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    USA, 77.770 licenziamenti Challenger a febbraio. Il più alto YTD dal 2009

    (Teleborsa) – Si registra un calo dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2023, rispetto al mese precedente. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 77.770 posti di lavoro. Il dato rivela un decremento del 24% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 102.943 licenziamenti, e un aumento del 410% rispetto allo stesso periodo del 2022.Il totale del mese scorso è il febbraio più alto dal 2009, quando ne furono annunciati 186.350 nel secondo mese dell’anno. Finora quest’anno, i datori di lavoro hanno annunciato l’intenzione di tagliare 180.713 posti di lavoro, in aumento del 427% rispetto ai 34.309 tagli annunciati nei primi due mesi del 2022. Anche questo dato è il totale più alto dal periodo gennaio-febbraio dal 2009.”Certamente, i datori di lavoro stanno prestando attenzione ai piani di aumento dei tassi della Fed. Molti hanno pianificato per mesi una flessione, tagliando i costi altrove. Se le cose continuano a raffreddarsi, i licenziamenti sono in genere l’ultimo pezzo nelle strategie di riduzione dei costi dell’azienda”, ha affermato Andrew Challenger, Vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.”In questo momento, la stragrande maggioranza dei tagli si sta verificando nel settore tech – ha spiegato – Anche la vendita al dettaglio e la finanza stanno tagliando in questo momento, poiché la spesa dei consumatori corrisponde alle condizioni economiche”.(Foto: freedomtumz | 123RF) LEGGI TUTTO

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    UE, Global Gateway: lanciato il bando per il Business Advisory Group

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha lanciato oggi un invito a presentare candidature per iscrivere fino a 60 membri al Global Gateway Business Advisory Group. Il gruppo riunirà amministratori delegati o alti dirigenti di società e associazioni imprenditoriali europee per scambi con il presidente della Commissione e membri pertinenti del collegio sull’introduzione di Global Gateway. Assisterà la Commissione europea nel rafforzamento della cooperazione con il settore privato europeo in modo strutturato nell’ambito della strategia Global Gateway e della sua attuazione. Il bando è aperto fino al 20 aprile 2023 .”Grazie a Global Gateway, l’UE sta investendo in connessioni intelligenti, pulite e sostenibili in tutto il mondo per promuovere il commercio, rafforzare le catene del valore ed espandere le opportunità economiche, per l’UE e i suoi partner – ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen –. Abbiamo bisogno di investimenti pubblici e privati ??per realizzare più rapidamente le transizioni verde e digitale e la ripresa globale. Il Global Gateway Business Advisory Group contribuirà a lavorare più strettamente insieme per sfruttare appieno la loro esperienza e fornire un impatto trasformativo per i nostri partner”.Il gruppo sarà composto da organizzazioni del settore privato dell’UE con un’esperienza rilevante nei settori coperti dal Global Gateway e un interesse a impegnarsi in progetti del Global Gateway. LEGGI TUTTO

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    Indice ESG 2022, declino globale della performance di sostenibilità

    (Teleborsa) – L’indice ESG 2022 pubblicato da Global Risk Profile (GRP) ha rivelato un calo dei punteggi globali rispetto all’anno precedente. L’indice ESG misura i rischi legati all’ambiente, ai diritti umani e alla salute e sicurezza delle persone in tutto il mondo. Nonostante la crescente attenzione ai temi ESG e agli obiettivi di sostenibilità, insieme all’aumento delle iniziative ESG e alle normative vincolanti con requisiti di informativa, infatti, tutte le regioni analizzate – Nord America, Sud America, Europa, Africa, Asia e Oceania – mostrano un netto calo della loro performance media nell’indice ESG tra il 2021 e il 2022, suggerendo che resta ancora molto lavoro da fare.L’impatto ambientale è il problema principale, poiché i punteggi per i diritti umani e la salute e la sicurezza sono rimasti relativamente stabili in tutto il mondo. Il calo dei punteggi ambientali può essere attribuito a vari fattori, tra cui il rimbalzo dell’attività economica in seguito alla pandemia di COVID-19, che ha aumentato le emissioni di gas serra e i livelli di inquinamento. Pratiche inadeguate di gestione dei rifiuti e protezione insufficiente della biodiversità hanno anche effetti a lungo termine sull’ambiente. Ciò evidenzia l’urgente necessità di politiche e iniziative ambientali più forti per mitigare gli effetti negativi delle attività umane sul mondo naturale.L’Europa mantiene il suo gap con le altre regioni del mondo (29,45), ben davanti a Sud America (40,33), Nord America (41,17), Oceania (41,77), Asia (48,17) e Africa (57,55). Le prime tre posizioni sono ancora una volta detenute dai paesi nordici, con la Finlandia al primo posto, seguita dall’Islanda al secondo e dalla Norvegia al terzo. La Svezia è al quarto posto, mentre il Portogallo è salito dal nono al quinto posto, scalzando la Svizzera al settimo posto dietro all’Italia (6°).Nella classifica mondiale di quest’anno, gli Stati Uniti sono al 42° posto, in netto calo rispetto al Canada, che detiene l’11° posto, ma se la cava meglio del Messico, che si trova al 68° posto. In Asia, sia la Cina che l’India sono scese nelle rispettive classifiche, con la Cina che è scesa di 11 posizioni al 118° posto e l’India è scivolata dal 139° al 145°. Tuttavia, il calo più significativo in Asia è stato quello della Mongolia, che ha perso 27 posizioni e ora si trova al 91° posto. L’attuazione delle misure per controllare la diffusione del Covid-19 ha fatto luce sulle principali sfide in materia di diritti umani in Mongolia, per quanto riguarda la libertà di espressione, la riunione pacifica e il trattamento degli operatori sanitari. La classifica della Mongolia risente anche della sua inadeguata protezione ambientale, con l’inquinamento atmosferico in costante aumento.La classifica dell’Indice ESG si chiude con la Somalia (183°), individuata come il Paese con il più alto rischio ESG per il secondo anno consecutivo. Precedono la Somalia la Repubblica Democratica del Congo (182°), il Ciad (181°), la Repubblica Centrafricana (180°) e il Sudan (179°).(Foto: micheile dot com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, a gennaio offerte di posti di lavoro in calo meno delle attese

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è sceso a 10,8 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di gennaio 2023, in calo dagli 11,2 milioni del mese precedente, ma superiore ai 10,5 milioni attesi dagli analisti. È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.Nel corso del mese, il numero di assunzioni e le uscite totali sono cambiate poco, rispettivamente a 6,4 milioni e 5,9 milioni. All’interno delle separazioni, diminuiscono le cessazioni (3,9 milioni), mentre aumentano i licenziamenti (1,7 milioni). A gennaio si sono registrate le maggiori diminuzioni delle offerte di lavoro nei settori costruzioni (-240.000), alloggi e ristorazione (-204.000), finanza e assicurazioni (-100.000). Il numero di offerte di lavoro è aumentato nei trasporti, nei magazzini e nei servizi di pubblica utilità (+94.000) e nella produzione di beni non durevoli (+50.000).(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Inflazione, Lagarde: ristabiliremo la stabilità dei prezzi

    (Teleborsa) – “Dobbiamo fare ciò che serve e lo faremo e ristabiliremo la stabilità dei prezzi. Faremo tutto quello che serve”. Così Christine Lagarde in un confronto dedicato alla Giornata internazionale della donna con la direttrice generale del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala. Come presidente della BCE, ha spiegato “ho un compito di importanza critica ed è la stabilità dei prezzi che significa combattere l’inflazione generata dalla crisi energetica alimentata dalla terribile guerra in Ucraina”. “So che le prime vittime dell’inflazione sono i meno privilegiati, i più vulnerabili, le donne”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Opzione donna, Calderone: “Si lavora a stop criterio figli”

    (Teleborsa) – “Stiamo lavorando su Opzione donna, il ministero ha fatto più proiezioni, le ha già mandate anche al Mef in modo che sia possibile determinare i costi delle eventuali modifiche. Sono in attesa, spero di avere risposte a breve, per fare in modo che alcune parti della norma inserita in manovra possano essere risistemate”. È quanto afferma la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, dopo la cerimonia al Quirinale per l’8 marzo. “Una delle ipotesi” sul tavolo – fa sapere Calderone – è quella di eliminare il riferimento ai figli. Modifiche in arrivo anche sul fronte dell’età di uscita dal mondo del lavoro. Secondo la ministra “potrebbe essere utile unificare l’età delle lavoratrici subordinate e autonome. La differenza che viene dall’impianto precedente – 58 anni se dipendenti e 59 anni se autonome, con 35 anni di contributi per tutte (ndr) – non la comprendo a livello di impostazione perché, anzi, le carriere delle lavoratrici autonome sono ancor più caratterizzate da momenti di discontinuità”. LEGGI TUTTO

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    8 marzo, Mattarella: “Nessuna libertà se non è condivisa tra uomini e donne”

    (Teleborsa) – “Sono benvenute le donne presenti, oggi, al Quirinale in rappresentanza di tutto il genere femminile. Un saluto particolare a quelle che ci seguono in tv e sul web. Abbiamo visto filmati, ascoltato letture e testimonianze dirette. Ci consentono di ribadire che l’8 marzo non è, come a volte si sente ripetere, la festa della donna, o delle donne, ma un’occasione, preziosa, per fare il punto sulla condizione femminile nel nostro Paese, in Europa e nel mondo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Quirinale in occasione delle celebrazioni per l’8 marzo, alle quali hanno partecipato anche l’attivista iraniana Pegah Tashakkori e Frozan Nawabi, diplomatica e giurista afghana.Fra gli ospiti in prima fila assieme al Capo dello Stato, la premier Giorgia Meloni e numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni, tra cui i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e quella del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone “In questi decenni la Repubblica ha fatto enormi progressi. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, una donna alla presidenza della Consulta, per la prima volta una donna a capo della magistratura. Ma certe mentalità sono ancora presenti”, ha detto il presidente evidenziando che tuttavia “la strada per il raggiungimento di una parità effettiva – costituita con pienezza da diritti e da opportunità – è ancora lunga e presenta tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione e di rapidità. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società”.”Non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini”, ha concluso Mattarella. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, compensazioni con F24 previste da emendamenti di tutti gli schieramenti

    (Teleborsa) – Tutti i gruppi parlamentari stanno spingendo per sbloccare i crediti d’imposta dei bonus edilizi incagliati attraverso le compensazioni. Gli emendamenti al dl Superbonus sono tutti molto simili: quelli di FdI, FI, Lega, Pd, M5S, Noi moderati, Azione/Iv, Verdi e delle Minoranze linguistiche aprono alla possibilità di compensare con l’F24, così come richiesto da Abi e Ance. Il modello non viene nominato esplicitamente ma gli emendamenti, se approvati, ne permetterebbero l’utilizzo. Altri due emendamenti di FI e M5S prevedono invece la possibilità per le banche di cedere i crediti alle partecipate pubbliche. LEGGI TUTTO