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    Zignago Vetro, per Intesa Sanpaolo è Buy nonostante pressione su margini

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 17,2 euro (da 20,4 euro) il suo prezzo obiettivo su Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, migliorando il giudizio sul titolo a “Buy” da “Add”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha approvato il bilancio 2021. “Zignago Vetro ha riportato buoni risultati nel quarto trimestre del 2021, sostanzialmente in linea con le nostre stime, con le sorprese positive di volumi superiori alle attese e riduzione del debito netto – hanno affermato gli analisti – Il 2022 dovrebbe essere più impegnativo, con pressioni sui margini dovute all’aumento dei costi energetici, nonostante il trend positivo delle vendite”.Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 544 milioni di euro, un EBITDA di 112 milioni di euro e un utile netto di 43 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 581 milioni di euro, 155 milioni di euro e 71 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore miglioramento nel 2024 a ricavi per 616 milioni di euro, un EBITDA di 177 milioni di euro e un utile netto di 87 milioni di euro.Gli analisti credono che il 2022 sarà un anno impegnativo, con una possibile riduzione dell’EBITDA margin, ma dovrebbe anche vedere una crescita delle vendite a doppia cifra e un aumento della capacità produttiva, ormai prossima alla saturazione. “Il mercato di riferimento resta in salute, sostenuto dalla crescente domanda di contenitori in vetro per alimenti e bevande, che dovrebbe accelerare ulteriormente nei prossimi anni grazie al sostegno dei programmi europei di green economy e della strategia del governo italiano verso l’economia circolare”, viene sottolineato nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    STAR7, Alantra inizia copertura con BUY e TP a 12,6 euro

    (Teleborsa) – Alantra ha iniziato la copertura di STAR7, società attiva nel settore dei contenuti e dell’informazione di prodotto e quotata da dicembre 2021 su Euronext Growth Milan, con un target price a 12,6 euro per azione (pari a un upside del 36% sul prezzo corrente di 9,3 euro per azione) e un giudizio “Buy”. Gli analisti si aspettano che la società chiuda il 2021 con ricavi per 55,9 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 9 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 3,3 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 78 milioni di euro, 15,2 milioni di euro e 8 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a vendite per 85,4 milioni di euro, un EBITDA di 17 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 9,3 milioni di euro.STAR7 crea e gestisce contenuti e informazioni di prodotto multilingue per le aziende, coprendo l’intero ciclo del prodotto, con il supporto di tecnologie proprietarie. Il primo cliente è Apple (23% delle vendite 2020), seguita da Ferrari (13%). Il portafoglio clienti comprende altri marchi prestigiosi, diversificati per settore ed esposizione a cicli economici/produttivi. “L’83% delle vendite del 2020 proveniva da contratti pluriennali e accordi quadro – sottolinea Alantra – Il tasso di abbandono è trascurabile”.Secondo gli analisti, l’ampia offerta di contenuti di prodotto e servizi informativi di STAR7 è un elemento differenziante nel panorama competitivo e innesca opportunità di cross-selling, mentre le tecnologie proprietarie e personalizzate supportano la trasformazione digitale dei cicli informativi di prodotto dei clienti. “Si tratta di un’importante barriera all’ingresso, unita alla fidelizzazione dei clienti (61% dei primi 20 clienti attivi da oltre 5 anni), all’integrazione con i processi del cliente (alto costo/rischio di commutazione) e a contratti pluriennali e accordi quadro”, viene evidenziato. L’espansione geografica dovrebbe favorire l’acquisizione di nuovi clienti, mentre ulteriori fusioni e acquisizioni possono aggiungere un’ulteriore crescita al CAGR stimato al 10% per le vendite 2020-24. STAR7 dovrebbe generare 31,5 milioni di euro di FCF cumulati nel 2022-24 e fornire un processo di deleveraging relativamente veloce. Alantra vede il debito netto/EBITDA passare da 2,6x nel 2021 a 0,1x nel 2024. Il ROCE (incluso goodwill) è stato colpito dalla pandemia nel 2020, ma dovrebbe superare il 15% dal 2022. LEGGI TUTTO

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    Esprinet, Intermonte abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 17,20 euro (da 19,10 euro) il suo prezzo obiettivo su Esprinet, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha approvato il Bilancio consolidato e il Progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, registrando il migliore anno della propria storia. Gli analisti hanno ribadito il loro giudizio positivo sul titolo alla luce di “un altro trimestre robusto”. “La nostra opinione è supportata da: molteplici venti favorevoli in mezzo alla crescente domanda B2B; trend di crescita strutturale nel Sud Europa, che beneficia ulteriormente dei progetti del PNRR; risultati eccezionali sulla strategia di massimizzazione del ROCE chiaramente definita”, si legge nella ricerca.Il portafoglio ordini record con cui la società entra nel 2022 alimenta l’ottimismo di Esprinet, mentre i volumi di mercato sono visti in crescita su base annua nel 2022, con il management che ha indicato una continua espansione dei margini. Le indicazioni per i primi due mesi dell’anno mostrano un leggero calo della top-line in condizioni di mercato ancora difficili, ma evidenzia la continua espansione dei margini guidata dalla forte performance della divisione Advanced Solutions.Intermonte prevede che il rallentamento della domanda B2C e i vincoli dell’offerta nel primo semestre dell’anno saranno seguiti da una ripresa più forte nel secondo semestre, grazie a una normalizzazione delle condizioni di offerta e sulla forza della domanda B2B, alimentata da progetti digitali finanziati dai fondi euripei, che alimentano un’ulteriore crescita delle attività Advanced Solutions con aumento dei margini. Il contesto inflazionistico generale potrebbe avere un impatto sulla domanda B2C nel corso dell’anno, mentre l’inflazione dei costi relativa all’energia e ai salari potrebbe determinare aumenti marginali dell’OpEx di “centinaia di migliaia di euro”. LEGGI TUTTO

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    CAREL Industries, Mediobanca conferma TP e aumenta stime

    (Teleborsa) – Mediobanca ha confermato a 23 euro il prezzo obiettivo e a “Neutral” il giudizio su CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha presentato i risultati consolidati relativi all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2021, con i risultati del quarto trimestre descritti dagli analisti come “sopra le aspettative”. Incertezza sulla guidance 2022, che la società non ha rilasciato siccome la crisi in Ucraina non permette di fare stime puntuali a lungo termine.Tra i principali messaggi chiave emersi dalla call con gli analisti, Mediobanca sottolinea: gli aumenti di prezzo annunciati (principalmente in Europa) dovrebbero compensare in parte l’inflazione dei costi; tutte le principali divisioni (pompe di calore, data center, refrigerazione nei supermercati) sono in buone condizioni; la guidance di medio termine rimane basata su una crescita organica delle vendite a un tasso high-single-digit e un margine EBITDA nell’intervallo 19-20%, con la società che intende reinvestire la potenziale crescita extra nella digitalizzazione e nelle operazioni; Russia e Ucraina contano sui ricavi del gruppo per una percentuale low single-digit.Mediobanca ora si aspetta che la società chiuda il 2022 con vendite per 488,7 milioni di euro, un EBITDA di 97,9 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 57,4 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 538,9 milioni di euro, 108,7 milioni di euro e 65,3 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2024 a vendite per 579,3 milioni di euro, un EBITDA di 117,3 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 72,8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Matica Fintec, Intermonte conferma target price e stime

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato a 3,50 euro il suo prezzo obiettivo su Matica Fintec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche per l’emissione di card digitali, mantenendo anche il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha comunicato i risultati preliminari al 31 dicembre 2021, che risultano in netto miglioramento rispetto al 2020, superando i livelli pre-pandemici e facendo registrare la migliore performance di sempre. Gli analisti parlando di risultati “solidi e al di sopra delle nostre stime”.Escludendo le passività fiscali e pensionistiche, Intermonte stima che il gruppo abbia chiuso l’esercizio con una posizione di cassa netta di 1,8 milioni di euro e una liquidità prossima a 10 milioni di euro. “Ciò fornisce flessibilità strategica e finanziaria per accelerare la crescita attraverso fusioni e acquisizioni, con potenziali obiettivi nel campo del software e della tecnologia e-ID”, affermano gli analisti, sottolineando che le acquisizioni consentiranno inoltre a Matica Fintec di entrare in nuovi mercati geografici. Intermonte ha quindi confermato le previsioni precedenti, che indicavano un valore della produzione 2022 di 17 milioni di euro, in aumento a 24 milioni di euro nel 2024 (+18% CAGR21-24), EBITDA di 3,7 milioni di euro, raggiungendo 5,4 milioni di euro nel 2024 (+21% CAGR) e l’utile netto di 1,5 milioni di euro, in aumento a 2,8 milioni di euro nel 2024 (+36% CAGR). Questi dati non prendono in considerazione potenziali fusioni e acquisizioni. LEGGI TUTTO

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    Sogefi, Intesa Sanpaolo abbassa target price e stime

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato il prezzo obiettivo su Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR), portandolo a 1,24 euro (da 1,60 euro) e ha rivisto il giudizio sul titolo a “Hold” da “Add”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha approvato il progetto di bilancio 2021, che si è chiuso con un ritorno all’utile e ricavi in crescita a 1.320,6 milioni di euro. Il downgrade segue la revisione al ribasso delle stime 2022 da parte degli analisti e “lo scenario dei volumi incerto che potrebbe essere ulteriormente esacerbato da una potenziale escalation della crisi Russia-Ucraina, considerando che le azioni di Sogefi per mitigare l’inflazione dei costi e trasferire gli aumenti dei costi sui prezzi finali richiederanno tempo”.”A fronte di un andamento 2021 complessivamente migliore delle attese, il 2022 sarà particolarmente sfidante sia dal punto di vista dei volumi che dal lato dei costi, che saranno penalizzati anche da ulteriori rialzi dei costi energetici”, scrivono gli analisti. Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 1.410 milioni di euro, un EBITDA di 170,1 milioni di euro e un utile netto di 22,5 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 1.467 milioni di euro, 184,3 milioni di euro e 29,7 milioni di euro.Nella giornata odierna, negativa per l’intero listino, si muove al ribasso Sogefi con i prezzi allineati a 1,08 euro per azione, per una discesa del 4,59%. Le maggiori attese vedono un’estensione del ribasso verso l’area di supporto stimata a 1,057 e successiva a 1,035. Resistenza a 1,109. LEGGI TUTTO

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    The Italian Sea Group, Intermonte promuove conti e guidance 2022

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato il prezzo obiettivo su The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso quotato su Euronext Milan, a 9 euro e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che il CdA della società ha approvato i risultati consolidati preconsuntivi al 31 dicembre 2021 e la guidance 2022. Gli analisti hanno affermato che “TISG ha divulgato una serie molto solida di risultati preliminari, che hanno superato le aspettative su tutti i principali parametri” e “ha fornito una guidance molto solida per il 2022, rassicurando su un altro anno di crescita molto forte per ricavi (spinto anche dalla recente acquisizione di Perini Navi) e redditività”.Gli analisti hanno rivisto le loro stime per includere l’acquisizione di Perini Navi e i dati preliminari. Intermonte si aspetta ora che la società chiuda il 2021 con ricavi di 186 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 28 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 14 milioni di euro. Questi valori dovrebbero salire nel 2022, rispettivamente, a 294 milioni di euro, 46 milioni di euro e 25 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023 a ricavi per 376 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 61 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 36 milioni di euro.”Grazie al suo posizionamento tra i principali attori nella fascia più alta del settore della nautica, al suo business e alle sue strutture uniche, nonché all’elevata visibilità sui potenziali clienti e sulla generazione di cassa, TISG sembra in ottima posizione per sfruttare tutto il potenziale di un settore in continua crescita”, sottolinea Intermonte. “La chiara opportunità di ampliare ulteriormente la propria capacità e sfruttare l’opportunità delle barche a vela attraverso l’acquisizione di Perini Navi aggiunge ulteriore vantaggio”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Banca Finnat, Intesa Sanpaolo alza target price e conferma BUY

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato il prezzo obiettivo su Banca Finnat, controllata dalla famiglia Nattino e quotata su Euronext STAR Milan, portandolo a 0,50 euro (da 0,47 euro) e ha confermato il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione è arrivata dopo che la banca ha pubblicato i prospetti contabili preliminari relativi ai dati consolidati al 31 dicembre 2021, che hanno mostrato un utile netto in crescita a 6,1 milioni di euro da 5,1 milioni di euro e un margine d’intermediazione in calo a 67,5 milioni di euro da 68,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020.”I risultati del 2021 hanno mostrato un margine di guadagno stabile e un utile netto solido, che è cresciuto di oltre il 20%, grazie a minori svalutazioni nette sul rischio di credito e ad un’aliquota fiscale più bassa – hanno scritto gli analisti – Non sono state apportate modifiche alle strategie industriali. Ricordiamo che il piano 2021-23 è incentrato su una crescita regolare, salvaguardando la solidità del bilancio”.Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda il 2021 con un margine d’intermediazione pari a 67,52 milioni di euro e un utile netto di 6,13 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 70,74 milioni di euro e 5,67 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a un margine d’intermediazione per 72 milioni di euro e un utile netto di 5,99 milioni di euro. LEGGI TUTTO