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    Tonica Wall Street, attesa per le trimestrali delle Big Tech

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in positivo, dopo il netto sell-off della seduta precedente, in concomitanza della prima riunione dell’anno della Federal Reserve, in quanto la banca centrale statunitense ha deluso le speranze degli investitori di tagli anticipati dei tassi di interesse.Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha osservato che una riduzione del costo del denaro già a marzo non era il suo scenario base, nonostante i crescenti segnali di raffreddamento dell’inflazione. Invece, Powell e altri funzionari della Fed hanno affermato di voler acquisire maggiore fiducia nel fatto che la crescita dei prezzi si stia effettivamente attenuando prima di prendere in considerazione la possibilità di ridurre i tassi.I mercati hanno quindi ridimensionato le scommesse sul primo taglio di 25 punti base all’inizio della primavera. Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità del 40% per un taglio di almeno 25 punti base a marzo, in diminuzione rispetto al 49% di una settimana fa e al 90% di un mese fa.Il focus rimane ora sulla stagione delle trimestrali, con i titoli tecnologici a mega capitalizzazione Amazon, Apple e Meta Platforms che rilasceranno i dati dopo la chiusura del mercato di giovedì.Tra le società che hanno rilasciato i dati prima della campanella, Merck ha registrato un quarto trimestre oltre le attese grazie al farmaco Keytruda, Honeywell ha comunicato vendite e utili in leggero aumento nel quarto trimestre 2023, Canada Goose ha rivisto la guidance dopo un terzo trimestre con ricavi in aumento, Peloton ha detto che il free cash flow rimarrà negativo anche in questo esercizio.Sul fronte macroeconomico, le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite a 224 mila unità nell’ultima settimana, nel 4° trimestre del 2023 la produttività del settore non agricolo è cresciuta, e a gennaio sono aumentati i licenziamenti.Guardando ai principali indici, Wall Street continua la seduta con un guadagno frazionale sul Dow Jones dello 0,68%; sulla stessa linea, in rialzo l’S&P-500, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 4.887 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+0,84%); come pure, in denaro l’S&P 100 (+0,88%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori beni di consumo per l’ufficio (+1,62%), materiali (+1,37%) e utilities (+1,14%). Il settore energia, con il suo -0,49%, si attesta come peggiore del mercato.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Merck (+3,48%), Walgreens Boots Alliance (+2,44%), Amgen (+2,09%) e Coca Cola (+1,77%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Honeywell International, che prosegue le contrattazioni a -3,10%. Si muove sotto la parità Boeing, evidenziando un decremento dell’1,00%. Contrazione moderata per United Health, che soffre un calo dello 0,66%. Sottotono Johnson & Johnson che mostra una limatura dello 0,53%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Dollar Tree (+3,42%), Warner Bros Discovery (+3,09%), Walgreens Boots Alliance (+2,44%) e DoorDash (+2,34%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Qualcomm, che ottiene -4,54%. Preda dei venditori Honeywell International, con un decremento del 3,10%. Si concentrano le vendite su Marvell Technology, che soffre un calo del 2,49%. Vendite su Moderna, che registra un ribasso del 2,31%. LEGGI TUTTO

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    Milano chiude in rosso. Vola Ferrari, male le banche

    (Teleborsa) – Seduta negativa per la maggior parte delle borse europee, Piazza Affari compresa, con gli scambi che sono influenzati dalle trimestrali, ora che le maggiore banche centrali occidentali hanno finito il primo round di riunioni dell’anno (oggi la Bank of England ha deciso di mantenere il tasso di interesse chiave al 5,25%). A Milano spicca il rally di Ferrari, con l’AD che ha parlato di un forte portafoglio ordini per tutto il 2025, mentre scendono le banche, dopo i risultati trimestrali sotto le attese gli outlook deboli della banca francese BNP Paribas e dell’olandese ING.Sul fronte macroeconomico, l’inflazione di gennaio nell’Eurozona ha registrato variazioni di -0,4% m/m (come da attese e rispetto a +0,2% precedente) e di +2,8% a/a (contro +2,7% atteso e +2,9% precedente). In Italia, l’inflazione è risalita come atteso a gennaio, dopo l’ampio calo di dicembre, sorprendendo però al ribasso (+0,3% m/m, 0,8% a/a da 0,6% a/a precedente).Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,38%. L’Oro continua gli scambi a 2.064,8 dollari l’oncia, con un aumento dell’1,26%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 76,75 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +160 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,71%.Tra le principali Borse europee sostanzialmente debole Francoforte, che registra una flessione dello 0,26%, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e calo deciso per Parigi, che segna un -0,89%.Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,18% sul FTSE MIB, mentre, al contrario, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che chiude a 32.841 punti. Variazioni negative per il FTSE Italia Mid Cap (-0,82%); sulla stessa linea, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,34%).Il controvalore degli scambi nella seduta dell’1/02/2024 è stato pari a 2,96 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,82 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,61 miliardi di azioni, rispetto ai 0,71 miliardi precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, incandescente Ferrari, che vanta un incisivo incremento del 9,21%. In luce Interpump, con un ampio progresso del 2,67%. Performance modesta per Stellantis, che mostra un moderato rialzo dell’1,34%. Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Banca MPS, che ha chiuso a -3,42%. Sotto pressione Hera, con un forte ribasso del 3,18%. Soffre A2A, che evidenzia una perdita del 2,80%. Preda dei venditori Fineco, con un decremento del 2,61%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, GVS (+3,47%), Cembre (+2,74%), OVS (+2,44%) e Juventus (+2,16%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca Popolare di Sondrio, che ha archiviato la seduta a -5,46%. Si concentrano le vendite su Sesa, che soffre un calo del 2,38%. Vendite su Acea, che registra un ribasso del 2,19%. Seduta negativa per MARR, che mostra una perdita del 2,13%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo dopo sell-off innescato dalla Fed, occhi a trimestrali

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in rialzo, dopo il netto sell-off della seduta precedente, in concomitanza della prima riunione dell’anno della Federal Reserve, in quanto la banca centrale statunitense ha deluso le speranze degli investitori di tagli anticipati dei tassi di interesse.Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha osservato che una riduzione del costo del denaro già a marzo non era il suo scenario base, nonostante i crescenti segnali di raffreddamento dell’inflazione. Invece, Powell e altri funzionari della Fed hanno affermato di voler acquisire maggiore fiducia nel fatto che la crescita dei prezzi si stia effettivamente attenuando prima di prendere in considerazione la possibilità di ridurre i tassi.”Il FOMC non sembra avere fretta di tagliare i tassi, e avverte che prima di allentare la politica monetaria sarà necessario raggiungere un maggiore livello di fiducia nella possibilità di un ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo – ha commentato James McCann, vicecapo economista di abrdn – Una delusione per coloro che sul mercato scommettono su un primo taglio a marzo. Ad ogni modo, la porta non è del tutto chiusa a una rapida svolta nella politica monetaria, poiché la FED ha segnalato che, nel caso in cui i dati economici iniziassero a deteriorarsi, si potrebbe ricorrere a un aggiustamento in tempi brevi”.I mercati hanno quindi ridimensionato le scommesse sul primo taglio di 25 punti base all’inizio della primavera. Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità del 37% per un taglio di almeno 25 punti base a marzo, in diminuzione rispetto al 48% di una settimana fa e al 73% di un mese fa.Il focus rimane ora sulla stagione delle trimestrali, con i titoli tecnologici a mega capitalizzazione Amazon, Apple e Meta Platforms che rilasceranno i dati dopo la chiusura del mercato di giovedì.Tra le società che hanno rilasciato i dati prima della campanella, Merck ha registrato un quarto trimestre oltre le attese grazie al farmaco Keytruda, Honeywell ha comunicato vendite e utili in leggero aumento nel quarto trimestre 2023, Canada Goose ha rivisto la guidance dopo un terzo trimestre con ricavi in aumento, Peloton ha detto che il free cash flow rimarrà negativo anche in questo esercizio.Sul fronte macroeconomico, le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite a 224 mila unità nell’ultima settimana, nel 4° trimestre del 2023 la produttività del settore non agricolo è cresciuta, e a gennaio sono aumentati i licenziamenti.Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione pari a +0,15% sul Dow Jones, mentre, al contrario, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 4.870 punti. Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,57%); come pure, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,62%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole nel giorno della Federal Reserve

    (Teleborsa) – Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con gli investitori concentrati sulla Fed con la speranza che accenni ad un taglio dei tassi di interesse a breve, mentre si attendono stasera una conferma del costo del denaro, al livello attuale, ovvero al 5,25%-5,50%. L’attenzione è dunque sulle prossime mosse, ossia sul primo taglio che segnerà l’inversione di rotta della politica monetaria. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones si attesta a 38.453 punti, mentre, al contrario, perde terreno l’S&P-500, che retrocede a 4.886 punti, ritracciando dello 0,80%. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,17%); con analoga direzione, in ribasso l’S&P 100 (-1,03%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori sanitario (+0,45%) e utilities (+0,45%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori telecomunicazioni (-3,09%), informatica (-1,38%) e energia (-1,17%). LEGGI TUTTO

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    Borse europee deboli. Inflazione tedesca rallenta

    (Teleborsa) – Bilancio negativo a fine giornata per i listini azionari europei, colpiti oggi da vendite diffuse. In un panorama debole si mette in evidenza, invece, la borsa di Milano che chiude in rialzo, trainata dai bancari. Giù Wall Street, mentre sale l’attesa per la Federal Reserve che stasera annuncerà la sua decisione sui tassi di interesse. Dalla riunione odierna non sono attese variazioni, ma gli investitori sperano che la Banca centrale americana accenni a un taglio dei tassi a breve. Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,086. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.050,6 dollari l’oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 75,71 dollari per barile, in netto calo del 2,71%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta. Sale l’attesa per la Fed

    (Teleborsa) – Partenza contrastata per la borsa di Wall Street, complice anche il dato sul mercato del lavoro che ha rivelato un calo degli occupati, nel settore privato, nel mese di gennaio, superiore al previsto. Sale, intanto, l’attesa per le decisioni della Federal Reserve, stasera, con gGli investitori che sperano che la Banca centrale americana accenni ad un taglio dei tassi a breve. Nel frattempo, volge al termine la stagione delle trimestrali che questa settimana vede protagoniste le big tech. Hanno già alzato il velo sui i conti i colossi Microsoft e Alphabet che hanno archiviato gli ultimi tre mesi con numeri migliori delle attese. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones mostra un rialzo dello 0,24%, mentre, al contrario, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 4.907 punti. Negativo il Nasdaq 100 (-0,88%); come pure, in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,43%). LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari tonica in un’Europa cauta. Bene le banche, male Pirelli

    (Teleborsa) – All’insegna della prudenza il bilancio nel Vecchio Continente, mentre si distingue la performance positiva mostrata a Piazza Affari, trainata dalle banche. Il clima è attendista, con gli investitori che guardano all’esito della riunione della Fed di questa sera e alla comunicazione del presidente Jerome Powel.La stagione gli utili prosegue anche in Europa, con Novartis che ha registrato vendite in aumento del 10% nel 2023, Santander che ha segnalato un utile superiore agli 11 miliardi di euro nel 2023, Novo Nordisk che prevede una crescita a due cifre nel 2024 e GSK che ha migliorato la guidance a lungo termine.Sul fronte macroeconomico, è continuato a scendere a dicembre 2023 il commercio al dettaglio in Germania, mentre il tasso di disoccupazione della più grande economia europea è sceso al 5,8% a gennaio. Per quanto riguarda l’Italia, il tasso di disoccupazione totale è diminuito al 7,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 20,1% (-0,4 punti).Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,084. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.038,2 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l’1,13% e continua a trattare a 76,94 dollari per barile.Piccolo passo verso l’alto dello spread, che raggiunge quota +158 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,78%.Nello scenario borsistico europeo Francoforte è stabile, riportando un moderato -0,13%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a +0,13%, e poco mosso Parigi, che mostra un +0,06%.Piazza Affari continua la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 30.876 punti; sulla stessa linea, avanza con forza il FTSE Italia All-Share, che continua gli scambi a 33.050 punti. In denaro il FTSE Italia Mid Cap (+0,94%); consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,12%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, bilancio decisamente positivo per Banco BPM, che vanta un progresso del 3,14%. Buona performance per BPER, che cresce del 2,44%. Sostenuta Unicredit, con un discreto guadagno del 2,35%. Buoni spunti su Saipem, che mostra un ampio vantaggio del 2,04% (dopo il crollo di ieri sulla dell’incidente avvenuto in Australia a un gasdotto offshore che coinvolge la nave posatubi Castorone),I più forti ribassi, invece, si verificano su Pirelli, che continua la seduta con -1,91% (dopo l’annuncio di ieri dell’Antitrust UE di una ispezione su un possibile cartello di prezzi). Deludente Interpump, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Moncler, che mostra un piccolo decremento dello 0,59%. Discesa modesta per Inwit, che cede un piccolo -0,53%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Industrie De Nora (+3,74%), Saras (+3,35%), Banca Ifis (+2,08%) e Ferragamo (+1,63%).I più forti ribassi, invece, si verificano su LU-VE Group, che continua la seduta con -1,73%. Pensosa D’Amico, con un calo frazionale dell’1,26%. Tentenna Ascopiave, con un modesto ribasso dello 0,67%. Giornata fiacca per Salcef Group, che segna un calo dello 0,63%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata aspetta Powell

    (Teleborsa) – Seduta a due velocità per la borsa di Wall Street con gli occhi degli investitori puntati sulla riunione della Federal Reserve, alla vigilia della conclusione del direttorio sulla politica monetaria della banca centrale statunitense. Nel frattempo, prosegue la stagione delle trimestrali che vede protagoniste, questa settimana, le big del settore tech, come Microsoft, Alphabet, Apple, Meta Platforms e Amazon. Intanto Pfizer ha registrato ricavi leggermente sotto le attese, ma un utile inatteso rispetto alla precedente perdita.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sale dello 0,22% a 38.419 punti, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 4.922 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,67%); senza direzione l’S&P 100 (-0,19%).In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti finanziario (+1,05%) e materiali (+0,46%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto informatica, che riporta una flessione di -0,78%. LEGGI TUTTO