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    Redelfi, Integrae SIM avvia copertura con “BUY” e TP a 3,2 euro

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha iniziato la copertura sul titolo Redelfi, management company che opera nell’ambito della transizione digitale e green attraverso tre unità di business trasversali attive rispettivamente nei settori Green, Martech e Greentech. La società si è quotata l’8 giugno 2022 su Euronext Growth Milan (EGM) con un prezzo di collocamento di di 1,25 euro euro per azione. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 3,20 euro per azione, mentre il giudizio sul titolo è “Buy”. Integrae SIM è Euronext Growth Advisor per la società ed è stato Global Coordinator del collocamento funzionale alla quotazione.Nei prossimi anni, gli analisti si aspettano che tutte le divisioni inizino a generare un valore della produzione crescente, che passerà da 1,22 milioni di euro nell’esercizio appena chiuso ai 3,90 milioni di euro del 2022 fino a raggiungere un valore di 25,55 milioni di euro del 2025, per una crescita in termini di CAGR 21-25 pari al 114,1%. L’EBITDA margin dovrebbe passare dal -67,3% del 2021 al 31,7% del 2025. Integrae SIM evidenzia che l’incapacità di generare margini importanti nei primi anni deriva da due fattori: il gap temporale tra la realizzazione del fatturato e l’evidenza della redditività; il fatto che una buona parte dei prodotti più redditizi non sono ancora disponibili sul mercato.Tra i punti di forza della società vengono citati: il know-how tecnologico e la velocità di identificazione e sviluppo soluzioni innovativedisruptive; la consolidata esperienza del management; la profonda conoscenza del mercato green; la trasversalità e l’integrazione delle Business Unit grazie alle competenze digitali; la diversificazione del modello di business; l’attenzione alla sostenibilità e alle tematiche ESG. Tra i punti deboli ci sono: la fase di startup per alcune società del gruppo; la mancanza di financials storici per alcune società del gruppo; la struttura organizzativa in evoluzione. Inoltre, i rischi dal mercato sono la normativa relativa alle più evolute tecnologie (es. NFT) ancora in via di sviluppo e la necessità di investimenti significativi per lo sviluppo delle soluzioni innovative. LEGGI TUTTO

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    HQF, Banca Finnat avvia copertura con “BUY” e TP a 4 euro

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha iniziato la copertura sul titolo High Quality Food (HQF), gruppo italiano attivo nella produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari di alta gamma, destinati prevalentemente al mercato Ho.Re.Ca. italiano ed estero. La società si è quotata il 9 giugno 2022 su Euronext Growth Milan (EGM) con un prezzo di collocamento di di 1,90 euro per azione. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 4 euro per azione, mentre il giudizio sul titolo è “Buy”. Banca Finnat è Euronext Growth Advisor, Global Coordinator dell’offerta e Research Provider per la società.Sul periodo 2021-2025 gli analisti stimano una crescita media annua dei ricavi netti consolidati pari al 32,08%, da 20,5 milioni previsti a fine 2022 a 45,8 milioni a fine periodo previsionale (2025). Tali ricavi dovrebbero essere spinti, principalmente, dal segmento B2B, in grado di raggiungere 32,5 milioni di fatturato al 2025 da 19,4 milioni a fine 2022. L’EBITDA dovrebbe portarsi, a fine 2025, a 7,3 milioni da 823 migliaia stimati per il consuntivo 2022, per un’incidenza sul valore della produzione in grado di raggiungere il 16% dal 4%. In termini di utile netto, il gruppo HQF dovrebbe poter raggiungere 4,9 milioni nel 2025 da un utile netto per 273 migliaia atteso a fine anno.La ricerca evidenzia che, a differenza dei competitors i quali si occupano principalmente della commercializzazione di prodotti alimentari, HQF copre l’intera filiera dalla produzione, alla selezione, fino alla distribuzione finale. Inoltre, negli ultimi anni l’azienda guidata da Simone Cozzi ha ampliato la propria offerta commerciale e diversificato la propria clientela. In passato l’offerta era rivolta esclusivamente al mercato Ho.Re.Ca., mentre oggi HQF si rivolge anche al segmento B2C attraverso la piattaforma e-commerce Buongusterai e gli store fisici. LEGGI TUTTO

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    Comer Industries, Intesa Sanpaolo alza stime e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 36,8 euro per azione (da 37,6 euro) il prezzo obiettivo su Comer Industries, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza, e ha confermato il giudizio sul titolo a “Buy”. Gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime dopo i solidi risultati del primo trimestre 2022 e visto che l’andamento del mercato resta positivo.”Anche se il 2022 dovrebbe essere un anno impegnativo, la buona visibilità della top line e un meccanismo di prezzo che trasferisce ai clienti l’aumento delle materie prime (con l’aggiunta di un supplemento logistico) dovrebbero impedire all’azienda un deterioramento dei margini, si legge nella ricerca.Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 1.184 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 147,9 milioni di euro e un utile netto di 67,6 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 1.250 milioni di euro, 164,1 milioni di euro e 77,9 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2024 a ricavi per 1.294 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 174,4 milioni di euro e un utile netto di 84,3 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    LU-VE, Intesa alza previsioni e passa a raccomandazione Add

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo su LU-VE, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, a 23,9 euro per azione (da 23,8 euro) e ha abbassato il giudizio sul titolo ad “Add” da “Buy”, a causa della recente sovra performance del titolo. “L’andamento positivo degli ordini dei primi mesi, unito all’aumento dei prezzi di vendita, ci rende fiduciosi che LU-VE riesca a registrare una crescita organica del 3% con un minimo deterioramento del margine EBITDA, nonostante le difficili condizioni della catena di approvvigionamento e l’impatto del conflitto Russia-Ucraina”, scrivono gli analisti.Anche se il 2022 dovesse essere un anno difficile, la maggiore visibilità della top line e il successo degli aumenti dei prezzi di vendita rendono Intesa Sanpaolo fiduciosa che l’inflazione dei costi e il potenziale rallentamento in Russia dovrebbero avere “un impatto marginale sui fondamentali di LU-VE”. Gli analisti hanno aumentato le aspettative sui ricavi dello 0,8% e l’EBITDA del 4,5%. Hanno anche leggermente aggiornato le stime 2023-24, con un CAGR delle vendite 2021-24 previsto al 4,8%, l’EBITDA all’8,8% e l’utile netto al 16,2%. LEGGI TUTTO

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    ILLA, EnVent sospende giudizio: incertezza e scarsa visibilità

    (Teleborsa) – EnVent Capital Markets ha sospeso il giudizio su ILLA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione e commercializzazione di pentolame in alluminio con rivestimento antiaderente. Il ritiro del rating (che in precedenza era Neutral) arriva dopo che il titolo ILLA ha toccato i minimi storici dalla quotazione del dicembre 2017. A pesare sulla performance dell’azienda negli ultimi anni è stata la perdita del principale cliente IKEA. ILLA era sbarcata a Piazza Affari con un prezzo unitario di 2,68 euro, mentre oggi scambia a quota 0,064 euro (in calo dell’84% nell’ultimo anno).”Dati alcuni indicatori critici come il livello di utilizzo della liquidità e il peso della posizione finanziaria rispetto ad altri fondamentali, riteniamo troppo soggettiva qualsiasi estensione delle proiezioni oltre il 2022 – scrive EnVent – Il carico di debito comprime qualsiasi valore azionario indicato dai modelli di valutazione e dall’attuale andamento del mercato. Pertanto, in un quadro di incertezza e scarsa visibilità delle dinamiche operative e finanziarie di breve/medio termine, non siamo in grado di assegnare una raccomandazione sul titolo e quindi sospendiamo il rating”. LEGGI TUTTO

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    Tinexta, analisti promuovono cessione divisione CI&M a CRIF

    (Teleborsa) – Gli analisti valutano positivamente la decisione di Tinexta di vendere a CRIF la propria divisione Credit Information and Management, che offre servizi di business information e servizi tecnico-estimativi in ambito real estate. Intesa Sanpaolo conferma il Buy e alza il target price a 34 euro (da 33,5 euro) e Intermonte conferma Buy e prezzo obiettivo a quota 36 euro per azione sulla società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei servizi Digital Trust, Cybersecurity, Credit Information & Management e Innovation & Marketing.Gli analisti di Intermonte sottolineano che la cessione consente a Tinexta di monetizzare la divisione CI&M a un multiplo attraente (non distante da quanto pagato da ION per l’acquisizione di Cerved), consentendo un riequilibrio del business verso divisioni con profili di crescita organica più interessanti. Inoltre, sottolineano che la vendita “migliora significativamente la percezione di Tinexta da parte degli investitori perché semplifica l’equity story e rimuove un business che non si era mai dimostrato completamente complementare agli altri 3, motivo per cui riteniamo che il mercato abbia storicamente applicato uno sconto holding quando si valuta l’azienda”.Gli analisti di Intesa Sanpaolo evidenziano che i proventi derivanti dalla cessione di CI&M aumenteranno ulteriormente il cash power del gruppo per finanziare potenziali nuove opportunità di M&A core, sia in Italia che all’estero. Inoltre, l’operazione consente una maggiore collaborazione con CRIF per le altre business unit di Tinexta. LEGGI TUTTO

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    Servizi Italia, Intermonte conferma Outperform e TP dopo risultati Q1

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato a 2,65 euro per azione il prezzo obiettivo su Servizi Italia, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato dell’outsourcing di servizi ospedalieri in Italia, Brasile, Turchia, India, Albania, Marocco, mantenendo anche il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo trimestre del 2022. Gli analisti hanno aumentato le proprie stime dei ricavi dell’1% per il 2022/2023 e hanno ridotto le loro stime del margine EBITDA per motivi di prudenza, visto anche l’aumento dei costi dell’energia.”I risultati del primo trimestre del 2022 sarebbero stati superiori alle aspettative senza l’impatto dell’una tantum di 1,1 milioni di euro, a testimonianza, da un lato, di uno sviluppo dei ricavi abbastanza positivo, e, dall’altro, dei primi effetti dell’azione del management per contenere l’impatto dell’aumento dei costi del gas e dell’energia – scrivono gli analisti – Guardando al futuro, ci aspettiamo che l’azienda rafforzi ulteriormente la sua posizione di leadership e raccolga i frutti delle commesse nel nord-est Italia, quindi lasciamo invariato il nostro prezzo target”.Intermonte si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi di 264 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 62 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 4 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 275 milioni di euro, 67 milioni di euro e 8 milioni di euro. Viene poi previsto un ulteriore incremento nel 2024 a ricavi per 286 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 70 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 10 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Salcef, Intesa Sanpaolo conferma Buy e aumenta target price

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha alzato a 26,5 euro (da 25,5 euro) il suo prezzo obiettivo su Salcef, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore delle infrastrutture ferroviarie, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha comunicato i risultati per il primo trimestre del 2022, definiti come “solidi”, e il management ha delineato “prospettive di mercato positive” per il gruppo, supportato dal nuovo piano industriale 2022-31 delle Ferrovie dello Stato.”Consideriamo positivamente il nuovo piano di investimenti 2022-2031 delle Ferrovie dello Stato, in quanto dovrebbe supportare la crescita dei ricavi di Salcef per il prossimo decennio – scrive Intesa Sanpaolo – Il piano prevede inoltre che gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie dovrebbero continuare oltre i fondi PNRR”.”Apprezziamo la capacità di Salcef di fornire una solida performance e di riportare un margine EBITDA di oltre il 20% nonostante l’attuale scenario di inflazione dei costi. Riteniamo infatti ancora che le infrastrutture ferroviarie siano un settore solido anche in un contesto volatile e ricordiamo che RFI dovrebbe lanciare nuove gare per circa 14 miliardi di euro entro fine anno”, viene aggiunto.Il broker si aspetta che la società chiuda il 2022 con ricavi per 515 milioni di euro, un EBITDA di 106,4 milioni di euro e un utile netto di 55,1 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 592 milioni di euro, 128,1 milioni di euro e 69,8 milioni di euro. Viene poi previsto un ulteriore incremento nel 2024 a ricavi per 681 milioni di euro, un EBITDA di 153,4 milioni di euro e un utile netto di 89,1 milioni di euro. LEGGI TUTTO