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    Aquafil, Intermonte pone il giudizio “Under Review”

    (Teleborsa) – Intermonte ha posto “Under Review” il target price (da 4,40 euro per azione) e la raccomandazione (da Outperform) sul titolo Aquafil, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e trasformazione di fibre sintetiche e naturali, dopo la presentazione del piano 2024-26, che prevede un aumento di capitale fino a 40 milioni di euro (con l’obiettivo di eseguire e finalizzare l’operazione entro fine anno).Gli analisti affermano che i risultati del secondo trimestre sono stati inferiori alle stime a causa degli Stati Uniti e che le principali differenze rispetto al piano aziendale presentato a novembre dell’anno scorso sono: 1) maggiore cautela sulle aspettative di volume del 2024, mentre è prevista una ripresa nel 2025, con il 2026 che mostra un ritorno a tassi normali e 2) un profilo di investimento più elevato (CapEx di 90-100 milioni di euro nel periodo di 3 anni) con l’obiettivo di ottimizzare ed espandere l’attuale impronta produttiva. Secondo le indicazioni del management, la maggior parte del CapEx dovrebbe riguardare l’espansione degli stabilimenti produttivi in ??Cina, mentre altri investimenti includono miglioramenti della capacità in Engineering Plastics, lo sviluppo di nuove fibre ad alte prestazioni per applicazioni specifiche e lo sviluppo di nuove tecnologie per il riciclaggio di tessuti multifibra.Intermonte ha rivisto le stime per allinearle alle guidance aziendali, tagliando adj. EBITDA del 7% in media nel triennio, il che a livello di bottom line si traduce nell’aspettativa di un pareggio posticipato al 2025 e di un ritorno a un terreno positivo nel 2026 (aumentando D&A e oneri finanziari nel modello). Le stime attuali non incorporano ancora gli effetti dell’aumento di capitale, in attesa di ulteriori dettagli.”A nostro avviso, gli obiettivi del piano sono raggiungibili ma impegnativi in ??un contesto macroeconomico altamente volatile – si legge nella ricerca – In attesa di maggiori dettagli sull’imminente aumento di capitale per valutarne il probabile impatto, stiamo sottoponendo a revisione la nostra raccomandazione e il prezzo obiettivo”. LEGGI TUTTO

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    Beghelli, KT&Partners alza fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha incrementato il fair value (a 0,38 euro per azione da 0,34 euro) e confermato la raccomandazione (Add) sul titolo Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza.Gli analisti affermano che i risultati del primo semestre 2024 li hanno sorpresi positivamente in termini di redditività a livello di EBITDA, mentre la top line è stata leggermente al di sotto delle aspettative a causa di un rallentamento nel segmento “Altre attività”. Le stime riviste riflettono principalmente questo, insieme all’impatto della vendita del sito di Crespellano sulla posizione finanziaria netta, senza cambiamenti significativi nelle prospettive generali di Beghelli.KT&Partners ha adeguato i ricavi totali del 2024 a 165,8 milioni di euro, che sono meno del 2% al di sotto della precedente stima di 168,7 milioni di euro. Mantiene le stesse proiezioni di crescita per gli anni 2025-26-27, date le prospettive invariate. Nel complesso, modella un CAGR 2023-27 del 6,3%. Dopo il margine EBITDA rettificato del 1H24 del 9,6%, superiore alla stima dell’8,9%, è sempre più fiduciosa nei miglioramenti strutturali della redditività che Beghelli sta implementando, sebbene si preveda che alcuni benefici del mix si attenueranno nei prossimi semestri. Ora prevede un EBITDA rettificato per il 2024 di 14,5 milioni di euro con un margine dell’8,7%, rispetto alla precedente previsione di 11,6 milioni di euro e un margine del 6,9%. Prevede un NFP per il 2024 di 40 milioni di euro, in graduale miglioramento fino a 20,2 milioni di euro entro il 2027, supportato da una solida generazione di Free Cash Flow (superiore al 60% dell’EBITDA in media). LEGGI TUTTO

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    Culti Milano, EnVent conferma Outperform e TP a 21,3 euro

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha confermato la raccomandazione (Outperform) e il target price (21,30 euro per azione, upside del 68%) sul titolo Culti Milano, società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella produzione e distribuzione di fragranze e cosmesi.Gli analisti fanno notare che il prezzo delle azioni Culti Milano è sceso a marzo 2024, da oltre 17,00 a meno di 15,00 euro, seguito da un trend ribassista che ha portato il prezzo delle azioni al livello attuale di circa 12,00 euro. Nel complesso, le azioni Culti Milano hanno perso il 33% negli ultimi 12 mesi, rispetto al -6% dell’indice Italia Growth nello stesso periodo.Le vendite consolidate di Culti Milano sono state di 12 milioni di euro nel primo semestre del 2024, +8% anno su anno, in linea con la stima degli analisti di 26 milioni di euro per l’anno. L’EBITDA rettificato è stato di 2,1 milioni di euro, rispetto a 1,8 milioni di euro nel primo semestre del 2023, margine del 17,5% rispetto al 16,1%.”Le aspettative del gruppo per il secondo semestre rimangono positive – si legge nella ricerca – I piani di espansione aziendale proseguono sia nei mercati nazionali che in quelli europei, mentre è prevista una fase stabile nei mercati asiatici”. Culti Milano scambia a EV/Vendite 2024-25 di 1,5-1,4x e EV/EBITDA di 8,2-6,8x, circa il 30% di sconto in media rispetto ai peer.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Misitano & Stracuzzi, Intermonte conferma Buy: risultati confermano solida crescita

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato la raccomandazione “Buy” e il target price di 5,40 euro per azione sul titolo Misitano & Stracuzzi, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo delle essenze agrumarie, dopo solidi risultati del primo semestre 2024 che hanno mostrato un forte impulso alla redditività.Gli analisti evidenziano che il gruppo non fornisce indicazioni quantitative, ma il management ha fornito prospettive qualitative in cui era fiducioso sugli obiettivi strategici stabiliti, sia in termini di completamento degli investimenti pianificati sia in termini di performance aziendale.Alla luce della confermata evoluzione del business, il broker ha rivisto leggermente le stime per includere la solida performance del primo semestre, in particolare in termini di redditività. Ora vede vendite a 65,9 milioni di euro nel 2024 (rispetto ai precedenti 63,2 milioni) e EBITDA in aumento del +21% anno su anno (rispetto al +16% anno su anno precedente) a 15,7 milioni di euro (15,1 milioni prima).(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Cy4Gate, Intermonte abbassa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato a 7,00 euro per azione (dai precedenti 8,70 euro) il target price su Cy4Gate, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, confermando la raccomandazione “Buy” dopo la pubblicazione dei risultati semestrali e la call con la comunità finanziaria.Gli analisti scrivono che, secondo il management, la pipeline commerciale rimane promettente e diversificata ma è ancora soggetta a un’elevata stagionalità, con un impatto più forte come al solito previsto nel 4° trimestre. Tuttavia, nonostante l’andamento negativo nel 1° semestre, la società ha confermato la sua guidance sui ricavi per il 2024 a 84-90 milioni di euro, con 64-67 milioni di euro garantiti da backlog e ricavi ricorrenti, mentre il resto (20-23 milioni di euro) dovrebbe concretizzarsi dalla conversione della sua pipeline da 122 milioni di euro; mentre la visibilità è stata migliore sul settore della difesa e sui clienti aziendali, il 60-70% della pipeline riguarda attività sul mercato international forensic, dove le condizioni di mercato sono ancora difficili. Il margine EBITDA rettificato è ora visto a circa il 25%, nella fascia bassa della guidance, con sforzi di ottimizzazione come la riduzione dei costi e la centralization previsti per il 2° semestre. Debito netto previsto stabile a circa 19 milioni di euro.”Prevediamo che il titolo si rivaluti non appena l’esecuzione delle stime di consenso diventerà più prevedibile – si legge nella ricerca – Inoltre, l’annuncio di nuovi contratti su larga scala potrebbe suscitare un interesse più costruttivo verso il titolo”.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Trevi, Alantra avvia copertura con Buy e TP di 0,45 euro

    (Teleborsa) – Alantra ha avviato la copertura sul titolo Trevi, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’ingegneria del sottosuolo, con una raccomandazione “Buy” e un target price di 0,45 euro per azione (per un upside potenziale del 60%).Gli analisti affermano che Trevi si è ristrutturata con successo dopo gravi sfide, realizzando 607 milioni di euro di ricavi nel 2023, con oltre il 90% di vendite all’estero e il 12% di EBITDA. La sua strategia 2023-27 si concentra sulla crescita sostenibile e sulla redditività, puntando a settori come le infrastrutture di trasporto e i lavori marittimi. Alantra prevede una crescita costante per Trevi nel 2023-26, con ricavi totali in aumento a un CAGR del 3,6%, passando da 607 nel 2023 a 676 milioni di euro entro il 2026. Questa crescita è supportata dal solido backlog di progetti di 789 milioni di euro a giugno 2024, con progetti infrastrutturali chiave in regioni promettenti come Arabia Saudita, Europa, Nord America e APAC. La divisione Soilmec, che si sta riprendendo dalle sfide passate, contribuirà positivamente, concentrandosi su prodotti ad alto margine come idromulini compatti e tecnologie a basse emissioni. Il broker prevede che l’EBITDA crescerà da 72 a 87 milioni di euro, con margini dal 12% al 13% entro il 2026, guidati dal controllo dei costi e dalle economie di scala. Gli sforzi di deleveraging dovrebbero ridurre la leva finanziaria di Trevi da 2,7x a 2,0x nel 2023-26, aiutati da una gestione disciplinata del CF e da un’efficienza WC migliorata.”Dopo un’inversione di tendenza e un’uscita di successo dal petrolio e dal gas, Trevi ora si concentra su settori ad alto margine come infrastrutture di trasporto e lavori marittimi – si legge nella ricerca – Con un ROCE previsto a oltre il 12%, un FCF Yield del 24% e un forte posizionamento competitivo, Trevi rappresenta un’interessante opportunità di investimento a lungo termine”. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Bologna, Intesa lima target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 8 euro per azione (dai precedenti 8,2 euro) il target price su Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, società quotata su Euronext STAR Milan che gestisce lo scalo aeroportuale bolognese, confermando la raccomandazione “Hold” sul titolo visto il potenziale upside del 2%.Gli analisti scrivono che la società sta sfruttando molto la forte domanda di traffico aereo e quest’anno il traffico supererà ampiamente il livello pre-Covid, con largo anticipo rispetto a quanto previsto in passato. Tuttavia, i ritardi strutturali dell’azienda nell’implementazione dell’espansione della capacità necessaria per far fronte all’evoluzione del mercato stanno creando un collo di bottiglia, con implicazioni negative sulla crescita del traffico, in particolare l’anno prossimo, che potrebbe estendersi anche agli anni successivi, se non eseguirà l’ambizioso piano di capex annunciato di recente.Viene anche evidenziato che la società sta gradualmente recuperando la sua redditività storica (40,6% nel 2019), riequilibrando il mix di traffico verso il traffico meno incentivato e i contratti più favorevoli con le principali vettori low-cost come Ryanair e Wizz Air (circa il 65% del traffico totale). Tuttavia, “riteniamo che lo sconto medio rispetto alla media del settore sia ancora meritato (-27% FY24/FY25 EV/EBITDA), dato il divario in termini di dimensioni e redditività”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Barclays: payout policy sarebbe mantenuta anche dopo fusione con Commerzbank

    (Teleborsa) – UniCredit sarebbe in grado di mantenere la sua attuale politica di distribuzione ordinaria dopo un’eventuale proposta di fusione con Commerzbank e, anche se rimangono diverse domande senza risposta in questa fase, la logica dell’accordo sarebbe chiara: creare valore per gli azionisti rafforzando il nuovo franchising tedesco. Ne è convinta Barclays, che ha analizzato il potenziale deal a seguito dell’acquisto del 9% del capitale della banca tedesca da parte dell’istituto guidato da Andrea Orcel.Gli analisti affermano che UniCredit sarebbe in grado di pagare a Commerzbank (con un premio del 30% sul prezzo delle azioni Commerzbank del 10 settembre) fino al 45% in contanti, utilizzando quasi tutto il suo attuale capitale in eccesso per massimizzare l’accrescimento dell’EPS e mantenere comunque il rapporto CET1 al 13%. Tuttavia, per fornire un accrescimento dell’EPS positivo mantenendo buffer di capitale più grandi, UniCredit potrebbe prendere in considerazione di pagare meno in contanti.In particolare: l’accrescimento dell’EPS rimane positivo (+3% anno 1 a +7% anno 3) con il 30% dell’accordo Commerzbank finanziato in contanti (portando a un rapporto CET1 del 13,6% o al 13,3% al netto della stima degli oneri di integrazione). In ogni caso, le considerazioni in tutti questi scenari suggeriscono la capacità di UniCredit di mantenere anche l’attuale politica di pagamento ordinaria dopo una combinazione, anche se pagata parzialmente in contanti.Barclays cita anche potenziali ostacoli: oltre alle approvazioni normative standard, ci sono infatti alcuni aspetti chiave in sospeso da considerare per quanto riguarda qualsiasi combinazione: 1) Un potenziale accordo sarebbe amichevole? Il tono di UniCredit suggerisce la possibilità di trovare accordi con Commerzbank, mentre la posizione di quest’ultima non è ancora chiara. 2) Il governo tedesco sosterrà UniCredit? Si potrebbe sostenere che c’è stata un’apertura dato che UniCredit ha acquisito una quota in Commerzbank direttamente dal governo, ma non c’è ancora alcuna garanzia che il governo sosterrebbe una quota maggiore o addirittura una fusione completa. 3) La prima reazione degli azionisti di Commerzbank è stata “positiva” (prezzo delle azioni Commerzbank in aumento del +4% dall’annuncio rispetto a Commerzbank +25% e indice bancario +3%): questo è rilevante in quanto qualsiasi accordo sarebbe soggetto all’approvazione sia degli azionisti UniCredit che di Commerzbank.Guardando al settore bancario italiano, secondo Barclays “nulla cambia nel breve termine” per Banco BPM, MPS (e BPER). “L’interesse di UniCredit nelle banche italiane a media capitalizzazione non è sembrato elevato, a nostro avviso, e i prezzi di mercato di queste banche non hanno incorporato un premio M&A significativo – si legge nella ricerca – In effetti, tutte queste banche italiane hanno basato la loro strategia su elevati rendimenti di capitale (o la baseranno nel caso di BPER, pensiamo, nel prossimo piano aziendale) e hanno un ampio capitale in eccesso”. LEGGI TUTTO