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    Borse europee negative orfane di Wall Street. TIM corre a Milano

    (Teleborsa) – Giornata debole per le principali borse europee, Milano compresa, con la prima seduta della settimana che è caratterizzata dall’assenza degli operatori USA per la festività del President’s Day (Wall Street è chiusa oggi). Nessuna indicazione sul fronte macroeconomico, con l’assenza di dati in Europa e Stati Uniti; intanto, in Giappone a dicembre gli ordini di macchinari core sono aumentati di +2,7% m/m, in linea con il consensus, anticipando una decisa ripartenza degli investimenti nel primo semestre del 2024. Per quanto riguarda la politica monetaria, ieri in Cina la banca centrale non ha modificato (come da attese) il tasso di riferimento a 1 anno, lasciandolo a 2,50%.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,078. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,24%. Sostanzialmente stabile il mercato petrolifero, che continua la sessione sui livelli della vigilia con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che scambia a 79,08 dollari per barile.Sale lo spread, attestandosi a +150 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,89%.Tra le principali Borse europee sottotono Francoforte che mostra una limatura dello 0,35%, senza slancio Londra, che negozia con un +0,16%, e deludente Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 31.673 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 33.799 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,27%); sulla stessa linea, sotto la parità il FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,43%.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Telecom Italia (+4,39%, dopo che BofA ha migliorato la raccomandazione a “Buy” in vista del Capital Markets Day previsto per il 7 marzo), Leonardo (+1,73%), Saipem (+1,27%) e A2A (+0,72%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Iveco, che ottiene -1,83%. STMicroelectronics scende dell’1,80%. Calo deciso per Nexi, che segna un -1,77%. Sotto pressione Campari, con un forte ribasso dell’1,64%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Philogen (+2,39%), Mondadori (+1,84%), Lottomatica (+1,64%) e Buzzi Unicem (+1,05%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Intercos, che ottiene -3,57%. Soffre Caltagirone SpA, che evidenzia una perdita del 3,10%. Preda dei venditori Industrie De Nora, con un decremento del 2,27%. Si concentrano le vendite su Alerion Clean Power, che soffre un calo del 2,15%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by dopo i dati sui prezzi alla produzione

    (Teleborsa) – Wall Street è poco mossa, dopo che prezzi alla produzione maggiori delle attese negli Stati Uniti per il mese di gennaio hanno ulteriormente raffreddato le aspettative degli analisti su un imminente taglio del tasso di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno. Già martedì una sorpresa al rialzo dell’inflazione statunitense (CPI in aumento del 3,1% su base annua, superiore alle previsioni di un aumento del 2,9%) si era inserita in questa narrativa.Secondo il rapporto del Dipartimento del Lavoro diffuso oggi prima della campanella, l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è aumentato dello 0,3% su base mensile a gennaio, rispetto all’aumento dello 0,1% previsto dagli analisti, e dello 0,9% su base annuale, rispetto alla crescita stimata dello 0,6%.Le aspettative del mercato per un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo di almeno 25 punti base si attestano al 9%, secondo il FedWatch Tool del CME, rispetto al 63% di un mese fa, mentre le aspettative per un taglio a maggio sono scese al 31%, in calo dal 95% di un mese fa.Sempre sul fronte macroeconomico, è emerso un crollo dei nuovi cantieri avviati nel primo mese dell’anno, unito a un calo dei permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti; inoltre, è aumentata la fiducia dei consumatori americani, secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan.Guardando ai principali indici della Borsa di New York, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 38.775 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 5.032 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,17%); come pure, senza direzione l’S&P 100 (-0,01%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori materiali (+1,08%), sanitario (+0,63%) e energia (+0,55%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto telecomunicazioni, che riporta una flessione di -1,17%.Al top tra i giganti di Wall Street, Wal-Mart (+1,35%), Merck (+0,96%), Dow (+0,91%) e IBM (+0,79%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Nike, che continua la seduta con -3,17%. Sottotono Amgen che mostra una limatura dell’1,30%. Deludente Cisco Systems, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca 3M, che mostra un piccolo decremento dello 0,71%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Trade Desk (+19,30%), Applied Materials (+8,25%), KLA-Tencor (+3,24%) e Lam Research (+3,09%).Le peggiori performance, invece, si registrano su DoorDash, che ottiene -9,11%. Crolla Adobe Systems, con una flessione del 5,54%. Calo deciso per AirBnb, che segna un -2,82%. Sotto pressione Warner Bros Discovery, con un forte ribasso del 2,55%. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari chiude piatta. Vola Unipol, scende Eni

    (Teleborsa) – Stabile Piazza Affari, che non aggancia il trend moderatamente rialzista dei principali mercati europei. Spicca il rialzo del gruppo Unipol, dopo l’annuncio di un piano per accorciare la catena di controllo che prevede l’incorporazione di UnipolSai. L’AD Carlo Cimbri ha spiegato che l’operazione “chiude un iter iniziato dieci anni fa, avviato con l’acquisizione di Fondiaria, che ha portato alla graduale ristrutturazione del gruppo”. In ribasso Eni, dopo la diffusione di risultati trimestrali sostanzialmente in linea con le attese degli analisti, con i vertici che hanno confermato il percorso di Plenitude verso l’IPO, anche se occorrono condizioni dei mercati favorevoli.Sul fronte macroeconomico, i prezzi al consumo francesi sono aumentati del 3,4% su base annua a gennaio, confermando i dati preliminari diffusi il mese scorso. Per quanto riguarda il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau ha detto che “non si tratta di affrettare i tempi, ma di agire in modo graduale e pragmatico, piuttosto che decidere troppo tardi e dover poi essere costretti ad adattarsi troppo”. Isabel Schnabel, che fa parte dell’Executive Board della BCE, ha invece spiegato che la crescita della produttività persistentemente bassa “aumenta il rischio che le imprese trasferiscano i costi salariali più elevati sui consumatori, il che potrebbe ritardare il ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo del 2%”.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,077. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 2.009,9 dollari l’oncia. Lieve aumento del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che sale a 78,58 dollari per barile.In discesa lo spread, che retrocede a quota +147 punti base, con un decremento di 3 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,85%.Tra gli indici di Eurolandia resistente Francoforte, che segna un piccolo aumento dello 0,42%, in primo piano Londra, che mostra un forte aumento dell’1,50%, e Parigi avanza dello 0,32%.Nessuna variazione significativa in chiusura per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 31.732 punti; sulla stessa linea, rimane intorno alla linea di parità il FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 33.864 punti. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+0,71%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo il FTSE Italia Star (+0,39%).Il controvalore degli scambi nella seduta del 16/02/2024 è stato pari a 3,01 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 2,9 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,69 miliardi di azioni, rispetto ai 0,68 miliardi precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, decolla Unipol, con un importante progresso del 21,03%. In luce Brunello Cucinelli, con un ampio progresso dell’1,82%. Andamento positivo per Prysmian, che avanza di un discreto +1,79%. Ben comprata Fineco, che segna un forte rialzo dell’1,67%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su ENI, che ha archiviato la seduta a -3,08%. Sotto pressione Nexi, che accusa un calo del 2,06%. Tentenna Inwit, che cede l’1,43%. Sostanzialmente debole Banca MPS, che registra una flessione dell’1,21%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, UnipolSai (+10,85%), MutuiOnline (+3,42%), Brembo (+3,27%) e Ferretti (+3,04%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Sanlorenzo, che ha archiviato la seduta a -3,06%. Scivola Philogen, con un netto svantaggio del 2,90%. In rosso OVS, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,59%. Spicca la prestazione negativa di MFE A, che scende dell’1,56%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street è debole dopo la lettura sopra le attese dei prezzi alla produzione

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo che prezzi alla produzione maggiori delle attese negli Stati Uniti per il mese di gennaio hanno ulteriormente raffreddato le aspettative degli analisti su un imminente taglio del tasso di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno. Già martedì una sorpresa al rialzo dell’inflazione statunitense (CPI in aumento del 3,1% su base annua, superiore alle previsioni di un aumento del 2,9%) si era inserita in questa narrativa.Secondo il rapporto del Dipartimento del Lavoro diffuso oggi prima della campanella, l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è aumentato dello 0,3% su base mensile a gennaio, rispetto all’aumento dello 0,1% previsto dagli analisti, e dello 0,9% su base annuale, rispetto alla crescita stimata dello 0,6%.Le aspettative del mercato per un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo di almeno 25 punti base si attestano al 9%, secondo il FedWatch Tool del CME, rispetto al 63% di un mese fa, mentre le aspettative per un taglio a maggio sono scese al 31%, in calo dal 95% di un mese fa.Sempre sul fronte macroeconomico, è emerso un crollo dei nuovi cantieri avviati nel primo mese dell’anno, unito a un calo dei permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti.Tra le società che hanno diffuso i conti ieri sera o questa mattina, spiccano Applied Materials, che ha fornito una guidance migliore delle attese, Roku, che previsto una perdita maggiore delle attese nel primo trimestre, e Coinbase Global, che ha registrato il suo primo profitto trimestrale dal 2021.Guardando ai principali indici della Borsa di New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 38.610 punti, con uno scarto percentuale dello 0,42%, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 5.022 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (+0,06%); con analoga direzione, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,14%). LEGGI TUTTO

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    Mercato americano incerto dopo dati macro, soffrono Deere e Cysco

    (Teleborsa) – Seduta incerta a Wall Street, con gli investitori che si trovano a digerire una serie di dati macroeconomici contrastanti. Prima della campanella è emerso che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono diminuite oltre le attese a gennaio, la produzione industriale è risultata in leggero calo nello stesso mese, mentre le richieste di sussidi alla disoccupazione sono calate più delle attese nell’ultima settimana. Questi dati arrivano sulla scia di un rapporto sull’inflazione più caldo del previsto, che ha portato a una maggiore incertezza sui tempi dei tagli dei tassi di interesse quest’anno da parte della Fed.Tra le storie di giornata, crolla Deere, che ha tagliato le previsioni sugli utili per il 2024, bene Albemarle, che è passato a una perdita trimestrale, e scende Cisco Systems, che ha annunciato di voler tagliare il 5% della sua forza lavoro globale.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sta mettendo a segno un +0,53%; sulla stessa linea, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,28%, portandosi a 5.015 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,04%); sulla stessa tendenza, sulla parità l’S&P 100 (+0,06%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti energia (+1,84%), materiali (+1,54%) e finanziario (+1,35%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto informatica, che riporta una flessione di -0,62%.Tra i protagonisti del Dow Jones, Walgreens Boots Alliance (+3,46%), Chevron (+2,68%), Dow (+2,37%) e JP Morgan (+1,73%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Cisco Systems, che prosegue le contrattazioni a -2,67%. Contrazione moderata per Apple, che soffre un calo dell’1,20%. Sottotono Microsoft che mostra una limatura dello 0,88%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, AirBnb (+6,01%), Moderna (+5,64%), Diamondback Energy (+4,05%) e Tesla Motors (+3,92%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Cisco Systems, che prosegue le contrattazioni a -2,67%. Calo deciso per Alphabet, che segna un -2,38%. Sotto pressione Alphabet, con un forte ribasso del 2,30%. Soffre Datadog, che evidenzia una perdita dell’1,96%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive trascinate da Renault e Stellantis

    (Teleborsa) – Seduta positiva per i listini europei, tra cui spiccano le Borse di Milano e di Parigi, trainate rispettivamente dai colossi dell’automotive Renault e Stellantis, i cui vertici hanno anche raffreddato le recenti speculazioni della stampa su una possibile integrazione tra le due società; le due case automobilistiche hanno registrato risultati confortanti per il 2023 e, nonostante un outlook cauto, hanno offerto flussi di cassa positivi e remunerazioni soddisfacenti agli azionisti. A Francoforte Commerzbank, che registrato nel 2023 il maggior profitto degli ultimi 15 anni.Intanto, la Commissione europea ha tagliato le previsioni di crescita media dell’Eurozona a 0,8% per il 2024 e 1,5% per il 2025, da 1,2% e 1,6% rispettivamente delle stime d’autunno.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,30%. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,42%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+2,1%), che raggiunge 78,25 dollari per barile.Retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota +150 punti base, mostrando un piccolo calo di 3 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,83%.Nello scenario borsistico europeo bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,60%, sostanzialmente tonico Londra, che registra una plusvalenza dello 0,38%, e buoni spunti su Parigi, che mostra un ampio vantaggio dello 0,86%.Seduta positiva per il listino milanese, che porta a casa un guadagno dell’1,17% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata a 33.807 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,23%); come pure, negativo il FTSE Italia Star (-0,71%).Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 15/02/2024 è stato pari a 2,9 miliardi di euro, con un incremento del 46,41%, rispetto ai precedenti 1,98 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,63 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,68 miliardi.Tra i best performers di Milano, in evidenza Stellantis (+5,74%), Prysmian (+4,71%, dopo tre commesse dal valore aggregato di circa 5 miliardi di euro), Moncler (+3,55%) e DiaSorin (+3,00%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Interpump, che ha terminato le contrattazioni a -3,83%. Vendite su Banco BPM, che registra un ribasso del 3,07% (dopo che Fondazione CRT è uscita dal capitale). Seduta negativa per Banca MPS, che mostra una perdita del 2,25%. Sotto pressione BPER, che accusa un calo dell’1,53%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Philogen (+3,29%), Seco (+1,73%), Saras (+1,48%) e Ascopiave (+1,34%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Credem, che ha chiuso a -2,90%. Scivola Sanlorenzo, con un netto svantaggio del 2,86%. In rosso Digital Value, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,89%. Spicca la prestazione negativa di Cementir, che scende dell’1,66%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street resta al palo. Taglio tassi più lontano

    (Teleborsa) – Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, dopo i forti cali della vigilia dovuti al dato chiave sull’inflazione americana, risultato superiore alle aspettative. La statistica ha spinto a gli operatori a ridimensionare ulteriormente le scommesse su un prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones si attesta a 38.244 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 4.968 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,42%); consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,14%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti beni industriali (+1,11%), telecomunicazioni (+0,66%) e materiali (+0,46%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori beni di consumo per l’ufficio (-0,69%) e energia (-0,48%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Salesforce (+2,55%), Intel (+2,22%), Caterpillar (+1,47%) e Cisco Systems (+1,07%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Apple, che prosegue le contrattazioni a -1,11%.Deludente Procter & Gamble, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Fiacca Johnson & Johnson, che mostra un piccolo decremento dello 0,73%.Discesa modesta per Boeing, che cede un piccolo -0,65%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Illumina (+5,24%), Datadog (+4,47%), Zscaler (+3,93%) e Netflix (+3,63%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Kraft Heinz, che continua la seduta con -6,35%.Vendite su Biogen, che registra un ribasso del 2,27%.Seduta negativa per AirBnb, che mostra una perdita dell’1,94%.Pensosa Charter Communications, con un calo frazionale dell’1,49%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Mercoledì 14/02/202416:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 3,3 Mln barili; preced. 5,52 Mln barili)Giovedì 15/02/202414:30 USA: Empire State Index (atteso -12,5 punti; preced. -43,7 punti)14:30 USA: PhillyFed (atteso -8 punti; preced. -10,6 punti)14:30 USA: Prezzi import, mensile (atteso -0,1%; preced. 0%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 220K unità; preced. 218K unità). LEGGI TUTTO

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    Leggera diminuzione in tutti i mercati europei, focus su inflazione USA

    (Teleborsa) – Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia, con gli investitori focalizzati sull’inflazione statunitense di gennaio, in grado di fornire indicazioni sulla direzione della politica monetaria della Fed e su quando potrebbe essere attuato il primo taglio ai tassi di interesse.Sempre sul fronte macroeconomico, l’indice Zew ha indicato che il sentiment degli investitori in Germania è migliorato a febbraio, registrando un aumento dell’indice di fiducia economica a 19,9 punti dai 15,2 a gennaio.Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,078. Lieve aumento dell’oro, che sale a 2.027,8 dollari l’oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,68%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +156 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,88%.Tra le principali Borse europee tentenna Francoforte, con un modesto ribasso dello 0,60%, giornata fiacca per Londra, che segna un calo dello 0,36%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,48%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,41%, interrompendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, si muove al ribasso il FTSE Italia All-Share, che perde lo 0,45%, scambiando a 33.449 punti. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,86%); sulla stessa linea, negativo il FTSE Italia Star (-1,28%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Pirelli (+2,01%, in scia al rally a Parigi di Michelin, dopo i conti positivi e l’annuncio di un nuovo buyback)), Hera (+1,94%), BPER (+1,27%) e Terna (+1,19%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su STMicroelectronics, che prosegue le contrattazioni a -2,59%. Sotto pressione Banco BPM, che accusa un calo del 2,26%. Scivola Banca Mediolanum, con un netto svantaggio dell’1,98%. In rosso Banca Generali, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,88%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Intercos (+4,83%), Industrie De Nora (+2,75%), Webuild (+2,56%) e Banca Popolare di Sondrio (+2,16%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Technoprobe, che prosegue le contrattazioni a -6,43%. Sensibili perdite per Reply, in calo del 4,84%. Spicca la prestazione negativa di Ferragamo, che scende del 3,75%. Buzzi Unicem scende del 3,23%. LEGGI TUTTO