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    KeyCorp, Scotiabank acquisterà il 14,9% per 2,8 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – KeyCorp ha raggiunto un accordo in base al quale The Bank of Nova Scotia (Scotiabank) effettuerà un investimento strategico di minoranza in KeyCorp di circa 2,8 miliardi di dollari, che rappresenta circa il 14,9% di azioni ordinarie pro forma, per un prezzo fisso di 17,17 dollari ad azione.”Scotiabank ci ha contattato con un’opportunità unica di raccogliere capitale a condizioni interessanti. Mentre continuiamo a sentirci a nostro agio con la nostra attuale posizione di capitale, abbiamo stabilito che l’investimento consente a Key di accelerare il nostro miglioramento di capitale e utili ben comunicato, rafforzando al contempo la nostra posizione strategica”, ha affermato il presidente e amministratore delegato di KeyCorp, Chris Gorman. “Inoltre, questa transazione crea una maggiore capacità di crescita consentendo investimenti aggiuntivi su scala mirata in tutto il nostro franchising e aumenta l’agilità strategica di Key mentre navighiamo in un ambiente incerto da una posizione di forza – ha aggiunto – Abbiamo una comprovata esperienza nel guidare la crescita in aree come l’investment banking, i pagamenti e la gestione patrimoniale e prevediamo di sfruttare la nostra posizione finanziaria rafforzata per concentrarci in queste aree in modo più aggressivo”.KeyCorp stima che l’investimento di minoranza aumenterà il coefficiente di capitale CET1 di KeyCorp al 30 giugno 2024 di 195 punti base al 12,4% e aumenterà il tangible book value per azione di oltre il 10%.In concomitanza con il completamento della raccolta di capitale, KeyCorp intende valutare un potenziale riposizionamento del portafoglio di titoli disponibili per la vendita con l’obiettivo di accelerare i tempi di redditività prevista, liquidità e miglioramenti del capitale e, in generale, aumentare la resilienza. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Groupe Crystal da parte di Goldman Sachs

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento europeo sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo della francese Groupe Crystal da parte della statunitense Goldman Sachs. L’operazione riguarda principalmente il settore del Wealth Management.La Commissione ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, date le limitate posizioni di mercato delle società interessate derivanti dall’operazione proposta. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di controllo delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Jefferies, la giapponese SMBC sale al 10,9%. Nakashima nel board

    (Teleborsa) – La banca di investimento statunitense Jefferies ha annunciato la nomina del CEO di Sumitomo Mitsui Financial Group (SMBC), Toru Nakashima, a membro del proprio board a partire dal 12 agosto 2024. La nomina “rafforza ulteriormente l’alleanza strategica tra Jefferies e SMBC Group annunciata per la prima volta nel 2021 e poi ulteriormente ampliata nel 2023 e nel 2024″, si legge in una nota.In linea con gli accordi tra Jefferies e SMBC, il gruppo bancario giapponese intende aumentare la partecipazione in Jefferies fino al 15% e ha recentemente aumentato la sua quota al 10,9%, il che ha dato diritto a SMBC di nominare un nuovo membro del board.Nakashima ha iniziato la sua carriera nel 1986 presso The Sumitomo Bank. Ha assunto la carica di Direttore generale del Dipartimento di pianificazione aziendale titoli nel 2012 e la carica di Direttore esecutivo e Direttore generale del Dipartimento di pianificazione aziendale nel 2016. Nel 2019, è stato nominato Group CFO e Group CSO di SMFG. Nel 2023, è stato eletto membro del board e Vicepresidente di SMBC, a capo della Divisione Global Corporate Banking; ha anche ricoperto la carica di Vicepresidente e Direttore esecutivo di SMFG, a capo della Wholesale Business Unit. Nel novembre 2023 è stato nominato Presidente e Group Chief Executive Officer di SMFG.”Siamo onorati di dare il benvenuto a Nakashima-san nel nostro board – hanno commentato il CEO di Jefferies, Rich Handler, e il Presidente, Brian Friedman – Tutti noi di Jefferies non vediamo l’ora di espandere e rafforzare la nostra alleanza strategica con SMBC e siamo ansiosi di impiegare tutte le nostre capacità per apportare valore ai loro clienti e stakeholder”.(Foto: Photo by Sean Pollock on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Popolare Ragusa e Popolare Sant’Angelo convocano soci per approvare fusione

    (Teleborsa) – I soci della Banca Popolare di Ragusa (BAPR) si riuniranno in assemblea il 21 settembre (occorrendo in seconda convocazione il 22 settembre), mentre gli azionisti di Banca Popolare di Sant’Angelo (BPSA) si riuniranno il 14 settembre (occorrendo in seconda convocazione il 15 settembre) per approvare in sede straordinaria il progetto di fusione per incorporazione di BPSA in BAPR.Nella parte ordinaria voteranno per l’assegnazione a titolo gratuito di azioni proprie.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Banche giapponesi, generazione utili e buffer di capitale attenuano impatto volatilità

    (Teleborsa) – L’indice azionario Nikkei 225 è sceso di oltre il 12% il 5 agosto e ha recuperato il 10% il giorno successivo. Il 7 agosto, lo yen si è indebolito di oltre il 2% dopo che la Bank of Japan ha dichiarato che non avrebbe aumentato i tassi finché i mercati fossero stati instabili, a seguito di un precedente aumento dello yen e di un impatto sui carry trade. Lo scrive Morningstar DBRS in un report sulle tre mega-banche giapponesi (MUFG Bank; Sumitomo Mitsui Banking Corporation; Mizuho Bank), sostenendo che la capacità di generare utili e i buffer di capitale attenuano l’impatto negativo dell’estrema volatilità.Secondo l’agenzia di rating, l’ambiente di tassi di interesse più elevati è stato positivo per gli utili delle tre mega-banche giapponesi e prevede che ciò continuerà. Nel frattempo, la volatilità del mercato è generalmente favorevole per il reddito da trading.Viene fatto notare che le mega-banche giapponesi detengono significative partecipazioni incrociate tramite azioni giapponesi oltre alle partecipazioni in titoli di Stato giapponesi; tuttavia, negli ultimi anni hanno attivamente liquidato queste partecipazioni in titoli.I buffer di capitale oltre il minimo normativo erano ampi alla fine dell’F2023 e i coefficienti CET1 delle banche continueranno probabilmente a beneficiare della migliore capacità delle banche di generare utili, che offre spazio per assorbire gli shock.”La redditività delle mega-banche giapponesi è in tendenza al rialzo in gran parte grazie a un contesto di tassi di interesse più elevati, in contrasto con un lungo periodo di tassi ultra-bassi, e questo dovrebbe continuare – ha affermato Vitaline Yeterian, Senior Vice President di Morningstar DBRS – Inoltre, se la recente significativa volatilità delle azioni giapponesi dovesse continuare, riteniamo improbabile che abbia un impatto materiale sulla strategia di capitale delle banche a questo punto”.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    illimity Bank, Equita abbassa target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 5 euro per azione (-4%) il prezzo obiettivo su illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan. Il broker ha aggiornato le stime 2024/26 principalmente per riflettere: (i) un outlook più cauto a livello di NII (-5% in media); (ii) una riduzione dei costi operativi (-5% in media); (iii) un aumento del costo del rischio, alla luce delle indicazioni emerse negli ultimi trimestri. Stime di utile netto 2024/26 a 48/63/80 milioni di euro (da 55/70/0 milioni di euro precedenti).”In attesa della presentazione del piano industriale a fine anno e considerando (i) il contesto di mercato non ottimale per il business model; (ii) la progressiva sostituzione del business NPL con quello asset-based financing (in fase di ramp-up e non ancora a regime); e (iii) valutazioni vicine al nostro fair value, confermiamo il rating Hold”, si legge nelle ricerca. LEGGI TUTTO

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    Popolare del Frusinate, utile primo semestre scende a 9,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Popolare del Frusinate, istituto sotto osservazione da parte di Bankitalia, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile pari a 9,2 milioni di euro (utile al 31 dicembre 2023 pari a 10,6 milioni di euro, primo semestre del 2023 a 12,3 milioni di euro), con un margine d’interesse di 19,7 milioni di euro e commissioni nette per 3,5 milioni di euro. Il margine di intermediazione si cifra in 23,9 milioni di euro con rettifiche nette su crediti per 3,8 milioni di euro che portano a un risultato netto della gestione finanziaria pari ad 20,1 milioni di euro. I costi operativi ammontano a 6,4 milioni di euro.I finanziamenti economici netti alla clientela sono aumentati di 14 milioni di euro, raggiungendo così un totale di 775 milioni di euro – di cui il 90,4% afferente al comparto dei crediti in bonis – con un grado di copertura salito al 9,48%. In calo le Attività finanziarie con impatto sulla redditività complessiva e le Attività finanziarie al costo ammortizzato per effetto della naturale scadenza dei titoli in portafoglio connessa peraltro al termine delle operazioni di rifinanziamento BCE.La Raccolta diretta da Clientela è invariata rispetto al 31 dicembre 2023 e pari a 948 milioni di euro. In calo la raccolta indiretta al fair value che si cifra in 105 milioni di euro. Il patrimonio, compreso l’utile di periodo, è pari a 125 milioni di euro, con un CET 1 capital ratio e Total capital ratio al 18,994 % utile di periodo escluso.Il CdA ha previsto di convocare un’Assemblea Straordinaria dei Soci da tenersi in prima convocazione il 31 ottobre 2024, avente ad oggetto l’approvazione del progetto di modifica dello Statuto relativo anche alle modalità di rinnovo del CdA e all’introduzione dei meccanismi per la formazione delle liste, nonché l’accelerazione del ricambio dei componenti del CdA. LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare del Lazio, utile primo semestre scende a 9,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il Gruppo Banca Popolare del Lazio ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto consolidato pari a 9,2 milioni di euro, in calo rispetto agli 11,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2023.L’analisi delle singole componenti economiche rileva un aumento del margine d’intermediazione, sia in relazione al margine d’interesse (+1,59%), che al margine da servizi (+0,37%). Il leggero incremento dei costi operativi (+3,3%) è dovuto principalmente all’aumento delle spese amministrative, che risente sia dei maggiori costi legati al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro ABI, avvenuto alla fine del 2023, sia dal rialzo dei prezzi generato dalle note dinamiche inflattive non ancora completamente sopite.La banca evidenzia che la “delicata situazione congiunturale invita ad un’attenta selezione del credito” e si riflette nell’andamento degli impieghi lordi di Gruppo in lieve diminuzione (-1,5%), per un ammontare pari a 2.066 milioni di euro e in un lieve aumento dei crediti deteriorati, che hanno portato NPL ratio al netto degli interessi di mora al 6,71% ed al 3,41% ai valori netti.Il Gruppo ha quindi adottato, in una logica prudenziale, una decisa politica di accantonamento determinando un coverage ratio complessivo del 51,26%, rispetto al 50,71% dello scorso dicembre. Il dato di copertura dei crediti è superiore alla media di sistema pari al 49,7% e sensibilmente superiore alla media delle banche di minori dimensioni (Less Significant Banks), che si attesta sul 32,2%.In aumento il dato della raccolta allargata pari a 3.758 milioni di euro, che rispetto al dato di fine dicembre scorso, incrementa di 162 milioni di euro, pari al +4,5%. La raccolta diretta da Clientela, si attesta a 2.489 milioni di euro (+1,69%). Più sensibile l’incremento della raccolta indiretta, che si attesta a 1.269 milioni di euro (+10,5%).Il dato dell’indice CET1, che sintetizza la solidità del nostro Gruppo Bancario, è in netta crescita dal 30 giugno 2023, con un incremento di 135 p.p., attestandosi al 18,6% (17,24% al 31/12/2023), valore ampiamente superiore ai limiti imposti dalla vigilanza LEGGI TUTTO