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    Borse asiatiche miste, brillante Tokyo con Nippon Steel

    (Teleborsa) – Seduta mista per i mercati azionari asiatici, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato e poi fatto marcia indietro sull’aumento dei dazi commerciali europei nel fine settimana.Tra i singoli titoli, spicca il rialzo di Nippon Steel a Tokyo, dopo che Trump venerdì ha espresso un certo sostegno all’acquisizione di U.S. Steel, a lungo rimandata, per 14,9 miliardi di dollari. Trump si è riferito a una “partnership” tra le due società, lasciando incerto se l’accordo si trasformerà in un’acquisizione completa, ma i suoi commenti hanno segnato un’inversione di rotta rispetto alla sua precedente opposizione agli investimenti di Nippon Steel nell’industria siderurgica statunitense.Segno più per il listino di Tokyo, con il Nikkei 225 in aumento dello 0,88%, mentre, al contrario, perde terreno Shenzhen, che ritraccia dello 0,77%. Shanghai perde lo 0,21%.In ribasso Hong Kong (-1,19%); sale Seul (+1,23%). In moderato rialzo Mumbai (+0,5%); sulla parità Sydney (+0,07%).Controllato progresso per l’Euro contro la valuta nipponica, che scambia in salita dello 0,48%. Piccolo spunto rialzista per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che allunga il passo mettendo a segno un rialzo dello 0,30%. Allunga timidamente il passo l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un modesto progresso dello 0,52%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,54%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,69%. LEGGI TUTTO

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    Debole il mercato americano. Giù Apple dopo minaccia dazi Trump

    (Teleborsa) – Il listino USA continua la seduta poco sotto la parità, con il Dow Jones che lima lo 0,33%: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata martedì scorso, di quattro ribassi consecutivi; sulla stessa linea, si muove al ribasso l’S&P-500, che perde lo 0,37%, scambiando a 5.821 punti. In rosso il Nasdaq 100 (-0,84%); con analoga direzione, in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,44%).A pesare sul mercato sono le nuove minacce del presidente USA, Donald Trump che ha affermato di voler imporre dazi al 50% sulle importazioni dalla Unione europea, lamentando mancanza di progressi nelle trattative, a partire dal primo giugno. Separatamente, Trump ha dichiarato che Apple dovrà pagare un dazio del 25% se i telefoni venduti nel Paese non saranno prodotti all’interno dei suoi confini. “Ho informato tempo fa Tim Cook di Apple che mi aspetto che i loro iPhone venduti negli Stati Uniti d’America saranno fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o in qualsiasi altro luogo – ha scritto sempre su Truth In caso contrario, Apple dovrà pagare agli Stati Uniti un dazio di almeno il 25%”.In luce sul listino nordamericano S&P 500 il comparto utilities. Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti informatica (-0,84%) e beni di consumo secondari (-0,51%).Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è Coca Cola (+0,91%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Apple, che continua la seduta con -2,44%.Soffre Nike, che evidenzia una perdita del 2,26%.Preda dei venditori Intel, con un decremento dell’1,95%.Si concentrano le vendite su Dow, che soffre un calo dell’1,73%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Intuit (+7,93%), Constellation Energy (+3,12%), CrowdStrike Holdings (+3,02%) e DoorDash (+2,63%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Workday, che prosegue le contrattazioni a -11,24%.In perdita Copart, che scende del 10,69%.Pesante Ross Stores, che segna una discesa di ben -9,59 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    In calo la Borsa di New York, pesano le nuove minacce di Trump

    (Teleborsa) – Partenza in forte calo per la borsa di Wall Street, nell’ultima seduta della settimana, come peraltro atteso dal ribasso registrato dai future statunitensi, dopo che il presidente americano, Donald Trump ha affermato di voler imporre dazi al 50% sulle importazioni dalla Unione europea, lamentando mancanza di progressi nelle trattative, a partire dal primo giugno. Separatamente, Trump ha dichiarato che Apple dovrà pagare un dazio del 25% se i telefoni venduti nel Paese non saranno prodotti all’interno dei suoi confini. “Ho informato tempo fa Tim Cook di Apple che mi aspetto che i loro iPhone venduti negli Stati Uniti d’America saranno fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o in qualsiasi altro luogo – ha scritto sempre su Truth. In caso contrario, Apple dovrà pagare agli Stati Uniti un dazio di almeno il 25%”.Sul fronte macroeconomico, l’unico dato in agenda oggi è relativo all’andamento della vendita di case nuove, nel mese di aprile. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones è in calo (-1%) e si attesta su 41.442 punti: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata martedì scorso, di quattro ribassi consecutivi; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 5.780 punti. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,36%); sulla stessa tendenza, in ribasso l’S&P 100 (-1,14%). LEGGI TUTTO

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    I mercati europei crollano dopo minacce di Trump su dazi a UE e Apple

    (Teleborsa) – Le Borse europee crollano dopo che Donald Trump ha minacciato dazi del 50% contro l’Unione europea. Le discussioni commerciali con l’UE “non stanno andando da nessuna parte” e quindi “raccomanda un dazio diretto del 50% sull’Unione Europea, a partire dal 1° giugno 2025”, ha scritto sul suo social Trump.Separatamente, Trump ha dichiarato che Apple dovrà pagare un dazio del 25% se i telefoni venduti nel Paese non saranno prodotti all’interno dei suoi confini. “Ho informato tempo fa Tim Cook di Apple che mi aspetto che i loro iPhone venduti negli Stati Uniti d’America saranno fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o in qualsiasi altro luogo – ha scritto sempre su Truth In caso contrario, Apple dovrà pagare agli Stati Uniti un dazio di almeno il 25%”.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,37%. Pioggia di acquisti sull’oro, che sta portando a casa un guadagno dell’1,52%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 60,18 dollari per barile, in netto calo dell’1,67%.Sale lo spread, attestandosi a +100 punti base, con un incremento di 2 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,51%.Nello scenario borsistico europeo pesante Francoforte, che segna una discesa di ben -2,33 punti percentuali, soffre Londra, che evidenzia una perdita dell’1,29%, e seduta negativa per Parigi, che scende del 2,77%.Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione del 3,23%; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 41.357 punti, ritracciando del 3,17%. In forte calo il FTSE Italia Mid Cap (-1,79%); con analoga direzione, in discesa il FTSE Italia Star (-1,33%).In questa giornata negativa per Piazza Affari, nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva.I più forti ribassi si verificano su Banca MPS, che continua la seduta con -7,19%. Sensibili perdite per Stellantis, in calo del 5,60%. In apnea STMicroelectronics, che arretra del 5,45%. Tonfo di Banca Popolare di Sondrio, che mostra una caduta del 5,39%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, WIIT (+4,94%), Comer Industries (+1,40%), Cementir (+1,32%) e Intercos (+1,18%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Webuild, che ottiene -6,69%. Preda dei venditori Banco di Desio e della Brianza, con un decremento del 4,86%. Lettera su El.En, che registra un importante calo del 3,94%. Si concentrano le vendite su D’Amico, che soffre un calo del 3,76%. LEGGI TUTTO

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    Seduta debole a Piazza Affari. Si attendono giudizi di Moody’s e Scope

    (Teleborsa) – Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che continuano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso. Sulla piazza finanziaria milanese l’attenzione è sul consolidamento nel mondo bancario, con la tensione che sale attorno all’OPS lanciata da UniCredit su Banco BPM. UniCredit ha annunciato un ricorso al TAR per valutare la legittimità del Golden power e rinunciato alla condizione su Anima, mentre l’AD di Banco BPM ha detto, a sua volta, che farà ricorso al TAR dopo la decisione “abnorme” della Consob. Intanto, il presidente dell’Autorità, Paolo Savona, ha detto di essere “sempre pronto” ad andarsene se non più gradito, in risposta a una domanda su una presunta irritazione del governo dopo la decisione della Commissione, che Savona ha specificato è stata “frutto di decisione collegiale”.Sul fronte macroeconomico sono arrivati una serie di dati sorprendenti: in Giappone, l’inflazione core è salita al 3,5% annuo ad aprile, superando le aspettative e raggiungendo il ritmo più rapido in oltre due anni, trainata dalla riduzione dei sussidi energetici e dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari; in Germania, l’economia è cresciuta dello 0,4% nel primo trimestre del 2025 rispetto al trimestre precedente (rivista al rialzo da una lettura preliminare dello 0,2%); nel Regno Unito, le vendite al dettaglio sono salite più delle attese a maggio.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,59%. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dell’1,08%. Sostanzialmente stabile il mercato petrolifero, che continua la sessione sui livelli della vigilia con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che scambia a 61,31 dollari per barile.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +98 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,58%. Le agenzie di rating Moody’s e Scope effettuano revisioni programmate del rating del debito sovrano dell’Italia.Tra le principali Borse europee seduta senza slancio per Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,20%, piatta Londra, che tiene la parità, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,42%.Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,29%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 42.622 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,58%); come pure, in rialzo il FTSE Italia Star (+0,72%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, effervescente Iveco, con un progresso del 3,99%. Andamento positivo per Azimut, che avanza di un discreto +2,47%. Ben comprata Prysmian, che segna un forte rialzo dell’1,62%. Piccolo passo in avanti per Nexi, che mostra un progresso dell’1,17%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Brunello Cucinelli, che continua la seduta con -2,27%. Inwit scende del 2,05%. Calo deciso per Ferrari, che segna un -1,99%. Discesa modesta per Generali Assicurazioni, che cede un piccolo -1,41%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, WIIT (+8,23%), Ariston Holding (+3,87%), Cementir (+3,67%) e Zignago Vetro (+3,11%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Philogen, che prosegue le contrattazioni a -3,51%. Pensosa Technogym, con un calo frazionale dell’1,41%. Tentenna Banco di Desio e della Brianza, con un modesto ribasso dell’1,18%. Giornata fiacca per Caltagirone SpA, che segna un calo dello 0,81%. LEGGI TUTTO

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    Borse asiatiche in rialzo. Inflazione sopra le attese in Giappone e Singapore

    (Teleborsa) – Seduta in rialzo per la maggior parte dei mercati azionari asiatici, con gli investitori che si trovano a valutare una serie di dati macroeconomici della regione. In particolare, l’inflazione core giapponeseè accelerata al 3,5% ad aprile, sostenuta in parte dall’aumento dei prezzi del riso, mentre la banca centrale valuta la possibilità di sospendere la sua politica di rialzo dei tassi per valutare gli effetti dei dazi statunitensi. L’inflazione core di Singapore è aumentato dello 0,7% ad aprile rispetto all’anno precedente, superando le previsioni degli analisti.Aumento per la Borsa di Tokyo, che mostra sul principale indice azionario giapponese un rialzo dello 0,49%, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità Shenzhen, che continua la giornata allo 0,12%, mentre Shanghai perde lo 0,65%In frazionale progresso Hong Kong (+0,45%); senza direzione Seul (+0,01%). In denaro Mumbai (+1%); sulla stessa linea, guadagni frazionali per Sydney (+0,26%).Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell’Euro contro la valuta nipponica, che sta facendo un moderato -0,04%. Seduta trascurata per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra un timido +0,01%. Andamento piatto per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra una variazione percentuale pari a +0,01%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,56%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,7%. LEGGI TUTTO

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    Borsa New York prosegue in modesto rialzo

    (Teleborsa) – Seduta in lieve rialzo per Wall Street, che beneficia oggi di qualche ricopertura: il Dow Jones avanza a 41.994 punti; sulla stessa linea l’S&P-500 si porta a 5.861 punti. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,56%); con analoga direzione, poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,46%).A preoccupare i mercati concorre il nuovo piano fiscale di Trump, che farà esplodere il debito USA. Restano sullo sfondo le incertezze relative al fronte economico e geopolitico. Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti telecomunicazioni (+0,98%), beni di consumo secondari (+0,80%) e informatica (+0,55%). Nel listino, i settori utilities (-1,27%) e sanitario (-0,45%) sono tra i più venduti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street consolida dopo vendite vigilia

    (Teleborsa) – Wall Street avvia gli scambi poco mossa dopo il forte calo di ieri, sulla scia della costosa riforma fiscale annunciata da Trump e della conseguente impennata dei rendimenti dei Treasury. Ansie che non si sono esaurite e che ancora assillano i mercati, quanto mai preoccupati per la crescita del debito USA, dopo che Moody’s ha tolto la Tripla A. Trump ha definito la sua legge fiscale, votata dal Congresso, “una grande e bellissima legge”, ma costerà 3.800 miliardi di dollari in più ai già enormi 36.200 miliardi di dollari di debito USA.Per tutta risposta i rendimenti dei Treasury a più lunga scadenza hanno toccato ieri nuovi massimi (5,15%) e si confermano oggi elevati al 5,116%, mentre il benchmark decennale oggi è salito al 4,599%.Sul frorte macro, il dato sull’indice CFNAI di Chicago ha segnalato un indebolimento a -0,25 punti. Le richieste settimanali di sussidio, invece, sono scese di duemila unità a 227.000, risutando anche inferiori al consensus (230.000).A New York non si registra una variazione significativa sul Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 41.875 punti; l’S&P-500 continua la seduta a 5.854 punti, sui livelli della vigilia (+0,17%). Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,65%); sulla stessa linea, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,43%). LEGGI TUTTO