche con uscita da Commerzbank

    (Teleborsa) – Nell’operazione Commerzbank “abbiamo usato del capitale eccedente, abbiamo investito, abbiamo speso dei soldi per coprirlo. Quindi, nel momento in cui noi volessimo uscirne, porteremmo a casa il capitale che ci abbiamo messo più un guadagno. Quindi dal punto di vista dei nostri investitori, abbiamo aumentato – nel caso in cui non dovessimo procedere – il capitale eccedente che abbiamo dentro”. Lo ha affermato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, rispondendo alla domanda di un piccolo azionista durante l’assemblea.”La quota in Commerzbank vale il doppio di quanto l’abbiamo acquistata, ma se faccio delle coperture non prendo tutto l’ammontare dell’apprezzamento – ha spiegato – Quindi, da una parte le cose sono andate bene, ma se non avessimo fatto le coperture avremmo guadagnato di più. Se le cose dovessero andare meno bene o dovessimo uscire, abbiamo garantito agli azionisti di non avere effetti negativi. Anzi, di avere comunque un effetto positivo”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, assemblea approva bilancio e destinazione utile

    (Teleborsa) – Gli azionisti di UniCredit presenti in assemblea hanno approvato il bilancio 2024 con voti favorevoli pari al 99,46% del capitale sociale (contrari allo 0,003%, astenuti allo 0,053%). Si tratta di percentuali sugli azionisti presenti, che rappresentano il 67,54% del capitale.La destinazione dell’utile di esercizio 2024 è stata approvata con il 99,96% dei voti favorevoli (contrari 0,029%, astenuti 0,009%). L’eliminazione di riserve negative per le componenti non soggette a variazioni mediante copertura delle stesse in via definitiva è stata approvata con il 99,98% dei voti favorevoli (contrari 0,0004%, astenuti 0,009%). LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Orcel: sulla Russia siamo conformi con quanto chiede la BCE

    (Teleborsa) – Sulla Russia, “siamo conformi con quanto chiede la Banca centrale europea, quindi siamo dove la BCE ci ha chiesto di essere. Anzi, in merito al credito e ai depositi siamo più stretti di quello che la BCE ci ha chiesto di fare. Quindi siamo compliant con la BCE”. Lo ha affermato Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, rispondendo alla domanda di un piccolo azionista durante l’assemblea. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Izzo: quota Generali è puro investimento finanziario con impatto trascurabile su CET1

    (Teleborsa) – “UniCredit non ha nessuna intenzione di lanciare un’offerta pubblica di acquisto su Commerzbank e nessuna decisione è stata presa a riguardo”. Lo ha detto Rita Izzo, Head of Group Legal di UniCredit, rispondendo ai primi interventi dei piccoli azionisti in assemblea.”La partnership con Ferrari va intesa come strategica, comprensiva di una serie di benefit e opportunità, con lo scopo di coinvolgere clienti, fan e stakeholder in generale, e in un ultima analisi a sostenere le comunità in cui operiamo – ha detto a una domanda sul tema – Purtroppo siamo legati da vincoli di confidenzialità e non possiamo comunicare i costi connessi a questa partnership”.”UniCredit ha acquisito una quota pari al 4,1% del capitale sociale in Generali, che è stata accumulata con acquisiti sul mercato nel tempo – ha risposto a un quesito sulla compagnia triestina – Si tratta di un puro investimento finanziario della banca, che supera significativamente le sue metriche di rendimento e ha un impatto trascurabile sul CET1″. LEGGI TUTTO

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    Gruppo BCC Iccrea aggiorna piano al 2027: commissioni in crescita a 1,6 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Iccrea Banca ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2024, confermando i risultati preliminari comunicati il 12 febbraio 2025. Inoltre, ha esaminato i target del Gruppo per il 2027: l’estensione al 2027 dell’attuale piano riflette l’approccio di pianificazione strategica rolling adottato dal Gruppo, nonché la necessità di considerare le mutate condizioni macroeconomiche e finanziarie. Inoltre, tale estensione tiene conto dei risultati ottenuti nel 2024, durante il quale sono stati sostanzialmente raggiunti i principali obiettivi fissati per il 2026.Il gruppo si aspetta impieghi netti clientela a 97,6 miliardi di euro (CAGR 24-27: +1,4%, sostenuti da circa 46 miliardi di nuove erogazioni), raccolta diretta da clientela a 146,2 miliardi di euro (CAGR 24-27: +2,1%), raccolta indiretta a 85,1 miliardi di euro (CAGR 24-27: +6,5%, in crescita di 14,7 miliardi in arco piano, trascinata dalla crescita della raccolta qualificata).Viene definito un Piano di Trasformazione e Adozione Digitale con l’obiettivo di rafforzare la proposta omnichannel, migliorando i processi di distribuzione e interazione con soci e clienti, con circa 850 milioni di investimenti nel triennio, di cui 300 milioni di euro in IT.Sul fronte finanziario sono previsti: Margine di interesse a 3,9 miliardi di euro (CAGR 24-27: -3,5%), Commissioni nette a 1,6 miliardi di euro (CAGR 24-27: +4,2%), Margine di intermediazione a 5,6 miliardi di euro (CAGR 24-27: -2,0%), Cost/Income al 60,5%, ROE lal 7,3%, ROA allo 0,8%. Atteso un Ulteriore miglioramento degli indicatori di qualità degli attivi, con NPL ratio lordo al 2,7% e NPL ratio netto: 0,9% “Crescita, qualità del credito, innovazione, sostenibilità e inclusione: sono queste le direttrici del nostro piano industriale al 2027 – ha commentato il Direttore Generale Mauro Pastore – Abbiamo davanti un percorso sfidante ma siamo consapevoli di avere tutte le risorse per raggiungere gli obiettivi, come abbiamo già fatto negli anni scorsi. Vogliamo diversificare efficacemente la nostra offerta, al fine di accrescere le leve per essere sempre più protagonisti dello sviluppo dei territori in cui sono presenti le nostre BCC. Il nostro è un progetto di continua crescita con una forte attenzione alla solidità, con l’obiettivo di raggiungere il 27,1% di CET1, alla qualità dell’attivo, con un NPL ratio netto che mira allo 0,9%, e alle nostre infrastrutture tecnologiche, con investimenti per 300 milioni di euro”. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, patto di consultazione si rinnova: fiducia in piano standalone

    (Teleborsa) – L’accordo di consultazione tra casse di previdenza e fondazioni, che rappresentano il 6,51% di Banco BPM, ha rinnovato il proprio comitato, confermando il proprio consenso per il piano di crescita standalone della banca. L’assemblea dell’accordo ha nominato i tre membri del proprio comitato, che ha funzioni istruttorie e organizzative, confermando Marcello Bertocchini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e indicando come nuovi componenti Enrico Cibati, direttore dell’ufficio investimenti di Cassa Forense, e Pierluigi Curti, direttore dell’area investimenti finanziari di Enpam, che per i prossimi tre anni svolgerà funzioni di presidente. I partecipanti all’accordo di consultazione, che esiste dal 21 dicembre 2020, segnalano di aver preso atto di come il capitale di Banco BPM sia fortemente aumentato, degli importanti dividendi distribuiti e intravedono una prospettiva di ulteriore crescita di valore, grazie a una strategia diversificata. Questo si deve al business tradizionale legato agli impieghi alle aziende nelle aree più industrializzate del Paese, ma anche alle commissioni derivanti dalle diverse fabbriche prodotto (dall’assicurazione al credito al consumo, dalla monetica all’asset management).L’accordo di consultazione dei soci del Banco BPM vede tra gli aderenti Enpam (1,99%), Cassa Forense (1,66%), Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (1,24%), Inarcassa (1,03%), Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (0,5%), Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (0,067%), Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori (0,0293%). LEGGI TUTTO

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    Fondazione Carisbo, avanzo 2024 di 77,6 milioni di euro. Patrimonio netto a 969 milioni

    (Teleborsa) – Fondazione Carisbo ha chiuso il 2024 con un avanzo dell’esercizio pari a 77,64 milioni di euro. Con l’approvazione del bilancio 2024 il patrimonio netto della Fondazione si è attestato a 969,12 milioni di euro, con un incremento, rispetto all’esercizio precedente, di 51,3 milioni di euro. Il valore contabile degli attivi si attesta a 1.371 milioni di euro.Al 31 dicembre 2024 la partecipazione in Intesa Sanpaolo della Fondazione si attesta all’1,201747% del capitale sociale ordinario del Gruppo. La politica di diversificazione dalla iniziale partecipazione pressoché totalitaria nella banca conferitaria (prima Carisbo, oggi Gruppo Intesa Sanpaolo) ha condotto il patrimonio della Fondazione a essere oggi investito in un’ampia gamma di asset finanziari presenti nei mercati internazionali. Ciò si realizza in particolare tramite il veicolo di investimento (Fondo Eurizon Alternative Sicav-Sif – Global Asset Allocation Fund).Al mese di dicembre 2024 il valore contabile delle quote del Fondo sottoscritte dalla Fondazione ammonta a complessivi 700.563.515 euro, con un incremento di 77 milioni di euro rispetto al 2023, assegnati a cinque gestori selezionati: Eurizon SGR, Morgan Stanley, Kairos, Amundi e Allianz. Nell’esercizio 2024 il rendimento total return della Sicav è stato pari al 7,6% e ha beneficiato dell’andamento positivo dei mercati globali.Fondazione Carisbo nel 2024 ha superato l’ipotesi iniziale formulata nel Documento Programmatico Previsionale 2024 di destinare 12 milioni di euro alle erogazioni, attestandosi a 15,1 milioni di euro. Si tratta di un traguardo erogativo raggiunto grazie alla solidità del portafoglio finanziario, in grado comunque di generare le risorse necessarie per adattare i programmi al mutevole contesto, consentendo alla Fondazione di ricorrere solo parzialmente al Fondo per la stabilizzazione delle erogazioni.Dei 15,1 milioni di euro stanziati complessivamente, 3,1 milioni sono stati investiti a livello nazionale (partecipazione a fondi e progetti in rete, come il Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile e il Fondo per la Repubblica Digitale) e 12 milioni impegnati sul territorio metropolitano. In particolare: 8,4 milioni di euro (55,9% del totale deliberato) nel settore Volontariato, filantropia e beneficenza per l’area Persone; 4,9 milioni di euro (32,3% totale deliberato) nel settore Arte, attività e beni culturali per l’area Cultura; 1,8 milioni di euro (11,8% totale deliberato) nei settori Educazione, istruzione e formazione (anche sportiva) e Ricerca scientifica e tecnologica (anche in campo medico) per l’area Sviluppo del territorio.Sono stati 356 gli interventi complessivamente realizzati (+11% rispetto al 2023): 168 progetti nell’area Persone, 92 progetti nell’area Cultura, 96 nell’area Sviluppo del territorio. LEGGI TUTTO