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    Apple, Morgan Stanley alza target price. Titolo su nuovi massimi

    (Teleborsa) – Spicca il volo Apple, che si attesta a 170,4, con un aumento del 3,07%. Il titolo ha aggiornato i suoi massimi storici dopo che Morgan Stanley ha alzato il target price sulla società di Cupertino da 164 a 200 dollari e ha mantenuto l’equivalente di un rating “BUY”, sostenendo che i nuovi prodotti di Apple, come un visore per la realtà aumentata o un’auto a guida autonoma, non sono ancora prezzati dal mercato. “Oggi sappiamo che Apple sta lavorando su prodotti per affrontare due mercati molto grandi – AR/VR e veicoli autonomi – e mentre ci avviciniamo al momento in cui questi prodotti diventano realtà, riteniamo che la valutazione dovrebbe riflettere l’opzionalità di queste opportunità future”, si legge nella nota della banca d’affari statunitense.Gli analisti ha inoltre affermato che circa il 6% delle entrate totali di Apple negli ultimi cinque anni è stato generato da nuovi prodotti come AirPods, Apple Watch e altri servizi che non esistevano cinque anni fa. In quest’ottica, nuovi prodotti come un visori AR, che potrebbero contribuire alle entrate tanto quanto l’iPad ha fatto nei suoi primi quattro anni sul mercato, potrebbero presentare una crescita simile nei prossimi cinque anni. LEGGI TUTTO

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    ELES, Intermonte abbassa target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il prezzo obiettivo su ELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore mondiale di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore, a 4,60 euro (da 5,30 euro) e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione è arrivata a causa della continua carenza di semiconduttori, che sta causando tempi di attesa più lunghi per i chip e ha spinto la stessa ELES a rivedere la propria guidance per il 2021. Intanto, è buona la performance del titolo a Piazza Affari, dove si attesta a 3,57 con un aumento dell’1,13%.Gli analisti affermano che la situazione del settore ha spinto i fornitori ELES a ritardare la consegna dei materiali ordinati mesi fa, necessari per completare l’assemblaggio delle macchine previste per la consegna ai clienti nel 2021. È importante sottolineare che non ci sono state cancellazioni di ordini, in quanto i clienti (cioè i produttori di chip) comprendono chiaramente la situazione in quanto sono al centro del problema. Intermonte ha quindi tagliato le stime per il 2021 e per il 2022, anno in cui la crisi del settore sei semiconduttori dovrebbe affievolirsi.”Ironia della sorte – si legge nel report – mentre la carenza di chip ha evidenziato l’importanza dei chip stessi, aumentando le prospettive a lungo termine, sta compromettendo la consegna a breve termine. Tuttavia, la forte domanda del mercato finale sembra destinata a continuare per prodotti e servizi affamati di chip; questo, insieme alla crescente importanza della fase di test, è di buon auspicio per la domanda di soluzioni ELES”.Intermonte si aspetta ora che la società chiuda l’anno con ricavi di 21 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 4 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 1 milione di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 27 milioni di euro, 5 milioni di euro e 2 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a ricavi per 33 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 7 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 3 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Salcef, Intesa Sanpaolo migliora target price e giudizio

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato il prezzo obiettivo su Salcef, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore delle infrastrutture ferroviarie, portandolo a 26 euro (da 18,6 euro) e ha migliorato il giudizio sul titolo a “BUY” da “ADD”. Nella seduta odierna, il titolo Salcef ha chiuso in rialzo del 2,78% a quota 22,2 euro. La revisione della raccomandazione è arrivata alla luce dei solidi risultati dei primi nove mesi del 2021 e considerando le crescenti opportunità nel settore delle infrastrutture ferroviarie in tutto il mondo; gli analisti citano il piano di investimenti RFI da 31,7 miliardi di euro, il piano di investimenti Biden da 105 miliardi di dollari e il piano DB tedesco da 8,6 miliardi di euro/anno. Per questi motivi, Intesa Sanpaolo ha aumentato le stime di fatturato in media del +9% negli anni 2022-2023, mentre nel periodo 2024-26 prevede un incremento dei ricavi del 18%, in linea con la crescita degli investimenti. Il broker si aspetta che la società chiuda l’anno con ricavi per 434 milioni di euro, un EBITDA di 97,8 milioni di euro e un utile netto di 55 milioni di euro. Questi valori dovrebbero salire nel 2022, rispettivamente, a 480 milioni di euro, 108,2 milioni di euro e 59,2 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023 a ricavi per 530 milioni di euro, un EBITDA di 119,5 milioni di euro e un utile netto di 67,2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Somec, ValueTrack incrementa il target price dopo nuove commesse

    (Teleborsa) – ValueTrack ha incrementato il prezzo obiettivo su Somec, società quotata su Euronext Milan e attiva nella realizzazione di progetti in ambito navale e civile, portandolo a 40 euro (da 33 euro). La revisione della valutazione è arrivato dopo i nuovi ordini che la controllata statunitense Fabbrica LLC si è assicurata a Boston (per le facciate del nuovo edificio situato all’88 Seaport Boulevard e per le facciate del Massachusetts General Hospital). Intanto, Somec estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, registrando un rialzo dell1,71% a quota 35,7 euro.Gli analisti notano che, dopo l’accelerazione delle ultime settimane, la raccolta ordini del secondo semestre supera i 170 milioni di euro, portando gli ordini da inizio anno a 318 milioni di euro (poco sopra la loro stima di 290 milioni di euro per l’intero anno fiscale), di cui oltre la metà raccolti da Fabbrica LLC, “a riprova dell’impressionante potenziale di crescita del mercato statunitense”. “Nonostante una quota di mercato relativamente ridotta, Fabbrica sta guadagnando forte trazione e sta aumentando la dimensione media degli ordini”, viene sottolineato.ValueTrack si aspetta che la società chiuda l’anno con ricavi per 271,7 milioni di euro, un EBITDA di 28 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 6,9 milioni di euro. Questi valori dovrebbero salire nel 2022, rispettivamente, a 319,6 milioni di euro, 32 milioni di euro e 10,3 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023 a ricavi per 390,7 milioni di euro, un EBITDA di 40,7 milioni di euro e un utile netto di 15,9 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Unieuro, Mediobanca lima target price e alza giudizio a Outperform

    (Teleborsa) – Mediobanca ha abbassato il prezzo obiettivo su Unieuro, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, portandolo a 25,5 euro (da 26,5 euro) e ha alzato il giudizio sul titolo a “Outperform” da “Neutral”. La revisione è arrivata dopo che venerdì Unieuro ha comunicato che la campagna promozionale del Black Friday ha generato ricavi in ulteriore crescita rispetto a novembre 2020 (periodo che aveva beneficiato dei favorevoli trend di consumo innescati dalla pandemia). Nella giornata odierna è buona la performance di Unieuro, che si attesta a 20,78 con un aumento dell’1,07%.”Il messaggio principale che raccogliamo dai risultati del Black Friday è una crescente fiducia nella gestione delle tensioni della catena di approvvigionamento durante l’alta stagione – si legge nel report degli analisti – La leadership di mercato di Unieuro, e il suo modello di business basato su un magazzino centralizzato, ha consentito all’azienda di gestire in modo efficiente le tensioni dovute ai maggiori costi logistici e all’inflazione dei costi di prodotto”.”Nonostante l’emergenza sanitaria sia ancora qui con potenziali nuove varianti Covid, riconosciamo l’efficacia della strategia omnicanale di Unieuro in queste condizioni di mercato volatile – hanno aggiunto – Il bilancio unlevered dà anche a Unieuro la possibilità per il prossimo anno di consolidare ulteriormente il proprio mercato domestico e/o di scouting per target, fuori dall’Italia, operando in mercati frammentati ma con un modello di business simile”.Mediobanca si aspetta che la società chiuda l’anno fiscale (2021/2022) con ricavi per 2.890 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 164,2 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 52,9 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022/2023, rispettivamente, a 2.900 milioni di euro, 165,7 milioni di euro e 53 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023/2024 a ricavi per 2.955 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 173,6 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 58,4 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Eni, Deutsche Bank aumenta il target price

    (Teleborsa) – Gli analisti dell’Ufficio studi di Deutsche Bank hanno alzato la previsione di quotazione su Eni, azienda che opera in tutta la filiera dell’energia, portandola a 14,70 euro dai 14,10 euro della precedente indicazione. Gli esperti della banca tedesca hanno inoltre confermato la raccomandazione sul titolo con giudizio “buy”.Intanto, sul listino milanese, Eni allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 12,19. LEGGI TUTTO

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    Fiera Milano, Banca Akros conferma giudizio dopo parole CEO su aggregazioni

    (Teleborsa) – Banca Akros ha confermato a 3,4 euro il prezzo obiettivo su Fiera Milano, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore della gestione e organizzazione di manifestazioni fieristiche e congressi, e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Neutral”. L’aggiornamento della raccomandazione è arrivato dopo un’intervista del CEO Luca Palermo a Il Sole 24 ORE, in cui ha evidenziato l’importanza dell’aggregazione del settore fieristico italiano in un contesto di competizione globale con player esteri. Intanto, è buona la performance di Fiera Milano, a Piazza Affari, dove si attesta a 3,29 con un aumento dell’1,23%.Le alleanze o le fusioni, di cui si parla da tanto tempo, “o si fanno nel 2022, oppure non si fanno più” ha detto Palermo. “La nostra visione è ambiziosa: creare un sistema delle fiere italiane, coordinate tra loro, che mantenga l’attenzione al territorio, ma diventi più forte e attrattivo per gli operatori esteri – ha aggiunto – È il momento per far sì che le nostre filiere industriali trovino in Italia la loro casa e non siano costrette ad andare all’estero. Tutti, come sistema, dobbiamo contribuire a realizzare un progetto in grado di portare il made in Italy nel mondo e viceversa attrarre il mondo in Italia”.Gli analisti di Banca Akros scrivono di condividere la visione aziendale che un’aggregazione del settore fieristico italiano sia essere vantaggiosa per l’intera economia. “Immagino un forte coordinamento all’interno del mondo fieristico, in cui i competitor non sono più gli altri quartieri, ma gli altri Paesi, per fare dell’Italia un hub per le filiere strategiche del made in Italy – ha detto il CEO nell’intervista – È una questione di visione: se vogliamo organizzare un grande progetto attorno a una filiera italiana e fare sì che in quel settore il punto di riferimento internazionale sia una manifestazione che si svolge in Italia, allora è necessario mettersi insieme, tra più quartieri o organizzatori, per riuscirci”. LEGGI TUTTO

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    Openjobmetis, Intesa Sanpaolo alza target price e conferma BUY

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato il prezzo obiettivo su Openjobmetis, agenzia per il lavoro quotata su Euronext STAR Milan, portandolo a 15 euro (da 13,1 euro) e ha confermato il giudizio sul titolo a “BUY”. Nella seduta odierna, il titolo Openjobmetis si muove verso il basso, mostrando una perdita dello 0,43% a 11,65 euro. Gli analisti parlano di “solidi risultati” per il terzo trimestre e i primi nove mesi del 2021, e vedono di buon occhio la guidance positiva e i forti indicatori economici italiani (viene citato il PMI manifatturiero a 61,1 a ottobre).Gli analisti hanno rivisto la loro stima dei ricavi di una media del +7,5% per gli anni 2021 e 2022, sottolineando che le potenziali sinergie derivanti dall’integrazione di Quanta dovrebbero aiutare a migliorare il margine EBITDA di 40 bps al 4% nel 2022. “Riteniamo che la bassissima esposizione al settore Ho.Re.Ca dia a Openjobmetis una migliore visibilità sulle prospettive in caso di nuova ondata di Covid-19”, si legge inoltre nel report.Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda l’anno con ricavi per 710 milioni di euro, un EBITDA di 25,6 milioni di euro e un utile netto di 12,3 milioni di euro. Questi valori dovrebbero salire nel 2022, rispettivamente, a 785 milioni di euro, 31,2 milioni di euro e 15,9 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023 a ricavi per 800,7 milioni di euro, un EBITDA di 33,3 milioni di euro e un utile netto di 17,4 milioni di euro. LEGGI TUTTO