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    UniCredit a supporto del Terzo Settore: premiate 177 organizzazioni non profit

    (Teleborsa) – Oltre 86mila voti in 58 giorni, con una media giornaliera di quasi 1.500 voti e 175mila euro di donazioni aggiuntive raccolte da oltre 8mila sostenitori. Si è conclusa con questi numeri la quattordicesima edizione della campagna di solidarietà e sensibilizzazione organizzata da UniCredit “1 voto, 200mila aiuti concreti – Un gesto che ci rende comunità”, che ha visto premiate ben 177 organizzazioni non profit tra le 1200 che hanno preso parte all’iniziativa. I 200mila euro di questa edizione, sommati agli importi delle precedenti e ai contributi volontari spontaneamente erogati da chi ha supportato l’iniziativa con il voto e con le donazioni, portano a oltre 4milioni di euro la somma complessivamente distribuita dal 2010, grazie all’iniziativa della banca a favore delle organizzazioni del terzo settore.Quest’anno, prima classificata è la Fondazione Banco Alimentare Onlus che, dal 1989, coordina e guida la Rete Banco Alimentare su tutto il territorio nazionale. In prima linea soprattutto durante questo periodo di emergenza sanitaria globale, la Fondazione promuove il recupero delle eccedenze alimentari e la redistribuzione alle strutture caritative. L’organizzazione beneficerà di 12mila euro di donazione UniCredit. Seconda classificata è la Cooperativa Sociale Paradigma scs Onlus di Torino che sviluppa sia modelli scientifici di intervento sia progetti sociali a favore di persone disabili e di minori, promuovendo nel contempo attività di formazione. Grazie all’iniziativa “1 voto, 200mila aiuti concreti”, l’organizzazione beneficerà di 12mila euro di donazione UniCredit. Terza classificata è invece A.I.C.D.A. ODV (Associazione Italiana Cittadini e Disabili Attivi) di Bella (PZ). L’associazione, composta per la maggior parte da volontari con disabilità, si occupa di integrazione e inclusione, attraverso eventi sportivi, turistici, percorsi culturali, educazione alimentare e iniziative dibeneficenza. All’associazione andranno 12mila euro.Il sito www.ilmiodono.it è la piattaforma web di UniCredit, il cui fine è quello di mettere in relazione le Organizzazioni Non Profit aderenti con una vasta platea di donatori, che in modo semplice e sicuro, possono in ogni momento contribuire con una donazione.Grazie a questo progetto, UniCredit mette a disposizione 200mila euro del fondo Carta Etica, il fondo destinato a iniziative di solidarietà sul territorio che si alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata utilizzando le carte di credito UniCreditCard Flexia Classic Etica, UniCreditCard Visa Infinite in versione Etica e UniCreditCard Business Aziendale in versione Etica, senza costi aggiuntivi per il titolare. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Messina primo manager per reputazione

    (Teleborsa) – Il manager che opera in Italia con la miglior reputazione on line è Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa, seguito da Claudio Descalzi di Eni e Francesco Starace di Enel. Lo si legge in una ricerca di Topmanagers.it. La classifica, che prende in esame l’identità digitale e i contenuti on line calcolando il loro impatto su un modello con un centinaio di parametri, vede al quarto posto Matteo Del Fante di Poste e al quinto John Elkann, indicato come manager di Stellantis .Completano la ‘top ten’ di Topmanagers.it, basata su dati che vanno dal novembre 2021 al novembre 2022, Stefano Antonio Donnarumma di Terna, Renato Mazzoncini di A2A, Giorgio Armani, Brunello Cucinelli e Urbano Cairo. LEGGI TUTTO

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    IEG: al via domani K.EY – The Energy Transition Expo

    (Teleborsa) – È tutto pronto per il debutto di K.EY – The Energy Transition Expo. La manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG) di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo sulla transizione energetica torna domani, e fino a venerdì 24 marzo, presso il quartiere fieristico di Rimini, con una veste totalmente rinnovata. Un evento per la prima volta stand alone, con un nuovo nome, un nuovo format e un’inedita collocazione in primavera, il cui successo ha superato le attese, raccogliendo numerose adesioni a livello nazionale, europeo ed extraeuropeo e confermando l’interesse che da sempre il mercato dimostra per la manifestazione.Alle ore 12.15 presso l’Innovation Square (Hall Sud) è in programma l’Opening Ceremony, con la partecipazione di Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Vannia Gava, viceministro MASE, Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, assessore alla Transizione Ecologica, Blu Economy, Statistica del Comune di Rimini, Roberto Luongo, direttore ICE, Paolo Arrigoni, presidente GSE.Sono attesi oltre 500 brand, di cui circa il 30% dall’estero, con la presenza dei principali leader di mercato in tutti i settori e un significativo ampliamento delle filiere. La superficie espositiva è raddoppiata rispetto alle edizioni precedenti: 12 padiglioni e un layout interamente ridisegnato, con sei aree espositive tematiche dedicate a ciascuno dei sei settori merceologici della manifestazione.K.EY – The Energy Transition Expo non dimentica l’esperienza maturata da Key Energy nel corso delle 15 edizioni precedenti e mantiene stretto il legame con Ecomondo, ponendosi obiettivi ancora più ambiziosi: rafforzare la propria leadership sui temi dell’efficienza e della transizione energetica e consolidare il ruolo di network di riferimento per tutte le community coinvolte, in grado di favorire una costante interlocuzione con le Istituzioni e connettere fra loro i key player del settore per confrontarsi e discutere sui temi della transizione energetica, rimanendo informati e aggiornati su aspetti legislativi e trend di sviluppo. La tre giorni di business e networking riminese avrà un respiro ancora più internazionale, grazie al supporto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia e vedrà la presenza in fiera di oltre 300 operatori qualificati dall’estero, provenienti da tutto il mondo, e la collaborazione con oltre 23 Associazioni internazionali provenienti prevalentemente da Europa Occidentale ed Est Europa, America Centrale e Sud America, Nord Africa, Africa Subsahariana e Medio Oriente.Le sei aree espositive tematiche risultano ben delineate, ma allo stesso tempo interconnesse per esplorare il tema dell’efficienza energetica da tutti i punti di vista, ottimizzando il percorso di visita e consentendo a visitatori ed espositori di aumentare i contatti e le occasioni di networking e di intercettare nuove opportunità di business. C’è spazio per prodotti e tecnologie dei settori solare, fotovoltaico e storage a SEC – Solar Exhibition and Conference, per l’eolico a WEM – Wind Expo for Med e per tecnologie e progetti per la produzione e stoccaggio di idrogeno a HYe. Di efficienza energetica e storage in ambito industriale e nel building, con tecnologie e servizi a disposizione delle aziende per ottimizzare i propri consumi energetici e ridurre il carbon footprint, si parla a EFFI – Energy Efficiency Expo, area trasversale a tutti i settori protagonisti della transizione energetica. Infine, eME – e-Mobility Expo e Sustainable City sono dedicate rispettivamente alla mobilità elettrica e sostenibile, dalle infrastrutture di ricarica ai servizi di mobilità interconnessa, e alla smart city, sfruttando tutte le possibili sinergie fra questi settori. Confermato anche il Sustainable Building District, dedicato all’edilizia sostenibile e realizzato in collaborazione con il main partner Green Building Council Italia.Il ricco palinsesto di eventi e convegni internazionali in programma, definiti dal Comitato tecnico Scientifico di K.EY con la collaborazione delle più importanti Associazioni nazionali ed internazionali, prevede, per la prima volta, il K.EY ENERGY SUMMIT – Stati Generali delle Fonti Rinnovabili, un momento di confronto pubblico promosso da ANEV, Elettricità Futura, ITALIA SOLARE, Consorzio Italiano Biogas, Federidroelettrica, ANIE Rinnovabili, Assoidroelettrica e Coordinamento FREE, per sottoporre al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla presenza del viceministro del MASE, proposte organiche e coordinate per lo sviluppo accelerato delle rinnovabili al fine di raggiungere gli obiettivi 2030 e trasferire alla collettività i vantaggi delle fonti rinnovabili, in termini di costi dell’energia contenuti e stabili, riduzione della dipendenza dall’estero, aumento della sicurezza energetica, contenimento delle emissioni inquinanti e climalteranti. L’evento si apre con i saluti del CEO di Italian Exhibition Group. Giovedì 23 è la volta della presentazione del 1 Rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali Associazioni di categoria del comparto, per ricostruire, insieme ai più importati player italiani del mercato, le caratteristiche e la distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili.In contemporanea con K.EY si svolge la terza edizione di ForumTech, evento di formazione e informazione di ITALIA SOLARE focalizzato sul ruolo dei sistemi di accumulo nel mercato elettrico, sulle sfide tecnologiche per l’O&M in Italia e la gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici.K.EY si svolge in concomitanza con DPE The European Exhibition of Electrical power System, la manifestazione europea dedicata all’intero ecosistema della generazione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con l’Associazione Generazione Distribuita – Motori, Componenti, Gruppi Elettrogeni federata ANIMA Confindustria. DPE si rivolge al settore della generazione distribuita, esponendo le soluzioni e tecnologie dell’industria dei sistemi e componenti per la generazione e distribuzione di elettricità. Inoltre, porta in fiera i temi legati al nuovo assetto che la rete elettrica sta assumendo. LEGGI TUTTO

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    PNRR, tutela verde urbano-extraurbano: Corte Conti rileva ritardi

    (Teleborsa) – Ritardi e criticità negli obiettivi del PNRR relativi a tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano, per i quali sono statti stanziati 330 milioni di euro e che prevedono la piantumazione di 1.650.000 alberi entro il 31 dicembre 2022 e di altri 6.600.000 entro la fine del 2024. Lo rileva la Corte dei Conti. In una delibera del Collegio del controllo concomitante, la magistratura contabile ha analizzato lo stato di avanzamento del progetto PNRR legato allo sviluppo delle aree verdi in 14 città metropolitane italiane esposte a problemi ambientali e di inquinamento atmosferico, tra cui Milano, Roma, Torino, Genova, Bari e Messina. Le criticità riscontrate dalla Corte riguardano sia i progetti già finanziati con risorse nazionali e poi confluiti nel PNRR, per i quali sono stati riscontrati ritardi nella piantumazione degli alberi, oltre all’inefficacia della loro messa a dimora, con piante rinvenute, in alcuni casi, già secche, sia i progetti cosiddetti “nuovi”, per i quali la piantumazione è risultata appena avviata.I controlli svolti dai Comandi territoriali dei Carabinieri hanno, infatti, rilevato che solo alcune città metropolitane sono andate oltre la fase di progettazione e la quasi totalità di esse ha piantato in vivaio semplici semi, invece di collocare piante già cresciute nei luoghi prescelti. I magistrati contabili, dubitando dell’effettiva equivalenza tra coltivazione dei semi e piantumazione di alberi già adulti hanno invitato – ai fini della corretta realizzazione del progetto – il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ad acquisire un pronunciamento certo in materia da parte della Commissione Europea e a vigilare sia sulla corretta ed efficace esecuzione dei lavori in ogni Città interessata, sia sulla tempestiva attuazione delle fasi successive del Piano, per scongiurare ritardi in grado di pregiudicare il raggiungimento dell’obiettivo legato ai 6.600.000 alberi da piantare entro il 31 dicembre 2024. LEGGI TUTTO

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    Cambiamento climatico, IPCC: “Temperatura sale ancora. Piani attuali insufficienti”

    (Teleborsa) – “Il ritmo e la dimensione di ciò che è stato fatto negli ultimi cinque anni e i piani attuali sono insufficienti per affrontare il cambiamento climatico. Oltre un secolo di uso di fonti fossili, di energia non sostenibile e di suolo hanno alzato la temperatura di 1,1 gradi sui livelli pre-industriali; i disastri meteo estremi sono più frequenti e intensi in tutto il mondo”. Questo l’allarme lanciato dall’IPCC, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, delle Nazioni Unite nella sintesi per i decisori politici del VI Rapporto di valutazione elaborata ad Interlaken, in Svizzera, la settimana scorsa nella 58/a sessione dell’Ipcc. Dopo una settimana di trattative, che hanno sforato andando oltre due giorni interi rispetto alla conclusione programmata e hanno comportato deliberazioni 24 ore su 24, i delegati hanno approvato il testo di 37 pagine che offre ai responsabili politici una panoramica dello stato delle conoscenze sulla scienza del cambiamento climatico.Il VI Rapporto di valutazione sui cambiamenti climatici è arrivato a distanza di otto anni dal precedente ed è composto da tre volumi a cui hanno contribuito quasi 1000 scienziati, provenienti da tutto il mondo, che hanno fornito un quadro sulle tre principali tematiche sul cambiamento climatico: basi scientifiche, adattamento e mitigazione. Temi contenuti nei tre volumi: “Cambiamenti climatici 2021 – Le basi fisico-scientifiche”, pubblicato nell’agosto 2021, “Cambiamento climatico 2022: impatti, adattamento e vulnerabilità” pubblicato a febbraio 2022 e il terzo sulla “Mitigazione” ad aprile 2022. L’Ipcc ha pubblicato nel contempo altri tre rapporti speciali su tematiche specifiche: su 1,5 gradi, sugli ecosistemi terrestri e su oceani e criosfera.Nel 2018 gli esperti del clima dell’Onu avevano detto che serviva “una sfida senza precedenti” per frenare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi ma cinque anni dopo l’allarme lanciato dagli scienziati dei 194 Paesi Onu “quella sfida è diventata ancora più grande a causa della continua crescita di emissioni di gas serra”. “Ogni aumento della temperatura si trasforma rapidamente in una escalation di pericoli – aggiungono gli scienziati dell’IPCC –. Ondate di calore più intense, nubifragi e altri eccessi meteo aumentano i rischi per la salute umana e gli ecosistemi. L’insicurezza per cibo e acqua legata a fattori climatici è stimata in crescita con l’aumento di calore. E quando i rischi si combinano con altri eventi avversi, come pandemie o guerre, diventano più difficili da gestire”.”Quasi la metà della popolazione mondiale – avverte l’IPCC – vive in aree altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici. Negli ultimi 10 anni il numero dei morti per siccità, nubifragi e uragani è stato 15 volte più alto e pure l’Europa rischia un aumento di morti e persone a rischio per di stress da calore. In questa decade un’azione accelerata di adattamento ai cambiamenti climatici è essenziale. Nel frattempo occorre tagliare subito le emissioni di gas serra in tutti i settori e dimezzarle entro il 2030.”Ci sono sufficienti capitali per ridurre rapidamente i gas serra se vengono ridotte le barriere esistenti e la chiave per farlo sono i fondi pubblici dei governi e chiari segnali agli investitori. Finanza, tecnologia e cooperazione internazionale possono accelerare l’azione climatica. Investitori, banche centrali e regolatori finanziari possono fare la propria parte, sottolinea l’IPCC. Cambiamenti nei settori alimentare, elettrico, dei trasporti, industriale, edile e nell’uso del suolo – aggiungono gli esperti di clima dell’Onu – possono tagliare i gas serra e rendere più facile avere stili di vita a bassa impronta di carbonio che migliora salute e benessere. “Una migliore comprensione delle conseguenze del sovraconsumo – si legge – può aiutare le persone a fare scelte più consapevoli”.L’Italia è soggetta ai rischi tipici dell’Europa Mediterranea, alcuni – afferma Piero Lionello, primo autore su Europa e Mediterraneo del 6/o Rapporto di Valutazione dell’Ipcc 2022: Impatti, adattamento e vulnerabilità – dovuti a peculiarità del cambiamento climatico, altri alla particolare vulnerabilità di ecosistemi e settori produttivi: dalla diminuzione della precipitazione (con conseguenze sulla disponibilità di risorse idriche) alla vulnerabilità delle coste, all’importanza economica del settore turistico alla vulnerabilità degli ecosistemi terrestri e marini, minacciati anche da sovrasfruttamento e inquinamento.”La bomba climatica scandisce i secondi. Ma il rapporto Ipcc di oggi – commenta il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres – è una guida pratica per disinnescare la bomba a orologeria climatica. Come il rapporto mostra, il limite di 1,5 gradi è realizzabile. Ma ci vorrà un salto di qualità nell’azione per il clima”. LEGGI TUTTO

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    Vertice Russia-Cina, Putin: “Interesse per le proposte di Pechino sull'Ucraina”

    (Teleborsa) – Si sono conclusi i colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping. L’incontro tra i due leader, iniziato al Cremlino alle 16.30 ora locale, le 14.30 in Italia, è durato quattro ore e 30 minuti. Il faccia a faccia informale tra Putin e Xi – secondo quanto si apprende – è proseguito, in formato allargato, durante una cena di sette portate. Un incontro preparatorio in vista dell’inizio ufficiale dei colloqui, previsto per domani alle 15 ora locale (le 13 in Italia).Al centro dell’incontro – fa sapere l’agenzia di stampa Ria Novosti – la cooperazione bilaterale, la situazione in Ucraina e il piano proposto da Pechino per risolvere la crisi. “Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina – ha detto Putin a Xi Jinping all’inizio del loro incontro al Cremlino –. Nel nostro incontro avremo l’opportunità di discutere il piano cinese. Noi siamo aperti ai negoziati ma una soluzione diplomatica per l’Ucraina deve tenere conto del «principio della sicurezza indivisibile di tutti i Paesi”.Il presidente cinese ha detto al suo omologo russo che Mosca e Pechino “condividono obiettivi simili”. “I nostri paesi devono avere stretti rapporti – ha affermato Xi definendo Putin “un caro amico” –. La Cina presta grande attenzione allo sviluppo delle relazioni con la Russia, poiché questo ha una sua logica storica, siamo i più grandi paesi vicini, siamo partner in una cooperazione strategica globale”. LEGGI TUTTO

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    Riforma fisco, Leo: aperti a confronto ma non sconvolgere impianto

    (Teleborsa) – “La nostra porta è sempre aperta: quando le parti sociali, sindacati, Confindustria, associazioni di categoria ci vogliono dare suggerimenti per implementare questa delega valuteremo tutto”. Lo ha detto il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, parlando della delega fiscale dal palco della Bocconi in occasione della presentazione de nuovo Affari&Finanza di Repubblica, precisando che “quello che mi preme dire è che deve rimanere su questo impianto perché è sicuramente un passo avanti c he facciamo fare al nostro sistema tributario per rimanere il linea con gli standard dei principali Paesi europei”. “Tutto quello che si può fare si farà – ha ribadito – ma non possiamo sconvolgere questa impostazione che è per noi fondamentale per rilanciare il nostro sistema fiscale”. LEGGI TUTTO

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    ASPI, Tomasi: “Mobilità merci su gomma ancora protagonista”

    (Teleborsa) – “L’autostrada non è solo una infrastruttura di collegamento, ma è un abilitatore di sviluppo. L’88% delle merci viaggia ancora su gomma: posto quindi che questo tipo di mobilità resta protagonista indiscusso, stiamo lavorando affinché il viaggio su gomma sia sempre più sostenibile”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato del Gruppo Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ospite questo pomeriggio del panel dedicato alla mobilità del futuro nell’ambito dell’evento di presentazione della nuova veste grafica Affari&Finanza che si è svolto all’università Bocconi di Milano.”Il traffico pesante – ha spiegato Tomasi – è aumentato dopo il Covid, arrivando al + 3%. Perché? Perché abbiamo imparato ad acquistare on line e i magazzini hanno necessità di far circolare le merci rapidamente. La maggior parte del sistema autostradale è stato realizzato prima degli anni 70 e terminato negli anni 80. Dobbiamo investire affinché le nostre infrastrutture siano efficienti per accompagnare lo sviluppo futuro del Paese. La nostra rete ha una complessità 10 volte superiore agli altri paesi d’Europa per caratteristiche orografiche: in Liguria, ad esempio, ci sono 800 opere, tra viadotti e tunnel, ogni km si incontra un ponte o una galleria. L’efficienza sarà la variabile in base alla quale ciascuno di noi sceglierà il proprio mezzo. Per questo dobbiamo essere veloci nel rendere moderna e sostenibile la nostra rete”. È in questa ottica che il gruppo Aspi sta portando avanti il proprio piano di elettrificazione per stare al passo con il mercato dell’automotive che sta puntando sulla mobilità elettrica. “Aspi – ha concluso l’ad del Gruppo Autostrade per l’Italia – è il più grande soggetto di ricariche fast charge su rete autostradale nel paese: ad agosto avremo 100 aree di servizio e 600 punti di ricarica. Nei prossimi anni arriveremo ad una penetrazione del 30% dell’elettrico e sarà già un risultato importante”. LEGGI TUTTO