More stories

  • in

    OPAS Banca Ifis su illimity, adesioni oltre l’11,7%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis sulle azioni ordinarie di illimity Bank, risulta che oggi 5 giugno 2025 sono state presentate 129.452 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 9.843.304, pari all’11,70% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity Bank acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

  • in

    Mediobanca, countdown per l’assemblea: è già guerra dei numeri

    (Teleborsa) – In vista dell’assemblea di Mediobanca del 16 giugno 2025, due fondi presenti nel capitale di Piazzetta Cuccia – New York City Comptroller e Calvert – detentori complessivamente di 155.000 azioni, hanno confermato che voteranno a favore dell’OPS su Banca Generali. New York City Comptroller, asset manager newyorkese con 285 miliardi di dollari di asset in gestione, detiene 115mila azioni, mentre Calvert, società di investimento del gruppo Morgan Stanley con 40 miliardi di asset in gestione, detiene 40mila azioni Mediobanca. La conferma dei due inivestitori istituzionali segue il giudizio espresso dal proxy advisor Glass Lewis, che ha raccomandato agli azionisti di votare a favore dell’OPS, ritenendo che l’offerta rappresenti “un’opportunità sostanziale per gli azionisti di Mediobanca”, mentre le azioni di Piazzetta Cuccia “continuano a essere scambiate ben al di sopra del valore implicito dell’offerta MPS”, a conferma che la proposta di Siena “non riflette il valore che gli azionisti attribuiscono a Mediobanca”.E mentre i fondi confermano il voto favorevole, un “no comment” arriva da Leonardo Maria Del Vecchio, quartogenito del fondatore di Luxottica ed azionista di riferimento di Delfin, la cassaforte di famiglia, che al momento ha il 19,81% di Mediobanca. Posizione più attiva per la famiglia Caltagirone, che secondo La Stampa si sarebbe portata a ridosso del 10% di Mediobanca dal 7,4% precedente, consolidando la sua posizione di secondo azionista dopo Delfin. Caltagirone, che nei giorni scorsi aveva anche chiesto un rinvio dell’assemblea, è anche socio rilevante di MPS con una quota del 9,9%. LEGGI TUTTO

  • in

    illimity, Equita: dieci ragioni per aderire all’OPAS di Banca Ifis

    (Teleborsa) – Per gli analisti di Equita vi sono ben dieci ragioniper aderire all’offerta avanzata da Banca Ifis su illimity. E’ quanto emerge da un report di Equita su illimity, che che tiene in considerazione gli effetti dell’OPAS iniziata il 19 maggio scorso.La ricerca di Equita evidenzia innanzitutto che, in caso di mancata adesione all’offerta, si potrebbe verificare un ribasso a due cifre (circa il 25%) per gli azionisti di illimity, che sarebbero esposti alle “maggiori incertezze rappresentate da un percorso stand alone” o, nel caso in cui Banca Ifis non raggiungesse una soglia che consenta la fusione immediata, l’operazione potrebbe rivelarsi “troppo rischiosa” e vanificare le sinergie previste, ostacolando “il turnaround e la crescita di illimity e ritardando la creazione di valore per tutti gli stakeholder”.Il secondo motivo, citato dagli analisti di Equita è la “scarsa visibilità” delle linee guida di illimity per il periodo 2026-2028 e il track record non favorevole.I multipli riconosciuti a illimity – spiegano ancora gli esperti – sono diventati progressivamente più generosi, in quanto l’offerta riconosce alla società fondata da Corrado Passera un corrispettivo superiore di circa l’11% all’ultimo prezzo ufficiale prima dell’annuncio, un P/E rettificato 2025/26E di 16,7x/10,5x, contro 9,4x/9,3x delle banche tradizionali, ed un tasso di interesse intermedio (IF) di 7,2x/7,0x.Per Equita, inoltre, l’operazione ha una solida logica industriale, con Banca Ifis che “rappresenta la soluzione migliore e unica” per illimity, come prontamente recepito da Banca Sella Holding (azionista di riferimento di illimity con il 10% del capitale sociale), che ha già aderito all’offerta.Le sinergie sono ragionevoli e andranno a beneficio di tutti gli azionisti – proseguono gli esperti – ricordando che sono state identificate sinergie per 75 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro di sinergie di costo e 25 milioni di euro di sinergie di ricavo. Si stima che l’operazione proposta avrebbe un impatto positivo significativo in termini di utile per azione rettificato ( >40%) e dividendo per azione ( >400%) nel periodo 2026/27.Un solido coefficiente CET1 superiore al 14% ed una migliore capacità di assorbimento degli shock, in uno scenario più impegnativo, sono un’altra delle ragioni per cui gli azionisti di illimity dovrebbero aderire all’OPAS. Infine, Equita cita anche il riemergere di tensioni sul mercato del reddito fisso, con conseguente aumento significativo dello spread di illimity, la possibilità di un re-rating dell’entità combinata, che è scambiata a un P/E rettificato 2026/27E di appena 6,4x/5,5x, la maggiore liquidità del titolo e una solida e rinnovata partnership con la famiglia Fürstenberg, che ha già rinnovato il suo impegno duraturo nella creazione di valore per tutti gli stakeholder. LEGGI TUTTO

  • in

    Mediobanca, Caltagirone chiede rinvio assemblea: offerta su Banca Generali incompleta

    (Teleborsa) – La società VM 2006 del Gruppo Caltagirone chiede al CdA di Mediobanca di “proporre all’assemblea convocata il 16 giugno di deliberare il rinvio della medesima al momento in cui gli Accordi di partnership tra Mediobanca, Generali e Banca Generali saranno definiti”. “In tale modo – si legge in una nota – sarà possibile altresì evitare ogni contestazione in ordine al conflitto di interesse che caratterizza l’attuale operato del Consiglio di Amministrazione di Mediobanca e consentire ai soci una coerente e ponderata valutazione del proprio interesse di investitori”. La società VM 2006 “si rivolgerà alla Consob perché assicuri una piena, integra e tempestiva informazione al mercato, anche quanto agli effetti della deliberazione proposta”. Nella nota di VM 2006 emessa al termine del board con il quale è stato chiesto il rinvio dell’assemblea del 16 giugno, si legge che la società del Grippo Caltagirone “ha preso atto della assoluta incompletezza dell’informazione ad oggi disponibile e della attuale indeterminatezza anche economica degli elementi strutturali dell’Offerta” di piazzetta Cuccia su Banca Generali. La società sottolinea che “non è disponibile né é dato conoscere il contenuto economico e negoziale degli accordi di partnership strategico-industriale di lungo periodo nei settori della banqueassurance, dell’asset management e dell’insure-banking, che dovrebbero essere conclusi tra il Gruppo Mediobanca, Assicurazioni Generali e Banca Generali, per essendo tali accordi un elemento irrinunciabile dell’Offerta e indispensabili per la permanenza dei promotori di Banca Generali”.Conoscere “il contratto tra Mediobanca, Banca Generali e Generali è indispensabile per la fattibilità dell’operazione. Infatti – sottolinea VM 2006 – in esso debbono essere regolati i rapporti tra Generali e Banca Generali per la prosecuzione della collaborazione tra le due società, determinandone gli obblighi, le garanzie e i rimedi perché rimangano inalterate le possibilità di reddito delle due società”. L’assenza di tale contratto può provocare sconcerto tra i promotori anche per l’effetto della perdita del marchio Generali – prosegue la nota di VM 2006 – promotori che allo stato non sanno se la società sarà controllata da Generali, Mediobanca o MPS che hanno tre differenti strategie”. LEGGI TUTTO

  • in

    OPAS Banca Ifis su illimity, adesioni oltre l’11,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis sulle azioni ordinarie di illimity Bank, risulta che oggi 3 giugno 2025 sono state presentate 119.728 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 9.672.354, pari all’11,50% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity Bank acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

  • in

    UK, il governo completa l’uscita da NatWest a 17 anni dal salvataggio

    (Teleborsa) – Il governo britannico ha venduto le sue rimanenti azioni di NatWest (ex Royal Bank of Scotland, RBS), ponendo fine alla proprietà pubblica iniziata quando è intervenuto per salvare la banca durante la crisi finanziaria. Tra il 2008 e il 2009, il governo ha stanziato 45,5 miliardi di sterline per stabilizzare RBS (ora NatWest), che all’epoca era una delle più grandi banche al mondo, con oltre 40 milioni di clienti e attività in più di 50 paesi.”Quasi vent’anni fa, l’allora governo è intervenuto per proteggere milioni di risparmiatori e imprese dalle conseguenze del crollo di RBS – ha commentato il Cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves – Quella fu la decisione giusta per garantire l’economia e il ritorno di NatWest alla proprietà privata chiude un capitolo significativo della storia di questo Paese. Abbiamo protetto l’economia in un periodo di crisi quasi diciassette anni fa, ora ci concentriamo sulla garanzia del futuro della Gran Bretagna in una nuova era di cambiamenti globali”.Ad oggi, 35 miliardi di sterline sono stati restituiti all’erario attraverso vendite di azioni, dividendi e commissioni. Sebbene questa cifra sia inferiore di circa 10,5 miliardi di sterline rispetto al sostegno iniziale, “l’alternativa sarebbe stata un collasso con costi economici e conseguenze sociali ben maggiori”, si legge in una nota del Tesoro britannico.La quota massima detenuta dal governo in RBS è stata dell’84,4%. Le azioni in mano pubblica sono state vendute attraverso tre operazioni di accelerated bookbuilding nel 2015 (2,1 miliardi di sterline), 2018 (2,5 miliardi di sterline), 2021 (1,1 miliardi di sterline), cinque riacquisti diretti di azioni da parte di NatWest a marzo 2021 (1,1 miliardi di sterline), marzo 2022 (1,2 miliardi di sterline), maggio 2023 (1,3 miliardi di sterline), maggio 2024 (1,2 miliardi di sterline) e novembre 2024 (1 miliardo di sterline), e un piano di trading per il periodo 2021-2025.Il governo ha ora abbandonato tutti gli interventi nel settore bancario effettuati durante la crisi finanziaria. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche, Giorgetti: tornino a esercitare il loro ruolo classico di gestione del risparmio

    (Teleborsa) – “Le banche devono tornare a fare le banche, ovvero devono raccogliere il risparmio, tutelarlo ed erogarlo. Una vocazione, questa, che sta venendo meno a causa della regolamentazione sovranazionale e di un gigantismobancario che si occupa soprattutto di gestioni patrimoniali”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante un incontro a Palazzo Lombardia con i rappresentanti del sistema lombardo, imprese, associazioni di categoria e sindacati riuniti attorno al Tavolo della competitività della Regione. “Le caratteristiche economiche del nostro Paese, con la Lombardia in testa, necessitano invece che si torni a una reale assistenza da parte del sistema bancario, che deve tornare a esercitare il suo ruolo classico”, ha aggiunto.”Le imprese devono essere messe nelle condizioni di fare impresa e questo è il principio del funzionamento di una sana economia. L’economia la fanno gli imprenditori, non lo Stato. Lo Stato, la Regione, le banche devono creare le condizioni affinché gli imprenditori trovino un ambiente dove possano mettersi in gioco, rischiare, avere successo, dare lavoro e creare sviluppo. Questa e’ la ricetta che funziona”, ha affermato il ministro.”La Lombardia – ha sottolineato Giorgetti – continua a primeggiare ed è utile avere un confronto con i protagonisti di questo territorio e in generale con i protagonisti dell’economia reale, lo è ancor di più in un momento come questo in cui si stanno riscrivendo le regole globali del commercio e della finanza”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mediobanca, Nagel: elevato interesse per OPS su Banca Generali, creiamo un leader

    (Teleborsa) – Mediobanca ha pubblicato la Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 1 all’ordine del giorno dell’assemblea ordinaria degli azionisti del prossimo 16 giugno, convocata per l’approvazione dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria su Banca Generali. La combinazione con Banca Generali “rappresenta un progetto di significativa creazione di valore per tutti gli stakeholders” di Mediobanca, si legge in una nota.Viene citata la “forte valenza industriale e finanziaria” dell’operazione: viene creato il leader italiano nel Wealth Management di fascia alta con 210 miliardi di euro di masse in gestione, 4,4 miliardi di euro di ricavi, una rete di oltre 3.700 professionisti e un modello di servizio orientato alle fasce più dinamiche della clientela (HNWI, famiglie imprenditoriali). Tali segmenti saranno caratterizzati da elevate prospettive di crescita per i cambiamenti demografici, tecnologici e culturali attesi nel prossimo decennio. Mediobanca si afferma quindi come Gruppo italiano leader nel panorama europeo in grado di coniugare scala (oltre 210 miliardi di masse), focalizzazione nel Wealth Management (da cui derivano circa il 50% dei ricavi di Gruppo), redditività (ROTE superiore al 20%), elevata creazione di capitale (270bps per anno) e capacità di remunerare gli azionisti (oltre 7% dividend yield).Inoltre, viene evidenziata la valorizzazione delle eccellenti professionalità sia di Mediobanca che di Banca Generali, il vero asset su cui poggia il modello di business del Gruppo a beneficio del livello di soddisfazione della clientela. Il nuovo Gruppo avrà “una maggiore capacità di attrarre e trattenere i migliori talenti, nonché di valorizzare le risorse umane e i consulenti finanziari, facendo leva su un brand forte e riconosciuto, nonché su solide prospettive di crescita sostenibile, in linea con la propria storia recente e passata”. Per ultimo, viene citata l’ampia riallocazione del capitale che si concretizza con la cessione della partecipazione finanziaria in Assicurazioni Generali e l’investimento nel progetto industriale con Banca Generali, a beneficio della crescita, redditività e valutazione attesa del Gruppo Mediobanca.”L’acquisizione di Banca Generali che proponiamo ai nostri azionisti – dice l’AD Alberto Nagel – arriva a completamento di un processo di trasformazione di Mediobanca iniziato oltre dieci anni fa. Oggi possiamo creare il leader italiano nella gestione dei risparmi che vede i suoi punti di forza nella qualità e competenza delle persone e nella distintività dell’offerta, che coniuga consulenza nel Wealth Management e servizi di Corporate & Investment Banking”. “L’elevato interesse per l’operazione che stiamo registrando in queste settimane e il positivo andamento dei titoli in borsa supportano la nostra convinzione che Banca Generali sia il partner ideale per dare vita ad un progetto straordinario, tutto italiano, che aprirà un nuovo capitolo di crescita per il Gruppo”, aggiunge. LEGGI TUTTO